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Autore: Freya Crystal    18/07/2009    1 recensioni
Una missione...un gioco...una sfida. Due persone continuamente in contrasto si ritrovano a dover collaborare in un gioco di squadra per salvarsi la vita...e per capire alcune cose,su cui devono fare chiarezza...
Genere: Generale, Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quistis Trepe, Seifer Almasy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo due

Era dilaniato dal dolore. Sentiva di avere mille coltelli di fuoco conficcati in profondità nella carne,non riusciva a muovere un solo muscolo. Quel bastardo gli aveva legato le mani dietro la schiena e lo aveva ridotto ad un inutile mucchio di ossa rotte. Stava uno schifo.

Ma fu bello riaprire gli occhi e sentire un respiro leggero vicino al suo orecchio.

Capì che Quistis si era addormentata stretta a lui. Le sue braccia non lo aveva mai mollato; solo le sbarre dividevano la loro vicinanza.

In quello stato di agonia il contatto di un'altro corpo gli dava una piacevole sensazione; era confortante sentire un viso appoggiato sulla sua spalla...era cullante sentire un cuore che batteva vicino al suo.

Seifer voleva rimanere così per sempre,non voleva muoversi,non voleva parlare. Era troppo stanco...troppo stanco per provare a fare altro.

Ma poco dopo,riacquistando la lucidità,gli tornò in mente perché si trovava lì. Gli tornò in mente la tortura subita perché non aveva voluto parlare.

Dannazione,avrebbe dato la vita pur di non tradire ancora una volta ciò per cui viveva: i SeeD,le missioni,le battaglie. Rivelare anche delle piccole cose era fuori discussione.

Provò a muovere un po' la testa di lato e vide una cosa che non si sarebbe mai aspettato di vedere: due occhi blu spalancati, ma spenti,persi in meditazione.

-Allora...sei sveglia...maestra.- rantolò Seifer con voce molto roca.

-Si.- mormorò lei,lo sguardo puntato su una macchia del pavimento oltre la spalla del gunblader.

-Perché ti hanno fatto questo?-

-Non ho voluto parlare...e mi hanno fatto la bua...- ironizzò.

-La pagheranno. Gliela farò pagare.-

Seifer rimase colpito dalla decisione di quelle parole.

-Se uscirò vivo da qui...non credo...avrai bisogno...di fargliela pagare tu... Ci penserò io...- sul suo volto comparve una smorfia,il suo inconfondibile ghigno privo di innocenza,sfigurato dalle ferite e dai lividi.

-Usciremo vivi da qui. Usciremo vivi...Stanne certo.-

-E questo chi lo garantisce?-

-Lo garantisce il caposquadra.-

-E se ti sbagliassi?-

- Tu parli troppo.-

-...E' per questo che mi ami?-

Calò il silenzio. Seifer per un attimo non sentì più il respiro di Quistis. Forse anche il suo cuore aveva perso un battito.

-E' per questo che mi ami?- ripeté.

Non una, ma due volte, la ragazza dovette sopportare il peso di quella domanda.

- L'ho detto solo perché non ti uccidesse.- la voce le tremò,ma cercò di farla sembrare decisa il più possibile.

I suoni parevano inesistenti. Nemmeno i polmoni lavoravano per ottenere ossigeno,avevano paura di fare troppo rumore nel respirare.

La discussione fu troncata lì,sul nascere della questione più piccante.

-Io dico che ti ama...- una voce nuova risuonò nell'ambiente.

I due SeeD voltarono la testa. Si erano dimenticati del terzo incomodo: Byron.

Le guance di Quistis diventarono rosse;l'uomo aveva sentito tutto,probabilmente. Ma ricordarsi della sua presenza risvegliò in lei  le forze: aveva una missione in sospeso;doveva darsi da fare.

Seifer non rispose: si capiva chiaramente che avrebbe voluto ridurre l'imprenditore ad una frittata.

-Dovremmo trovarci qui da circa tre giorni,non ho ancora toccato cibo da allora. Perciò dovrò aspettare di essere più in forma. Dopodiché...- Quistis concluse la frase in un sussurro,avvicinandosi il più possibile all'orecchio di Seifer- entrerò in azione.-

*~*~*~*~*

Jin aprì la porta ed entrò nel corridoio illuminato dalla fioca luce bluastra. Erano trascorsi otto giorni ormai da quando lui e i suoi compagni avevano catturato il biondo e la ragazza. Da allora Terry non aveva più fatto torturare nessuno,anche se durante le notti precedenti molti membri dell'organizzazione era passati dalla donna per divertirsi. Presto sarebbe stato anche il suo turno,pensò Jin eccitato.

Il ragazzo era stato nuovamente chiuso dentro la sua cella,non poteva certo rimanere schiacciato contro le sbarre a guardare mentre la sua compagna veniva violentata...

Jin mise un piatto di cibo per ciascuno e notò che l'imprenditore giaceva a terra respirando affannosamente.

"Che inutile sacco di fango..." pensò.

-Ehi ciccione,cos'hai che non va?- chiese infastidito.

L'imprenditore si teneva una mano sul cuore,era sudato e aveva gli occhi chiusi.

-Byron!- la bionda si era messa in ginocchio,aggrappandosi alle sbarre, e fissava il suo compagno di prigionia con estrema preoccupazione.

-Buona bel bocconcino...Adesso vediamo che ha.- la zittì Jin alquanto seccato.

Nell'istante in cui il rapitore entrò nella cella di Byron, Quistis stette attenta a quello che faceva,ai gesti che compiva e alla velocità con cui respirava.

-Su,mettiti seduto.-

L'uomo aveva mosso un piede sulla schiena di Byron per voltarlo,come fosse un ratto morto.

Questi aveva fatto in modo di stendersi molto vicino alla cella della giovane SeeD...

Il nemico stava dando le spalle ad un soldato pronto ad agire.

Fu per questo motivo che si fregò con le sue stesse mani: Quistis lo afferrò per le caviglie da dietro,tirandolo verso di se con tutta la forza che aveva.

La guardia cadde distesa e Byron,con rapidità sorprendente per il suo fisico,balzò in piedi,strappandogli il fucile di mano: i ruoli si erano invertiti.

-Vai all'Inferno!!-

 L'imprenditore tirò un calcio in faccia al suo avversario e lo colpì in testa col fucile,facendolo svenire.

Tre persone in quella stanza erano riuscite nel loro intento.

Byron uscì dalla sua cella e picchiò il fucile sui lucchetti delle celle di Seifer e Quistis.

-Prima scappiamo e poi ti ammazzo- assicurò il gunblader,mentre si rialzava.

La giovane SeeD prese l'arma che l'imprenditore le stava porgendo.

-Sei stato geniale. E lui scherza-si affrettò a dirgli.

Ora spettava a lei mettersi in gioco: Seifer l'avrebbe potuta aiutare solo in parte,perché le percosse facevano ancora sentire il loro effetto su di lui e Byron non era portato per l'azione.

"Ce la farai Quistis!" si disse mentalmente.

Mentre i due uomini avrebbero controllato che il rapitore non si svegliasse la ragazza si sarebbe appostata dietro la porta aspettando l'arrivo di altre guardie.

Infatti poco dopo ne arrivò una,probabilmente insospettitasi  per non aver visto tornare indietro il suo compare.

Ci fu il rumore di un collo che scricchiolava e un corpo cadde a terra.

Quistis riconobbe perfettamente il volto di uno dei suoi stupratori. Lo fissò intensamente,per non dimenticare quel momento,per non dimenticare che era riuscita a dargli quello che si meritava veramente: non una notte di divertimento,ma la morte.

Richiuse la porta. Seifer le si avvicinò e prese il fucile dell'uomo morto; la guardò con il suo intenso sguardo glaciale e magnetico.

Quistis lo aveva dimenticato,ma da piccola adorava quando Seifer la guardava in quel modo: c'era un qualcosa di limpido nei suoi occhi,qualcosa di insolito,che la faceva sentire sua complice. Tra i due c'era sempre stato un legame segreto,un legame sottile che aveva acceso in loro competizione...sfida...gioco...e...affetto.

In quei giorni di prigionia,si erano aggrappati l'uno alla presenza dell'altro,parlando e confortandosi. La missione li aveva riuniti dopo dieci anni:due amici che avevano passato l'infanzia insieme e che si volevano bene ora lottavano per salvare le loro vite.

-Se non vedono tornare indietro nemmeno questo,verranno a controllare in dieci. Perciò dobbiamo uscire da qui!- dichiarò il gunblader.

Quistis annuì;sapeva che non vi erano altre alternative.

-Sicuro di non avere delle ossa rotte?-

-Ho sistemato il braccio sinistro a modo mio,per il resto non preoccuparti.-

-Ragazzi,è arrivata l'ora di lasciare questo posto?- chiese Byron,con tono un po' spaventato.

-Si,proprio così.- rispose Quistis e aprì la porta.

*~*~*~*~*

Si trovavano in un corridoio vuoto,completamente dritto,che conduceva ad un piano più alto.

-Se avessimo le nostre armi potremmo effettuare la junction e per loro sarebbero cavoli amari.-fece Seifer-

Già,aveva ragione... Ma che ne era stato della frusta e del gunblade dei due SeeD?

-Con un colpo di fortuna potremmo ritrovarle,a meno che non se ne siano sbarazzati.- disse Quistis.

-Non ci resta che scoprirlo...Se troviamo qualcuno non gliela farò passare tanto liscia...- la voce del gunblader suonò carica di rabbia; non avrebbe mai dimenticato le percosse che aveva ricevuto e ciò che quei bastardi avevano fatto passare a Quistis;ogni sera arrivavano in tre o quattro,abusavano di lei e la lasciavano senza forze. E lui assisteva a tutto,vedeva ciò che accadeva con i suoi occhi ,sentiva,senza poter impedire quella vigliaccata.

Seifer odiava l'impotenza di fronte agli eventi. Non avrebbe mai più permesso che accadesse una cosa simile.

Mano a mano che avanzavano sentivano che l'odore dell'aria cambiava;salivano sempre più su,verso la superficie.

Sbucarono in una stanza con dei computer e una porta su ambo i lati.

-Ehi voi!! Come avete fatto a scappare!?-

Una guardia si avventò su di loro sparando un colpo. Seifer schivò il proiettile e puntò il suo fucile al petto del nemico; il tiro andò a segno e la guardia cadde.

Byron corse a prendere la sua arma. In quel momento un allarme iniziò a suonare.

Presto sarebbero accorsi i rinforzi...Che fare?

A Quistis venne un'idea:potevano provare a fare la junction con quei fucili,almeno avrebbero avuto a disposizione qualche magia.

-Svelti,nella porta a destra!-

-Sei impazzita,vuoi metterci spalle al muro!?-

-Proviamo ad eseguire la junction!-

-Cosa!?-

-Muoviti Seifer!!-

Quistis trascinò i due compagni nella stanza;doveva essere un dormitorio,considerando che c'erano dei letti. Nel giro di due minuti lei e Seifer erano riusciti ad impostare alcune magie di livello medio e a curare le ferite:adesso erano al massimo delle loro forze. Il risultato ottenuto era ottimo,meglio di quanto la giovane SeeD aveva sperato.

-Se i soldati di Timber non ci hanno abbandonati dovrebbero sentire il suono dell'allarme. Usciamo e andiamo incontro al nemico,dobbiamo tentare;altrimenti chiusi qua dentro non avremo scampo.-

-Bene bene. Un po' di azione!- Seifer aveva recuperato il suo spirito bellico e la sua aria spavalda assieme alle energie. La ragazza si rese conto che un po' gli era mancato vederlo così sicuro di sé.

Byron riaprì la porta con un calcio.

-Blizzara!- urlò Quistis immobilizzando una guardia che si era appostata per dare loro "il benvenuto".

Un'altra di loro sparò alla gamba di Seifer.

-AH!-

L'imprenditore sparò a sua volta e con due colpi perfetti mise k.o le due guardie rimaste.

-Energia!-eseguì prontamente la giovane SeeD sul suo compagno.

-Corriamo,corriamo!!- ordinò Seifer.

I tre sfrecciavano su per corridoi e scalini. Ben presto si resero conto che fermare i nemici non era un'impresa: Cid lo aveva detto.

-Quei bastardi sapevano fare del male solo perché eravamo disarmati o perché ci tenevano legati!- il gunblader era soddisfatto come non mai.

Forse il peggio era già passato...oltretutto Byron si era rivelato bravo a combattere.

Se fossero arrivati in un'area abbastanza grande avrebbero potuto addirittura chiamare un guardian force...

La fortuna doveva trovarsi dalla loro parte:avevano raggiunto una stanza piena di apparecchiature,in essa c'era una finestra: finalmente erano tornati in superficie!

Ma non ci fu tempo per tirare un sospiro di sollievo.

Una tremenda esplosione sbalzò i tre contro il muro.Qualcuno aveva lanciato una granata e decine di cavi elettrici avevano preso fuoco.

Dieci uomini armati iniziarono a sparare.

Seifer,Quistis e Byron si rifugiarono dietro a dei computer.

-Maledetti! Polvere di diamante!- il gunblader richiamò prontamente in aiuto l'algida Dea dei Ghiacci.

Subito comparve una stalattite nel terreno e Shiva,racchiusa in essa come una splendida bambola di cristallo,ruppe la barriera in mille schegge di vetro freddo scagliando una sfera di energia sui nemici.

Il fuoco sprigionato dai cavi elettrici si spense,tra urla di dolore le guardie finirono tutte al tappeto.

-Arrendetevi!! L'esercito vi dichiara in arresto!!- nella stanza entrarono degli uomini in divisa blu.

Alleati,erano alleati!

Ciò significava che erano salvi...

*~*~*~*~*

Furono condotti fuori,all'aria aperta. Byron piangeva di gioia,disperato. Quistis era sollevata,ma ora che poteva rendersi realmente conto di ciò che le era successo,sapeva che sarebbe stata un'impresa ardua dimenticare l'esperienza di prigionia...dimenticare le innumerevoli violenze subite,i volti di quegli uomini  desiderosi del suo corpo che l'avevano usata per i loro scopi carnali e il male che quei maledetti avevano fatto a Seifer.

-Ottimo lavoro caposquadra.- si congratulò con le il capo dell'esercito.-Eravamo appostati in posizione di attacco da otto giorni,facevamo i turni. Ma oramai credevamo che non sareste più ritornati. Invece ce l'avete fatta.-

-La ringrazio.-rispose Quistis,pronunciando quelle parole dal più profondo del suo cuore e mantenendo un'aria composta.

Era tutto finito.

Farx era corso incontro a suo fratello abbracciandolo commosso. I soldati ispezionavano la zona;presto non sarebbe rimasto altro che un mucchio di polvere di quella base.

-Vi tenevano chiusi in celle sotterranee...questi farabutti avevano fatto le cose proprio per bene. Farx ci ha spiegato l'intera faccenda di voi SeeD e del rapimento. Se siete riusciti a fuggire è perché siete  in gamba.-

-Può dirlo forte...-rispose Quistis,l'ombra di un sorriso sul viso.

In quel momento Seifer sbucò fuori dall'edificio;era rimasto dentro con altri soldati a recuperare i corpi dei membri dell'organizzazione e adesso era ritornato.

Il gunblader aveva uno sguardo omicida. La ragazza lo fissò senza parlare;non sapeva cosa fosse potuto succedere.

La risposta le giunse poco dopo alla mente,quando un gruppo di soldati uscì con i corpi di Terry e della guardia dai capelli neri: entrambi erano pieni di lividi e sanguinavano.

Seifer li aveva proprio conciati per le feste. Quistis gli fece un mezzo sorriso,mentre lui gli veniva incontro.

- L'avevo detto che gliel'avrei fatta pagare...-

*~*~*~*~*

-TORNATI!!- Fujin si avventò su di Seifer gettandogli le braccia al collo,mentre Raijin la raggiungeva di corsa.

-F-fujin,calmati!- il gunblader cercò di liberarsi dalla sua stretta ferrea.

Com'era bello ritornare a casa...Quistis incrociò le braccia e sospirò vedendo la scena;si sentiva felice.

Era felice perché Seifer in quel momento stava riabbracciando i suoi due amici.

In quel momento qualcuno si precipitò giù per le scale della hall alla velocità della luce.

Selphie era inciampata sull'ultimo gradino,producendo un grosso tonfo,e Zell era caduto su di lei.

La giovane SeeD si mise una mano davanti alla bocca per trattenere una grossa risata.

-Quistis,stai bene?- chiese Selphie con la sua voce squillante mentre si rialzava.

-Meglio di voi,direi.-fu la risposta divertita.

Sulle scale erano comparsi  anche il preside Cid,Squall,Rinoa ed Irvine.

In breve i due compagni di missione si ritrovarono circondati.

Rinoa si stringeva a Quistis.

-Che paura che ho avuto!Santo Hyne,sei viva!-continuava a ripetere.

La bionda le accarezzava lentamente la testa.

Squall si mise sull'attenti,nel rispettoso saluto che i SeeD rivolgevano ai loro compagni di ritorno da una missione.

-Caspita ragazzi,sembrate ritornati da un centro di benessere!-ironizzò Irvine.

-E' raro vedere Quistis in queste condizioni.- ridacchiò Zell.

In effetti tutti erano abituati a vederla composta ed elegante sia nel portamento,sia nell'aspetto. Ora era sporca,piena di graffi,con i capelli scompigliati e i vestiti strappati. E anche Seifer non era messo meglio.

-Si,hai ragione Zell. Ho proprio voglia di farmi una doccia.- dichiarò la ragazza.

-La missione?? Una noia mortale!! Non aspettavo altro che uscire per rompere un po' di teste e invece...un colpo ed erano già fuori combattimento!- spiegava il gunblader a due attenti Raijin e Fujin.

Tutti lo ascoltavano in silenzio,chi trattenendo un sospiro,chi un commento stuzzicante,chi una risata.

-Vi faccio le mie congratulazioni. Ora penso che avrete voglia di farvi una doccia e di riposare. Tornate nel mio ufficio stasera alle 18:OO.- fece Cid,sorridendo ai due compagni di missione.

-Riposare? Io non sono stanco!-esclamò Seifer.

La bionda levò gli occhi al cielo,era ritornato ad essere il solito spaccone.

*~*~*~*~*

-Grazie a voi l'organizzazione di ribelli è finita. Le guardie sopravvissute sono state catturate e messe in prigione. Farx e Byron vi ringraziano profondamente,dicono che verranno a farvi visita in futuro.-

Quistis ascoltava attentamente,mentre Seifer,che aveva trattenuto di continuo degli sbadigli per la noia,a quelle ultime parole fissò il preside allibito.

-Sappiamo quello che vi hanno fatto...non la passeranno tanto liscia;è garantito.-continuò Cid,il volto che si induriva mano a mano che proseguiva col discorso.

Probabilmente Byron gli aveva raccontato tutto.

La giovane SeeD scacciò i ricordi dalla mente: avrebbe trovato la forza di dimenticare.

-Quello che conta adesso è che siamo salvi e che tutto sia finito per il meglio.-

-Provvederemo a farvi avere due nuove armi. Ora potete andare,ragazzi.- li congedò il preside.

I due compagni fecero l'inchino e uscirono dall'ufficio.

*~*~*~*~*

-Complimenti caposquadra. Ha portato a termine la missione-esordì Seifer.

Quistis gli sorrise.

-Quindi adesso ognuno per la sua strada,come avevi detto...-continuò lui.

La giovane SeeD trasalì;quelle parole le avevano fatto uno strano effetto.

Il gunblader distolse lo sguardo compiaciuto e cambiò discorso.

-Sai,anche io avevo un piano,nel caso il tuo non avesse funzionato.-

-Cioè?-

-Dare la mia vita,in cambio della tua libertà e di quella di Byron.-

-Perché avresti fatto questo?-domandò la ragazza.

-Perché non avrei avuto nulla da perdere. Almeno sarei morto da eroe.-

Quistis non capiva dove il gunblader volesse andare a parare.

-Che senso avrebbe vivere se non importa niente di te alla persona a cui tieni?-

- Seifer,dove vuoi arrivare?.- la giovane SeeD lo fissava con il suo sguardo inquisitore,attento e...attraente.

Il gunblader si passò una mano tra i capelli.

-Diamine...Quistis. E' così difficile da capire o lo fai apposta?- sembrava infastidito

-Cos'è che non ho capito?-

-Che ti sto dicendo che ti amo.-

Quistis smise di camminare,senza rendersene conto. Seifer le si avvicinò,guardandola negli occhi.

Il suo sguardo era deciso e bello come non mai,la perforò nel petto;al posto di due lame di specchi grigi due occhi limpidi e accesi.

-Ti amo.- ripeté. Parole umili. Semplici. Vere .

La ragazza lo fissò per un istante,per essere certa che non fosse uno scherzo, per essere certa che fosse reale.

Si,era tutto vero. Si sentì mancare.

Seifer spezzò le distanze fra i loro visi e la baciò con trasporto. Lei lo fece fare. Era una sensazione piacevole,paradisiaca,in grado di farle vedere le stelle. Avrebbe potuto cadere in ginocchio se il suo cavaliere non l'avesse prontamente sorretta.

-A quanto pare faccio un certo effetto su di te...-ghignò malizioso,con voce calda e sensuale sul suo viso,senza toglierle gli occhi di dosso.

Quistis era praticamente avvinghiata a lui,paralizzata,senza fiato.

-Cucù,torna sulla terra per un secondo. Attendo ancora una risposta...-

- Cosa?...Ti amo...-fievoli parole sussurrate in un soffio. Lei stessa non si era resa conto di averle pronunciate.

Cavolo,lo aveva detto!

Lo aveva detto veramente!?

-Lo sapevo già. Ho fatto bene a chiedere a Cid e ad Edea di mandarmi in missione con te... - sussurrò Seifer,vendicandosi.

"Ma tu guarda che brutto...!"

Quistis sorrise,infiammandosi: proprio per questo lo adorava.

Lo adorava quando la stuzzicava,quando ci giocava d'astuzia,quando si arrabbiava,quando le lanciava occhiatine maliziose...Semplicemente lo amava,si disse,buttandosi a baciarlo.

Avrebbe potuto annegare in lui,il suo era un buon sapore. Si stava bene così,con lui...

Seifer l'aveva spinta contro il muro senza darle fiato.

-A-aspetta...Potrebbero vederci...-ansimò la ragazza.

-E allora?-

-Seifer!... Ricordati che siamo in un corridoio di un'accademia militare!-

-Però ti piace quello che stiamo facendo...-

La mandava in estasi quando faceva così.

-Conosco un posto più adatto...-Quistis gli mise un dito sulle labbra e sorrise furbescamente.

Era veramente sexy quando l'innocenza abbandonava il suo volto; accadeva raramente e allora c'era da impazzire.

Seifer non avrebbe resistito a lungo;aveva sete di quelle labbra rosate,del contatto della sua pelle e di quegli occhi blu e seducenti puntati nei suoi.

Quando raggiunsero la stanza della giovane SeeD,la chiusero a chiave e continuarono quello che avevano cominciato. Senza timore. Senza rimpianto per entrambi.

Per Quistis era facile dimenticare gli abusi subiti tra le braccia di Seifer; pur essendo sfrenato e impaziente il suo cavaliere non la metteva a disagio,la faceva sentire sicura e protetta.

In quel momento tutti i legami del passato fra di loro si erano riuniti.

E ne erano nati dei nuovi.

Seifer e Quistis divennero una cosa sola e furono completi.

Spazio dell'autrice: Dio non potete immaginare quanto mi sono vergognata a postare il finale (me bamboccia sdolcinata e patetica quando scrive queste cose ) L'ho già finita*_* Questa storia si è praticamente scritta da sola in quattro giorni,l'ispirazione è arrivata così...e  ho deciso di aspettare a postarla tutta. Non ce la posso fare,è più forte di me,li vede troppo bene quei due insieme!! XDXD*_* Spero lascerete delle recensioni...^^  Grazie Selhin per il sostegno,apprezzo le tue recensioni,anzi le adoro*_* Sempre precise e utili pe migliorare. Qui ho finito. Baci a tutti^^

  
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