Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: ballerina 89    19/01/2019    3 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



PRESENTE
POV EMMA

Con la promessa di vedersi l’indomani per aprire il portale che ci avrebbe ricongiunto alle bambine, Regina e il restante della mia famiglia andò via lasciando me e Killian da soli. Incredibile come sia vuota questa casa senza quelle due scimmiette. spesse volte ho desiderato che passassero una serata con i nonni in modo da far rivivere a me e al loro papà la vita di un tempo ma adesso che loro non ci sono ho capito che non la voglio la vita come un tempo... non mi piace più la mia vita senza di loro e farò tutto quello che è in mio potere pur di riportarle da me. Sono seduta sul divano del soggiorno e osservo Killian... è distrutto poverino ma sta cercando modo e maniera di non farmelo notare. Vuole essere forte per me ed io non posso che ritenermi fortunata per aver un uomo come lui al mio fianco.
- Tesoro, vuoi che preparo qualcosa per cena o ordiniamo qualcosa? - mi chiese riportandomi alla realtà.
- Non ho molta fame, decidi tu. - risposi.
- Non puoi digiunare però. Hai bisogno di forze per domani.
- Davvero Killian, ho lo stomaco chiuso... tu ordina pure quello che vuoi io salgo di sopra a controllare che Liam sia ok...
Non disse nulla, anche se era contrario rispettò i miei spazi e mi lasciò avere del tempo per me. Dovevo smaltire la cosa e accettarla... beh per quanto fosse possibile. Andai in camera e controllai Liam, dormiva beatamente ma nonostante ciò lo presi tra le mie braccia e dopo averlo cullato per un po', cercando di non svegliarlo, lo portai nel lettone con me e ci accoccolammo in quelle calde lenzuola. Sperai che tenerlo accanto a me avrebbe in qualche modo attutito il dolore che provavo ma non fu così. I miei pensieri continuarono a farsi spazio nella mia mente senza darmi un attimo di tregua. Mi domandavo dove potessero essere finite, come erano riuscite ad impossessarsi di quelle pozioni, ma sopratutto mi chiedevo se stessero bene. Sapevo benissimo cosa volesse dire  viaggiare nel tempo o nei mondi e la cosa non era per nulla facile. Trovai molte difficoltà io stessa quando mi trovai catapultata nel passato e sono una donna adulta, come potrebbero mai cavarsela due bambine? Oddio non volevo neanche pensarci... e se fossero finite nel passato, nella foresta incantata e nel bel mezzo della famosa guerra degli orchi? Oppure che ne so... davanti al cospetto della regina cattiva perché si sono lasciate fuggire di essere nipoti di Biancaneve? Regina a quei tempi non avrebbe di certo risparmiato due bambine... dovevo fare qualcosa, anche se non sapevo se effettivamente fossero nei guai o no non potevo perdere altro tempo qui, senza fare nulla, mente loro erano sparse chissà dove. E se avessero paura? Se ci stessero cercando terrorizzate di non poter più tornare a casa? No, non potevo permettere che le mie piccole affrontassero tutto quello da sole. Devo andare da loro e devo farlo subito. Mi alzai dal letto, mi rivestii mettendo i primi indumenti che mi capitarono a tiro, risistemai Liam nella sua culla dopodichè lasciai un messaggiono a Killian per non spaventarlo e con un gesto della mano mi teletrasportai nella cripta di Regina.
- Emma! - esclamò sorpresa di vedermi. - Ti avevo detto che ci avrei pensato io.
- Lo so, lo so e ho provato a stare calma davvero, ma non ci riesco. Non posso aspettare domani Regina, stiamo parlando di due bambine. Non hanno mai passato la notte fuori casa senza che almeno un menbro della famiglia fosse presente... come pensi che si sentano è? Dobbiamo andare da loro adesso. Come procedono le pozioni?
- Quella delle magie affini è pronta, mancano le due pozioni in grado di aprire il portale.
- Ti do una mano così accelleriamo i tempi, avanti... dimmi quello che serve.
- Emma vedi... io pensavo di avere tutto nella cripta ma mi sbagliavo... alcuni ingredienti sono terminati e senza di essi è impossibile ricreare le pozioni che ci servono. Stavo dando un'occhiata a questo libro - estrasse il libro di incantesimi di Cora - per trovare una soluzione alternativa ma...
- Non dirlo! Devono esserci altri mezzi. Qui in questa cripta possibile che non ci sia un cavolo di libro o ingrediente in grado di aprire un maledettissimo portale?
- Emma, sto controllando...
- Non lo stai facendo troppo velocemente però! - gridai.
- Emma lo so che sei in ansia ma se dobbiamo farlo dobbiamo farlo bene,non possiamo improvvisare. Cerca di calmarti e lascia fare a me ok? troverò un modo per aprire un portale e trovare le bambine.
- Sai che ti dico? Continua pure a sfogliare manuali in cerca del miracolo, andrò a cercare un aiuto migliore per salvare le mie figlie. - piu arrabbiata che mai utilizzai nuovamente la magia e uscii da quella cripta. 
 
***
POV KILLIAN
Cercava di mantenere una calma apparente pur di non farmi preoccupare ma in realtà sapevo che era distrutta. Emma non è il classico tipo da starsene ferma, seduta e senza proferire parola, ma ora ha paura... è spaventata a morte e non riesce a far altro che stare li, seduta su quel divano, a pensare. Il suo cervello è in continuo movimento, riesco a percepirlo anche a distanza, ma non posso fare nulla per aiutarla: qualsiasi cosa le dicessi in questo momento sarebbe inutile. Acconsento a mandarla di sopra a controllare il piccolo di casanella speranza si distragga un pòochino  e nel mentre preparo la cena sperando di riuscire a convincerla più in la a stuzzicare qualcosa. Passò  mezz'ora, un ora... sembrava non essere intenzionata a raggiungermi. Con una scusa salgo al piano di sopra ed entro nella nostra stanza: lei non c'è. Controllo nelle stanze delle bambine pensando possa essere andata  a cercare nuovi indizi ma neanche li riesco a trovarla. Dove accidenti si era andata a cacciare? Tornai nella nostra camera pensando che magari fosse in bagno ma ben presto notai che sul mio comodino c'era un biglietto
.

" Perdonami ma io non ce la faccio a restarmene con le mani in mano mentre la vita delle nostre bambine è a rischio. Prenditi cura di Liam e non preoccuparti per me. Io me la caverò e le riporterò a casa. Ti amo infinitamente... tua Emma."


- Maledizione! - esclamai e senza neanche ragionare sul da farsi composi il  numero di Regina per informarla dell'accaduto e per sapere se fosse da lei.
- Si è stata qui ma ora se ne è andata! - rispose alla chiamata in questo modo, senza che io le facessi nessuna domanda.
- Che vuol dire che è andata via? Ha trovato il modo per raggiungerle ed è andata da sola?
- No... - tirai un sospiro di sollievo. Non volevo che affrontasse qesta cosa senza nessuno di noi al suo fianco. - Le ho confessato di non avere tutti gli ingredienti per preparare le pozioni come invece credevo e arrabbiata è uscita dalla mia cripta per cercare un aiuto migliore. - Un aiuto migliore? Che accidenti significava. Neanche il tempo di elaborare meglio la frase che il telefono di casa squillò. Lasciai Regina in linea al cellulare e presi l'altra chiamata sperando fosse mia moglie.
- Emma tesoro...
- Mi dispiace deluderti capitano ma non sono la tua bella.
- Coccodrillo...
- Vedo che mi hai riconosciuto! La tua bella è qui, nel mio negozio. Gradirei che venissi a riprendertela prima che le faccia seriamente del male. - era una minaccia forse?
- Non ti azzardare a toccarla, mi sono spiegato? - dissi più arrabbiato che mai.
- Se continuerà a buttare il mio negozio a soqquadro credo proprio che non avrò scelta. - riagganciò senza lasciarmi replicare. Maledetto coccodrillo... perchè è andata li? Cosa sperava di trovare se non guai? Dovevo fermarla! Informai Regina di quanto appena scoperto e in tre secondi, dopo aver portato Liam da Snow, grazie alla sua magia, approdammo all'interno del negozio di Gold. Notai subito che era tutto in disordine, non mentiva, mia moglie stava dando il peggio di se.
- Emma, calmati ok? - le dissi afferrandole i polsi - Troveremo un modo, te l'ho già promesso.
- Non me ne faccio nulla delle promesse Killian, ok? Non possiamo aprire il portale, non possiamo comunicare con loro ne tantomeno raggiungerle. Ci vorrà tempo per preparare le pozioni e io non ho tempo da perdere ok?
- Lo so, sei agitata, lo sono anche io te lo giuro ma non credo che qui troverai quello che cerchi senza doverti mettere in mezzo a guai peggiori. Anche se ci fosse un'alternativa non potrei permettertelo capisci?
- Non mi interessa se dovrò fare un accordo, venderei anche la mia anima se fosse necessario a riportarle qui. - prese un profondo respiro -  Qui dentro deve esserci per forza un qualcosa che possa aiutarci!
- Sarebbe stato più semplice chiedermelo non credi Salvatrice? - le disse Gold incuriosito dalla nostra conversazione - Allora spiegami... come mai sei qui? Cos'è che cerchi con tanta fretta e disperazione? Con chi non riesci a metterti in contatto?
- Con nessuno! Non sono affari tuoi! - dissi io sprezzante. Non mi sono mai fidato del coccodrillo e penso che mai mi fiderò. Mia moglie al contrario non sembrava pensarla come me.
- Le mie bambine... Leila e Chloe... sono cadute in un portale che hanno aperto accidentalmente e non sappiamo dove siano finite. Puoli aiutarmi a ritrovarle? 
- Beh dipende... sei disposta a fare un accordo salvatrice?
- Assolutamente no! Lascia in pace mia moglie coccodrillo. Non le farò fare uno stupido accordo con te. 
- Beh... se è qui è perchè la mia vecchia allieva ha fallito miseramente - indicò Regina -  e quindi solo io posso aiutarvi - tornò a rivolgersi a lei. - Allora salvatrice che mi dici? Accetti?
- Si! - rispose lasciandomi a bocca aperta.
- No, non lo farà! - non fui io ad intromettermi questa volta ma bensì una persona che fino ad allora non avevo notato: Belle.  - Tremotino ne abbiamo già parlato,sono stufa di dover amare sia l'uomo che la bestia, sono stufa di dire a Gedeone che il suo papà non è così cattivo come si pensa in giro. Stiamo parlando di due bambine indifese, una è addirittura l'amichetta più stretta di tuo figlio. Non puoi ricorrere a degli stupidi accordi per salvarle, devi farlo e basta. 
- Belle...
- No, non voglio sentire ragioni. Aiutali a salvare le bambine o tra di noi può anche finire qui. - disse decisa.
- ...D'accordo! Ma lo faccio solo per Gideon e mia moglie sia chiaro. - Ero in debito con Belle e credo che mai mi sarei riuscito a sdebitare a dovere visto il grande favore che ci aveva fatto. - C'è un modo, o meglio... un oggetto per poter vedere dove siano finite le bambine: lo specchio di regina, quello che tenevi a palazzo. Era in gradi di farti vedere tutto ciò che desideravi, anche se si trovava in mondi differenti. Ricordi?
- Quello specchio non esiste più Gold. L'ho perso con il sortilegio. - rispose
- Lo pensi tu... niente è andato perduto con il sortilegio, tutto è stato portato qui, anche il tuo specchio. E' nel mio retro bottega, prego... seguitemi...

PASSATO

POV EMMA

Mi sentii mancare la terra sotto i piedi.Non era possibile, doveva esserci un errore, quelle bambine non potevano essere figlie mie.  Doveva esserci sicuramente un'altra spiegazione. Gli occhi di tutti erano puntati su di me curiosi di una mia possibile reazione ma l'unica cosa che riuscii a fare fu quella di girare i tacchi e correre. Non potevo restare li un secondo di più. 
- Emma tesoro aspetta! - sentii in lontanaza Mary Margaret chiamarmi  - Possiamo affrontarlo insieme. Non isolarti ok?
- Swan fermati! - Killian a differenza di mia madre mi corse dietro e nel giro di poco riuscì a raggiungermi afferrandomi per un polso e facendomi voltare verso di lui. - Il futuro non deve spaventarti love, devi avere fede... io sarò sempre al tuo... - ci mancava solamente quell'idiota a parlarmi di speranza e futuro. Con un gesto della mano andai via e mi rifuggiai all'interno del mio amato maggiolino. Vagai per tutta storybrooke alla ricerca di un angolo isolato dove poter sostare, volevo che nessuno mi trovasse e alla fine, dopo un a lunga ricerca,  riuscii a trovare il luogo che cercavo solamente attraversando il bosco. Rimasi li per parte della sera e della notte poi mi arrivò una chiamata sul cellulare che a differenza di tutte le altre ricevute precedentemente non potetti rifiutare.
- Henry tesoro... tutto ok? - dissi non appena accettai la chiamata.
- Io sto bene tranquilla ma sono preoccupato per te... i nonni e la mamma mi hanno raccontato tutto.
- Henry...
-  Mamma lo so che sei sconvolta per questa situazione e posso capire che tu faccia difficoltà ad accettare la cosa ma...
- Henry per favore non mettertici anche tu ok? Resta con Regina e non farmi preoccupare, io tornerò non appena avrò capito chi ci sta minacciando.
- Mamma non ci sta minacciando nessuno. Le bambine stanno dicendo la verità. Sono state incoscenti e sono cadute accidentalmente in un portale....
- Questo, nel caso fosse vero, ti farebbe capire che tipo di genitore sarò! Pessimo!
- Mamma lo sai anche tu che non è vero. 
-Non voglio parlarne Henry ok? Voglio solamente essere lasciata in pace. E' così difficile da capire?
- Mi dispiace mamma ma se mi vuoi bene dovrai ascoltarmi!
- Mi stai forse minacciando ragazzino?
- Si. E' così. Non mi interessa se non credi a quelle bambine, se sei spaventata dalla possibilità di un futuro felice o qualsiasi altra cosa, so solo che ora quelle bambine sono qui e vanno aiutate a tornare a casa. Dobbiamo agire come abbiamo sempre fatto, da eroi e scappare non le aiuterà di certo a tornare a casa, anzi... 
- E come posso aiutarle io è? Non ho la piu pallida idea su come aprire un portale.
- Potresti iniziare con qualcosa di più semplice. 
- Tipo cosa?
- Potrestin aiutarci a calmare una delle due. La più piccola si è svegliata e ha iniziato a piangere disperata. Nessuno di noi è riuscito a calmarla, neanche sua sorella. Abbiamo chiamato Killian, su consiglio della più grande, ma non ha avuto l'effetto sperato. Si è calmata un pochino ma continua ad essere spaventata. Le sue manine tremano e si illuminano. La mamma dice che è magia e che essendo spaventata non sa bene come controllarla. 
- Ha la magia, non sa controllarla e pretendi che io riesca ad aiutarla a calmarsi? Non c'è riuscita tua nonna che ci sa fare con i bambini vuoi che ci riesca io? Henry non...
- Tu sei sua mam...
- Non finirla neanche quella frase ok? Io ho un solo figlio... UNO! Sei tu. Non voglio saperne di questa storia. Ne ho già parlato fin troppo.
- Mamma ti prego! Fallo per me. Non devi accettare l'idea che siano tue, basta semplicemente che le aiuti come in passato hai fatto con Hansel e Gretel. Per favore... se perde controllo della magia qua rischiamo tutti di brutto. Sembra essere una bimba molto potente. 
ero stata messa alle strette... dovevo scegliere: o salvavo mio figlio da un possibile attacco magico involontario e incontrollato oppure continuavo a starmene li con le mani in mano a piangermi addosso e a trovare una soluzione per far si che questo futuro non accadi sul serio. Scelsi la prima opzione e mi recai al loft dove ero sicura di trovare la mia famiglia. Non appena parcheggiai la macchina notai una cosa, le luci all'interno di casa si accendevano e si spegnevano ad intermittenza, scesi dalla macchina e mi recai per le scale, il pianto di quella bambina si sentiva fin da li, sembrava davvero disperata. 
- Emma finalmente sei arrivata! Si è svegliata,ti ha cercato  e non ti ha trovata... sta così da allora. - esordì Regina
- Vuole la sua mamma! - continuò Mary margaret rivolgendomi un sorriso amorevole.
- Non sono io sua madre ma bensì quell'imbecille della mia versione futura che se l'è lasciata scappare se è vero ciò che dicono le analisi. Come pensi che possa calmarla io è? Io non ci so fare con i bambini, non ne ho mai cresciuto uno e se propio vogliamo dirlo non ho avuto neanche l'esempio di genitorialità accanto da cui prendere spinto. - Forse esagerai un pochino ma cos'altro avrei dovuto dire, per loro è sempre  tutto così dannatamente facile. Vidi Mary margaret rimanerci davvero male e solo allora forse mi accorsi delle parole effettivamente dette. - Emh scusa... io non volevo... cioè...
- Non importa.. in fondo hai ragione, ma questo non c'entra niente con quelle bambine. Che tu  sia o meno la sua mamma non importa, lei pensa che tu lo sia e ti sta cercando. Va da lei, è nelle tua stanza. Noi nel mentre cercheremo un modo per capire come riportarle nella loro epoca.
- Cosa devo dirle? - chiesi consiglio.
- Non pensare a cosa dirle, va da lei.. il resto verrà da se! Fidati. 
Salii al piano di sopra titubante e controvoglia e come se non bastasse mi ritrovai davanti Killian che con in braccio la piccolina cercava inutilmente di consolarla. Se non fosse stato per lo shock di poco prima nel sapere che forse quelle bambine erano collegate a me avrei trovato la scena quasi tenera, ma così mi faceva solo ancora più paura. E' già: era la paura il sentimento che prevaleva di più in quel momento.
- Mamma, mamma sei qui! - disse Leila  - Chloe piange perchè quando si è svegliata non ti ha trovata accanto a lei. 
- Swan eccoti finalmente! Nostra fi...
- Fa silenzio Hook, niente qui dentro è nostro, non cominciarti a fare strai film per la testa. 
- Il test del dna parla chiaro, sono nostre... tutte e due. Che ti piaccia o no Love noi saremo i loro genitori. - sorrise  vittorioso. Avrei voluto prenderlo a pugni.
- Noi non saremo proprio nulla Hook mettitelo in testa, non mi piaci e non mi piacerai mai. Io e Neal ci stiamo riprovando e non ho nessuna intenzione, ora che ho un  quadro piu completo di quella che potrebbe essere la mia vita futura, di farmelo sfuggire mettendomi a giocare al pirata con te. 
- Mamma... io... io lo so che tu non ci conosci e non sai la tua storia, ma mi fa male sentire le brutte parole che hai detto a papà. - per la prima volta vidi la piccola Leila cedere allo sconforto. Aveva cercato di essere forte per tutto il tempo ma forse questa volta, anche se involontariamente, l'avevo ferita. Non so perchè ma mi sentii immediatamente in colpa e cercai subito di scusarmi con lei.
- Hai ragione, non ti conosco ma se è vero quello che dici tu conosci me e sai come sono stata nella mia vita passata... io...
- Si lo so, sei circondata da muri! Tranquilla, papà riuscirà a buttarli tutti giu. -  stavo seriamente parlando con lei di questo? Non mi riconoscevo piu...
- Si sono corcondata da muri... hai ragione, mi servono per non essere ferita come è gia successo un milione di volte. Ti chiedo scusa se ho risposto male ad Uncino, ma il nostro rapporto non è esattamente come quello che immagini tu. 
- Un giornò cambierà puoi starne certa e sarai molto felice con il mio papà.  - felice? io felice? Sarebbe un vero e proprio miracolo... a me, Emma Swan, non è conteplata la felicità. 
Mentre finisco di parlare con Leila lancio uno sguardo a Killian che tenta ancora inutilmente di calmare la piccola. Prendo un respiro profondo,mi faccio coraggio ed infine li raggiungo.
- Hook, dalla a me! Provo io. - dissi facendogli cenno con le braccia di passarmela. La bimba non mi diede neanche il tempo materiale di sistemarla meglio su di me che eccola rannicchiarsi come una scimmietta e stringersi forte forte al mio collo. Il mio cuore perse un battito a quel gesto e a quel contatto. Possibile che per lei fossi così importante? Avrei dovuto essere spaventata, più che spaventata ma non lo fui anzi... quell'abbraccio mi fece stranamente piacere. Che mi stessi rammollendo come tutti gli alti ? Mmh... Molto probabile ma dovevo però cercare di rimanere lucida, quelle non erano le mie bambine, non potevo affezionarmi a loro.
- Ei bimba, non piangere ok? Va tutto bene, sei al sicuro adesso  e ti prometto che ci prenderemo cura di te e tua sorella ok?
- Ma... Mamy... - singhiozzò. Continuava a chiamarmi in quel modo e per quanto volessi farle capire che non ero la persona che lei credeva che fossi, non le dissi nulla e la lasciai fare, magari le avrei parlato una volta che si fosse calmata. Differentemente dagli altri, i miei tentativi di calmarla diedero esiti positivi, non feci molto a dire la verità, mi bastò semplicemente tenerla in braccio e cullarla. Sembrava sfinita ma non aveva intenzione di voler dormire, voleva restare tra le mie braccia e guai anche solo a farla sedere nel lettino che mia madre le aveva gentilmente preparato.
- Ho Paula.... - mi disse in un sussurro quando smise di piangere.
- Paura? E di cosa hai paura? - chiesi non capendo.
- Che tu bai bia! Leila detto che tu no mamy vela. Ta bagliando velo? Tu mamy mia! -  e adesso? Come avrei dovuto dirle senza ferirla? Forse avrei sbagliato ma optai per dirle la verità.
- tesoro io non sono esattamente la tua mamma... cioè non lo sono ancora... - Ecco, quella era decisamente la prima volta che lo stavo ammettevo.
- Che tignifica? - inclinò la testolina di lato incuriosita dalla mia risposta.
- Significa che mentre stavate giocando, tu e tua sorella avete per sbaglio aperto un portale che vi ha portate qui. Non siamo nel tuo mondo piccola ma nel mio. sei andata indietro nel tempo. In questo mondo io ancora non ho trovato... la “felicità”, se così si può dire.
- Io e Leila ancora non nate?
- Esatto... - però... per avere 4 anni era intelligente.
- Ma papo lo ami pelò! - a momenti non mi strozzavo con la mia stessa saliva. Io amavo Hook? eheheheh si certo come no.
- Chloe, mamma e papà qui ancora non lo sanno che si amano, ricordi le storie di Henry? Ci hanno messo un bel po a capirlo... o almeno la mamma ci ha messo tanto. - battè la mano sulla fronte rassegnata.
- Ti velo. Henny dice che la mamma ela lecidiva! - Killian scoppiò a ridere a quella battuta  mandandomi su tutte le furie
- Recidiva è un eufemismo piccolina... tua madre è più che re...
- HOOOOK! Piantala, vai di sotto ok? Ci penso io qui.
- Anche qui mamy allabbia co papo pelò! - sorrise - Mamy anche se no sono ancola nata tu tei la mia mamy belo?
- Dille di sì per favore altrimenti piange e non la smetterà più! - mi arrivò a bassa voce un suggerimento da sua sorella. Era evidente che la piccola fosse molto legata alla sua mamma e questo mi creava dei grossi dubbi sul fatto che fossi veramente io. Decisi di assecondarla, in fondo non sarebbero rimanste qui per sempre, dovevo solo fingere per un po’... avrei pensato a quello che sarebbe stato il mio futuro una volta rispedite a casa. dI sicuro sapendo determinate informazioni sarei stata di gran lunga molto più attenta... sopratutto a frequentare certi soggetti.
- Facciamo così, Puoi chiamarmi mamma se vuoi, potete chiamarmi così entrambe,  l’importante è che voi sappiate che la vostra mamma originale non è qui adesso ma che vi sta cercando con tutta se stessa per riavervi con se e che presto sarà qui. - Dissi quelle parole per tranquillizzarle  ma non avevo la più pallida idea di dove fosse la loro mamma, se fosse preoccupata per loro e se le stesse effettivamente cercando.  Gli dissi quello che avrei voluto sentirmi dire io da piccolina quando aspettavo con ansia che la mia mamma entrasse da quella maledetta porta della casa famiglia e mi portasse via con se. Forse per questo motivo non sto dando di matto alla possibile  probabilità di una futura maternità... forse mi sto semplicemente identificando in loro ma allo stesso tempo sto cercando un modo per non farle soffrire come invece ho fatto io. Mi è capitato di fare la stessa cosa qualche anno fa con Hansel e Gretel, mi sono battuta fino alla fine per ritrovare il loro papà biologico per non spedirli in una casa famiglia e alla fine nonostante Regina mi ostacolasse ci riuscii. Bene, anche questa volta avrei fatto lo stesso.  - Un'ultima cosa bimbe... vi ho detto che potete chiamarmi mamma solo che... beh cercate di non farlo in pubblico ok?
- OK mamy! - la più piccolina si arrampicò meglio sulle mie ginocchia e mi diede un bacino sulla guancia. 
- Bene, ora che ci siamo finalmente calmate che ne dici di provare a dormire un pochettino?
- No... io no tonno.... io coccole di mamy!
- Fa sempre così? - chiesi a Leila
- Solitamente è anche peggio! - andiamo bene.
le sistemai entrambe nel letto e come se fosse la cosa più normale di questo mondo presi a coccolarle entrambe, non potevo credere a quello che stavo facendo: io, Emma Swan, si stava prendendo cura di due bambine? Qui qualcosa non andava. Rimasi immersa nei miei pensieri a lungo poi una voce allarmata mi riportò alla realtà
- Emma scendi immediatamente di sotto! E' urgente! - per mia madre è sempre tutto molto urgente. Chiesi alle piccole di rimanere qualche minuto li in stanza dopodichè raggiunsi gli altri di sotto. - Guarda! - mi indicò lo specchio accanto alla sua camera da letto. Non vidi nulla all'inizio se non l'oggetto indicato, ma quando mi avvicinai di più notai qualcosa di strano: eravamo tutti li: io, hook, i miei e regina... solo che quello non era il nostro riflesso. Non eravamo vestiti allo stesso modo e anche i nostri lineamenti erano alquanto differenti. 
- Non abbiate paura, siamo semplicemente voi! Certo siamo la vostra versione futura ma siamo sempre voi.
- La nostra versione futura? e come avete... - chiese Regina stupita da quel tipo di magia.
- Gold ci ha aiutato a formare un collegamento con voi, ma bando alle ciance...  per caso avete avuto modo di imbattervi in due bambine?
- Leila e Chloe? Si... sono di sopra. - rispose mia madre sorridendo a quella che doveva essere la mia versione futura.
- Come stanno! Come stanno le mie bambine? - chiese preoccupata.
- Allora... allora è vero? Tu... tu  sei la loro mamma? - chiesi io conoscendo ormai la risposta. La donna dall'altra parte dello specchio mi capì al volo e sorrise.
- Stai facendo fatica ad accettarlo vero? - annuii - In che epoca siete? Qual'è stato l'ultimo cattivo sconfitto?
- Siamo appena tornati da Neverland. Speravo in un periodo di calma e invece...
- Beh almeno questa volta non dovrete combattere, è un fattore positivo no? Dall'altro lato però ricordo bene come mi sentivo una volta tornata dall'isola... l'aarrivo delle bimbe non ci voleva. - continuò a sorridermi mentre uncino della versione futura andò accanto a lei per abbracciarla.
- Bacio bene non è vero? - Mi prese in giro facendo ridere contemporaneamente il suo clone - Perchè piuttosto che fargli sudare sette camice non gli dici direttaente che sei perdutamente innamorata di lui?
- Killian amore!!!!!!  - lo richiamò all'ordine lei. Amore? Sul serio lo aveva chiamato amore? Quello si che sarebbe stato il momento di scappare a gambe levate. Mi limitai ad osservarli meglio e notai le loro fedi nuziali... le bambine avevano detto la verità! - Scusalo Emma, non cambierà mai. Starei qui a parlare per ore ma prima ditemi qualcosa di quelle due piccole pesti? Stanno bene? Sono spaventate? 
Rispose mia madre per me, io ero troppo scioccata nel pensare che un giorno mi sarei sposata con quel cretino di Hook. - Stanno benissimo, hanno mangiato e ora sono a letto. Un po spaventate lo sono state ma ora la cosa semra andare un pochino meglio. Siamo uguali a voi e per il momento questo basta a farle stare tranquille. Non so come andrà nei prossimi giorni, sopratutto per lei - mi indicò - Ma spero che riusciate presto a trovare un modo per raggiungerci. 
- Abbiamo tutto sotto controllo, piu o meno, dobbiamo solamente aspettare che l'emporio apra per prendere degli ingredienti e creare le pozioni. Presto saremo li non temete.
- Mamma?!? Mamma sei tu???? - improvvisamente sentimmo una voce alle nostre spalle: le bambine erano silenziosamente scese di sotto e a differenza di tutti noi non rimasero sorprese delle figure che trovarono all’interno dello specchio, anzi: li riconobbero subito. Entrambe corsero davanti l’oggetto incantato ma quello che fece Chloe sciolse completamente il mio cuore di ghiaccio: cercò di abbracciare lo specchio e contemporaneamente dava tanti bacini a quella che era la sua vera mamma. Vidi la me del futuro inginocchiarsi con gli occhi lucidi per essere all’altezza delle vambine e la vidi consolarle e tranquillizzarle. Non inventò scuse, disse loro semplicemente la verità ma lo fece in un modo talmente materno da non riconoscermi. Non ero mai stata così... altruista, com’è possibile che un giorno riuscirò a smussare il mio carattere e cambiare radicalmente? Non riuscii a pensare oltre poichè venni distratta dalle parole del mio clone:
- Chloe no, non è possibile attraversare lo specchio tesoro, non è un portale. - le spiegò quando la bambina cercò di passare attraverso di esso.
- Ma io boglio venile da te! - iniziò a singhiozzare. Ti prego no... un altro pianto come quello di prima non potrei sopportarlo.
- Ei, lo so tesorino e sto facendo tutto il possibile pur di venire a prendervi il prima possibile, ma dovrete pazientare ancora un pochino.  Ritenetevi comunque fortunate... siete capitate bene o male a casa, potevate ritrovarvi in una terra straniera e nel bel mezzo di qualche battaglia.
- Ma quetta no è casa. Tu e papo qua no vi bolete bene... no casa azzulla.... no ci sono i miei tocattoli... no mi pace quetto potto.
- So in che periodo siete capitate ma fidatevi di me, non vi sentirete proprio casa ma loro non vi faranno mancare nulla. Pazientate un pochino e comportatevi bene, presto ci riuniremo ve lo prometto.
- Non ci darai nessuna punizione? Per aver aperto quel portale dico...
- Per il portale no mia cara Leila, non potevate saperlo, ma per aver preso cose non vostre penso proprio di sì!
- Scusa mamma... dovevo fermarla, sono stata una stupida.
- No mamy, punittione nooo! Io no bolebo.
- Che vi resti da lezione signorine, ora a nanna che è tardi.
- Io dommo solo se potto dommile qui! - si andò a sedere sul lettone di Snow e incrociò le braccia in segno di protesta - E tolo se tu mi guardi dallo pecchio mamy.
- Amore, devo aiutare la zia con le pozioni per raggiungervi... 
- Tai andando bia? No Mamy ti pegoooooooo!!!!! Pel favole lesta qui co me.
- Emh Emma... - dissi al mio clone - forse non sarebbe una cattiva idea se restassi connessa per controllarle, io non credo di... si beh ecco....
- Non devi dirmi nulla, sono stata te, so come ti senti... - mi sorrise dopodiché comunico alle bimbe che sarebbe rimasta lì, in diretta, a sorvegliarle. Aspettammo entrambe che le bimbe si addormentassero poi, dopo che anche gli altri si furono allontanati, parlammo un po'.
- Se hai qualche domanda da farmi sono a tua completa disposizione. - mi disse
- Sembri così diversa da come sono io... non mi riconosco in nulla vedendoti. Io ho istinti materni pari a zero, pazienza zero e voglia di innamorarmi... beh zero anche per quella.
- Beh cosa dirti, cambierai il modo di vedere le cose molto molto presto! Non te ne accorgerai neanche, sarà talmente bello e naturale che ti ritroverai direttamente catapultata in un nuovo mondo ricco di amore e gente che ti ama.
- Sembra impossibile... - restammo in silenzio per un po’ poi mi feci coraggio e le feci la domanca che più mi stava mandando in tilt - Ma davvero io e Uncino.... - non riuscii neanche a terminare la frase.
-  A dell’incredibile vero? Eppure zitto zitto è riuscito ad abbattere tutti i miei... i nostri - si corresse - muri.
- Io non lo sopporto quell’uomo, forse il tuo passato è stato diverso dal mio. Forse il tuo Hook è meno odioso di quello che vive in quest'epoca.
- Hook è Hook in qualsiasi epoca puoi fidarti, ti sembra di odiarlo, di non sopportarlo ma credimi se ti dico che è tutta una tua difesa. In fondo non ti dispiace come persona.
- Ti sbagli...
- Vediamo... siete stai a Neverland e vi siete baciati... mi correggo, l'hai baciato...
- Mi ha provocato... l'ho fatto solo per quello. Ho agito d'istinto.
- Ammettilo, è stato un gran bel bacio. - arrossii, in effetti quel bacio scaturì in me diverse sensazioni contrastanti.
- Non credo che funzionerebbe mai tra noi due e poi c'è Neal... noi...
- Voi? Non c’è nessun voi e lo sai anche tu. Ti stai aggrappando a lui solo per non avvicinarti ad uncino. Usi la scusa di Henry e del fatto che sia suo padre per scappare ma fidati, le cose cambieranno. 
Parlammo per tutta la notte senza renderci conto del tempo che stava passando, più parlava e più credevo di state sognando, la sua vita sembrava perfetta non potevo credere che forse presto sarebbe capitato anche a me. Oddio c’era il piccolo, non tanto piccolo, problema di uncino ma...
- Mamy gionno! - fummo interrotte dalla piccola Chloe che si svegliò e solo ad allora mi resi conto che si era fatto giorno. - fame io!
- Buongiorno Piccola peste, hai fame? Wow! Che strano! -  le sorrise.
- Anche io ho un po’ di fame mamma, possiamo andiate da Granny con Emma? - finalmente almeno una delle due piccine mi aveva chiamato con il mio nome.
- E Chloe dove la vorresti lasciare? Sai che tua sorella sta ancora poco bene. - mi aveva accennato quel piccolo dettaglio durante la notte e quella fu una delle cose che mi lasciarono parecchio sconvolta. 
- Io lesto qui co te e nonno David! - indicò con la manina il piano di sopra.
- Beh in questo caso chiedi ad Emma se vuole accompagnarti. - disse alla più grandicella - Però Chloe che sia ben chiaro: dopo che saranno tornate mamma andrà a dare una mano a zia ok?
- No!
- Devo aiutarla con le pozioni se voglio tornare da voi in tempo brevi.
- No no nooooo! - iniziò a fare capricci
- Devo andare via adesso? - la rimproverò
- No no no! Ba bene dopo.
Non che non mi fidassi di uno specchio, ma prima di uscire avvisai i miei genitori, che si erano gentilmente offerti di dormire nella camera al piano di sopra per lasciare le bimbe nella loro, dopodiché accompagnata da Leila andammo da Granny a prendere la colazione per tutti. Granny aveva già visto la bambina per cui non fece domande, ma a differenza della sera precedente  adesso il locale era stracolmo di gente e mi sentivo gli occhi di tutti puntati addosso. Cercai di ignorarli e mi concentrai sull'ordinazione ma poco dopo una voce mi richiamò all'ordine. La conoscevo troppo bene quella voce e non potevo di certo ignorarla.
- Pensavo di vederti per l'ora di pranzo ma anche la colazione non è male come pasto da condividere.
- Neal ciao!  - lo salutai - Ecco vedi, mi piacerebbe trattenermi ma vado un po’ di corsa adesso.
- Non hai neanche il tempo per prendere un caffè al volo? 
- No mi dispiace...
- Come vuoi, ti lascio alle tue cose allora ma ti aspetto per pranzo ok? Non puoi dirmi di no!
- Neal...
- Emma dobbiamo parlare, è arrivato il momento e lo sai anche tu... non posso più aspettare, ho bisogno di...
- Ti ha detto di no la vuoi lasciare in pace? - si intromise Leila infastidita da quella presenza.
- E tu chi sei? - chiese guardandola.  A differenza di tutta Storybrooke lui era l'uinico a non essersi ancora accorto di lei.
- Leila! - rispose acida
- E' qui con te? - mi domandò - Che c’è hai iniziato a fare anche la baby Sitter adesso? Regina non paga abbastanza lo sceriffo per caso? 
- Ti spiegherò tutto a tempo debito ok? Adesso scusami ma ho da fare.
- Hai tempo per una bambina ma non ne hai per me? Tze... io proprio non ti capisco. 
- Sentimi bene: lei non è la mia baby sitter ma la mia mamma! - sorrise vittoriosa per poi rivolgersi a me - Andiamo via mammina, tornavamo a casa.
- Chi... chi ha detto che sei? Mamma? Tu? Tu sei saresti sua mamma? Ehehehehehe.... Emma non mi va di scherzare ok? Chi è questa b....
- Neal scusa scusa scusa ma devo proprio andare! - senza aggiungere altro presi le buste la bambina e insieme tornammo a casa. Sperai che fosse finita lì quella spiacevole conversazione ma mi sbagliavo, il tempo di fare colazione, convincere i miei che potevano andare tranquillamente a lavoro e consolare Chloe perché sua madre aveva chiuso il contatto per aiutare la Regina del futuro ad aprire il portale ecco che il capanello di casa iniziò a suonare insistentemente. Andai ad aprire e indovinate un po’ chi mi ritrovai davanti? Naturalmente Neal! Senza aspettare il mio consenso entrò in casa e andò a sistemarsi sul divano nel soggiorno.
- Allora? Cos’è questa storia Emma? Hai preso atto che ti mancano i momenti perduti dell'infanzia di Henry e stai prestando servizio in quale casa famiglia per rimediare?
- È più complicato di così ok?
- Non vorrai mica farmi credere di aver avuto seriamente una figlia?
- Uffa! Ancora tu sei! Non ha una figlia ok? Ne ha Due! - Rispose Leila entrando nella stanza seguita a ruota da sua sorella.
- Ce n'è anche un’altra? - chiese incredulo - Emma rispondimi per favore... chi sono queste bambine e perché sono qui con te?
- Credo che tu ti stia alterando un po troppo per i miei gusti...
- Mi altero si, vogliamo costruire qualcosa insieme e proprio mentre stiamo per riiniziare la nostra storia sbucano queste due. Che sta succedendo è?
- In primis io non sto costruendo proprio nulla con nessuno sia ben chiaro. Non ti ho detto che ci avremmo riprovato... - ci mancava solamente lui adesso.
- Ma Henry merita di crescere con entrambi i suoi genitori, lo sai anche tu questo. 
- Può farlo anche se non viviamo sotto lo stesso tetto però! Ascolta Neal non sto dicendo che tra di noi non potrà più esserci nulla, però non voglio neanche correre e illudere nostro figlio. In questo momento riesco a pensare solo a lui... non ho la testa per fare altro.
- E queste due allora? Per loro hai tempo? Mi spieghi o no chi sono e perché sono qui?
- Te l’ho detto: lei è nostra mamma! - il suo sguardo scettico e incredulo si spostò da loro a me.
- Dicono la verità... o almeno una parte della verità. Ti ricordi quando Leroy ha dato l’allarme ieri sera? Beh l’allarme era per loro due. Vengono dal futuro e sono arrivate tramite un portale.
- E... e sono tue figlie...
- A quanto pare si. - pensavo avrebbe dato di matto  invece mi sbagliai, improvvisamente  lo vidi sorridere come un ebete.
- Neal... tutto ok?
- Potevi dirmelo subito... ecco perché sei così confusa. Sei spaventata all’idea che tra qualche anno avremo due bambine. Dovevi dirmelo subito tesoro ti avrei aiuta ad accettare la cosa. Immagino tu ti sia spaventata parecchio...
- Neal che hai cap.... - qualcuno mi anticipo svelando a Neal la verità.
- Non sei tu nostro padre! - disse in toni poco delicati la piccola Leila.
- A no? E chi altri avrà il privilegio di fare breccia nel cuore di vostra madre oltre a me? - rispose con aria di sfida non credendo alle parole della bambina.
- Killian Jones!
- Ti! Papo! Papo è Killian zones.
Scoppiò a ridere a quella risposta - Sì certo e io sono mago merlino.
- No, mago mellino è più bello di te!
- Chloe! - la rimproverai, non era assolutamente il momento di istigarlo.
- E' velo pelò! Mellino bello! 
- Aspettate un attimo: mi state forse dicendo che Emma preferirà quel pirata con una sola mano a me? E mi starà bene la cosa? - era scioccato.
- Mamma ama papà e  per lui la cosa è reciproca. Non lo so se tu ne sei mai venuto a conoscenza... 
- Me lo terrà nascosto? E dimmi signorina: come può nascondere un uomo e due marmocchie ficcanaso come voi?
- Tu sei morto! 
- COSAAAAAAAAAAAAAA!!!! - si io che lui guardammo la bambina interdetti. Neal sarebbe morto? Non... non poteva essere vero, per quanto non fossi sicura dei sentimenti per lui non avrei mai voluto che... oddio Henry... resterà senza papà.... no! Devo impedirlo.
- Ti, papo di Henny è in cielo con gli anzioletti e lo guadda da lì. Tu hai detto coti mamy.
- Io... io non posso crederci... non solo tu ti farai una bella vita con quel bell’imbuso, ma addirittura io morirò... tze scommetto che mi ha addirittura ucciso lui. 
Nessuno ebbe il tempo di replicare che Hook, neanche a farlo apposta, entrò in casa:
- la porta era aperta io.... non sapevo avessi compagnia, volevo solo vedere le bambine... - in men che non si dica si ritrovò a terra, messo ko da un destro bene assestato da parte di Neal.
- Sei un essere spregevole! Prima ti sei preso mia madre ora la mia donna.  Che razza di uomo è uno che distrugge la vita di un ragazzino di soli 12 anni per il capriccio di avere una donna nel suo letto?
- Amico che ti prende! - rispose massaggiandosi il viso per il colpo ricevuto.  - Di cosa accidenti stai parlando!
- Di Emma... “amico”, sto parlando di Emma! Chi ti ha dato il permesso di avvicinarti a lei è? L’hai di sicuro presa in giro con qualche subdolo trucchetto da pirata. Lei è una principessa non dovrebbe stare con un essere come te. 
- Ah! Da questo piccolo monologo deduco che tu abbia conosciuto le mie future figlie! - Sogghignò
- Brutto bastardo! - non lo fece neanche rialzare che gli fu nuovamente addosso.
- Ei Neal smettila immediatamente! - dissi per quel gesto così avventato ma non saprei dire con precisione se fosse intenzionato a darmi ascolto o meno perché neanche finii di parlare che lo ritrovai sospeso per aria e appoggiato alla parete difronte a me.
- Tu debi lasciale stale mio papo hai capito coso? Tu no bua a lui... se lo fai io bua a te! - era la piccola Chloe, con la sua magia che lo aveva separato da Hook e ora continuava a tenerlo sospeso e non sembrava intenzionata a mollare la presa.
- Chloe piccola, lascialo andare... - le dissi
- No!
- Per favore, ha capito di aver sbagliato, non dirà più nulla a Hoo.... papà. - mi corressi in calcio d'angolo.
- Sicula sicula mamy? - fissai in malo modo Neal e lui rassegnato annuì. Credo abbia temuto davvero per la sua vita
- Si sono sicura. Da brava lascialo andare. - annuì e allo stesso tempo fece una cosa che mi fece ridere: Lascio la presa su di lui in maniera per nulla delicata facendolo cadere su mobile vicino la porta di ingresso il quale si ruppe.
- Hai messo su proprio una bella squadra vedo! Sei una delusione Emma! - mi disse con rabbia per poi guardare Hook - con te non ho ancora finito, ci si vede in giro... “amico”.
Uscì come una furia, avrei dovuto trovare del tempo per parlare con lui prossimamente per farlo  ragionare ma al momento avevo altro a cui pensare, avevo due bambine di cui occuparmi e non avevo la più pallida idea da dove iniziare.
- Non l’ha presa proprio tanto bene! - disse Hook
- Chi di noi l' ha fatto? - risposi sarcastica - Ad ogni modo, come mai sei qui?
- Ho cercato di dirtelo prima di essere ingiustamente aggredito: Volevo passare del tempo con loro!
- Wow! Capitan uncino ha anche un lato romantico e paterno? Ha dell’incredibile!
- Papo è blavo! - sottolineò la piccolina andando ad abbracciarlo
- Per una volta concordo con mia sorella. Mi è venuta un’idea, visto che non abbiamo giocattoli con cui giocare, possiamo fare finta che la camera di nonna sia la Jolly Roger? Giochiamo ai pirati papà?
- Tiiiiiiii!  Pilatiiiiiiii! Pilatiii!
- Ma guardale... le hai istruite proprio bene bene.
- Ti sorprendo ogni volta mia dolce Swan vero? - mi fece l’occhiolino dopodichè andò con le bimbe a giocare. Rimase con noi per buone due ore, poi quando i miei rincasarono decise che era tempo di togliere l’ancora. Con la promessa alle bimbe che il pomeriggio seguente avremmo fatto qualcosa tutti e quattro insieme si congedò e mi lasciò con i miei genitori, le bambine e una miriade di giocattoli sparsi per tutto l'ingresso.
- Cosa sono tutti questi così? - chiesi
- I giochi per le mie nipotine mi sembra ovvio. Dovranno pur passare il tempo queste signorine non credi? Non possono di certo passare 24h no stop davanti una TV.
- No certo che no ma Mary margaret... credo che ti sia sfuggita una cosa: i loro genitori stanno per venire a prenderle... non resteranno qui con noi per sempre. Potrebbero arrivare anche adesso, non puoi saperlo: che ne faremo di tutti questi giochi una volta che saranno andate via?
- Li porteranno nel loro mondo così si ricorderanno per sempre di noi!
- Tono tutti nottri quetti zocattoli nonna?
- Certo piccolina, spero che vi piacciano!
- Sono meravigliosi nonni! Grazie! - Leila corse ad abbracciarli seguita a ruota da sua sorella.
- voi blavi come i nonni veli!
Ok, se quello era un assaggio del mio futuro ero fottuta: madre di 4 figli, moglie di un insopportabile capitan uncino e figlia di due nonni in preda ad una crisi amorosa verso la propria dinastia.... eh si, forse era devo il caso di modificare un tantino il mio futuro.
La serata prosegui tranquilla per me, le bimbe giocarono per tutta la sera con i nonni e a parte qualche capriccio per andare a nanna da parte di Chloe, che volle dormire assolutamente con me, il resto andò tutto bene. Fu il giorno seguente quello che mi mise una strana ansia addosso. 
In mattinata mi chiamo Killian e solo nel leggere il suon nome sul display in me si creò una strana sensazione di disagio. Voleva organizzare un pomeriggio con le bambine e voleva sapere se avessi qualche idea sul dove portarle. Sapevo di Chloe, del fatto che non potesse uscire molto se non una volta a settimana, sapevo anche che per quella settimana i suoi ancora non le avevano organizzato nulla quindi pensai che forse fare qualcosa fuori da quelle quattro mura del loft sarebbe stato l’ideale per loro due. Restammo al telefono per più di un’ora e tra una battutina a sfondo erotico da parte di lui e un rimprovero sui suoi modi poco delicati da parte mia ecco che arrivammo a formulare un programmino niente male per quel pomeriggio. Leila e Chloe amavano i film e i cartoni animati ma non erano mai state al cinema: pensammo di portarle li nella speranza che ci fosse almeno un cartone che non avevano ancora visto, dopodiché l'itinerario prevedeva una tappa da Granny per la merenda e una passeggiata in spiaggia. Erano figlie di un pirata e parlando con Emma sapevo che il fattore mare e salsedine era impresso nel loro DNA. Riagganciai il telefono con l’accordo che ci saremmo visti per le due del pomeriggio e lasciando le bimbe a Mary Margaret mi recai a lavoro. Non riuscii a concludere nulla, per tutto il tempo che fui in stazione continuai a pensare al fatto che quel pomeriggio avrei avuto una sorta di appuntamento con Hook. Non mi è mai piaciuto Hook... tra di noi c’è sempre stato dell'astio, ma non so perché dal giorno in cui accadde quel fattaccio sull'isola non faccio altro che pensare ai suoi occhi. Cosa potrà mai significare? Non sono di certo interessata a lui... ci mancherebbe altro, rabbrividisco al solo pensiero. Allora perché continuo a pensare a lui? E perchè sono agitata per questo pomeriggio? Forse per il futuro che mi si è presentato davanti così all'improvviso? Si...  forse è proprio per questo. Sono spaventata da tutto ciò per il semplice motivo che non lo voglio.
- Emma tesoro! - caddi quasi dalla sedia quando mi sentii chiamare. Ero talmente presa dai miei pensieri che non avevo sentito mio padre arrivare.
- David... come mai sei qui? È successo qualcosa? - esclamai preoccupata.
- No, certo che no. Sono solo le 13, il tuo turno è finito. Sono venuto a darti il cambio! - sorrise
- CHE ORE SONOOOOOOOOOOO??????? Oddio ho perso la cognizione del tempo questa mattina! Non ho concluso nulla! Mi dispiace David. Lascia pure queste scartoffie qui, le sistemerò io domani promesso! - iniziai a parlare a raffica mentre mi affrettavo a mettere la giacca e uscire dalla stazione. 
- Non dire stupidaggini ci penso io a queste, vai a casa e dai un bacione a quelle piccoline.
Mi avviai alla macchina con un’ansia sempre più grande. Forse avrei dovuto disdire il programma del pomeriggio. Se non riuscivo a stare calma ora che ero da sola come mi sarei sentita con loro tre a mio fianco? Si era deciso, sarei tornata a casa e avrei disdetto tramite sms, perché sono una codarda, l’impegno preso. Non avevo messo in conto un piccolo dettaglio però, le bambine erano state messe al corrente della giornata da trascorrere e non appena tornai al loft le trovai sul divano di casa vestitite di tutto punto che mi stavano aspettando impazienti!
- ciao mamma sei tornata! Ti piacciono i nostri vestitini? Ce li ha comprati la nonna per oggi pomeriggio. - disse Leila tutta contenta seguita a ruota da sua sorella. 
- Ti! E mi ha complato anche un peluche a fomma di uniconno! Lo vuoi bedere?
- Amore di nonna, la mamma lo vedrà più farti il tuo peluche adesso deve andare a prepararsi! Tornate a giocare, da brave. - le bimbe si allontanarono lasciando me e Mary Margaret sole
- Lo so che non avrei dovuto ma non potevano mica uscire con gli stessi vestiti di ieri. - si giustificò.
- Ti stai affezionando troppo!- le feci notare.
- Lo so ma è impossibile non farlo!
- I loro veri genitori potrebbero essere qui da un momento all’altro, starai malissimo quando andranno via se continui così.
- Hai ragione, prometto che eviterò di comprare loro altre cose. Ora vai a prepararti che è tardissimo. Sei una principessa, non è carito far aspettare le persone. -  ignorai la frase sull'essere un membro della famiglia reale. 
- Ecco... a dire il vero stavo quasi pensando di scrivere a Killian e..... e  annullare!
 - Annullare? E perché mai?
- Non me la sento molto di uscire a dire la verità.
- Sì certo, farò finta di crederci. - sorrise maliziosamente - Comunque non pensi sia un po’ troppo tardi per disdire? Quelle piccoline non vedono l’ora di vedere Killian e uscire un po. Ci resterebbero davvero male se non potessero più farlo. 
- Allora vorrà dire che le lascerò a lui e rimarrò qui. Non...
- Hai paura a star da sola con lui di la verità!
- Cosa? Ma no che dici! Sono abituata a vederlo! Ci conosciamo da un paio d’anni ormai.
- Si è vero, ma rare volte siete stati da soli... e quando lo avete fatto beh....
- Non continuare ti prego! È già abbastanza umiliante il fatto che voi tutti sappiate... non ricordarmelo.
- Tuo padre non lo vede di buon occhio ma io credo che tu una possibilità debba dargliela: anche se fai di tutto per non farlo vedere sei diversa quando c’è lui. È il fatto che non vuoi più uscire è la prova evidente che provi qualcosa quando sei in sua compagnia.
- Sei fuori strada! - sbuffai - Ho capito! Vado a prepararmi.
Mi chiusi in bagno e rilassai i nervi sotto una meravigliosa doccia calda dopodiché cercai un outfit non troppo impegnativo da indossare e mi truccai. Quando finii di prepararmi erano le 13 e 15 e Hook era già al piano di sotto.
- Sei meravigliosa Swan! - mi disse guardandomi. Non avevo messo nulla di particolarmente elaborato, solo un pantalone leggermente più elegante del solito e una mogliettina scollata sulla schiena.
- Tu mamy bella! - ripete Chloe in braccio a Hook.
- Pronta a regalare a queste due signorine una giornata da favola?
Annuii e sotto gli occhi a cuoricino di mia madre che ormai ci paragonava ad una famigliola felice uscimmo e ci recammo al cinema. Il destino ce l’aveva con me, non c'era alcun dubbio. In base al numero dei posti assegnati io e Killian eravamo capitai vicini. Tentai in gran segreto di fare a cambio con una delle bimbe, Leila precisamente,  ma si rifiutò dicendo. “Devi stare vicino a papà così potrete tenervi per mano e darvi finalmente un bacino. Da quando siamo arrivate ancora non l'avete fatto”. Rabbrividii al solo pensiero.  Mi rassegnai e andai a sedermi. Furono le due ore più imbarazzanti della mia vita. Per tutta la durata del cartone Hook non fece altro che fissarmi e con la scusa di rubare i popcorn a Chloe che era seduta accanto a me spesso volte posava la sua unica mano sulla mia gamba trattenendosi più tempo del dovuto. In passato avrei dato un ceffone in pieno volto a chiunque ci avesse provato così spudoratamente ma con lui non ci riuscii... mi sentii solo impacciata e imbarazzata. Fortunatamente anche quella tortura fini e andammo da Granny a prendere la meranda da portare in spiaggia. Avevo dimenticato il piccolo particolare che Neal alloggiava ancora lì e quando ci vide entrare tutti e  quttro nel locale iniziò un’altra scenata di gelosia davanti a tutti!
- laccia tate mamy e papo coso! Io no boglio dittelo più! - anche questa volta la piccola Chloe interveni più infuriata che mai solo che questa volta non lo scaravento addosso a qualche parere, lo fece sparire direttamente.
- Dove lo hai mandato? - chiesi preoccupata non conoscendo a pieno la sua magia.
- Nella folesta! Coti impala!
- ottimo lavoro piccola piratassa! Vogliamo andare a giocare in spiaggia adesso?
- Ti papo tiiiiiiiiii!
- Si papaaaaaaaaaaa! Voglio fare una gara di castelli di sabbia.
Erano davvero entusiaste e quando arrivammo in spiaggia la cosa fu ancora più eclatante: iniziarono a rincorrersi e a rotolarsi sulla sabbia come se non ci fosse un domani, sembravano davvero felici e ne fui contenta. Eravamo riusciti con poco a fargli dimenticare quel piccolo dettaglio che non erano nel loro mondo. Giocammo un po’ con loro poi con la scusa che volevano fare una gara di castelli di sabbia, a cui io e Killian dovevamo partecipare solamente come giurati, ci mandarono a sedere qualche metro più distanti da loro.
- Ho come l’impressione che la più grande voglia lasciarci un po’ da soli. - esordì Killian
- L’ho pensato anche io al cinema sai? - confessai
- Cosa dire... Belle come te, furbe come me! Un bel mix direi!
- Piantala!
- Che avrò detto mai! Comunque pensavo... sappiamo grazie a loro come sarà il nostro futuro, non pensi che dovremmo smetterla di farci la Guerra e iniziare una conoscenza un po’ più "approfondita"?
- Del tipo? - lo guardai storto.
- Beh... tu mi piaci... io ti piaccio.... che ne so... magari noi potremmo...
- Aspetta aspetta aspetta! Penso di essermi persa un piccolo passaggio. Tu mi piaci????? Pensi che io sia attratta da te? - ma che faccia da schiaffi pensai.
- Ne sono convinto, sei persa di me, hai solo paura di ammetterlo e di buttarti.
- E da cosa lo avresti dedotto? Sentiamo...
- Il bacio a Neverland... non è stato un semplice bacio di sfida come volevi farmi credere... c’era del sentimento al suo interno! È impossibile che tu non te ne sia accorta.
- Ti sbagli!
- Non hai provato nulla? Vorresti dirmi questo?
- Esattamente! Mi stavi provocando e volevo farti vedere che non avevo paura delle tue battutine.
- Baciami di nuovo!
- COOOOSAAAAAAA???? - avevo capito bene? Aveva detto esattamente quello che le mie orecchie avevano recepito ?
- Baciami di nuovo ho detto! Se dici che non ha significato nulla non dovrebbe essere un problema per te rifarlo. - non sapevo cosa dire... la mia salivazione era pari a zero a quella stramba proposta. Avrei dovuto dargli un ceffone in pieno volto eppure non lo feci. Le mie mani tremavano ma non era rabbia... era tensione,  inbarazzo... paura. - Andiamo... una tipa tosta come te non è in grado di dimostrarmi ciò che mi ha appena detto? Così mi farai capire che ho ragione... non riesci a baciarmi perché hai paura delle conseguenze è?
- Ti... ti sbagli.
- E allora dimostramelo! Dimostrami che non ha significato nulla.
Restammo li, chiusi in una specie di bolla di sapone a fissarci negli occhi, per un lunghissimo periodo di tempo. Non avevo nessuna intenzione di baciarlo ancora, ma allora perché il suo viso era sempre più vicino al mio? No Emma, ferma! Fa qualcosa.... respingilo, picchialo... fa quello che ti pare ma non farlo avvicinare oltre. Niente, non riuscivo a far nulla, ero come paralizzata. Senza neanche accorgermene le sue labbra furono sulle mie in un tenero bacio che non aspettai neanche mezzo secondo a ricambiare. Ma che accidenti stavo facendo? Come era possibile che non fossi più padrona del mio corpo? Non lo so, so solo che le mie labbra si muovevano da sole e rispondevano al suo bacio come se fosse la cosa più normale di questo mondo! Avevo il cuore che mi batteva a mille e se non fosse per delle voci che ci riportarono alla realtà costringendoci a staccare, molto probabilmente sarei morta di crepacuore.
- OOOOOOOPSSSSSSS..... mi sa proprio che siamo di troppo! - disse la prima voce
- La Emma di questo mondo è decisamente più sveglia di te! Non perde tempo! - rispose l’altra. Mi voltai verso la direzione di quelle voci e notai che davanti a noi c'erano i nostri rispettivi cloni.
- Abbiamo interrotto qualcosa per caso? - disse Emma imbarazzata e divertita allo stesso tempo.
- No no! Scattai in piedi - noi stavamo solo...
- Abbiamo visto cosa stavate facendo! - mi sorrise maliziosa! Bene in un futuro sarei stata odiosa come Hook? Bingo.
- Lasciamo stare! - cercai di ricompormi e di troncare una volta per tutte quell'argomento così imbarazzante. - Ce l’avete fatta! Siete riusciti a raggiungerci.
- Mi mancavano troppo, non avrei potuto resistere un secondo modo più. A proposito: dove sono?
- Proprio dietro di te! Stanno facendo una gara di castelli di sabbia e ci hanno gentilmente cacciato. 
- Tipico...
- Mi sono permessa di portarle fuori perché Leila mi ha detto che questa settimana non avevate ancora organizzato nulla. Spero non sia un problema.
- Assolutamente! Hai fatto benissimo. Il mare poi a Chloe le fa incredibilmente bene... - le osservo da lontano per un po’ dopodiché le chiamò. 
- Piccole birbanti del mio cuore! La vacanza è finita! È ora di tornare a casa! - le bambine si girarono immediatamente e non appena presero atto che lì davanti a loro c’erano due “papà” e due “mamme” capirono subito cosa stava succedendo
- Mamminaaaaaaaaaaaa
- Papooooooooooo!
- Eccole le mie principesse del mare! - rispose il loro vero papà - Vi siete comportate bene?
- Si! Lo giuro. E anche Chloe è stata molto brava.
- Ma davvero?
- Si, ha pianto poco e niente e anche i capricci sono stati pochi pochi.
- Ti belo! E poi tiamo liuscite a fal baciare mamy2 e papo2! Ora ti amano anche lolo! - lo disse con una semplicità e naturalezza che non ebbi il coraggio di infrangere la sua idea e poi ad essere sinceri quello era stato davvero un gran bel bacio. Dopotutto forse avevano ragione: Hook non era proprio così malvagio come credevo.
- Forse ci metteranno un po’ ad amarsi ma grazie a voi adesso sono sulla buona strada. - disse la mia gemella -Andate a finire i vostri castelli che tra poco dobbiamo andare via! Casa ci aspetta!
- Siiiiiiiiii! - tornarono a giocare
- Grazie ancora per esservi presi cura di loro, non smetteremo mai di ringraziarvi. So che non è stato semplice e appunto per questo vi ringrazio. Se non fossi stata sicura che fossero al sicuro sarei morta di agitazione, grazie grazie grazie.
- Abbiamo fatto solo quello che andava fatto. Solo che adesso sarà difficile riprendere in mano una vita “normale”. Sappiamo troppe cose e anche l’intera Storybrooke...
- A questo penseremo noi. Vi toglieremo i ricordi di questi ultimi due giorni.
- Avete abbastanza pozioni di memoria per farci dimenticare a tutti?
- Abbiamo di meglio. L’amichetto di nostra figlia Chloe è il principino del regno di Arendelle, un regno che a breve conoscerete anche voi. Li vivono i famosi troll delle rocce e sono in grado di far magie incredibili. Ci hanno donato una pietra in grado di farci dimenticare tutto, basterà buttarla nel portale prima di attraversarlo.
- Pensi che funzionerà?
- Non hanno mai sbagliato.
- Torneremo ad urlarci contro - mi disse Hook, l'Hook del mio tempo.
- Vi odierete ancora per un po’ ma presto tornerete ad urlarvi contro per cose molto più "piacevoli"!
- EMMAAAAAAAA! - dissi io alla mia futura me più imbarazzata che mai.
- Tranquilla, dimenticherai anche questo piccolo dettaglio. - sorrise - E'tempo di andare! Bimbe siete pronte?
- No mamy i nonni ci hanno legalato i tocattoli da pottare a casa nottra. - la guardò incredula
- È vero, i miei hanno esagerato un po’ in questi giorni... le hanno viziate un pochino.
- Tanto per cambiare insomma. Bimbe non possiamo lasciarli qui i giocattoli? A casa ne avete milioni.
- No mamy! Tono  belli i tochi nuovi! Il mio pupazzo uniconno bellittino. Guadda! - con un gesto della mano fece apparire in spiaggia tutti i loro nuovi acquisti - belli belo?
- Non riusciremo ad entrare più in casa!  i giocattoli prenderanno il sopravvento su di noi. - constatò esasperata. -  Okkkk metteteli dentro un sacco magico e venite a salutare, dobbiamo andare via.
Quando vidi quelle bambine per la prima volta ebbi una paura talmente grande che non vedevo l’ora andarreso via, ma adesso che veramente ci stavano salutando capii che in realtà volevo bene a quelle creature che mi sarebbe dispiaciuto non vederle più.
- ciao mamy2 e papo2! Bi boglio tanto bene!
- Te ne vogliamo anche noi piccolina e ne vogliamo anche a te Leila!
- Anche io vi voglio bene! Grazie per tutto! Salutate i nonni e la zia!
- Tiiiii!
- Sarà fatto!
- Bene! È tempo di andare! Grazie ancora per tutto ! - disse Emma prima di mixare due pozioni e lanciarle contemporaneamente davanti a se. In men che non si dica si aprì un portale. 
Buttò al suo interno la pietra di cui ci parlava, i giochi delle bambine dopodiché formando una piccola catena umana, con le bambine nel mezzo, si tuffarono in quel vortice di magia sparendo dai nostri occhi e dalla nostra mente.

PRESENTE

POV NARRATORE

Atterrarono in quella che una volta era la cameretta di Chloe e successivamente con la magia la riportarono al suo stato originale. 
- Casa dolce casa! - esclamò emma per poi inginocchiarsi all'altezza delle figlie - Non fatemi mai più spaventare così ok? -  disse per poi abbracciarle amorevolmente.
- Ci dispiace davvero, non dovevamo essere così stupide. - rispose  Leila - la colpa però è mia! Sono statao io a non voler condividere il mio gioco preferito con lei. È per colpa mia quindi che ha preso le pozioni quelle vere. Mi dispiace mamma, mi dispiace davvero tanto.  Se devi mettere qualcuno in punizione metti solo me. Lei non c’entra nulla,  è piccolina.
- Sai cosa c’è Leila? Avete sbagliato entrambe questo è vero ma dopo quello che mi hai detto adesso e dopo aver saputo che vi siete comportate bene con tutti loro,  penso che la punizione per questa volta non serva. Avete capito la lezione.
- Mamy blava! - battè le manine Chloe tutta contenta di non essere nei guai.
- Spero solo di aver fatto la cosa giusta e di non dovervi più venire a rincorrere per altri reami! Ora andate di sotto, ci sono i nonni, gli zii e Henry che vogliono abbracciarvi.
Usarono la magia per far prima ed eccole finalmente a casa a farsi coccolare da tutti come ormai da routine. Anche questa avventura poteva ritenersi finalmente conclusa.
- insomma... zitte zitte vi siete fatte un bel viaggetto nel tempo! - disse loro Henry - Dovete assolutamente raccontarmi tutto.
- Va bene! Finalmente saremo noi a raccontare qualcosa a te!
- Ti belo! Henny vuoi accoltale una toliella?
- Con molto piacere signorine.
- Allora bieni a sedetti qui bicino a me. - obbedì 
- Sono pronto, puoi iniziare
- c’era una volta....
 
Note dell'autore:
Una settimana.... ho impiegato piu tempo del previsto ma sono comunque riuscita a rimanere nei tempi. Forse questo capitolo è stato un po troppo lungo, ma non essendoci momenti di suspance o pericolo, ho pensato che non sarebbe stato producente dividerlo ulteriormente. Ci sono parecchi errori lo so e ad essere sinceri questo rientra anche  nella zona dei capitoli  peggio riusciti... non so perchè, ma improvvisamente ho avuto un calo di ispirazione. Mi sono concentrata piu  sui prossimi capitoli che su questo perchè per quelli avevo più ispirazione ma poi mi sono resa conto che non sarei potuta andare avanti senza prima aver concluso questo. Non sarebbe stato carino e corretto. Spero cumunque che la storia in grandi linee vi sia piaciuta e vi aspetto al prossimo aggiornamento. Sarà ambientato nel futuro, ma qualcosa di importante accadrà in casa Jones. Curiosiiiiiii? Alla prossima. 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: ballerina 89