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Autore: hart    01/02/2019    2 recensioni
Un regalo inaspettato da parte di Emma per Regina :)
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Emma bussò alla porta, poi riportò la mano dietro alla schiena a sostenere il peso dell'oggetto che portava con sé. Le tre cifre dorate luccicavano alla luce dei lampioni. Passi assonnati, strascicati, poi la porta si aprì. Emma non poté che sorridere. Regina si stava stropicciando la faccia, aveva i capelli sparati in tutte le direzioni, e la vestaglia era semiaperta, lasciava intravedere il pigiama di seta azzurra sotto, e le lunghe gambe tornite lasciate scoperte. Era la prima volta che la vedeva così.
"Emma..." mugugnò, sorpresa. Non aveva un filo di trucco sul viso, non una traccia del rossetto che sempre le copriva le labbra. Era bellissima. "Che ci fai...?"
Non finì la frase. Emma le piazzò davanti al naso il pacco mal incartato, un gran sorriso sul volto. 
"Buon compleanno!" esclamò, svegliando qualche vicino, probabilmente. Fortuna che Henry era dai suoi.
La fronte di Regina si increspò. La mora la guardò in confusione, come se avesse parlato in una lingua sconosciuta.
"Ma... come...? Chi ti ha detto che oggi... ma che ore sono?"
"E' mezzanotte in punto. Be', lo era quando ho bussato. Ora sarà mezzanotte e cinque. Me l'ha detto Mary Margaret." le spiegò "Ci ha messo un po' a ricordarselo, ma..." si strinse nelle spalle, il sorriso idiota ancora sul viso. Regina prese il pacchetto dalle sue mani, esitando come se temesse che potesse contenere una bomba. 
"Non... non era necessario..." 
Era evidentemente in imbarazzo. Adorabile. 
"Veramente sì. Il compleanno va festeggiato."
"Non l'ho mai fatto." 
"Ora sì." 
Suo malgrado, il Sindaco sorrise. 
"Vieni dentro Swan. Fa freddo." 
Si spostarono nel salone. Emma attendeva con trepidazione che la mora scartasse il regalo, ma lei non pareva intenzionata a farlo. Lo posò sul tavolo e andò a versare sidro in due bicchieri. Gliene porse uno, poi sollevò leggermente il proprio. 
"Alle sorprese, suppongo."
"Alle persone che fanno impazzire quelle che portano i regali non aprendoli." le rispose Emma con un sorriso teso. Regina scoppiò a ridere. 
"Sinceramente? Ho paura di sapere cosa ci sia dentro." rispose bevendo un sorso. Emma finse un'espressione offesa. 
"Cosa credi che sia?!" sbottò, curiosa. Regina strinse appena le palpebre, il sorriso sulle labbra. Emma dovette resistere all'impulso di prenderla e baciarla. Immaginò il sapore delle sue labbra mescolato a quello del sidro. Bevve un lungo sorso. 
"Pesa. Non ne ho idea." ridacchiò poi mentre si avvicinava di nuovo al tavolo e vi posava sopra il bicchiere quasi vuoto, gli occhi sul regalo. "Sei pessima ad incartare regali." 
Emma alzò gli occhi al cielo. 
"Lo apri o no?" 
Regina rise sommessamente e mise mano alla carta. La strappò con deliberata lentezza, tanto che Emma temette che le sarebbe venuto un esaurimento nervoso prima che finisse. E Regina lo sapeva benissimo. Strappò tutta la carta e aprì la busta. Ci rimase di sasso. Con delicatezza, tirò fuori il regalo, mentre Emma si mordicchiava nervosamente il labbro inferiore, sporta verso di lei, le mani nelle tasche posteriori dei jeans. 
Era una foto incorniciata; la cornice era splendida, di legno chiaro, lavorato, intarsiato a formare un motivo floreale anzi, boschivo. La foto ritraeva loro tre. Lei, Henry ed Emma. Henry era in mezzo. Ridevano tutti. La ricordava. Gliel'aveva scattata David con il cellulare, infatti la qualità non era delle migliori. Ma era bellissima. Il regalo era semplicemente perfetto. Alzò gli occhi lucidi su Emma. 
"Io... non so cosa dire." mormorò, la voce incerta. La Salvatrice si avvicinò di un passo, tesa.
"Dimmi se ti piace." 
Regina la guardò negli occhi.
"E' il regalo più bello che abbia mai ricevuto." disse piano. Non si fidava della propria voce. Emma emise un sospiro di sollievo, si rilassò visibilmente. Le sorrise, e il cuore di Regina, come sempre, fece un salto all'indietro. 
"Meno male, non sapevo se... sai, se ne avresti preferito una solo con Henry, ma... insomma, il regalo era mio, quindi mi pareva sensato..." balbettò, le gote che si arrossavano velocemente. Regina sorrise. Si avvicinò a lei e le posò una mano sulla spalla. Fu come una scarica elettrica, ma piacevole. Era sempre così con lei. 
"Grazie, Emma. E' bellissimo." 
La Salvatrice le sorrise, più calma. Le rivolse uno sguardo strano, di quelli che non riusciva a decifrare. 
"Buon compleanno, Regina." 
   
 
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