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Autore: ThorinOakenshield    20/01/2019    3 recensioni
Fanfiction ispirata a una scena di Madagascar 2.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Balin, Thorin Scudodiquercia
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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E adesso partiamo, prima che a questa plebaglia ritorni il buonsenso!
 
Le cose a Pontelagolungo non erano mai andate particolarmente bene, ma negli ultimi tempi la situazione era addirittura peggiorata!
La povertà regnava sovrana in ogni dove.
La gente era insofferente.
Il Governatore era un pagliaccio, il suo consigliere… non ne parliamo.
E tanti altri miliardi di problemi.
Come al solito, gli abitanti di quel lurido posto non stavano facendo altro che lamentarsi gli uni con gli altri, ammassati tutti insieme in un punto della città, lontani da orecchie e occhi indiscreti.
“Il Governatore non si cura di noi!” gracchiò una vecchia isterica. “Pensa solamente al suo benessere!”
“Esatto!” replicò un altro abitante del luogo. “Lui se ne sta comodo nella sua bambagia, insieme a quello schifoso di Alfrid Leccasputo, mentre noi siamo qui a morire di fame e a lavorare come schiavi!”
“E per cosa poi? Per una misera paga!”
“Se solo potessimo andare a Erebor! Lì c’è tutto l’oro del mondo. Peccato che ci sia quello stramaledettissimo drago!”
Da lì nacque un vero e proprio dibattito, costituito da lamentele verso il Governatore, insulti rivolti al drago ed esternazioni di speranza a proposito di un ipotetico ritorno del re della montagna.
Thorin Scudodiquercia aveva udito tutte quelle parole, e decise di fare la sua entrata in scena e di tentare la sorte…
Giunse insieme a un carretto trainato da arieti, in compagnia del suo fido consigliere Balin.
Il cicaleccio delle persone andò avanti, finché il possente nano non disse: “Ascoltatemi!”
A quel punto, tutti quanti si voltarono nella stessa direzione e rimasero non poco stupiti: non capita certo tutti i giorni di vedere due nani su un carro trasportato da arieti di montagna.
“Io, il vostro beneamato Re Thorin, ho ascoltato le vostre parole…” Stava dicendo il nano dai lunghi capelli corvini. “E ho deciso di aiutarvi!”
“E come?” chiese un ragazzo, guardandolo imbambolato.
“Uccidendo il drago” rispose Thorin, con tono solenne.
Nacque un mormorio di stupore tra la gente.
“E come pensate di fare?” gli chiese invece un bambino, spuntando tra la folla.
“È un’ottima domanda” disse Thorin Scudodiquercia, chiaramente in difficoltà. Ma per fortuna la sua era una mente acuta, dunque trovò subito un modo per sbrigarsela. “Noi entriamo nella montagna…” Iniziò a raccontare, gesticolando come se stesse recitando in uno spettacolo teatrale, sotto lo sguardo attento e interessato del popolo di Pontelagolungo. “Incontriamo il drago, no? E iniziamo a insultarlo.
‘Tu sei un vecchio lumacone!’” All’improvviso, il nano iniziò ad interpretare due parti, facendo spostare le teste prima a sinistra e poi a destra.
“‘Oh ma come ti permetti?! Io sono il grande e possente Smaug! Lumacone sarai tu!’
‘Non pensavo che fosse così facile metterti nel sacco!’
‘Infatti non mi hai messo nel sacco’.
‘Sei diventato lento e grasso nel tuo rimbambimento’.
‘LENTO E GRASSO SARAI TU, CHIARO?!’” Thorin Scudodiquercia si era immedesimato un po’ troppo nella parte, quindi aveva iniziato ad urlare quasi istericamente.
Il popolo di Pontelagolungo lo stava guardando con un enorme punto di domanda.
Rendendosi conto di aver esagerato, e avendo notato lo sguardo imbarazzato di Balin, il Re sotto la Montagna tornò in sé: “Dunque, facciamo arrabbiare Smaug. Dalla rabbia, Smaug sputa fuoco, accende le fornaci. Noi realizziamo una gigantesca statua dorata, la quale si scioglierà e farà perire il drago nell’oro bollente.”
“E funziona?” chiese lo stesso bambino che aveva parlato prima, con gli occhi tutti accesi.
“No” rispose Thorin, sovrappensiero, osservando assorto il suo muscolo del braccio. “Cioè, volevo dire, sì! Ehm… Balin?”
“Insomma… fifty-fifty” rispose incerto il vecchio nano, gesticolando appena.
Un attimo di pausa, dopodiché quei plebei esultarono tutti a una sola voce, non badando alle sagge parole di Bard il barcaiolo, non badando al fatto che quei nani avrebbero potuto fallire e attirare così un drago sputafuoco sulla loro beneamata città.
“Solo mi occorrerebbe il vostro aiuto.” Thorin arrivò finalmente al nocciolo della questione. “Ci servono armi, imbarcazioni, cibo… Dopodiché, uccideremo il drago e vi prometto che vi darò una parte bella massiccia del tesoro!”
 
Convincere il Governatore di Pontelagolungo non fu difficile.
Così, l’indomani, Thorin e i suoi si ritrovarono su una spaziosa imbarcazione, con cibo, abiti nuovi e tutte le armi di cui avevano bisogno.
Erano accompagnati da musica, allegria ed esultanze varie.
Prima di dirigersi verso la Montagna Solitaria, Thorin Scudodiquercia disse ai suoi compagni di viaggio: “E adesso partiamo, prima che a questa plebaglia ritorni il buonsenso!”
 
L’Antro di Lucri:
 
Proprio come ho scritto nell’intro, questa fanfiction mi è venuta in mente grazie a Madagascar 2.
Praticamente ieri stavo guardando il film, e la scena in cui Re Julien incita gli abitanti della savana a sacrificare uno di loro nel vulcano per riavere indietro l’acqua, inizialmente mi aveva fatto venire in mente un meme da pubblicare nella mia pagina Facebook (Dwarf Power, per chi fosse interessato 😉). In un secondo momento ho realizzato che avrei potuto scriverci pure una fanfiction.
Dunque eccola qui XD.
Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia almeno rallegrato un po’ la giornata.
Un bacio
 
Lucri

   
 
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