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Autore: Neko    03/02/2019    2 recensioni
Si ritrovò in un posto oscuro. Un buio così pesante da poterlo quasi toccare. Si sentiva accapponare la pelle. Si abbracciò come a cercare conforto e chiamò a gran voce i nomi delle persone che amava. Nessuna voce rispose però al suo richiamo.
Tutto continuava a essere avvolto dall’oscurità. Poi dei lamenti si alzarono nell’aria, interrompendo quel silenzio innaturale che la circondava, ma che rimpiangeva nel sentire quei gemiti di disperazione e di dolore… Si svegliò di soprassalto, con la fronte ricoperta di sudore e una tremenda sensazione di angoscia.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 41

 

“La soluzione è sotto i nostri occhi!” disse Killian, mentre Regina lo guardava confusa.

“ti dispiacerebbe mettere al corrente anche me?!” chiese la donna, prima di spostarsi per un pelo, quando un'altra pietra del muro si staccò e rischiò di caderle addosso.

“La soluzione è Alice!” disse Killian.

Regina sbuffò “Si, ho sentito quello che il fantasma ha riferito ad Emma, ma di per sé cosa vorrebbe significare che la chiave è tua figlia?”

“Devo combattere contro la mamma cattiva?” chiese la piccola spaventata.

Killian si inginocchiò davanti a lei e le accarezzò la guancia “No, certo che no, tesoro. Ma tu puoi aiutare la tua mamma a evitare che si faccia molto male. Vuoi?”

Alice annuì “Ma come?”

“Esatto pirata, come?” chiese Regina, spazientita, non nascondendo che quella situazione non fosse molto di suo gradimento.

“Questo mondo lo hai creato tu, quindi puoi cambiare le cose!” disse Killian.

“Ho già provato a desiderare che la mamma e il papà cattivi sparissero, ma non è successo niente. Forse non è vero che questo mondo l’ho creato io!” disse Alice abbassando la testa.

“Si, si invece. Pensaci amore. Tutte le cose che abbiamo visto, sono cose che fanno parte di te, delle tue esperienze, delle cose che ti piacciono. Le margherite sono i tuoi fiori preferiti, il lago che abbiamo visto è il luogo dove ogni tanto io e te soli,  andiamo a pescare, il castello sulla spiaggia di Storybrooke, dove la mamma ti porta a giocare, sono tutti luoghi ricreati in questo reame, perché sono legati a te in qualche modo!” disse Killian.

“Si, ma le vostre controparti cattive in che modo influenzano Alice? Non vi ha mai conosciuto in  quelle vesti se non attraverso delle storie!” disse Regina.

“Lo so, ma ci deve essere un collegamento!” disse Killian. “se ha preso spunto dai nostri racconti per creare un cattivo, sostitutivo alla regina di cuore, un motivo del perché ha scelto noi due ci deve essere. Perché non il coccodrillo, la fata nera o Peter Pan?!”

“Tesoro, ascoltami bene. Hai paura che mamma e papà possano diventare cattivi e farti del male?” chiese Regina.

Alice scosse la testa “No, loro mi vogliono bene, non lo farebbero mai!”

“Allora perché introdurli in questo reame?” chiese la donna.

Alice alzò le spalle. Regina  sospirò. Se era una cosa inconscia, come potevano trovare risposte in una bambina di sei anni.

Killian cercò di riflettere, lanciando uno sguardo a Emma di tanto in tanto. Vedeva che la donna cominciava a risentire del troppo uso della magia, ma come lei anche la Dark Emma.

“Ok, proviamo così. Quando Henry ti racconta la storia di Peter Pan, o di Elsa e Anna, o del coccodrillo, cosa provi?” chiese l’uomo.

La bambina ci pensò su “Meraviglia! Sono delle belle storie e tu e la mamma siete fortissimi, voglio essere anche io così coraggiosa!” disse la piccola, aggrappandosi a Killian, quando un forte scossone causato dallo scontro tra la magia nera e quella bianca, fece tremare la terra.

“Bene piccolina, ora prova a pensare attentamente. Provi la stessa cosa quando Henry ti racconta la nostra storia come signori oscuri?”

La bambina abbassò lo sguardo e scosse la testa “Non mi piace quella storia!”

“Perché no, tesoro?” chiese Regina.

“perché…perché tu e la mamma non siete voi!” disse la bambina guardando il padre.

“Riesci a spiegarti meglio?” chiese Killian.

“Tu e la mamma vi amate tanto. Fra di voi esiste il vero amore, che dovrebbe essere il bene più forte al mondo, ma l’oscurità vi ha divisi, si è impossessato di voi e siete diventate delle brutte persone. Tu odiavi tanto la mamma e la mamma ha fatto cose brutte ad Henry prendendo il cuore a Violet e provando a uccidere zia Zelena e mi fa paura questa cosa!”

“Perché?” chiese Killian.

“Perché nonostante l’amore che provavate l’uno verso l’altro, siete diventati cattivi. L’amore non vi ha protetto e allora come può proteggere me dal diventare cattiva?” disse la bambina sorprendendo gli adulti.

“Hai paura di fare gli stessi nostri sbagli?” chiese Killian.

“Dite sempre che vi somiglio. Che ho preso da tutti e due, quindi se voi avete ceduto all’oscurità, io come posso non cedere? Inoltre voi due vi siete salvati grazie al vero amore, ma io non ho un vero amore, quindi come posso salvarmi dal fare del male alle persone che amo? Dal fare del male a te, mamma, Henry, Regina, Robin, nonno e nonna e alla mia sorellina? Se mai diventassi cattiva, lo sarei e basta, non ci sarebbe speranza per me. Inoltre con i miei poteri, sarebbe anche difficile fermarmi e io non voglio questo!” disse la bambina impaurita.

“Oh tesoro, questo non succederà mai! Non puoi diventare cattiva!” disse Regina.

“Come puoi dirlo se…”cominciò la bambina, venendo interrotta da Killian.

“Come hai detto tu, ci assomigli. E se dovesse succede, cosa che non è detto, riuscirai a combattere l’oscurità anche tu, inoltre ci saremo noi. Non è il vero amore che c’è fra due coniugi come me e la mamma, ma non c’è amore più vero di quello che esiste tra genitori e figli. Quindi l’amore salverà anche te!”

“Lo pensi davvero?” Chiese la bambina, speranzosa.

“Questo Killian non spiega la presenza dei darlk Emma e Killian. Se la sua paura è quella di diventare cattiva, dovrebbe esserci  un'altra Alice.

“Io non lo sono mai diventata e non riesco a immaginarmici così, ma la mamma e il papà, grazie alle illustrazioni li ho ben presenti, quindi credo che… ho rappresentato loro due perché come ho detto prima, assomiglio a loro!” disse la bambina.

“Altra domanda. Cosa ti ha spinto a far uccidere il dark Killian alla dark Emma?” chiese Killian alla piccola.

“Io veramente non lo volevo! Volevo che sparissero tutti e due, ma fra i due, il papà cattivo è quello che mi faceva più paura!”

“Perché era più cattivo e ha fatto del  male alla mamma!” disse Killian, che non ricevette una risposta dalla bambina, la quale non sapeva che con il suo subconscio aveva un tale controllo di quel reame.

Killian sorrise.

“Lo trovi divertente, ti ha ucciso in fin dei conti, anche se  non eri propriamente tu!” disse Regina stranita.

“Ha protetto sua madre, non potrei esserne più orgoglioso, anche se non era la vera Emma.

“Si ma ora Emma è diventata peggio di Killian dark e vuole impossessarsi di tua figlia e volgerla al male!”

“Certo, la paura ci impedisce di fare molte cose è spesso ha la meglio su di noi ed è quello che sta cercando di fare il suo subconscio. La sua paura di diventare cattiva, in questo mondo sta cercando proprio di renderla tale e forse ci riuscirebbe anche se restasse qui!” disse Killian.

“Lo dico e lo ripeto, odio il paese delle meraviglie!” Disse Regina prima di sussultare per un altro tremore del castello.

“Dobbiamo muoverci, qui il castello sta cadendo a pezzi!” disse Regina.

“Ascoltami tesoro. Devi avere fiducia in me. Sei la bambina più buona che esiste al mondo e sei nata non solo dal vero amore, da dalla figlia del vero amore. C’è così tanto amore nel tuo cuore, che le tenebre avranno difficoltà a farsi spazio e né io, né la mamma lo permetteremo.

“Nemmeno io tesoro! Hai tanti amici che ti proteggeranno e non devi temere che l’oscurità si impossesserà di te, inoltre una cosa è importante perché il male vinca!” disse Regina.

“Che cosa?” chiese curiosa la bambina.

“Lo devi volere. Tu sai la mia storia e sai che sono stata cattiva. Ho avuto la possibilità di redimermi, ma non ho voluto. Non è l’oscurità che si è impossessata di me, sono stata io a sceglierla perché era più facile.

“Stessa cosa io. Quando ero un pirata cattivo, lo sono diventato perché ho voluto, perché essere cattivi è molto più facile che essere buoni. Tua madre non ha mai ceduto all’oscurità, perché lei agiva con amore, sebbene con gli strumenti sbagliati e anche se lei è inciampata qualche volta, si è sempre tirata su, perché non ha voluto cedere, quindi la domanda è semplice. Tu vuoi diventare cattiva?” chiese Killian.

La bimba scosse freneticamente la testa.

“Allora se questo tuo desiderio è forte, vincerai. Come ora, se il tuo desiderio di salvare la mamma è forte, riuscirai ad aiutarla!”

La bambina guardò Killian, poi Regina. Poi guardò sua madre, sia la vera che quella oscura, e le vide cadere in ginocchio, mentre con le mani continuavano a sprigionare i loro poteri.

Si sedette su uno scalino e chiuse gli occhi per concentrarsi.

La piccola venne circondata da un alone luminoso e Killian vide la dark Emma, scomparire.

“Ce l’hai fatta piccola!” disse Killian prendendo la bambina in braccio e dandole un grosso bacio sulla guancia. Poi posò Alice a terra e andò in aiuto di Emma, per sorreggerla.

“Cosa è successo?” chiese la donna confusa, quando vide sparire la sua cattiva se stessa.

“dovrai ringraziare tua figlia. Come ha detto Sarah, era lei la chiave!” disse Killian, non facendo capire niente ad Emma. “Ti spiegherò più tardi!”

Una forte scossa di terremoto fece tremare tutto e mise in allarme i presenti.

“E ora cosa sta succedendo?” chiese Killian avvicinandosi alle scale.

“Mi sembra ovvio. Se le cose nella mente di tua figlia sono cambiate, cambierà anche in questo mondo. Questo castello probabilmente scomparirà a breve, andiamocene da qui!” disse Regina, afferrando la mano di Alice, mentre Killian aiutava Emma a correre.

Mentre il castello crollava letteralmente a pezzi ed Emma, ricorreva a uno scudo per evitare che tutti loro venissero schiacciati dai detriti, i quattro si persero all’interno delle mura, non sapendo più trovare l’entrata da dove avevano fatto il loro ingresso in quella struttura.

“Per di là, vedo la luce del sole!” disse Regina, riprendendo a correre.

Non era l’entrata principale, ma il giardino reale. Era deserto e spoglio, ma qualcosa attirò l’attenzione di Emma mentre correvano. Si fermò di scatto, facendo quasi cadere Killian.

“Love dobbiamo andare, qui sta sparendo tutti!” l’uomo raggiungendo la donna che si era allontanata.

“Che diavolo state facendo? Non c’è tempo!” disse Regina, mentre vedeva il castello scomparire!”

Emma si inginocchiò a terra e raccolse qualcosa che Killian potè vedere un istante dopo.

“Quella è una rosa rossa, ma come…”chiese Killian.

“è il fiore preferito della mamma !” disse semplicemente Alice, facendo comprendere che quella rosa, in qualche modo, era stata piazzata li da lei e che rappresentava la speranza della dark Emma di fare breccia nel cuore del dark Killian, prima di cedere completamente all’oscurità.

“Bene, contenta del ritrovamento, ma andiamo!” disse Regina.

Giunsero presto al ponte, che oscillava per gli scossoni del terreno e tutti si fermarono, ma Emma urlò loro “Andate!”

“sei forse impazzita, non ci reggerà mai!” disse Regina.

“Ti devo ricordare cosa ho fatto quando mi buttato giù dal ponte per imparare usare la magia?” chiese Emma esaspetata.

Detto questo, Regina non ebbe più niente da obbiettare e fece quello che la salvatrice le disse.

Il ponte non crollò, nonostante i tremori, ma finalmente tutto cessò quando arrivarono dall’altra parte.

Tutti si sedettero a terra per riposarsi, fin quando non sentirono le voci dei Charming chiamarli.

“State tutti bene? Qualcuno è ferito?” chiese Snow, che correva, tenendo un panno sulla spalla ferita.

Emma si alzò in piedi e la raggiunse. Snow l’abbraccio e non si accorse nemmeno dei poteri della figlia che la guarivano.

“Direi che l’unica a essere ferita sei tu…o almeno lo eri!” disse Emma sorridendo.

Snow  e David guardarono la spalla della prima e rimasero a bocca aperta.

“Sei stata tu? Ma…ma come?” chiese Snow.

“A quanto pare ho superato il blocco!” disse Emma alzando le spalle.

“Nonna, nonno!” disse Alice, abbracciandoli.

“Però non mi spiego una cosa. I miei poteri ancora non funzionano, come mai la tua magia si?” chiese Regina.

“Perché sono la salvatrice forse?” disse Emma, sapendone tanto quanto lei.

“Io lo so perché!” disse Chloe “Funzionano solo i poteri che sono più forti di quelli di Alice!”

Roni, che aveva abbracciato la madre appena la vide, la lasciò e fece una magia facendo crescere un girasole “è vero. Anche i  miei funzionano!”

“E tu come sai queste cose?” chiese Killian confusi.

Chloe sussultò alla domanda, ma sorridendo imbarazzata disse “Bhe non ci vuole un genio per capire certe cose. Una magia più debole non può sconfiggere una più forte, no?”

Snow e David alzarono le spalle, accettando la spiegazione.

“Eccovi qui!” siete sopravvissuti, fantastico.

Disse una voce.

“è lo stregatto!” disse Roni, prima che esso comparisse, o almeno il suo corpo.

“Ho una sorpresa per voi. Guardate cosa ho trovato tra le cianfrusaglie che ogni tanto mi piace collezionare nei vari reami?!” disse porgendo loro una, tazza.

“Emma la prese e disse “è una tazza da thè del cappellaio matto?”

Il gatto non potendo annuire, fece un pollice in su.

“Guarda al suo interno love!” disse Killian, afferrando una carta fa gioco.

“Credo che per voi sia giunto il momento di tornare nel vostro mondo. Vi farò scortare dal coniglio bianco.

Il coniglio arrivò da loro urlando che erano in ritardo e che dovevano muoversi. Dovettero camminare in fretta perché il coniglio non sembrava tanto intenzionato ad aspettarli e una volta che giunsero alla porta disse loro.

“Eccovi a destinazione!”

“Grazie coniglio bianco!” disse Alice salutandolo con la mano.

“Si grazie e buona fortuna con quello che devi fare!” disse Emma.

“Ehm non devo fare niente!”disse semplicemente il coniglio.

“Allora perché cavolo ci hai fatto correre?” chiese Killian.

Bhe è  il mio personaggio che mi dice di essere così, prenditela con l’autore della prima storia. E a proposito…tenete!” disse il coniglio allungando un orologio.

“Questo è l’orologio che il cappellaio matto ha cosparso con marmellata, credo che sia più simbolico per la storia dell’altra Alice, di quanto lo possa essere un qualsiasi altro mio orologio. Ci tengo tanto quindi ve lo affido con la promessa che salverete i mondi!” disse il coniglio.

“Ci puoi scommettere. La mia mamma è fortissima!” disse Alice prendendo l’orologio.

“Bene ora, andate, andate, andate!” non fecero nemmeno in tempo a girarsi verso la porta, che si ritrovarono in riva al mare, vicino la Jolly Roger.

“Ma come, niente scalinata? Dopo essere caduti nelle viscere della terra, mi aspettavo una scala di cui non si vedeva la fine.

Bhe direi che è meglio così!” disse Snow, seguendo Killian che si stava dirigendo verso la nave.

Una volta sul ponte il pirata era pronto a spiegare le vele, ma Emma fermò tutti.

“Cosa succede?” chiese Regina, sperando che non ci fossero nuove brutte notizie.

“Dato che non ho più paura di usare i miei poteri, direi di creare anche la scintilla del regno di Oz!” disse Emma.

“Mi sembra un’ottima idea!” disse Regina.

Come per la prima scintilla, ci fu un turbinio di luci che rendeva lo spettacolo meraviglioso e una volta che la scintilla fu completata, poterono constatare che questa fosse verde.

“Bene, anche questa avventura è compiuta. Pronti per la prossima terra?” chiese Killian.

“Ci puoi scommettere!” disse Emma sorridendo al marito che aggiunse “Bene, David, leva l’ancora. La foresta incantata ci aspetta!”

 

  
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