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Autore: Neko    27/01/2019    2 recensioni
Si ritrovò in un posto oscuro. Un buio così pesante da poterlo quasi toccare. Si sentiva accapponare la pelle. Si abbracciò come a cercare conforto e chiamò a gran voce i nomi delle persone che amava. Nessuna voce rispose però al suo richiamo.
Tutto continuava a essere avvolto dall’oscurità. Poi dei lamenti si alzarono nell’aria, interrompendo quel silenzio innaturale che la circondava, ma che rimpiangeva nel sentire quei gemiti di disperazione e di dolore… Si svegliò di soprassalto, con la fronte ricoperta di sudore e una tremenda sensazione di angoscia.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 40

 

Killian, Emma e Regina percorsero la lunga scala che conduceva ai sotterranei.

Il pirata apriva la fila per fare luce, tenendo la torcia precedentemente presa, ma dovette  fermarsi ad un certo punto. La scala finiva con un muro e bisognava svoltare a sinistra per continuare, cosa che permise loro di dare un’occhiata prima di uscire allo scoperto.

Nella stanza che raggiunsero c’era luce elettrica e per questo motivo, sentendo delle voci, Killian provvide a spegnere la torcia, per non far capire che  degli intrusi si erano intrufolati nel covo segreto del suo alter ego.

La stanza non era molto grande. Poteva essere pressochè grande quanto il salone di casa Swna Jones, solo che era tutto  nero, come il resto della casa. Vi erano anche qui poche cose, un misero letto e poche cose necessarie per far vivere una persona. Non vi volle molto ai tre a capire che quella stanza segregata nelle profondità del castello, sarebbe stata la stanza di Alice.

Potevano vedere chiaramente Killian di spalle e Alice con le spalle al muro che cercava di farsi sempre più piccola.

“Allora mocciosa, hai ancora intenzione di continuare a lungo con questi capricci? Cosa credi che mi possa commuovere e farti tante coccole come farebbe il tuo stupido paparino? Qui hai solo due scelte. O mi obbedisci o passerai la tua intera vita qui dentro finchè non ti deciderai a darmi retta!”

“Io non voglio diventare cattiva! Voglio la mia mamma e il mio papà!” disse la bambina spaventata, ma determinata allo stesso tempo.

Il Dark Killian si spazientì e alzò il braccio per colpira, ma Killian gli fu subito addosso per fermare il suo gesto che avrebbe ferito una delle persone che amava di più al mondo e lui non poteva permetterlo.

“Papà!” urla la piccola Alice “Mamma!” disse poi vedendo Emma correrle incontro e abbracciarla.

“Stai bene amore?” chiese la donna.

“Ho avuto tanta paura! Non mi piace questo papà e nemmeno l’altra mamma. Voglio tornare a casa!” disse la piccola stringendo di più la presa al collo della madre.

“Adesso sei al sicuro!” disse Emma poggiandola giù.

“Ne sei proprio sicura?” chiese dark Killian, che nel momento in cui Emma si era distratta con la piccola Alice, aveva approfittato per catturare Regina e Killian per i suoi scopi. I due erano intrappolati in due bolle fluttuanti e per quanto potessero urlare, niente poteva essere avvertito dall’orecchio umano. In più all’interno della bolla era evidente che della magia oscura stava volteggiando intorno a loro che essi lottavano con tutti sé stessi per non essere sopraffatti dalla magia e rimanere svegli. A Regina sembrò di rivivere il momento in cui anni addietro, l’oscurità aveva provato a prendere possesso del suo corpo, prima che Emma venisse in suo soccorso.

“Davvero pensavate di venire qua  senza poteri e affrontarmi? Cos’è? Desiderio di morte?”

Emma si alzò in piedi arrabbiata e spinse Alice dietro di sé “No, desiderio di proteggere le persone che ami, cosa che tu non sai cosa significa!” disse, per poi  stendere la mano e usare la sua magia, ma niente accadde.

Dark Killian scoppiò a ridere, mentre Emma si prese il polso e guardò la sua mano tremare.

“vedo che la tua paura nell’uso della magia non è ancora scomparso, ma se ti può far stare meglio, anche se fossi stata in grado di usare la magia, qui non avrebbe funzionato. Siete spacciati. Alice sarà mia è sarà la prossima regina di questo mondo una volta eliminata l’altra Emma e io avrò pieno controllo di questo regno e chissà…magari anche di altri!”

“E tu pensi di poter  fare il lavaggio al cervello a mia figlia? È stata cresciuta con dei valori che non sono i tuoi!” disse sicura di sé Emma e ora lascia andare Killian e Regina.

“Mia cara salvatrice. Ha solo 6 anni. Ho tutto il tempo di crescerla con dei cattivi principi  e cancellare dal suo cuore tutte le cose mielose che le avete insegnato.

Emma sentì la bambina stringere la presa sulla sua maglia.

“Dovrai passare sul mio cadavere e non importa cosa farai, io ti sconfiggerò!”

Disse Emma determinata.

“Voglio proprio vedere come farai!” Disse Killian prima di scoppiare a ridere, ma presto la sua risata  gli morì in gola. Si sentì ad un tratto debole e un forte dolore gli attraversò tutto il colpo, partendo dal suo stomaco. Non volendo rilasciò la magia che teneva prigionieri Killian e Regina e si guardò l’addome. Una spada spuntava fuori da diversi centimetri e la riconobbe al volo. “Excalibur!” disse sorpreso, prima di voltarsi e guardare chi aveva osato  attaccarlo alle spalle. “Tu, avevi detto che Excalibur non era disponibile in questo regno!”

“Non era disponibile per te!” disse la dark Emma, spingendo ulteriormente la spada nelle sue carni “Sapevo del tuo piano per farmi fuori. Pensavi veramente che mi sarei fatta eliminare da te  come se niente fossi? Ho cercato in tutti i modi di farti accorgere di me, ma niente, mi hai sempre trattato come spazzatura ed Emma ha ragione. Non ne vale la pena.  Mi odiano tutti e allora perché provare a piacere. Meglio seguire il percorso dell’odio e smetterla di rimanere delusi in continuazione e detto questo. Ti dico addio!”

“No, ferma possiamo trovare un accordo e…” cominciò a dire Dark Killian, ma la dark Emma, con estrema velocità estrasse la spada dal suo addome, per pugnalarlo direttamente al cuore.

Tutti erano rimasti scioccati nel vedere  come la situazione si era capovolta. Erano convinti che fosse il dark Killian da temere, come era successo nella realtà, ma quella Emma li aveva sorpresi e tutti volevano capire il perché.

“Cosa diavolo c’è nella mente di vostra figlia?” chiese Regina sconvolta da quanto aveva visto. “Come la mente di una bambina può architettare tutto questo?”

Killian si rimise in piedi e prese posto davanti Emma e Alice per proteggerle.

Regina fece lo stesso, ma non aveva la più pallida idea di come uscire da quella situazione.

La dark Emma scoppiò a ridere e disse “non avete idea di come di si sente bene. Libera da tutti gli obblighi e dolore che l’amore può portare!”.

La donna fece diversi passi avanti e Killian istintivamente spinse tutti indietro “Ora hai avuto la tua vendetta verso di me o meglio dell’altro me, hai ottenuto quello che vuoi, quindi lasciaci andare!” disse Killian.

“Uhm…quanto mi dispiace, ma…in effetti non mi dispiace affatto. No. Non ho nessuna intenzione di  liberarvi. Volevo eliminare Killian da tempo. Ma non riuscivo ad avvicinarmi mai senza che lui mi sentisse. Voi siete stati perfetti nel distrarlo e permettermi di pugnalarlo alla schiena, ma su una cosa aveva ragione!” disse la dark Emma, spostando lo sguardo sulla bambina “Vostra figlia è preziosa per noi e non posso lasciarmela sfuggire. Con la sua mente da bambina in costante evoluzione, potrebbe cambiare questo mondo in qualsiasi istante e non posso permetterlo. Ma non preoccupatevi. Avrò grande cura di lei, dopo avervi eliminato!” disse  lanciandò verso di loro un raggio di magia, che Emma sapeva avrebbe eliminato loro all’istante. Erano i suoi poteri che stava usando e sapeva che non avevano scampo, ma senza nemmeno rendersene conto, lei rispose con la stessa arma.

Due raggi di magia, nera e bianca si scontrarono e Killian afferrò immediatamente Alice in braccio per allontanarla dalla battaglia quanto più poteva, essendo in una stanza non di grandi dimensioni. Regina disse loro che sarebbero stati più al sicuro sulle scale dove il muro poteva proteggerli da residui di magia che venivano scaraventati durante la lotta tra le due donne.

Alice stringeva forte suo padre per paura e la testa era poggiata sul suo petto, non volendo vedere la battaglia che si stava svolgendo tra sua madre e la dark Emma. Aveva paura che quella situazione sarebbe finita in tragedia e sapeva che se fosse successo sarebbe stata solo colpa sua.

Killian cercava di rassicurarla, ma cercava di seguire la battaglia che vi era tra le due Emma. Questa volta non poteva dire chi fosse in vantaggio, come era capitato con il combattimento di spade e sapeva la ragione. Alice conosceva i poteri di sua madre, quindi a cuor di logica, le due donne avevano la stessa potenza. Qui non sarebbe stato come sempre, cioè il bene che vince contro il male, non essendo la Dark Emma, la vera Emma oscura. La bambina si immaginava semplicemente sua madre con il look oscuro che aveva visto nel libro e cattiva, non conosceva veramente i punti deboli dell’essere cattivo. Quindi era semplicemente una lotta tra due Emma alla stessa potenza e lo si poteva dire dal fatto che usavano le stesse tecniche e la stessa potenza nel medesimo istante. Sembravano una mente sola e nemmeno la resistenza avrebbe fatto la differenza.

Poi uno scoppio fece tremare il castello e qualche pietrolina cominciò a cadere giù dal soffitto.

Le due Emma si erano fermate per studiarsi, ma era chiaro che entrambe cominciarono a sentire la fatica dell’utilizzo della magia.

La dark Emma sorrise “Devo ammettere che la me stessa di un altro mondo è davvero forte ed è davvero divertente combattere contro di te, ma non ti dispiacerà se chiudiamo in fretta!” disse, per poi lanciare sfere di energa che Emma riuscì a parare e a schivare con agilità. La salvatrice rispose al fuoco e la dark Emma si difese esattamente come aveva appena fatto Emma.

“Dobbiamo fare qualcosa. Di questo passo nessuna delle due vincerà. Smetteranno quando non avranno nemmeno più un briciolo di energia in corpo!” disse Regina preoccupata.

Killian lo sapeva, ma non aveva idea di come aiutare sua moglie. Era il mondo di sua figlia, non poteva controllarlo. Killian fissò la sua bambina e pensò alla frase che Emma disse prima di entrare nel castello. La chiave è Alice.

Pensò a cosa volesse dire quella frase , finchè non comprese.

“Ma certo!” disse Killian con un sorriso, sorprendendo Regina “La soluzione è sotto i nostri occhi!”

 

 

  
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