Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: mikyintheclouds    21/01/2019    1 recensioni
Lily, James e tutti i loro compagni stanno per iniziare il sesto anno ad Hogwarts, ma un evento improvviso, inaspettato e molto triste sconvolge l'estate di tutti, in particolare quella di James.
Questo, quindi, lo porta a maturare e Lily, che l'aveva sempre accusato di essere un bambino, inizia a vederlo con occhi diversi, inizia a considerarlo un uomo, forse il suo uomo.
Tra la guerra, la resistenza, i compiti e i piccoli grandi drammi di Hogwarts, vi propongo una storia James/Lily, in cui sono presenti ovviamente anche i Malandrini, le amiche di Lily e gli altri personaggi che tanto amiamo.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lily Evans si guardò per l’ultima volta allo specchio, passò una mano sulle pieghe del vestito nero che indossava, tirò un profondo respiro, prese la borsetta e uscì di casa.
Era il 28 agosto, le 11 in punto e si prospettava una giornata molto calda e molto umida. All’orizzonte, grosse nubi nere minacciavano pioggia e quasi pregò per un bel temporale che avrebbe lavato via i suoi problemi e le disgrazie di quei giorni.
Attraversò la strada, alzò la bacchetta ed aspettò l’arrivo strombazzante del Nottetempo, sentendo il tessuto leggero del vestito che le si appiccicava al corpo per il sudore.
“Per dove?” Chiese il bigliettaio – John Picchetto secondo quanto diceva la targhetta affissa al bavero della giacca – con voce annoiata, degnandola solo di una rapida occhiata.
“Tenuta dei Potter, per favore.”
“Bene, fanno 5 falci. Hai sentito Ern? Diamoci una mossa.”
Lily ebbe appena il tempo di mettere piede sullo sgangherato autobus usato dai Maghi e dalle Streghe in difficoltà che questo partì a tutta birra, incurante delle comuni regole stradali babbane.
Si accomodò a metà dell’autobus, vicino al finestrino e cominciò a guardare fuori, mentre ripensava a quella estate che si stava per concludere, che era iniziata male e sarebbe finita anche peggio.
 
Di lì a pochi giorni avrebbe cominciato il suo Sesto anno ad Hogwarts, il penultimo. Si presentava con voti eccellenti nei GUFO sostenuti al temine del precedente anno scolastico (aveva ottenuto tutte E nei corsi che frequentava), ma con l’animo appesantito da ciò che era successo al termine di quei tanto temuti esami e preoccupata per quello che era accaduto solo pochi giorni prima e che inevitabilmente avrebbe avuto ripercussioni sull’anno che stava per cominciare.
Il maggio precedente, infatti, aveva perso il suo migliore amico, Severus Piton, che l’aveva definita “sanguesporco” di fronte a metà degli studenti di Hogwarts, quando aveva provato a difenderlo dall’ennesima presa in giro da parte di James Potter che, poi, aveva a sua volta tentato di difendere l’onore di Lily con un incantesimo Levicorpus perfettamente riuscito contro Piton, che aveva messo il Serpeverde in ridicolo davanti agli stessi studenti che ormai si erano avvicinati per ammirare lo spettacolo.
Era ovviamente seguita LA litigata con quell’odioso di Potter, con il quale era rimasta risolutamente arrabbiata fino a due giorni prima, quando aveva ricevuto una lettera da parte di una delle sue migliori amiche, Marlene McKinnon.
 
Sospirò ancora pesantemente, cercando di attaccarsi il più possibile al sedile davanti al suo per non essere sbalzata di qua e di là ad ogni brusco cambio di direzione del mezzo, tolse la lettera dalla borsetta e si mise a rileggerla per la millesima volta.
 
                                                                                                                                                                                                                         26 agosto, 1976
 
Mia carissima Lily,
devo renderti purtroppo partecipe di una bruttissima notizia.
Il padre di James Potter è stato assassinato ieri sera.
Ancora non sono chiare le dinamiche del fatto, ma sembra essere opera di Mangiamorte.
So che i rapporti tra te e James non sono dei migliori in questo periodo (non lo sono mai stati, in realtà), ma penso che apprezzerebbe la tua presenza ai funerali, così come quella dei nostri compagni.
Se vorrai esserci, ti aspetto alle 12 in punto davanti alla Tenuta dei Potter. Se prendi il Nottetempo alle 11.00 dovresti essere lì tranquillamente per quell’ora.
Purtroppo, non posso passare a prenderti perché i miei lavorano (potrai immaginare il caos in cui si trova in questo momento il Ministero, avendo perso il capo degli Auror) e si Materializzeranno direttamente lì per l’inizio della cerimonia, mentre io arriverò con una Passaporta autorizzata per l’occasione.
Se poi lo vorrai, sarei felice di ospitarti fino all’inizio delle lezioni, ma non ti preoccupare per il baule. Tu preparalo, poi penseremo a recuperarlo prima di raggiungere il Binario 9 ¾ il Primo di settembre.
Mi farebbe davvero piacere se ti potessi fermare da noi. Con questa guerra in corso, odio restare a casa da sola e sono distrutta per quello che è successo al padre di James.
Come ben sai, conosco i Potter da una vita ed ero stata a pranzo da loro pochi giorni fa. Non posso pensare che Fleamont non ci sia più e non oso nemmeno immaginare quello che debba provare il povero James in questo momento, ma quello che mi tormenta di più è sapere quanto siano vicini a noi i Mangiamorte e il pensiero che il prossimo ad essere ucciso potrebbe essere uno dei miei genitori mi getta nel più totale sconforto.
Ho bisogno di te, amica mia.
Che ne dici?
 
Baci
 
Tua, Marlene
 
Lily, ovviamente, non ci aveva pensato su due volte ed era corsa ad avvisare i genitori che sarebbe rimasta dalla sua amica fino alla fine dell’estate. Non aveva, tuttavia, menzionato dell’assassinio del padre di Potter. I suoi genitori, dopotutto, erano Babbani e non avrebbero comunque compreso fino in fondo la gravità della situazione, ma sarebbero senza dubbio stati assaliti da un panico che lei, al momento, non poteva gestire.
Di fronte ad un omicidio, le liti tra lei e Potter sembravano cose così banali che per un momento si vergognò di aver sprecato così tanto tempo ad odiare James solo perché si comportava come un bambino, perché amava gli scherzi e aveva passato l’anno appena trascorso a chiederle insistentemente di uscire.
Suo padre era morto e lui era senza dubbio sconvolto e spaventato. Sperava solo che la sua presenza gli avrebbe fatto piacere e non avrebbe, al contrario, riportato a galla i dissapori di qualche mese prima.
 
Era, inoltre, felice di allontanarsi il prima possibile da sua sorella Petunia che, come tutte le estati da quando aveva scoperto di avere una Strega come sorella, la teneva a distanza di sicurezza come se avesse paura di vederla esplodere da un momento all’altro e la guardava con un’aria di superiorità che davvero non poteva tollerare.
Per di più, quell’anno si era fidanzata con un certo Vernon Dursley, un pomposo ragazzo tutto ciccia e baffi che aveva appena cominciato a lavorare in una fabbrica che produceva trapani. L’aveva incontrato solo una volta, ma questo era bastato a farle capire quanto fosse odioso e, come sua sorella, fissato con tutto ciò che fosse assolutamente “normale”, il che, ovviamente, non includeva Lily (anche se Petunia si era ben trattenuta dal rivelare al ragazzo quale fosse la natura della sorella).
 
Per di più, Lily voleva smettere di ricevere, praticamente ogni giorno, lettere dal suo ex migliore amico. Ne aveva aperta e letta solo una, aveva letto le suppliche del ragazzo che le chiedeva perdono, implorava per un’altra possibilità e desiderava che tornassero amici, si era infuriata e aveva gettato il foglio nel camino. Le successive lettere, ancora chiuse, avevano fatto la stessa fine.
Al di là di quello che James Potter aveva fatto a Piton, quel “Sanguesporco” ancora le rimbombava nelle orecchie e non l’avrebbe mai dimenticato.
La verità era che Severus, nonostante quello che le aveva sempre assicurato nel corso del quinto anno, si stava sempre di più avvicinando ai seguaci di Voldemort, si stava trasformando in un Mangiamorte, la stessa figura dietro la quale si era nascosto il codardo che aveva assassinato il padre di James.
Lei non poteva sopportarlo, non poteva accettarlo.
La guerra ormai era in corso e c’erano solo due posizioni da prendere: o si era luce, o si era tenebra. Le vie di mezzo non esistevano.
 
Il mezzo sgangherato su cui Lily viaggiava sterzò violentemente un paio di volte e poi si fermò con una brusca frenata che quasi sbalzò Lily giù dal sedile e la voce strascicata e annoiata di John Picchetto annunciò: “Tenuta dei Potter. È la tua fermata Signorina. Speriamo che il viaggio sia stato di tuo gradimento.”
Lily ebbe appena il tempo di scendere che “Dai Ern!” diede l’incitamento al conducente per ripartire sgommando verso una nuova meta.
 
La giovane Grifondoro attraversò la strada e rimase incantata dallo spettacolo che le si presentò di fronte agli occhi.
Immersa com’era nella lettura della lettera e nei suoi pensieri, non si era accorta che si erano portati fuori da Londra, in aperta campagna e la maestosa tenuta che ora aveva davanti agli occhi valeva tutta la scomodità del viaggio che aveva appena affrontato.
In fondo ad un lungo viale alberato, infatti, si intravedeva una maestosa casa bianca, con le imposte blu come le tegole del tetto. Doveva, inoltre, essere circondata da un vasto giardino perché la siepe che la recintava si perdeva a vista d’occhio sia da un lato che dall’altro.
Fece qualche passo e venne stritolata da un abbraccio quasi disperato, mentre la vista le veniva oscurata da una cascata di lisci capelli biondi.
“Sei qui, finalmente!” Farfugliò Marlene con la voce impastata di lacrime.
Lily, sentendo l’amica parlare in quel modo provò una stretta al cuore e ricambiò immediatamente l’abbraccio, mentre la bionda riprendeva a singhiozzare.
“Calma Marlene, sono qui. Come ti senti?”
“Male Lily, ma vieni, raggiungiamo gli altri che sono appena entrati. Sono già tutti qui.”
 
Fu così che le due amiche, ancora abbracciate, raggiunsero il giardino sul retro della casa, dove si sarebbe tenuta la cerimonia e Lily non si sarebbe mai aspettata di vedere quello che vide.




Ciao! Ho un po' di tempo libero e mi voglio cimentare con una long su James/Lily. Non so ancora di quanti capitoli sarà, anche se ho già chiara in mente la storia. Speriamo di poter fare qualcosa di buono, fatemi sapere!
Il titolo è un pezzo della canzone finale del cartone animato "Anastasia". La stavo riascoltando e mi è venuta l'ispirazione per la storia, spero sia di vostro gradimento.

Baci!!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: mikyintheclouds