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Autore: SideraNoctis84    11/02/2019    1 recensioni
OneShot - Short story - COMPLETA
PAOPU PROMISE
KINGDOM HEARTS 1
RATING: Canon - Shōnen'ai
Riku x Sora
Uno scorcio sugli ultimi istanti tra Riku e Sora, davanti alle porte che dividono il regno dell'oscurità da quello della luce.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Riku, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts
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Sulle Destiny Islands si tramanda una strana leggenda, una leggenda romantica, alla quale per molto tempo non ho creduto.
Pensavo fosse una leggenda per ragazzine, a Kairi piaceva così tanto.
Ricordo quando, sul tramontare di un sole rosso e immenso quanto il Mondo, mi disse sottovoce: «Sarebbe bello se questa leggenda fosse vera.»
Io la guardai e domandai: «Che cosa faresti se lo fosse?»
Kairi mi soppesó per un lungo istante. Era solo una bambina, ma nei suoi occhi lessi qualcosa che non si addiceva alla sua età. Poi sorrise e non rispose alla domanda.
«Sora?»
Alzo il viso, riscuotendomi dai ricordi.
Occhi di ghiaccio, occhi di un blu intenso mi scrutano. Tutt'attorno il mondo si sgretola, l'oscurità si addensa e il mio cuore sanguina.
Quella leggenda… riguarda un frutto, il frutto di Paopu. Fu proprio lui, Riku, a parlarmene.
«Quando due persone dividono un frutto di Paopu sono destinate a stare assieme per sempre. Le loro anime si legano. Nulla potrà mai separarle.»
Quella volta Riku mi spinse a cercare quello strano frutto, tipico delle Destiny Islands, per donarlo a Kairi. Che stupido, pensava che fossi innamorato di lei e addirittura mi minacció di fare il primo passo, che me l'avrebbe soffiata sotto il naso.
Non gli confessai mai i miei veri sentimenti, ciò nonostante, quando mi ritrovai quel frutto giallo tra le mani, una strana idea inizió a farsi strada in me… l'avrei diviso con lui, cosicché le nostre anime non si sarebbero mai perse di vista. Cosicché, qualsiasi fosse stato il cielo sotto il quale respiravamo, potessimo rimanere uniti.
Ma ora…
«Non mollare!» urla Riku, dall'altro lato della porta che separa il regno dell'oscurità da quello della luce.
Lingue di tenebra affiorano alle sue spalle, lo leccano e lo imprigionano, trascinandolo verso l'ignoto.
Non lo rivedrò più. Se riusciamo a chiudere il passaggio Re Mickey, ma soprattutto Riku, diventeranno schiavi delle ombre.
«Spingi!» grida ancora, cercando di opporsi alle lingue catramose che bramano la sua carne.
Non ce la faccio, non riesco ad abbandonarlo così. Il mio cuore si ribella all'idea di chiudere questa porta. Distruggerei il mondo, lo darei in pasto al male, lascerei che gli Heartless divorassero ogni singolo cuore, ogni più piccolo brandello di luce pur di tenerlo con me.
Sono così egoista.
Sono così debole senza di lui.
«Non lascerò che ti sacrifichi.» rispondo, tirando la porta verso di me.
Riku spalanca gli occhi, Re Mickey mi implora di non cedere all'oscurità, di non cedere alla promessa di effimere lusinghe. Ma se chiudessi questa porta, avrei la possibilità di stare con lui ancora?
L'ho appena ritrovato… non posso perderlo di nuovo.
Avverto la gola stringersi per il dolore, le labbra stirarsi in un lamento e una voce, la mia, singhiozzare il suo nome.
Non lasciarmi, penso, non abbandonarmi di nuovo.
Donald e Goofy spingono contro di me, Mickey e Riku usano tutta la loro forza per aiutarli.
Sono l'unico a credere che non sia questa la soluzione? L'unico ad avere questi desideri egoistici?
«Torneró.» la sua voce è come un raggio di sole che illumina la mia mente, ricolma di vorticante disperazione.
«Te lo giuro, Sora.» sorride e una lingua di tenebra lo aggancia al collo.
Trattengo il fiato e le lacrime che minacciano di esplodere, digrignando i denti con forza.
«Torneró e allora saremo finalmente assieme. Ma ora mi devi aiutare, devi tornare in tè e combattere. Altrimenti tutto sarà stato vano, tutto ciò che hai fatto. Pensa alle persone che hai salvato, Sora. Ai legami che hai creato. Sei tu, è la forza del tuo cuore ad aver unito ogni mondo… nient'altro. Non distruggere tutto. Nulla vale tanto.»
«Tu» singhiozzo e vorrei aggiungere “tu vali tanto”, ma ogni parola muore sulla lingua. So che ha ragione, ma è così difficile.
«Sii forte. Il Sora che conosco ha un cuore luminoso e pieno di speranza, valoroso. Il Sora che conosco…»
«Non è vero.» lo interrompo con un sussurro, poggiando la fronte sulla porta «Non sono forte.»
Ripenso al viso di Riku quando divisi il frutto di Paopu con lui. Ai suoi occhi stupiti che poco dopo si fecero lontani e stranieri.
Mi sono sempre chiesto che cosa abbia pensato in quel momento, quali fossero le parole che mi ha negato.
«Riku...» e non riesco più a trattenere le lacrime; anche se le mie braccia spingono per chiudere quella porta, anche se il mio corpo ha deciso di agire per un bene superiore, a discapito di lui, mi sento morire a ogni centimetro guadagnato.
Non stacco gli occhi dai suoi, affogo nel mare tranquillo del suo sguardo e vi leggo ancora una volta quel sentimento straniero di un anno prima.
L'angoscia mi assale.
«Ti troverò.» prometto, mentre la sua immagine si offusca piano piano, mentre i contorni diluiscono come tempera in un bicchier d'acqua.
«Lo so.» sorride dolcemente.
«Sora...» la porta si chiude, Riku viene trascinato nell'oblio.
Rumore di combattimento, Mickey urla qualcosa.
La serratura blocca definitivamente l'entrata.
Silenzio.
Rimango a fissare la superficie liscia e chiara del portale e mi sembra di non riuscire a respirare.
Alle mie spalle, Donald e Goofy festeggiano la vittoria, ridendo e scherzando.
Il mio cuore perde un battito. Una goccia di sudore scende lenta, mentre perdo contatto con il presente, mentre la terra trema sotto i piedi e i miei palpiti, come ruggiti di una bestia feroce, mi riempiono le orecchie.
«Riku.»






Sulle Destiny Islands si tramanda una strana leggenda, una leggenda romantica, alla quale per molto tempo non ho creduto.
Pensavo fosse una leggenda per ragazzine, il sogno di una giovane innamorata.
«Quando due persone dividono un frutto di Paopu sono destinate a stare assieme per sempre. Le loro anime si legano. Nulla potrà mai separarle.» rammento le parole di Riku.
«Nulla.» sussurro,  rialzando il viso alla porta che poco alla volta perde consistenza, sciogliendosi nell'aria.
«Sora?» Goofy mi chiama.
Mi volto, nella mente ancora la voce di Riku.
«Ti vuoi sbrigare?»
«Dove andiamo?» domando svuotato.
Goofy sorride, lanciando un'occhiata furba a Donald: «Ma mi sembra ovvio, alla ricerca di Riku e del Re.»
«Alla ricerca?»
Donald annuisce, incrociando le braccia al petto: «Quanto tempo vuoi ancora perdere? Non abbiamo tutta l'eternità.»
Un sorriso mi sboccia da dentro, prosciugando le ultime lacrime.
«Sí.»






 «Se questa leggenda fosse vera, tu con chi divideresti il frutto Paopu?»
Riku abbassò lo sguardo su di me, soppesandomi per un istante che sembró interminabile. Poi sorrise, uno dei suoi soliti sorrisi, leggero e veloce, volubile quanto il cielo delle Destiny Islands.
«Con nessuno.» affermò sicuro.
«Ma come?» nemmeno con me, pensai contrariato.
Riku tornó all'orizzonte: «Non ho bisogno della promessa di un frutto per sapere che, non ha importanza cosa succederà, torneró sempre da quella persona.»
«Sí ma, da chi?»
Riku sorrise ancora. Rimase in silenzio a scrutare il cielo gravido di vita.
Non rispose alla mia domanda.
«Andiamo a casa.» disse, sfiorandomi la spalla.
   
 
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