Affinché esisti la luce, anche l'oscurità deve essere presente in egual misura.

Luce, oscurità. Bene, male. Amore, odio. Ogni cosa in questo infinito universo di stelle, si sorregge da questa eterna dualità.

Chi cammina nella via mediana, non ha diritto di esistere. Non può nemmeno essere considerato completo, poiché egli non è né uno, né l'altro.

Ecco perché... io sono il più grande Nessuno di tutti.

Per lungo tempo, ho riflettuto su ciò che sono, osservando quelle placide onde che s'infrangevano in quella noiosa e monotona isola, tinte dalla malinconica luce del crepuscolo.

Osservavo il morire del giorno, rendendomi conto di quanto quel mondo fosse immobile, immutabile.

Le mie ambizioni erano annullate, i miei desideri soppressi. Lentamente stavo iniziando a perdere me stesso.

"Chi sono? Perché esisto? Perché sono bloccato qui?".

La mia vista divenne buia. La voce dei miei amici si allontanava sempre di più...

Sora...

Kairi...

Tidus, Wakka, Selphie...

Nessuno esisteva più. Nessuno poteva aiutarmi, nessuno poteva salvarmi.

Quella oscurità era densa di rimpianto e tristezza. Ero cieco, privato ormai di ogni luce, spaventato da quel torpore, che mi cullava attraverso le melme oscure degli abissi, illudendomi di una falsa pace.

Oramai non riesco più a sentire le loro voci. Posso solo restare qui, immobile, mentre l'oscurità mi consuma.

Cado... cado... nell'oscurità.

...

Mi hanno abbandonato tutti. Ormai sono da solo.

Me lo merito, sono un egoista, ho pensato solo a me stesso, a saziare le mie ambizioni, senza riuscire in nulla.

Ho trascurato tutto e tutti, mi sono distanziato, consumato dall'invidia, geloso della sua radianza.

"Che fai ti arrendi già? Dai Sora... pensavo fossi più forte di così".

Ogni volta che lo sconfiggevo, mi sentivo superiore a lui. Dentro di me ridevo e lo schernivo, rendendomi conto solo in seguito di quanto fossi patetico.

Sora sorrideva, mi guardava con ammirazione e determinazione, si impegnava ogni giorno per superarmi. Più lo sconfiggevo, più diventava migliore di me.

"Smettila..." Volevo dirgli "Non guardarmi così".

Non ero ciò che credeva, io non ero un esempio, non sono un esempio! Io sono solo un vigliacco!

"Non abbiamo più bisogno di te ora" La voce fredda di Sora mi travolse.

"Già, non fai altro che pensare a te stesso" A fianco a lui Kairi, con sguardo deluso "Sei sempre tu, solo tu. Noi non esistiamo per te".

"Hai distrutto la nostra isola, hai ceduto all'oscurità solo per un tuo capriccio. Non meriti una seconda possibilità!".

È vero. È tutta colpa mia, solo colpa mia. Non merito una seconda possibilità... non lo merito. Eppure, qualcuno è ancora lì...

"Ti senti solo vero Riku?".

Era una ragazza con una lunga veste nera e capelli a caschetto corvini.

"Chi sei?".

"Ci siamo già incontrati una volta in passato. Ma probabilmente non ti ricordi di me. Esisto da qualche parte nei recessi del tuo cuore, ma la mia esistenza non è più nota a nessuno. Oramai sono qui da tanto tempo, mentre continuo a vivere nel cuore di chi un tempo mi aveva dato sostegno".

Quella situazione mi sembrava tremendamente familiare. Era come vivere un perenne deja-vu.

"Tu non sei solo Riku. Non lasciare che l'oscurità prenda il controllo di te. Sora e Kairi non ti hanno abbandonato. Ti stanno aspettando, aspettano il tuo ritorno".

"Ma io li ho traditi! Li ho lasciati da soli! Ho sacrificato la nostra armonia, la nostra felicità, solo perché non ero soddisfatto!".

"Per questo ti sto dicendo, che non sei da solo. Non sei l'unico che ha questi pensieri Riku. Anche Sora combatte costantemente contro le sue ombre, contro i suoi dubbi. Anche lui... come te, si sente profondamente incapace. Ma continua a sorridere, continua ad essere ottimista, perché non sopporta l'idea di trascinare gli altri nelle sue stesse paure. E Kairi? Lei forse è quella che più di tutti si sente sola. Sempre lasciata in disparte, quanto invero vorrebbe sempre essere al vostro fianco. Lei comprende che il motivo per cui vive alla vostra ombra è perché volete proteggerla dai pericoli, ma questo la logora... poiché anche lei vorrebbe essere lì con voi, ed essere forte proprio come lo siete voi".

"Come fai a sapere tutte queste cose? Chi sei tu?".

"Io parte di Sora, ed è per questo che sono qui da te ora. Perché per te, proprio come per Kairi, ha un posto speciale nel suo cuore. Siete le persone più importanti per lui, un punto di riferimento, un luogo dove può finalmente lasciarsi andare e mostrare le sue debolezze. In tutti quei sorrisi, in quella sua ostinata spensieratezza, io ho visto tante lacrime e solitudine".

La ragazza scese dall'albero dai frutti stellati. Mi sorrise e si avvicinò a me.

"Sora ha bisogno di te Riku. In questo momento lui è schiavo delle sue più tremende paure. Non lasciare che prenda il totale controllo delle sue emozioni. Non lasciare che la storia si ripeta. Fallo anche per coloro che in passato si sono persi nell'oblio, per colpa delle macchinazioni di chi davvero ha sacrificato ogni cosa per ambizione e potere. Il solo fatto che io sia qui, dimostra quanto tu ci tenga ai tuoi amici, di quanto sono importanti per te. Allora basta esitare Riku... va è salva il tuo migliore amico".

Le parole di quella ragazza risuonarono potenti nel mio cuore. Luce, Oscurità o la Via Mediana. Non importa di che colore è la tua ambizione, finché loro sono nel mio cuore, finché esisteranno i loro sorrisi, allora...

"Posso farcela...".

Sora... sto arrivando.

Ti riporterò a casa.