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Autore: ballerina 89    23/01/2019    3 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV CHLOE
Lo so, lo so, lo avevo promesso, ma ve lo giuro: non lo avevo assolutamente calcolato... eppure è successo... di nuovo. Cosa? Forse è meglio partire dall'inizio.
Il giorno in cui Peter, il mio ex fidanzato conosciuto ancor meglio con il nome di Peter Pan, venne ufficialmente sconfitto feci una promessa a mio padre, gli giurai che sarei stata lontana dal genere maschile per un po' stando super attenta a non farmi abbindolare di nuovo. Non ero stata molto fortunata in campo amoroso, devo essere sincera, e avevo davvero tutta l'intenzione di mantenere la mia promessa e comportarmi bene. Finii l'anno scolastico con il massimo dei voti e da brava sorella aiutai, per quanto mi fosse possibile, Leila a preparare il suo esame di maturità. È già, Leila ha terminato la scuola superiore e ora si prepara per andare al college. Questo è l'ultimo mese che passiamo insieme, a settembre, massimo ottobre, lei si trasferirà a Boston per studiare giornalismo e mi lascerà da sola a gestire le ire di mamma e papà. Certo ci sarà Liam a dividerle con me ma non sarà la stessa cosa. Io e lei per quanto possiamo litigare, urlarci contro o sbranarci a vicenda ci capiamo, cosa che non posso dire di Liam. Tornando a parlare di me, beh... ho mantenuto quella promessa... si, ma solo per un mesetto, poi è accaduto l'imprevedibile . Ho perso completamente la testa per una persona ma a differenza di tutti gli altri con cui mi sono frequentata questa volta nell'aria c'è qualcosa di verso. Con lui tutto è diverso. Da cosa l'ho capito? Non saprei rispondere con precisione. Lo so e basta. Il problema adesso è che non solo non ho tenuto fede alla parola data, ma è anche da due mesi e mezzo che tengo questo segreto con la mia famiglia. Non l'ho detto a nessuno di loro, neanche a Leila, non voglio che si preoccupi per me ora che ha un gran da fare con il trasferimento imminente.
- Ti disturbo! - Lupus in fabula, ecco per l'appunto mia sorella entrare nella mia stanza e buttarsi con la sua solita "grazia" innata in quello che sarebbe il mio letto. - Che stai combinando?
- Studio! - rispondo tenendo i miei occhi fissi sul libro di chimica.
- Studi... ma è Agosto!
- Se voglio passare il test di medicina quando andrò al college devo mettermi a studiare seriamente fin da adesso.
- È una battuta vero? - mi girai verso di lei e le feci capire che non stavo minimamente scherzando. - Ti mancano ancora quattro anni per finire il liceo, devi ancora iniziare il secondo superiore e già stai pensando al college? A te manca qualche neurone lasciatelo dire.
- Lo sai anche tu che è quasi impossibile superare quel test. Voglio arrivarci preparata per quando sarà il momento.
- Sicura di voler prendere medicina?  Anche io lo pensavo ma poi come ben sai ho cambiato idea. È un suicidio frequentare quella facoltà.
- Io non la cambierò! Comunque... sei venuta per qualche motivo in particolare?
- stavo pensando di andare al centro commerciale, mi manca ancora qualcosa da prendere per l'appartamento di Boston. Pensavo che magari potresti venire con me così con la scusa mi dai anche una dritta su cosa regalarti per il tuo compleanno.
- Cosa cosa cosaaaa?  Ho sentito bene? Mancano solamente due giorni al mio compleanno e tu ancora non mi hai preso il regalo?  Dovrei ritenermi offesa! Sono o non sono la tua sorellina preferita - dissi facendo finta di essere indignata.
- Piantala di fare la cretina - mi lanciò addosso un cuscino - allora? Vieni a farmi compagnia o no?
- Per quanto mi intrighi l'idea di venire con te e scegliermi personalmente il regalo credo proprio che dovrò declinare l'invito. Ho già preso un impegno per questo pomeriggio.
- Un impegno è? Ultimamente usi un po' troppo spesso questa scusa. Cosa sono tutti questi impegni misteriosi? Devo forse preoccuparmi?
- Ma figurati... se proprio ci tieni a saperlo questo pomeriggio andrò a trovare Erik. Non lo vedo da quando è uscito dall'ospedale... sa è tornato ad Arendelle visto che il dormitorio della scuola è chiuso in estate. Non so ancora come sono riuscita a convincere mamma a darmi il permesso di utilizzare la magia per raggiungerlo ad essere onesti. Forse perché sa che non starò via molto: alle 17 e 30 dovrò essere di nuovo qui a Storybrooke perché mi devo vedere anche con delle amiche. - scrollai le spalle - Come vedi non c'è niente di eclatante all'orizzonte.
- Quindi fammi capire: non vedi Erik da una vita in pratica. - annuii - Come fai ad essere ancora viva? Non vivete in simbiosi voi due? Come riuscite a tenervi in contatto?
- Esiste la tecnologia sorella! Ora fila a comprarmi un regalo degno di chiamarsi tale o ti depennerò dalla lista di invitati della mia fantastica festa.
- Dovrai accontentarti di quello che sceglierò  mia cara, in compenso vedi di comportarti bene con Erik... non sia mai fosse la volta buona! - ammiccò
- Ancora con questa storia? Quando lo capirai che io e Erik siamo...
- Si sì sì siete solo amici lo so, lo so! - con quel l'ultima presa in giro, mi salutò e si congedò lasciandomi nuovamente al mio lavoro.
***
POV LEILA
Scegliere un regalo per Chloe... decisamente una cosa più facile a dirsi che a farsi. Mia sorella ha praticamente tutto, cosa potrei mai regalarle senza cadere nel banale? L'abbigliamento lo escludo, ha un armadio pieno zeppo di vestiti nonostante si lamenti ogni santo giorno della sua vita dicendo che non ha nulla, i trucchi meglio evitare se non voglio essere cacciata di casa da nostro padre prima del previsto, un viaggio da fare con qualche amica forse.... no escludo anche questo; compirà 15 anni, non la lascerebbero partire per nulla al mondo iperprotettivi come sono quei due. Niente, non ho nulla in mente così decido, accompagnata da Gideon, il quale preferirebbe essere martoriato piuttosto che girare per ore in un centro commerciale, di dare un'occhiata a tutte le vetrine in cerca di ispirazione. Dopo ore di ricerca intensa giungo alla conclusione di quello che potrebbe essere il regalo perfetto: una macchina fotografica ultima generazione. Chloe è una patita della fotografia tanto che mi stupisco del fatto che voglia indirizzarsi su medicina al collage piuttosto che in fotografia. Fotografa praticamente tutto ciò che gli capita a tiro ma ultimamente la sua macchina fotografica sembra avere qualche problema. Si... credo sia proprio questo il regalo giusto per lei. Prendo per mano Gideon e a passo sostenuto cerchiamo di raggiungere il negozio di elettronica, ma mi blocco qualche metro prima notando nel bar di fronte a noi le migliori amiche di mia sorella. Guardo l'orologio, sono le 18:45, in base a quello che mi ha detto a casa sarebbe dovuta vedersi con loro, allora come mai li non c'era? Pensai si fosse momentaneamente allontanata così, senza pensarci due volte mi andai a sistemare in una panchina poco distante ma decisamente fuori dalla loro portata di sguardi e aspettai il suo arrivo... niente da fare, di Chloe neanche l'ombra.
- che dici: vogliamo andare a comprare questo benedetto regalo o dobbiamo rimanere qui nascosti neanche fossimo degli investigatori privati?
- Mi ha mentito! Mi ha detto che si sarebbe vista con le sue amiche e invece non c'è!
- Possono esserci milioni di spiegazioni Leila perché devi sempre pensare che menta quella ragazza. Magari era stanca ed è tornata a casa prima o magari non erano loro le amiche con cui doveva vedersi. Tua sorella conosce mezzo mondo!
- Quelle sono le sue migliori amiche!
- Appunto! Con tutta la voglia di essere popolare che ha non pensi che sia in giro a distribuire biglietti per la sua mega fantastica festa a tutto il quartiere? - scoppiai a ridere, in effetti Chloe ne sarebbe stata capace. Presi per buona la sua opinione e decisi finalmente di alzarmi da quella panchina e andare a comprarle quella benedetta macchina fotografica. Fortunatamente per quell'estate avevo deciso di dare una mano a Granny alla tavola calda altrimenti mi sarei dovuta vendere un rene per potermi permettere quel regalo. Ultimata la missione regalo Chloe mi dedicai ai miei acquisti per il nuovo appartamento e ritornai a casa. Chloe a differenza mia ancora non era rincasata.  Ne approfittai per nascondere in camera mia il suo regalo, feci una doccia e diedi una mano a mio fratello con i compiti delle vacanze. A differenza mia e di Chloe non aveva una passione spiccata per lo studio per cui bisognava costantemente stargli dietro.  In men che non si dica arrivo l'ora di cena e come se avesse sentito il profumo del cibo eccola rientrare in casa.
- Sei in ritardo signorina, ti avevo detto di essere a casa per le 19.00! Hai ben 45 minuti di ritardo.
- Lo so mamma lo so, ma te lo giuro non è stata compa mia questa volta! Il papà di caroline ha fatto tardi a lavoro ed ha potuto riaccompagnarci solamente adesso. - caroline è? Che strano... giurerei di averla vista al centro commerciale questo pomeriggio. Chloe Chloe Chloe... cos'altro ci stai nascondendo questa volta?
- Beh potevi chiamare... che c'è il telefono ti funziona solo per chattare con i tuoi amici? - la rimproverò nostra madre non del tutto convinta della giustificazione ricevuta da sua figlia
- Scusami hai ragione!
- Che sia l'ultima volta signorina, ora vieni a tavola che è pronto.
La cena fu come al solito un momento per aggiornarci sulle ultime novità e su cosa fosse successo durante il giorno. È da sempre uno dei momenti più belli di tutta la giornata per me e mi mancherà non farne più parte. Inizio a vagare con la mente all'idea di dover lasciare parte della mia vita ma non ho troppo tempo per perdermi nei miei pensieri perchè vengo riportata alla realtà dall'arrivo di un sms sul mio cellulare.
 
" Ho urgente bisogno di parlare con te! Mi raccomando massima segretezza" 
 
Con la scusa che il mittente del messaggio fosse la segreteria del campus la quale vorrebbe gentilmente parlarmi per via di un inconveniente riguardante l'appartamento, chiedo ai miei di potermi alzare momentaneamente da tavola e raggiungo la mia camera. Digito il numero della persona che mi ha appena cercata e aspetto che accetti la mia chiamata!
- pronto Leila!
- Erik ciao! Allora? Cos'è tutto questo gran segreto?
- Ma niente... volevo semplicemente sapere se la tua famiglia ha organizzato qualcosa per domani sera!
- Domani sera? Mmh... penso di no, ma perché me lo chiedi? Cosa dovrebbero mai organizzare?
- Non per dirti nulla ma domani a mezzanotte sará il compleanno di Chloe... tua sorella... ricordi?
- Lo so questo, non capisco cosa dovrebbero fare i miei però! Le hanno organizzato la festa direttamente per il giorno del suo compleanno, non credo abbiamo in mente di fare anche altro.
- Perfetto allora! Perché avevo intenzione di farle una piccola sorpresa. Pensi che possa piacerle come idea?
- Piacerle? Conoscendola salterebbe dalla gioia! L'unica cosa è che non so se ha già qualche programma. Per via del trasloco ultimamente non abbiamo molto tempo per parlare... posso provare ad indagare però! Magari le metto come scusa che sono io quella che vuole portarla in giro per festeggiare.
- Mi faresti un favore enorme Leila! Se la chiamassi io si insospettirebbe, mi conosce  troppo bene e poi parliamoci chiaro: non riesco proprio a mentirle.
- Lo sai che tifo per te da sempre, è mia sorella che purtroppo che è cocciuta e non capisce. Ha un bel ragazzo come te accanto e al posto di approfondire la cosa preferisce andare a caccia di casi patologici. Che rimanda tra di noi ma secondo me c'è già qualcun'altro con cui si sente. Ha detto di aver capito la lezione e che sarebbe stata attenta ma misà misà si è fatta abbindolare di nuovo.
- È da cosa lo deduci? - chiese curioso.
- Dal fatto che vive in simbiosi con il telefono e che mette sempre la scusa di uscire con le amiche anche quando non è vero. Oggi pomeriggio ad esempio l'ho smascherata, mi ha detto che si sarebbe vista con le sue amiche ma guarda caso le ho incontrate al centro commerciale senza di lei. C'è qualcosa sotto... non so cosa ma prima o poi lo scoprirò.
- Proverò ad indagare ok? Così magari stiamo tutti e due più tranquilli. Hai ragione sai? In certi casi è meglio non fidarsi di quegli occhioni D'Angelo.
- Non dirgli che sospetto qualcosa però. Si arrabbierebbe che non le do fiducia ecc ecc...
- Tranquilla, hai la mia parola.
- Bene... Ora dimmi: che hai intenzione di fare di speciale per lei? - domandai più curiosa che mai.
- È una sorpresa! No scherzo... a dire il vero non lo so ancora, vorrei prima sapere se è libera prima di organizzare qualcosa.
- Hai ragione! Dammi una mezz'ora e lo saprai. A tra poco.
Chiusi la conversazione e tornai al piano di sotto dove tutti mi stavano aspettando per continuare la cena. Una volta aver finito di mangiare Chloe e Liam sparirono nelle loro rispettive stanze, papà andò a lavoro perché aveva il turno di notte e io mi misi ad aiutare mamma a sistemare la cucina.
- Penso che una volta che sarai andata via non ci sarà più nessuno disposto ad aiutarmi con le faccende domestiche. - scherzò vedendo con che velocità i miei fratelli si dileguarono.
- io penso invece che Chloe ti stupirà! E a proposito di Chloe volevo chiederti una cosa: stavo pensando di portarla fuori domani sera per poter aspettare insieme la mezzanotte. Per te e papà andrebbe bene?
- non vorrai farla ubriacare per caso! Guarda che compierà quindici anni non sedici, l'alcol è ancora bandito!
- Sai cosa penso mamma? Che diventi giorno dopo giorno sempre più uguale alla nonna! - la presi in giro.
- Bada a come parli signorina! - rispose fingendosi offesa. - Comunque se sta con te si, può uscire. Mi fido più di te che dei suoi amici; ma mi raccomando: tienila d'occhio ok?
- Tranquilla mamma sarà in ottime mani.
Una volta ottenuto il permesso da mamma e papà bisognava indagare sui veri programmi della festeggiata così mi recai al piano di sopra e senza troppe cerimonie entrai nella sua stanza. Come da copione era stesa sul letto a chiacchierare con occhi sognanti al telefono.
- vai via! - disse sottovoce coprendo il microfono del telefono per non farsi sentire da chiunque ci fosse dall'altro lato dell'apparecchio.
- È urgente! Una questione di vita o di morte! - mi giustificai facendola sbuffare.
- scusa ma ora ti devo lasciare ok? Eh già piccolo inconveniente: quella rompi scatole di mia sorella ha appena fatto irruzione nella mia camera. Vado a scoprire cosa vuole! Ok va bene... ci sentiamo tra poco. Ciao ciao ciao ciao ciaooooooo! - riagganciò per poi dedicarsi completamente a me. - spero davvero che sia una cosa importante sai?
- chi era al telefono?
- un'amica!
- Come sempre... - dissi ironica - Ascolta sono venuta semplicemente per chiederti se avessi già preso programmi per domani sera.
- Mi prendi in giro vero? Non so se tu ricordi la tua adolescenza ma a me non è concesso uscire durante i giorni settimanali e se non sbaglio il venerdì è considerato tale!
- Quindi la tua risposta è no! Non hai nessun programma.
- Che c'è vuoi sfottermi anche? - rispose acida.
- certo che no... anzi: volevo proporti, sempre se ti va naturalmente, di uscire con me domani sera. Aperitivo, cena, passeggiata e countdown per la mezzanotte. Mamma e papà hanno detto già di sì.
- Mi prendi in giro???? - si era improvvisamente messa a sedere in maniera eretta - Mi stai prendendo in giro Leila? Ripeté
- E la pura e assoluta verità puoi credermi! Allora? Vorresti aspettare il tuo compleanno insieme a me?
- ODDIO NON CI POSSO CREDEREEEEEE! MA IO TI AMOOOOOOO! - corse ad abbracciarmi. - SEI LA SORELLA MIGLIORE DEL MONDOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!
- D'accordo d'accordo ho capito! Mi stai strozzando - allentò immediatamente la presa. - sono felice che hai apprezzato! Ora ti lascio alla tua "amica" buonanotte.
- buonanotte e grazie ancora! Ti voglio bene!
- te ne voglio anche io.
Uscii dalla sua stanza e chiamai immediatamente Erik comunicandogli che aveva il via libera per poter organizzare la sorpresa. Raccomandai lui massima serietà, in quanto i miei non ne sapevano nulla e chiesi gentilmente di non invitare gente troppo grande, poco raccomandabile e sopratutto di non riportarmela a casa ubriaca. Si mise a ridere e dopo un " va bene mammina" mi ringraziò e ci demmo appuntamento alle sei dell'indomani davanti al bosco.
 
Pov Emma
Ne avevamo parlato a lungo e alla fine si ritrovò d'accordo con me, non sono ancora riuscita a capire per quale motivo a meno di 24 h ci abbia completamente ripensato.
- non potremmo che so, regalarle qualcosa di più utile? Qualcosa per la scuola o magari semplicemente qualcosa che possa utilizzare qui a casa? - mi disse mentre mi aiutava a sistemare la tavola per il pranzo.
- Killian che ti prende si può sapere? Lo sai cosa ci ha chiesto e eri d'accordo anche tu.
- Si vero ma questo era prima di scoprire chi avesse invitato. Hai visto quanti ragazzi maschi ci saranno domani sera? Mi aveva promesso che se ne sarebbe tenuta alla larga e invece... - ora cominciavo a capire, era geloso e stava prendendo coscienza del fatto che la nostra principessina di casa stava effettivamente crescendo. Quella sarebbe stata la sua prima festa importante, le altre solitamente si riducevano a qualche amica a pranzo a casa e una torta di compleanno. Stava diventando a tutti gli effetti una signorina e Killian faceva molta difficoltà a mandare giù la cosa.
- Beh si ci sarà qualche ragazzetto ma ci saremo anche tutti noi e le sue amiche! Potrai controllarla a vista, non credo tu debba preoccuparti più di tanto. Per quanto riguarda la promessa che ti ha fatto non credo prevedesse completamente eliminare il genere maschile dalla sua vita. Ti ha semplicemente detto che avrebbe evitato di frequentarsi nuovamente con qualcuno... cosa che credo non sia riuscita a fare del tutto. - quell'ultima frase doveva essere semplicemente un pensiero ma aimè lo dissi a voce alta facendogli strabuzzare gli occhi. - ooops!
- Che hai detto?
- Ma niente Killian era solo...
- Non rifilarmi qualche balla! Se sai qualcosa devi dirmelo! Sono suo padre, merito di sapere.
- Stai calmo amore non so nulla davvero! È solo che sono una donna e magari rispetto a te riesco a cogliere qualche segnale in più.
- Tipo? -domandò già infastidito dall'argomento.
- Beh è sempre al cellulare, chiude la porta della sua stanza per avere più privacy, si trucca di nascosto convinta che io non la veda... di sicuro c'è qualcuno che le interessa.
- Che fa? Si trucca????? E tu glielo permetti? Ma io la rinchiudo in casa altro che farle fare la festa.
- Killian!
- Gliela posso anche fare, ma a modo mio: ovvero segregata in casa.
- Una matita sugli occhi e un gloss abbastanza neutro non credo sia un trucco così eccessivo da doverglielo evitare...
- E di questo ipotetico qualcuno invece? Cosa sai dirmi? Non dovrebbe assolutamente esserci! Me lo aveva promesso.
- Avere una cotta per qualcuno non deve significare mica avere necessariamente una relazione. È una tappa che prima o poi tutti affrontano, a chi non è mai capitato di prendersi una sbandata in età adolescenziale? vuoi o non vuoi dovrai fartene una ragione tesoro.
- Sarebbe meglio poi...
- Ma non sei tu a deciderlo. - gli sorrisi.
- Leila non ci ha mai dato tutti quesì  grattacapi... - sospirò
- Ma come: ti è quasi venuto un infarto quando ti ha detto di essersi fidanzata con Gideon! - risi al solo ricordo.
- Si lo ammetto non è stato semplice neanche con lei accettare la cosa ma a differenza lei era più grande e decisamente meno ribelle... Chloe mi preoccupa maggiormente. Ha uno spirito troppo libertino. È meno responsabile rispetto a sua sorella.
- Non credo sia un fatto di responsabilità, credo piuttosto che si comporti così perché per sua fortuna è la seconda figlia... la terza mi correggo. Ha imparato dagli errori dei suoi fratelli, sa come agire senza mettersi nei guai. Tranquillo però: è una brava ragazza, vedrai che rispetterà la parola data e ti farà stare tranquillo ancora per qualche anno.
- Tu Dici? - ci sperava sul serio, ma quanto poteva essere tenero in quella versione da papà spaventato?
- Certo che sì, ma solo se non le rovinerai la festa di domani! Ci tiene particolarmente tanto.
- Lo so... sta già scegliendo cosa mettere purtroppo e anche questo mi dà fastidio...
- Ha già pronto il vestito per domani, quello che sta cercando in questo momento molto probabilmente è l'outfit per questa sera!
- Stasera??????
- Ah già, ho dimenticato di dirtelo ma eri a lavoro e sei rientrato tardi. Le ho dato il permesso di uscire questa sera con Leila per un festeggiamento tra sorelle! - sorrisi
- Come scusa? Hai preso questa decisione senza di me?  quello che penso io in questa casa non conta? - lo vidi improvvisamente innervosirsi - E se non fossi d'accordo? Già la festa non mi va a genio, ci manca solo la libera uscita! Aspettare la mezzanotte fuori poi... ma che ti è passato per la testa è? - si alzò dalla sedia dove si era seduto e lo vidi raggiungere le scale
- Dove stai andando adesso?
- A dirle di smettere di cercare l'abito per la serata perché per quanto mi riguarda l'unica cosa che dovrà indossare stasera sarà il pigiama.
- Killian ma lasciala vivere ogni tanto! Non la sto mandando in discoteca o con gente che non conosco: starà con sua sorella e se ricordi bene a detta tua è quella maggiorenne e responsabile. Il massimo dove andranno sarà Granny o un locale lì vicino. È stata proprio Leila a propormelo e credo che non dovremmo ostacolarle in questo... hanno un ottimo legame quelle due e lo sai anche tu quanto sarà difficile per Chloe accettare il distacco che con la partenza per il college di Leila si verrà a creare. Falle vivere queste ultime settimane facendogli fare insieme più attività possibili. Non potrà che far bene ad entrambe.
- Scusa ho esagerato con la reazione ma saperla fuori mi mette ansia...
- Non è un'uscita con sua sorella che deve metterti ansia anzi... dovresti sperare che ti chieda sempre di uscire con lei in modo che tu possa star tranquillo che sia controllata. È quando ti chiederà il permesso per uscire con "amici" di cui non ti dirà il nome che dovrai preoccuparti.
- Hai un potere di farmi vedere le cose da un'altra prospettiva che è a dir poco spaventoso. - sbuffò
- Non la fermerai quindi?
- No... le darò fiducia!
- Bravo amore mio e per ricompensa, visto che saremo soli soletti, ho in mente qualcosa di speciale per stasera.
- Soli soletti è? E Liam? Non dirmi che a 12 anni esce già anche lui.
- Liam andrà a dormire dai nonni! - alzai le spalle come se fosse la cosa più naturale di questo mondo!
- Mmmmmhhhhh.... allora se la metti su questo piano, non vedo l'ora di scoprire cosa ha elaborato la tua testolina!
- Stasera lo scoprirai...
***
POV CHLOE
Impiegai tutta la mattinata e parte del pomeriggio a scegliere cosa indossare per quella sera, era una semplice uscita tra sorelle lo sapevo ma volevo comunque sentirmi bella. Optai per uno short di jeans a vita alta e un top bianco con fiori rosa ma non appena Leila entrò in camera per chiedermi se ero pronta, mi ordino di cambiarmi immediatamente dicendo che quello non era assolutamente l'outfit giusto per la serata che ci attendeva. Senza il mio permesso mise mani nel mio armadio e scelse per me un vestitino nero, aderente nella parte superiore e svasato sulla gonna, che arrivava più o meno sopra il ginocchio con una cintina rossa in vita come accessorio. Lo avevo indossato qualche mese prima per il compleanno di una delle mie migliori amiche ma lo avevo scartato subito per quella sera perché era un po' troppo elegante per una serata da Granny. Provai a far valere la mi idea e tornare su uno stile casual ma lei ebbe la meglio e nel giro di poco mi ritrovai seduta su una sedia con lei che mi faceva da parrucchiera e truccatrice personale. Optò per una treccia laterale che a detta sua mi donava molto e per un trucco decisamente più marcato del solito. Il risultato finale fu promosso a pieni voti. Mi piacevo davvwro ma ero anche sicura che papà non mi avrebbe mai e poi mai lasciata uscire in quelle condizioni.
- Ok! Posso dichiarare ufficialmente concluso il mio capolavoro. Sei bellissima Chloe! - disse tutta soddisfatta e decisamente troppo euforica.
- E ora che si fa? Usiamo la magia o ci caliamo giù per la finestra come due fuggitive per uscire? - domandai alludendo a nostro padre.
- Ti fidi così poco di tua sorella? - fece la finta offesa. - Ho visto papà uscire con Liam, lo sta portando da nonno David per avere di sicuro casa libera stasera. Deve essergli bastato il girono in cui da piccola li beccasti in flagrante. - rise ripensando a tutti i racconti su quella storia.
- Beh sai che ti dico? Mi è passata la voglia di uscire, non vorrei mai che quei due alla vigilia del mio compleanno si mettessero a creare una nuova vita!
- Ma finiscila... pensi che proprio ora che stiamo crescendo e che stiamo pian piano abbandonando il nido si rimettano alle prese con pannolini e pappe? Mamma si farebbe spararare piuttosto. Avanti andiamo, in via del tutto eccezionale questa sera abbiamo anche il maggiolino a disposizione!
- Stai scherzando?????? Oddio, amo nostra madre.
 
Senza perderci ulteriormente in chiacchiere scendemmo al piano di sotto, ascoltammo tutte le raccomandazioni di mamma che ormai conoscevo tutte a memoria, clausole comprese e uscimmo in direzione del Granny's pub o almeno così credevo. Non parcheggiamo nelle vicinanze del locale come eravamo soliti fare, anzi... lo sorpassammo. Strano, ero convinta che mi avesse indicato quello come luogo. Non dissi nulla e la lasciai guidare puoi quando vidi che ci stavamo allontanando di molto glielo domandai.
- Non dovevamo andare da Granny? Come mai stiamo andando verso il bosco?
- Abbi un po' di pazienza e lo scoprirai curiosona. - rispose non togliendo lo sguardo dalla strada.
- Che c'è sei stufa di me e vuoi uccidermi per caso? Non credi che sarebbe inutile visto che tra qualche mese te ne andrai di casa? Ah no no aspetta forse ho capito: vuoi liberarti di me perché sai che prenderò anche la tua camera una volta che sarai fuori dei giochi - dissi in maniera del tutto giocosa.
- Devi solo provarci carina! - disse fermando la macchina. - comunque siamo arrivate! - Non mi ero sbagliata, eravamo proprio davanti l'ingresso del bosco, c'eravamo noi, le piante e il nulla...
- È uno scherzo vero? Perché siamo qui?
- Scendi e fa meno domande! - disse scendendo anche lei dal maggiolino. Feci qualche passo oltre la macchina per cercare un qualche indizio, ma di punto in bianco qualcuno mi mise le mani davanti agli occhi impedendomi di vedere. Poggiai le mani su quelle della persona estranea e notai una cosa: non era assolutamente un estraneo anzi... conoscevo benissimo chi fosse alle mie spalle, avevo condiviso con lui l'intera infanzia... non potevo non riconoscerlo.
- Erik!!!! Che ci fai qui? - Dissi liberandomi dalla sua presa e voltandomi verso di lui.
- Sorpresaaaaa!
- Non mi dire sei qui per quello che penso. Sei qui a Storybrooke per aspettare la mezzanotte insieme a noi? Leila, lo hai chiamato tu? - ero felicissima.
- Beh forse è il caso che tu venga messa al corrente di tutto. Per quanto mi piacerebbe passare la serata con te sorellina cara, non credo che sarà possibile. Avremo tutto il tempo domani per festeggiare come si vede, questa sera avrai il privilegio di festeggiare solo ed esclusivamente con i tuoi amici. - non potevo credere alle mie orecchie. I miei amici mi avevano organizzato una festa? Oddio ero su di giri.
- Non... non ho parole... davvero! - dissi commossa - e dove sono gli altri?
- Per questo dovrai seguirmi, la festa non si terrà in questo reame ma nel mio!
- Ad Arendelle????? E come...
- Come sono riuscito a portare tutti li? Beh il gran papà mi ha aiutato molto! Gli stai molto simpatica sai??? Andiamo adesso o faremo tardi, il portale è dietro quegli alberi.
- D'accordo andate ma Erik ricorda, nostra madre ci vuole a casa entro e non oltre le due! Quindi per favore almeno per le due mento un quarto riportala qui ok?
- Aspetta un secondo.... tu non vieni davvero? E mamma lo sa?
- Pensa a divertirti, a loro penserò io nel caso in cui si dovessero insospettire ok? Ora va e divertiti.
Salutai Leila e mi avviai con Erik nel bosco fino ad attraversare il portale e ritrovarci in men che non si dica davanti la sua enorme residenza.
- Prima che arrivi qualcuno vorrei...
- Aspetta! Prima ho una cosa da dirti... - mi interruppe - Ho detto una balla a tua sorella, non c'è nessuna festa questa sera... o meglio, c'è ma non è quella che pensa lei. Ho smosso mari e monti per averti qui con me stasera e sai perché l'ho fatto? Perché volevo averti tutta per me in questo giorno per te speciale. - non aspettai un secondo di più: mi buttai tra le sue braccia e lo baciai. Ebbene si lo confesso, è Erik il ragazzo per cui ho perso completamente la testa. Lo conosco da una vita lo so e molti, mia sorella compresa, ci hanno sempre identificato come la coppia perfetta, ma io fino a due mesi fa non riuscivo a vedere oltre la nostra amicizia, credevo che stare con lui avrebbe portato, in caso di rottura, alla perdita di uno splendido rapporto e non volevo assoli che questo accadesse. È stato lui, mentre era in ospedale, a farmi aprire gli occhi. Mi ha fatto capire che tra di noi c'è sempre stato qualcosa che andava oltre la semplice amicizia, solo che avevo una tremenda paura ad ammetterlo. Mettermi insieme a lui è stata la cosa migliore che mi sia capitata nella vita e non smetterò mai di ringraziarlo.
- Scusami... volevo farlo non appena ti ho visto solo che c'era Leila e... oddio Erik grazie... non avrei potuto chiedere di meglio per questo compleanno!  - tornai a baciarlo con più foga di prima.
- Ok ok signorina, messaggio ricevuto... - disse staccandosi dalle mia labbra ma tenendomi comunque stretta nel suo abbraccio - ma credo sia il caso di avviarci dentro. Non siamo a Storybrooke che è piena estate. - in effetti non ci avevo fatto caso ma eravamo circondati da neve.
- Oddio come mai?
- Mia zia ogni tanto va in crisi - scrollò le spalle. - Non ti ho portata qui per parlare del clima o di mia zia però, andiamo dentro, ho una sorpresa per te!
- Aspetta ancora un secondo... - lo trattenni per un braccio - i tuoi dove sono? Non fraintendermi è che... e si insospettissero e parlassero con i miei?  In fondo sono venuta qui già ieri e...
- I miei sono fuori e non rientreranno fino ad inizio settimana puoi star tranquilla. Abbiamo casa tutta per noi!
- Davvero? E ti lasciano qui da solo senza problemi? Beato te... I miei neanche morti lo farebbero.  - alzai gli occhi per aria.
- Ci sono i domestici che mi controllano... a detta loro - sorrise. - Avanti andiamo o congelerai con sono questo vestitino addosso.
- Ci avviamo all'interno di quell'enorme palazzo e il mio sguardo si posò subito su un piccolo dettaglio: per tutto il corridoio fino ad arrivare alla grande scalinata che era a pochi metri da noi, vi era  percorso tutto formato da tanti piccoli cioccolatini.
- E questi? - domandai già con gli occhi a cuoricino.
- Raccogli, vedili dove ti condurranno e poi mi darai... - Seguii le sue istruzioni e raccogliendo tutti i cioccolatini arrivai alla scalinata. Notai che il percorso non era ancora finito, vi erano altri cioccolatini sulla scalinata, continuai a seguire la loro scia arrivando infine in un piccolo salottino dove ad attendermi vi era un enorme orsacchiotto di peluche che teneva stretto a se un enorme bouquet di rose rosse.
- Non è un regalo di compleanno tranquilla, non te lo darei mai prima della mezzanotte. È solo il mio benvenuto per te! Il tempo dei regali sarà dopo...
- Ma quanto sei dolce! - gli diedi l'ennesimo bacio della serata.  - grazie!
- Non ho finito... - estrasse una sciarpa da sietro la schiena - Scusami ma finché non sistemerò tutto non potrai sbirciare, mi dispiace. - mi bendò, mi condusse sul divano dopodiché mi lascio lì ad aspettare mentre lui, dai rumori, litigava di sicuro con qualche scatola. Quando mi tolse la benda per poco non ebbi un coccolone. L'enorme tavolo del salottino che era di fronte a me era completamente ricoperto da piatti di sushi di ogni tipo. Amavo il sushi ma credo di non averne mai visto in queste quantità.
- Allora? Ti piace?
- Mi piace? È il paradiso! - oddio non avrei mai voluto smettere di baciarlo.
- Ho preso anche del vino ma non più di un bicchiere signorina, devo riportarti a casa lucida. - sorrisi - Avanti, mangiamo.
Credo di non essermi mai rimpinzzata così tanto, spazzolammo come minimo metà della roba ordinata e bevemmo come promesso un solo bicchiere di vino. Lasciammo la tavola senza curarci di riordinare nulla e andammo a sederci sul divano difronte al caminetto. Era strano avere un camino acceso in pieno Agosto, ma allo stesso tempo era davvero molto ma molto romantico. Parlammo, vedemmo un film e ci scambiammo baci ed effusioni a non finire, ero sulla mia isola felice... in quel momento non esisteva altro che noi. Si allontanò solamente per prendere lo spumante e versarlo in due flutte, attese che scoccasse la mezzanotte dopodiché prima mi baciò augurandomi buon compleanno dopodiché brindammo. Mi fu concesso di bere solamente un quarto di quello che era nel bicchiere. "Devi solo bagnarti le labbra per buon auspicio, ti voglio lucida" mi disse. Lo lasciai fare e nel giro di poco ci ritrovammo nuovamente ad amoreggiare sul divano. Ma quanto era bello trascorrere del tempo con lui? Quanto era bello stirare accoccolata tra le sue braccia? Il tempo stava letteralmente volando e la cosa non mi andava per niente bene. A che serve la magia se non si può fermare il tempo?
- A che pensi amore? - mi riportò alla realtà per poi iniziare una piacevole tortura lungo il mio collo che mi fece rabbrividire.
- Sono già le 00: 25. - risposi demoralizzata.
- Eiii cos'è questo visetto triste? È il tuo compleanno!
- Il tempo sta per scadere ma io non vorrei mai andarmene...
- E io ti tratterrei qui molto volentieri ma non credo sia giusto, i tuoi ucciderebbero tua sorella e non credo che sì meriti questo dopo averti coperta. - aveva pienamente ragione. - Stai tranquilla ok? Manca ancora più di un ora, abbiamo tempo per stare ancora un po' insieme, cosa ti andrebbe di fare?
- Mi basta restare qui, abbracciata a te! - mi baciò dolcemente per poi alzarsi nuovamente da quel divano.
- Ho un'idea, aspettami qui. - si allontanò per qualche minuto e quando tornò lo vidi tenere in mano un'enorme quantità di cuscini e coperte. Li sistemò tutti davanti il camino e prendendomi per mano mi condusse in quel tenero giaciglio - così staremo più comodi - mi sussurro nell'orecchio per poi continuare a stuzzicarmi. - La sai una cosa Chloe? - riprese a parlare dopo minuti piacevolmente interminabili - Griderei di noi al mondo intero, non mi piace l'idea di dovermi nascondere per poterti baciare o abbracciare in questo modo. Odio dovermi comportare come un semplice amico quando siamo in pubblico...
- Piacerebbe molto anche a me non dovermi più nascondere, odio tenere i segreti, soprattutto con la mia famiglia.
- E cosa stiamo aspettando allora? Usciamo allo scoperto. Se tu sei pronta lo sono anche io. Non ho paura di esprimere ciò che provo in pubblico, non ho paura neanche di dichiararmi difronte a tuo padre... anzi se sei d'accordo domani alla festa potrei parlargli e....
- Con chi??? Con  papà? - scattai come una molla. Per quanto mi sarebbe piaciuta l'idea di non dover più sparate cavolate per vederlo non ero pronta ad assistere al suo massacro, perché di sicuro dopo August e Peter papà lo avrebbe massacrato a prescindere pur di tenerlo alla larga da me. - Emh Erik io... si beh io vorrei ancora avere un fidanzato, oltre che una vita, dopo la festa di domani e purtroppo se tu parlerai con lui non credo che questo accadrà. Papà è contro ogni genere di ragazzo si presenti alla porta per me e da un lato lo capisco visto i trascorsi...
- Non parlarmene... - lo vidi fare una faccia di disgusto. - Mi ha fatto male vederti con quei due e sentirti decantare la tua felicità.
- Lo so e mi dispiace, prometto che mi farò perdonare. Tornando a parlare di mio padre credo che dobbiamo  portarlo a capire questa cosa che ci è successa gradualmente e non credo che iniziare da domani sia una buona idea...
- Come vuoi, quando sarai pronta a rischiare rischieremo... insieme.
- Sei un amore!  Grazie per tutto davvero!
- Grazie a te per essere entrata nella mia vita. - inutile dire che tornammo a baciarci avvolti da quelle innumerevoli coperte, il mio cuore martellava allimpazzata ad ogni suo tocco tanto che credevo che ben presto mi sarebbe uscito dal petto.
- Non... non avevi un regalo per me? - dissi in un sussurro tra un bacio e l'altro.
- Un regalo? Mmh fammi pensare... si ce l'ho! Anche più di uno se è per questo ma non so se voglio darteli tutti adesso o anche domani. - sussurrò quella frase nell'incavo del mio collo e la mia pelle rabbrividì in maniera spaventosa.
- Lo sai che sono una ragazza curiosa... almeno uno? Ti pregoooo - feci gli occhi dolci
- Mmmh mi hai convinto, vieni con me, ti mostrerò il tuo regalo...
 
POV KILLIAN
Facemmo l'amore per tutta la sera,finalmente liberi da ogni possibile interruzione. Avevamo casa a nostra completa disposizione e ne approfittammo nel vero senso della parola.
- ricordi cosa successe 15 anni fa? - le sussurrai in uno orecchio mentre eravamo stretti uno nelle braccia dell'altro dopo aver dato uno sguardo all'orgoglio. Era da poco passata la mezzanotte.
- Come vuoi che mi dimentichi tutto quel dolore straziante avvenuto per colpa tua? - rispose sfidandomi.
- Come è accaduto questa sera, neanche quindici anni fa mi implorasti di smettere, anzi al contrario... - rise.
- ti amo razza di idiota!
- Ti amo anche io! - crollammo sfiniti sul letto ma mentre lei riuscì ad appisolarsi, io rimasi sveglio a contemplare il soffitto. Per quanto fossi felice di aver avuto modo di poter amare mia moglie come non facevo ormai da troppo tempo, l'idea che le mie figlie erano lì fuori a fare chissà cosa mi dava fastidio. Non era neanche Leila il vero problema ma l'altra. Tra le due è Chloe quella che ho più difficoltà nel gestire. Si ritiene grande e spesso e volentieri si ritrovava in situazioni più grandi di lei. Non è una cattiva ragazza anzi... è molto altruista, generosa ed eccelle nello studio e in qualsiasi cosa faccia. È il classico modello di figlia che tutti vorrebbero avere se non fosse per quel lato adolescenziale che la spinge molte volte ad essere scontrosa con il mondo intero ma allo stesso tempo amorevole con il genere maschile. È propio questo che non digerisco... il fatto che sia interessata ai ragazzi. Dovrei esserci abituato avendo avuto già esperienze con una figlia femmina ma credetemi se vi dico che Leila non mi ha mai dato questo genere di grattacapi. Si è vero si è fatta beccare qualche volta mano nella mano con qualche ragazzo ma era innanzitutto più grande di Chloe e poi non è mai stata così presa da loro tanto da farne quasi una ragione di vita. È fidanzata con Gideon da tre anni ormai e per quanto dovrei essere preoccupato, visto che per me nonostante i suoi 19 anni è ancora una bambina, devo dire che non lo sono tanto quanto lo sono per Chloe. Emma mi prende in giro per darmi fastidio paragonandola a me: dice che ha preso il mio spirito da seduttore. Lo so che lo fa solo per farmi ingelosire ma il solo pensiero che lei possa attrarre il genere maschile volutamente mi fa uscire il sangue dalle orecchie. Al solo pensiero mi alzai dal letto in maniera assai brusca e inizia velocemente a vestirmi.
- Mmh... Killian che ti prende? Tutto ok? - disse mia moglie svegliandosi.
- Non riesco a starmene con le mani in mano, devo andare a controllarle. Tu continua pure a dormire, faccio in un minuto. - feci per uscire dalla porta della nostra stanza ma mi trattenne:
- Non ti azzardare ad uscire da questa stanza! - Disse categorica mettendosi a sedere - Spogliati e torna a letto, tu non andrai a controllare proprio nessuno.
- Mah...
- Mah niente! Fiducia Killian. La fiducia prima di tutto. È questo quello che gli abbiamo insegnato giusto? Dobbiamo dargli fiducia... che poi fiducia di cosa? Stanno passando del tempo insieme come brave sorelle di cosa dovresti mai preoccuparti è? Sta tranquillo.
- La fai facile te...è proprio quando si sta tranquilli che si rimane fregati.
- Ma finiscila, torna a dormire.
 
POV LEILA
Mancavano ormai cinque minuti alle due del mattino e mia sorella ancora non si era fatta viva. Se non fossimo rincasate entro le due sarebbe scoppiato il finimondo in casa nostra e come minimo ci sarebbero venuti a cercare con tanto di macchina dello sceriffo e sirene lampeggianti. Mi ero raccomandata di essere puntuale e invece??? Chissà che accidenti stava combinando. Estraggo dalla tasca dei jeans il cellulare per chiamarla ma fortunatamente eccola attraversare il portale e tornare.
- Alla buon'ora! - le dissi facendole capire che non mi piaceva assolutamente il fatto che avesse ritardato.
- Lo so lo so scusa ma ho perso la cognizione del tempo. Non volevo... - Avrei voluto restare un po' più distaccata per farle capire che aveva sbagliato, ma nel vederla così felice ed emozionata mi si sciolse il cuore e sotterrai lascia di guerra per andare ad abbracciarla. In fondo era anche il suo compleanno.
- Buon compleanno scimmietta! - sorrise ancora di più - Allora??? Raccontami tutto! Come è stata la festa? Chi c'era? Che avete fatto? Cosa ti hanno regalato oltre quell'enorme peluche con i fiori?
- Wow è proprio un vero interrogatorio questo! - sorrise - Che ne diresti prima di impegnarci per tornare a casa? Mancano solamente tre minuti al coprifuoco. - Aveva pienamente ragione, ci sarebbe stato tempo per parlare e per far conciliare le nostre versioni nel caso ci fosse stato chiesto l'indomani come avevamo trascorso la serata, ora bisognava solamente tornare a casa.
- Salta su presto!
Impiegai tutta me stessa per raggiungere casa nel minor tempo possibile ma nonostante tenessi lo sguardo fisso sulla strada, per evitare di schiantarci, non potei far a meno di notare il viso e l'espressione di mia sorella. Era rilassata, per alcuni versi sembrava quasi diversa dal solito eppure riuscivo a scorgere una nota di tristezza in lei che prima non avevo notato. Aspettai di tornare a casa per parlarle, poi una volta assicurata che i nostri genitori stessero dormendo profondamente non accorgendosi dei cinque minuti di ritardo, tentai di aprire un dialogo con lei mentre ci preparavamo per andare a letto.
- E insomma non mi dici nulla? Ti sei divertita, non ti sei divertita....
- È stato senza dubbio il miglior compleanno della mia vita. - sembrava imbarazzata.
- Sei tutta rossa Quindi provò a buttarla lì: ultimamente ho il sospetto che tu ti veda con qualcuno, questo qualcuno era alla festa vero?
- Sono stanca Leila, vorrei andare a dormire se non ti dispiace. - tagliò a corto evitando di rispondermi.
- Questo significa si! Va bene ti lascierò andare ma a patto che domani mi racconterai tutto. Ok? - annuì - L'abbracciai ancora una volta dopodiché mi recai anche io in camera. Mi misi a sistemare i vestiti che avevo utilizzato quella sera nell'armadio quando di punto in bianco notai mia sorella poggiata allo stipite della porta che mi fissava.
- Non eri stanca tu? Cosa ci fai qui? - chiesi gentilmente. 
- Stavo pensando... non è che.... si vedi... non è che ti andrebbe di dormire di la con me? - oh oh... quando mia sorella dice così di sicuro vuole parlare di qualcosa e spesse volte riguarda i disastri che combina. Vedo il suo sguardo triste riaffiorare nuovamente nonostante cercasse di nasconderlo in tutti i modi  e questo mi fece scattare il mio campanello d'allarme.
- Vuoi parlare non è vero? Comincia ad andare in camera, mando un sms a Gideon per rassicurarlo che sono tornata e sono subito da te. - così feci, tranquillizzai il mio fidanzato ed andai a sdraiarmi nel letto con mia sorella.
- Dimmi tutto, qualcosa non è andata secondo le tue aspettative? Hai litigato con qualcuno? Che c'è che ti turba tanto da volermi qui?
- Volevo solamente avere la tua compagnia, è reato? - si giustificò
- No certo che non lo è , ma tu non vuoi mai "solo" la mia compagnia. Se mi hai voluta qui è perché vuoi parlarmi di qualcosa. Avanti, non vergognarti, sono tutte orecchie.
- In realtà ci sono varie cose che vorrei dirti, alcune sono vecchie, di qualche mese fa all'incirca, altre sono fresche di giornata. 
- Sono mesi che devi dirmi qualcosa? Chloe! E perché non l'hai fatto?
- Ciò provato diverse volta ma poi non ho  trovato mai il coraggio di farlo veramente  perché un pensiero negativo si contrappone sempre e mi fa bloccare.
- Non ti seguo...
- Vorrei raccontarti tutto lo sai, delle volte, come in questo caso ci metto un po' a prendere coraggio ma poi solitamente ti dico tutto. Questa volta è diverso perché a parte il fatto che sono un po' in imbarazzo, penso che vuoi o non vuoi dovrò abituarmi a cavarmela da sola... - prese un respiro - Quello che voglio dire è che tu tra pochissimo andrai via e io al contrario rimarrò qui. Dovrò imparare ad affrontare le cose da sola se tu non sarai qui a sostenermi.
- Sarò a Boston ma questo non implica che non potremo più vederci. Puoi venirmi a trovare quando vuoi. Le porte di casa mia per te saranno sempre  aperte. Non dovrai affrontare mai nulla da sola, ne adesso ne mai. Io ci sarò sempre che sia ben chiaro questo. - l'abbracciai non appena vidi delle lacrime scorrerle lungo il viso. - Che c'è, era una piccola dichiarazione di affetto per farmi sapere che ti mancherò? - cercai di strapparle un sorriso ma fallii. - oiiii andiamo non sarà una cosa così tragica. Ma come, per anni hai desiderato che me ne andassi di casa e ora fai così?
- Non voglio che vai viaaaaaaa..... - scoppiò a piangere e questo mi fece completamente spezzare il cuore, in quindici anni non avevo mai visto mia sorella piangere in questo modo per me. Mi sentii impotente, non avevo la più pallida idea su come consolarla. L'unica cosa che riuscii di fare fu tenerla stretta a me e aspettare che si sfogasse. - scusami.... - disse dopo svariati minuti - Non volevo reagire così è solo che ho un po' paura... ho sempre vissuto con te, mi sono sempre rapportata con te e sono sempre riuscita a cavarmela perché sapevo di poter contare su di te. Ora che andrai via sarò io la sorella maggiore... questo è un'altro problema: io non so farla la sorella maggiore. Che farò se un giorno Liam verrà a chiedermi un consiglio o come farò a sapere che ha bisogno di aiuto. Io non sarò mai brava come te!
- Allora: o a quella festa ti hanno fatta ubriacare e questi sono gli effetti dell'alcol o stai improvvisamente avendo uno crollo di autostima. Sei una sorella eccezionale: io, Liam e Henry siamo fortunati ad averti e nonostante con Liam non ci sia un rapporto esattamente come il nostro non significa che non te la saprai cavare. Tu gli vuoi bene e lui te ne vuole. Conta solo questo.
- Sei arrivata a questa conclusione dopo anni e anni di dura pratica? - finalmente sorrise.
- Me ne hai fatte passare di tutti i colori e te ne ho dette di tutti i colori ma si... il segreto per la buona riuscita è il bene che ci vogliamo l'un l'altro. Ora smettila di farti tutti questi complessi e aggiornami sulle ultime novità che saranno di sicuro più interessanti. È il tuo compleanno non voglio più vederti versare una lacrima oggi! Solo sorrisi per te signorina.
- Ti dispiacerebbe proprio tanto se ti raccontassi tutto domani. Sono davvero stanca e sto ancora elaborando bene le emozioni della festa di questa sera. Se non ti dispiace vorrei avere un po' di tempo per pensare, tra me e me, alla serata appena trascorsa.
- Vuoi che torni di la in camera mia?
- No, voglio che resti qui! Mi mancherai e quindi voglio passare con te più tempo possibile.
- Ok ok ho capito sei davvero ubriaca eheheheheh. Dormiamo
 
POV CHLOE
E la prima confessione era andata. Mi portavo quel macigno da qualche mese ormai. Ho sempre fatto finta che non mi importasse, che ne fossi a tratti anche felice e invece non era vero nulla. La mia era solo una corazza per sentirmi più forte ma la verità era che non sopportavo l'idea che se ne andrà via. Abbiamo vissuto per 15 anni insieme, dividerci adesso per me sarebbe come morire. Ho bisogno di lei e non voglio saperla distante.  Sapevo che era una cosa che prima o poi sarebbe dovuta accadere, non pensavo però accadesse così presto. Proprio ora che ho bisogno di lei più che mai. È già... è giunto il momento di affrontare quello che mi sta succedendo, ieri ne ho avuta una vaga conferma. La mia vita sta cambiando, io sto cambiando, ma allo stesso tempo non so come comportarmi. L'unica che può aiutarmi è lei, gli altri meglio tenerli ancora all'oscuro di tutto, mi ucciderebbero. Fatico a prendere sonno, molto probabilmente a causa di tutte le emozioni provate quella sera,  ma alla fine, quando ormai avevo perso le speranze, Morfeo mi rapì. Mi alzai il mattino seguente svegliata dal profumo di cornetti appena sfornati. Aprii gli occhi e vidi mia madre e mio padre tenere un vassoio tra le mani con un cornetto gigante ripieno di nutella sormontato da 15 candeline. Mia sorella era seduta accanto a me e insieme a Liam, che era già rientrato in casa,  mi cantarono la famosa e odiosa canzoncina da compleanno. Perché dovevano tutti farmi sentire sempre così dannatamente in imbarazzo? Ero grande ormai.
Spensi le candeline esprimendo un desiderio dopodiché Leila cacciò tutti perché da gran curiosona voleva che le raccontassi della festa e altro...
- Allora da cosa vuoi partire... da quello che dici che non hai coraggio di dirmi da mesi o dalla Festa di ieri?
- Partiamo dalla festa! Allora... diciamo che  non era esattamente una festa. In pratica, e ti prego di non iniziare a saltellare dalla felicità, Erik ha voluto organizzare una serata per festeggiare il mio compleanno solamente io e lui.
- Cosa cosa cosaaaaaaa???? Oddio dimmi che non sto sognando, dimmi che è successo veramente. Che è successo? Voglio saperlo!
- Se mi lasciassi finire di parlare magari...
- Scusa scusa hai ragione è che sono troppo emozionata. Mi siete sempre piaciuti come coppia, il fatto che ieri lui ti abbia organizzato quella sorpresa ti fa capire che non mi stavo immaginando proprio nulla. A lui interessi... sei sempre interessata. Eri tu che...
- Dicevo... - ignorai quel fiume di parole - mi ha regalato lui l'orsacchiotto con le rose e i cioccolatini, poi mi ha fatto trovare quintali e quintali di sushi per cena cosa che come ben sai adoro e poi niente... siamo stati sul divano, davanti al caminetto,visto che li nevica, a chiacchierare del più e del meno.
- E...? dimmelo ti prego! Aspetto questo momento da una vita. Dimmi che vi siete baciati. Un bacio, uno solo, che sia piccolo o insignificante... basta che mi dici che ci sia stato. Allora?
- Sai c'è stato un momento dove eravamo abbracciati e...
- E??? Non tenermi sulle spine dimmelo, non è difficile. Vi siete baciati o lo hai respinto per la tua stupida idea dell'essere solo ottimi amici?
- E va bene lo confesso... ci siamo baciati...
- EVVIVAAAAAAAAAAA! - Iniziò a saltellare sul letto neanche avesse dieci anni.
- ... E abbiamo fatto l'amore! - dissi a bruciapelo e velocemente come a volermi togliere l'ennesimo sassolino nella scarpa. È già io e Erik la sera prima ci eravamo spinti un un tantino oltre. Non lo avevamo previsto... è successo e basta. Mia sorella Si ammutoli di colpo e tornò a sedersi composta. Mi fissava come a cercare di capire se la stessi prendendo in giro o cosa ma il suo sguardo non mi diceva nulla di buono.
- Ti dispiace ripetere l'ultima frase sorellina? Non credo di aver capito bene. - era seria.
- Hai capito invece... abbiamo fatto l'amore... - attimi di silenzio invasero la stanza fin quando quel silenzio non venne rotto dalla sua risata isterica.
- Bella questa! Se volevi farmi morire di infarto ci sei quasi riuscita eheheheheh - continuó a ridere e io risi insieme a lei, non so perché lo feci, forse per via della tensione accumulata, per l'imbarazzo di voler condividere questa cosa con lei... non lo so... so solo che tornati seria poco dopo e le dissi che non stavo minimamente scherzando.
- Leila ero seria... lo abbiamo fatto! Ieri... oggi... va beh alla mezzanotte insomma, a casa sua. - finalmente capì che ero seria.
- Ma sei diventata scema? Ma cosa ti ha detto il cervello? CHLOEEEEEE
- Che c'è? Hai detto che ti piaceva Erik no? Perché adesso...
- Si, mi piaceva vedervi insieme ma non... cioè Chloe non puoi considerarlo un amico fino a due minuti prima e andarci a letto il minuto dopo. E poi cacchio... hai 15 anni... è presto per la miseria!  - si mise le mani davanti al viso disperata da tale reazione. Mamma mia, mica le ho detto che ho ucciso uno.
- Comunque se può farti sentire meglio... io e Erik ci stavamo frequentanto da più di due mesi ormai quindi non sono stata proprio avventata avventata. È questo il piccolo segreto che ti ho tenuto nascosto. Mi dispiace... so che non avrei dovuto farlo.
- Non ha importanza che vi vediate da un giorno due mesi o un anno, non mi interessa se non me ne hai parlato, avrai avuto le tue motivazioni, ma per fare quello che mi hai appena confessato devo dirtelo Chloe non ci siamo proprio... ma come ti è venuto in mente? - steabuzzò gli occhi - Non ti avrà pressata spero! Dimmi che non ti ha costretta o fatto pesare questa cosa.
- Ma sei matta? È successo tutto così, in maniera naturale, ci stavamo baciando e tra una coccola e l'altra lui mi ha chiesto se poteva spingersi un pochino oltre.
- Un pochino? Non mi sembra sia stato  pochino... -  non capivo se fosse arrabbiata o scioccata.
- Questo era all'inizio poi ci siamo fatti prendere la mano e... e è successo. Non dirmi che non ti è mai capitato...  Non ci credo! Tu e Gideon state insieme da oltre tre anni possibile che voi non...
- Vuoi la verità? mi sono concessa a lui quest'anno contenta? A 19 anni suonati Chloe, non a 15. - rimasi allibita a quella confessione. - Sei una ragazzina ancora non dovresti neanche pensarci ai ragazzi figurati fare certe cose.
- Vogliamo parlarne ancora per molto? La situazione non cambierebbe comunque.
- Devi dirlo a mamma! - sì certo come no.
- E magari anche a papà visto che ci sono no? Ma sei fuori? Non dirò nulla a mamma di questo e tu dovrai essere muta altrimenti ti conviene che inizi a partire già fa adesso. - questa volta fui io ad arrabbiai.
- Non ho intenzione di fare la spia e non ti sto dicendo di dirglielo per farti avere una ramanzina o una punizione.
- E allora perché dovrei dirglielo? cosa hai fatto tu è? Glielo hai detto? Ma noooo certo che no tu sei grande non hai bisogno di mammina.
-  Al contrario... È stata la prima cosa che ho fatto. Sono andata da lei, le ho parlato della mia decisione e lei oltre ad aprirmi le sue vedute mi ha preso appuntamento per delle visite per poter restare in sicurezza. Ecco perché è importante che tu glielo Dica. Non si gioca con queste cose Chloe.
- Come sei esagerata. Per aver fatto l'am...
- Potresti non ripeterlo in continuazione per favore? Mi fa strano sentirtelo dire. Avrei preferito che mi confessassi che avevi iniziato a fumare. Non fumi vero?
- Ho fatto qualche tiro ogni tanto con i miei amici ma no, non fumo. Comunque tu avrai anche parlato con mamma per... beh quella cosa ma perché non potevi chiedere ad altri. Io si, tu sei maggiorenne e quindi potresti...
- Scordatelo! Ti voglio bene ma non ti darò il lascia passare per fare quello che ti pare. Se vuoi parla con mamma e veditela con lei, a me non farmici entrare. Non sono cose di cui voglio intromettermi. Se succedesse qualcosa la responsabilità sarebbe la mia! No no no non se ne parla.
- Vorrà dire che lo terrò per me!
- Sbagli... almeno siete stati attenti? Avete...
- Mmmh... certo che lo siamo stati, non siamo mica due bambini!
- Mmmh... vedendo l'età è da poco che non lo siete.
- Default Leilaaaaa! Io vengo da te per avere un appoggio e tu che fai? Mi critichi?
- Non ti critico tesoro, dico solo quello che penso. Cosa che faresti anche tu se venissi a confessarti una cosa che non sta né in cielo né in terra. Vuoi un mio consiglio? Ormai lo avete fatto non si può tornare indietro è vero ma non è detto che la vostra relazione deve trasformarsi in qualcosa di fisico necessariamente no? Potreste aspettare non trovi? - la guardai come a voler sottolineare l'ovvio.
- Tu stai già pensando a ricederlo vero? - disse di no con la testa esasperata. - Beh almeno questo significa che ti è  rimasto un ottimo ricordo e non un trauma come spesse volte accade. È così? È stato almeno gentile?
- Che c'è sei curiosa adesso?
- Non sono curiosa, mi sto solo preoccupando.
- Non ce n'è bisogno. All'inizio è stato un po'... Mmh... bruttino? Ma poi... oddio se ci ripenso mi manca già.ci sa fare il mio fidanzato sai?
- CHLOEEEEE TIENITELE PER TE QUESTE COSE! Comunque... nonostante io non sia d'accordo e mi piacerebbe tu tornassi di qualche passo indietro, sappi che con me ci puoi sempre parlare e gradirei che mi raccontassi più cose di te in modo che io possa stopparti subito nel caso tu stesso facendo una cavolata.
- Nonostante mi hai appena criticata rimani comunque la miglior sorella del mondo. Ti terrò al corrente di tutto te lo prometto.
- Ti voglio bene anche io scimmietta e mi raccomando testa sulle spalle... sempre.
- Ok!
- Brava. Dai, andiamo  a vedere se hanno bisogno di una mano per i preparativi della festa.
***
POV EMMA
Dopo settimane di incessante lavoro per far sì che tutto filasse liscio eccoci giunti finalmente al grande giorno di Chloe: il suo quindicesimo compleanno.
È la sua prima festa in grande stile ed è parecchio emozionata per l’evento. Papà Killian lo è un po’ meno per via dei “pericoli” che possono danneggiare a detta sua sua figlia, ma ha abbandonato ogni idea di sabotaggio che gli era venuta in mente per lei, ed eccolo mettersi addirittura il vestito elegante per la serata.
- Sei una meraviglia vestito di tutto punto. Non smetterei mai di guardarti.
- Oooh mi dispererei se lo facessi! - mi rispose citando una delle nostre frasi storiche. - anche tu non sei niente male love! Non vedo l’ora di tornare a casa e sfilarti questo adorabile vestitino di dosso.
- Sempre il solito pervertito! - lo baciai - Non credo comunque sarà possibile... Caroline, l’amica di tua figlia rimarrà a dormire da noi...
- Beh? Non vedo dove sia il problema, dormirà con Chloe mica con noi! - mi fece l’occhiolino per poi avviarsi verso la porta. - vi aspetto in macchina con Liam, non metteteci tre anni come al vostro solito, gli invitati aspettano.
Finimmo di prepararci dopodiché tutti insieme raggiungemmo il locale dove si sarebbe tenuta la festa e aspettammo l’arrivo degli invitati. Non dovemmo attendere molto, già dopo qualche minuto qualcuno iniziò ad arrivare.
- ma quanta gente ha invitato? - esclamó Killian vedendo che la gente non smetteva di entrare - tra un po’ il locale esploderà.
- Esagerato! E poi lo sai che tua figlia è come te: fa solo cose in grande stile. A proposito dov’è?
- Guarda a ore tre e la vedrai. Sta parlando con un poco di buono. - sbuffò
- Con un poco di buono? Hai avuto modo di fare la sua conoscenza per caso? - lo presi in giro conoscendo già la risposta.
- No! Puro intuito. Guarda anche quei due laggiù che la stanno guardando con quegli occhi da pervertiti.... tze, li prenderei a pugni guarda. E Erik? Vogliamo parlare di Erik? Quel ragazzino sono più di dieci anni che bazzica per casa nostra... ancora non ha capito che non deve fissarla ad ogni ora del giorno?
- Stai avendo una crisi isterica te ne rendi conto? - Risi. Era troppo bello vederlo così.
- Ci sono troppi ragazzi “maschi” per i miei gusti.
- Senti gelosone, mi è venuta una certa fame, andiamo a mangiare qualcosina? Con la scusa ci facciamo una chiacchierata con Robin e Regina, sono proprio lì al buffet.
- Tu vai, io ti raggiungo non appena la situazione sarà sotto controllo.
- Hai intenzione di fare la sentinella e spiarla per tutta la sera?
- Se sarà necessario....
- Ma finiscila! - lo presi per la cravatta - avanti, vieni con me o niente notte di fuoco stasera.
- Mi stai forse minacciando signora Jones?
- Ooooh certo che sì mio bel capitano! -risi - Andiamo dai, muoio di fame.
Superato l’impatto iniziale anche KIllian si sciolse un pochinino e si godette la festa. Tutti lo fecero, in particolare modo i ragazzi che tra scherzi di compleanno, cacce al tesoro, balli scatenati e video strappalacrime ne combinarono di tutti i colori. Il momento dei regali fu per mio marito la parte peggiore di tutta la serata, lì si rese finalmente conto che la sua bambina non era più tanto bambina. Passò dai dolci ricordi di un tempo quando scartava come regali bambole e orsacchiotti di pezza ad ora che a parte qualche libro gentilmente concesso da Henry e nonna Snow per il resto ricevette borse, trucchi, bracciali,collane, profumi, vestiti e intimo. Beh sull’intimo ci sarebbe da aprire un capitolo a parte per descrivervi la sua reazione ma ormai lo conoscete tutti mio marito e non serve che io lo faccia. Il regalo più apprezzato da mia figlia fu sicuramente la macchina fotografica che sua sorella in gran segreto le aveva regalato. Non ne sapevamo nulla neanche noi ma non sono per nulla sorpresa di quel gesto. Sono cresciute entrambe e a differenza di ogni aspettativa passata si vogliono bene sul serio. Sono unite nell’anima e non posso che essere orgogliosa di me stessa e di Killian per essere stati in grado di tirarle su in questo modo. Certo, ce ne fanno passare di momenti tragici e di sicuro mai smetteranno di farlo ma alla fine sappiamo che su di loro si può far affidamento e questa è la cosa più importante. Dovremo stare molto vicino a Chloe quando Leila andrà via, è molto vulnerabile e non sarà facile per lei allontanarsi dal suo punto di riferimento. Allo stesso tempo però so che è una ragazza eccezionale, sono sicura che imparerà presto a convivere con questa nuova realtà. A proposito di Chloe, mi guardai attorno per vedere dove fosse finita ma non la trovai. Non era né in pista a ballare ne vicino al buffet. Era arrivato il momento della torta e avevo bisogno di lei per farle fare le foto di rito. Chiesi a Regina di aiutarmi a cercarla ma dopo svariati minuti rinunciammo all’idea di trovarla all’interno del locale così provammo all’esterno dove avevamo fatto sistemare delle panchine. Bingooo! Era lì e non era per nulla da sola.
- O SANTI LUMIIIIIIII! - strillò Regina non appena si rese conto che quella biondina ancorata saldamente alle labbra di un certo Erik era sua nipote. Provai a zittirla ma non ne ebbi il tempo e presto ci ritrovammo tutti e quattro a fissarci imbarazzati.
- Mamma! Zia! Non è come.... io non ... Erik diglielo anche tu che.... - stava entrando nel pallone povera piccola. Si sentiva chiaramente in imbarazzo ad essere stata colta sul fatto, lo sarei stata anche io a quell’eta.
- Voi due... - iniziò con il dire Regina ma io la bloccai finendo a caso la sua frase.
- Si.. voi due dovreste venire dentro per la torna. Non possiamo farla uscire se non ci sei tu - indicai la festeggiata. - e tu Erik non puoi non assaggiarla. Il ragazzo fu il primo a rientrare dentro il locale, seguito a ruota da Regina. Stavo per fare la stessa cosa ma mi sentii afferrare per un braccio.
- Mamma scusa... io.... - era impaurita potevo leggerlo dal suo sguardo.
- eiiii non sono arrabbiata! - le sorrisi
- Ah no? - chiese stupita
- Per un bacio? Scherzi? Con Erik poi? Sapevo che sarebbe successo prima o poi. Dimmi solo questo: Va avanti da un po’ o è la prima volta che succede?
- È la prima volta che succede mamma davvero. - rispose con un po’ troppa fretta.
- No... non è così. - sorrisi - Il mio super potere non la pensa allo stesso modo.
- Io...
- Ascolta, è il tuo compleanno, pensa solamente a goderti la festa e a divertirti. Quando sarai pronta, magari domani o dopodomani, visto che ormai l’ho scoperto, magari potremmo parlarne ok? - annuì
- Grazie mamma sei la migliore ma davvero non c’è nulla di cui parlare... è successo davvero solo adesso. Non è mai successo nulla prima tra di noi, te lo giuro! - ma perché continuava a giustificarsi così? Eppure non l’avevo sgridata.
- Cammina dentro avanti, ti stanno aspettando tutti. - si voltò e si avviò verso il locale ma improvvisamente il mio istinto mi disse di formulare ancora un’ultima domanda:
- Chloe aspetta! Me lo diresti se ci fosse qualcosa tra di voi?
- Certo mamma che te lo direi! Lo sai che non voglio tenere segreti con te. Tu non sei come papà a te so di poter dire tutto!
- Tutto tutto?
- Certo che sì mamma: Tutto tutto!
 
Note dell’autore:
Allora... da dove cominciare? Leila è cresciuta e maturata molto, cosa che non si può dire ancora di sua sorella. Ha 19 anni e sta per lasciare casa per spiccare nel mondo del collage. Studierà Giornalismo e seguirà le impronte di suo fratello che ama scrivere. Potrebbe essere una seconda autrice di libri di fiabe? Chissà. La piccola Chloe? Beh la piccola Chloe è sempre il piccolo uragano solo che adesso le cose iniziano a farsi serie per mamma e papà. Ha appena fatto il passo più lungo della gamba e anche se almeno a sua sorella lo ha confessato con i suoi genitori sta mentendo alla grande. L’ultima conversazione madre e figlia ( “mi diresti proprio tutto?” “ si mamma tutto tutto”) che ho scritto alla fine del capitolo vi farà capire su cosa sarà incentrato il prossimo episodio ambientato nel futuro ( non so se sarà il prossimo o il seguente ancora). In pratica Chloe ha iniziato a mentire anche a sua mamma... cosa che faceva raramente. Avrebbe potuto raccontarle almeno dell’inizio della relazione con il suo ex amico d’infanzia Erik; eppure no, a preferito far finta che fosse una cosa del momento. Lo ha fatto per paura o solo per strategia perché non vuole ancora farsi sgamare? E mamma Emma avrà creduto alla sua piccola dolce Chloe? Vi lascio in anteprima quella che sarà la copertina del prossimo capitolo ambientato in quest’epoca e capirete se ci sarà da gioire o meno. Ps. Lo so che i nostri begnamini si son visti poco e niente, ma si vedranno meglio nella prossima parte potete starne certi. Abbiate fede. Spero che comunque questo capitolo vi sia piaciuto... fatemi sapere cosa ne pensate. 
Nekoooooo! Lo so che Chloe, dopo questa avventura con Erik così affrettata, ti starà ancora di più sulle scatole ehehehehehehehe. Immagino ogni tipo di insulto a quella “povera” piccina ehehehhehehe.

ECCO A VOI L'IMMAGINE DI CUI VI PARLAVO... COSA PENSATE SUCCEDERA'?


 
 
  
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