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Autore: PiperBlue    03/02/2019    0 recensioni
I pensieri nella testa di una giovane ragazza che ha perso l'uomo più importante della sua vita.
Ci sono momenti della nostra vita che sembrano impossibili da superare.
Dedicata a una cara amica
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui non c'è più. La persona che ti ha dato la vita e tutto il suo amore, che ti ha confortata nei momenti difficili, che ti ha spronata a dare sempre il tuo meglio, che ti è sempre stata accanto anche quando non la volevi e la cacciavi, che ha raccolto i tuoi frammenti quando ti sei spezzata, su cui hai sempre potuto contare, se ne è andata.
L'unico uomo al mondo di cui sei sempre stata sicura di poterti fidare. La sola persona nell'intero universo che riusciva a farti piangere e ridere assieme, che ti faceva tanto arrabbiare e si faceva perdonare un momento dopo, non c'è più.
Se ne è andato, lasciandoti completamente sola, in luogo buio e sconosciuto, con mille difficoltà da superare.

Lui, che scherzava nei momenti meno opportuni e poi rideva mentre tu gli urlavi contro scherzosamente. Lui, che sorrideva anche nella più buia delle situazioni e riusciva a risollevarti il morale qualsiasi cosa fosse successa.
Tutto ciò che si è lasciato dietro è un grande, incolmabile vuoto che ora ti sta divorando lentamente.
Tutte le cose a cui pensavi prima, che ti appassionavano, che ti facevano ridere, i tuoi obiettivi... tutto è così inutile e poco importante, adesso che non è più qui con te.

E soffri, piangi fino a farti venire un terribile mal di testa, che comunque ignori. Ti chiedi quando tutto questo finirà. Quando starai meglio come ti dicono tutti. Quando "passerai oltre". Quando smetterai di provare un dolore così forte da strappare l'aria ai polmoni, che stringe il cuore come degli inesorabili artigli di disperazione. I tuoi occhi non sono mai asciutti, perennemente allagati da litri di lacrime salate che rotolano giù per le guance, e terminano il loro percorso infrangendosi al suolo.
Qualsiasi cosa ti ricorda lui (non che tu smetta un secondo di pensarlo), ogni oggetto conserva il ricordo del suo sorriso, ormai sbiadito perfino dalla tua memoria. E vorresti solo sentire il suono della sua voce, la sua risata, il suo abbraccio caldo e rassicurante. Vorresti solo che la porta si aprisse e lui entrasse. Ma non succederà.

E tutti i pensieri una volta felici fanno solo più male. Non sopporti di pensare a lui, perché ti provoca un dolore lancinante in fondo all’anima, ormai esausta e dilaniata dalla sofferenza, ma non puoi farne a meno. Ogni singola altra cosa sembra così sciocca e futile. Non mangi. Non dormi. Soffri e basta.
Cominci a chiederti quante volte gli hai detto che gli vuoi bene. Non abbastanza. Vorresti poterglielo dire ancora.

Precipiti ogni secondo di più in un oscuro pozzo senza fine di desolazione, che ti fa sentire sempre peggio e sempre più irrecuperabile. L’unico che potrebbe salvarti non c’è più.
E hai tanta paura. Paura di andare avanti, paura di non riuscire a superare questa incommensurabile sofferenza. Hai paura di dimenticarlo, dimenticare il suo aspetto, il suo sorriso, le sue risate. Al contempo hai paura di ricordare, poiché ogni ricordo fa male.
Ma soprattutto hai paura del futuro. Perché un futuro senza tuo padre al tuo fianco non può che essere buio, desolato e triste.
 
E tutte le parole di conforto che ti senti dire ti fanno solo infuriare.

“Lui non vorrebbe questo”
“Il tempo cura ogni ferita”
“Devi andare avanti”


Tutti ti dicono che lui è sempre presente nel tuo cuore, ma tu riesci a pensare solo che il tuo cuore straziato trabocca di disperazione e nient’altro. E, comunque sia, non è certo ‘nel tuo cuore’ che tu lo vuoi. Lo vuoi al tuo fianco, come prima, pronto a stringerti in un abbraccio che cancelli tutto il dolore che stai provando. Quanto ti mancano i suoi abbracci…
Poi arriva quello che ti dice ‘ti capisco, so quello che provi’. E a quel punto ti spezzi. Guardi in faccia quella persona, senza un briciolo di emozione negli occhi (la luce in essi si è spenta con lui), e vedi speranza e serenità. Vedi tutto il contrario di te stessa. E non riesci a credere che quell’ipocrita possa avere provato quello che provi tu. E ti arrabbi, ti senti presa in giro, gridi che nessuno può capire e che vuoi solo essere lasciata in pace.

E urli, cacci via chiunque tu abbia mai amato e che adesso ti fa solo stare peggio.
Lui davvero non vorrebbe che tu ti comportassi così, non vorrebbe vederti in questo stato, non vorrebbe che abbandonassi tutti i tuoi progetti per il futuro.
E un sorriso amaro increspa le tue labbra a questi pensieri. Lui vorrebbe… lui non può più volere un bel niente.
 
E la cosa più ironica e triste è che solo una persona potrebbe farti stare meglio. Solo una persona saprebbe cosa dire. Ma non c’è. Ti ha lasciata.
Certe volte ti arrabbi anche con lui. Come ha potuto lasciarti così? Non sapeva forse come ti saresti sentita? Non ti aveva forse promesso che non ti avrebbe mai abbandonata?
Subito dopo però ti rendi conto delle assurdità che stai pensando. Come puoi dargli la colpa? Come puoi riversare la tua rabbia e il tuo rancore su di lui? La verità è che ce l’hai con te stessa, che non sei abbastanza forte da reagire. Che vedi tutte le persone a cui vuoi bene preoccupate per te, per come stai dimagrendo, eppure non ti importa.
Moltissime persone ti circondano e tu ti senti più sola che mai. Ti senti senza speranze, al freddo, al buio e completamente spaesata. Un mondo senza di lui è un mondo freddo e desolato. Un mondo senza di lui non dovrebbe esistere.

Alzarsi dal letto ogni mattina è diventata la cosa più difficile del mondo. Ogni volta che apri gli occhi, per una frazione di secondo, non ricordi e tutto va bene. Poi però realizzi e ti ritrovi a maledire di esserti svegliata nuovamente.
Ti chiedi qual è il punto di andare avanti, ti chiedi quale scopo possa mai avere la tua vita senza di lui, ti chiedi quale sia la ragione di vivere ancora, passando le giornate a usare le poche energie che ti rimangono per piangere.
 
Ormai sono passati mesi, anche se non sai quanti. Il mal di testa è diventato da tempo perenne e hai esaurito le lacrime, ma non ti importa. Non ti importa. Nulla importa. Fuori il sole splende, gli uccellini cinguettano e dentro stai morendo. Lui non c’è più. Il mondo intero dovrebbe essere grigio e spento.
 
Non sei più la persona che eri, non sai se potrai mai tornare a esserlo. Sei solo un guscio traboccante di disperazione. Il tuo cuore è vuoto e straziato, la tua anima è spezzata in due.
Non stai vivendo. Stai solo sopravvivendo.



Ciao a tutti! Questa è una ‘storia’ che avevo intenzione di scrivere da parecchio tempo, a dire il vero. Si tratta di una tematica molto delicata e molto vicina a me. Posso solo immaginare come ci si senta ad attraversare un periodo simile, e volevo condividere i miei pensieri al riguardo. Non voglio offendere nessuno né pretendere di sapere cosa si prova. Non ho l’intenzione di consolare né di deprimere nessuno. Voglio solo esprimere quello che io sento, dedicando questa one-shot a un’amica molto forte che è riuscita a superare un momento davvero oscuro. Ricordate che c’è sempre la luce alla fine del tunnel, anche se non sembra.
Quindi lasciate i vostri commenti, recensite numerosi! Saluti dalla vostra PiperBlue ♥

 
   
 
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