Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: giulietta sprint    14/02/2019    0 recensioni
Stavolta la storia non si concentrerà sulle due sorelle di Arendelle ma su un giovane montanaro dai capelli biondi e gli occhi color nocciola: Kristoff.
Noi tutti lo conosciamo come un venditore di ghiaccio, adottato dai troll e grande amico di una renna.
Ma Anna, grazie alla sua enorme curiosità, scoprirà qualcosa su di lui: Le sue vere origini.
Come reagirà a questa scoperta? Affronterà tale passato o continuerà la sua vita quotidiana al castello insieme alla sua principessa e la regina?
Dal prologo:
*- Marius!- urlò la donna con le lacrime agli occhi. Tentò di avvicinarsi ma lo sguardo del marito la fermò- Ce la farò! Tu pensa solo a metterlo in salvo!- Urlò lottando contro il nemico.
La donna annuì e cominciò di nuovo a correre finché non entrò nella foresta,
- Sta scappando!- disse l’uomo dalla folta barba nera mentre lottava contro il marito di lei- Deve essere fermata! Ha un altro neonato!-*
Nota bene: Può essere collegata alla storia “Due principesse e un anello nuziale”
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Anna, Kristoff, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A great little Frozen family '
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Capitolo 10: Piano Strategico
 
Il sole pian piano si fece spazio tra le alte montagne illuminando tutta la vallata. La tenda venne illuminata e il tessuto creò una luce tendente al rosso che svegliò Kristoff. Il giovane si guardò attorno ripensando agli eventi della giornata precedente.
Ancora non poteva crederci... Lui aveva una vera famiglia! Kristoff, il mastro venditore di ghiaccio di Arendelle, orfano e cresciuto da un uomo delle montagne, aveva ritrovato coloro che lo avevano messo alla luce e salvato da un'altra tribù nemica. Si girò e osservò la sua amata dormire beatamente sotto le enormi pelli di animali. Il suo sguardo era sereno e spensierato... come se tutti quei chilometri che aveva fatto fossero stati solo un sogno.
- Grazie...- sussurrò lasciandole un tenero bacio sulla spalla- Grazie di essere così testarda mia adorata principessa-
In risposta Anna fece qualche mugolio continuando a dormire. Kristoff sorrise e le lasciò un bacio sulla bocca prima di decidersi ad alzare per uscire fuori dalla tenda.
Appena fu fuori notò un piccolo pupazzo di neve che gli sorrideva. Non si stupì più di tanto nel vederlo pensando subito che potesse essere un messaggero di Elsa- Sei qui per vedere se stiamo tutti bene piccolino?-
- Kristoff sono io, Elsa- fece il pupazzo con sguardo leggermente irritato per poi cambiare forma e assomigliare di più alla regina di Arendelle.
Il biondo arrossì violentemente e si inchinò ai suoi piedi- M-mi dispiace! Non sapevo che fosse lei... Come... Cosa...- cercò di parlare ma l'imbarazzo lo rese ancora più impacciato del dovuto.
- In questi ultimi mesi ho scoperto molti poteri nascosti...- cominciò la regina- Ma lasciamo stare e dimmi, come state? Anna sta bene?- chiese guardandosi intorno.
- Sta benissimo vostra altezza! Penso che ripartiremo tra qualche giorno perché... Ecco... Ho ritrovato i miei genitori- concluse abbassando lo sguardo. Quella statua di neve era talmente fatta bene da avere lo stesso sguardo profondo della vera Elsa, tanto da metterlo in soggezione.
La statua sorrise poggiando la sua gelida mano sulla spalla del montanaro- Allora non mi preoccupo... Però voglio che tra due giorni siate di ritorno qui... Lo sai che Anna ha bisogno di cure e riposo- lo ammonì.
- Va bene mia regina...- rispose inchinandosi- Tra due giorni saremo di ritorno-
- Oh Kristoff smettila di essere così formale! Siamo una famiglia!- esclamò lei facendo una piccola risata cristallina. Il giovane rimase sorpreso di vedere tale comportamento e la regina se ne accorse- Ti vedo che sei felice... Ed anche io lo sono...- E detto questo sparì in una pozzanghera di acqua.
 
 
 
Ci volle quasi tutta la notte per tornare al suo villaggio. L'uomo dai lunghi capelli neri appena giunse davanti a un enorme casa in legno e pietra e scese dal suo destriero completamente sfinito dalla lunga corsa appena fatta. Era dispiaciuto per averlo fatto sforzare così tanto, ma doveva assolutamente parlare con il suo sovrano.
Erano anni ormai che andava una volta al mese, la sera con la luna piena, ad osservare quella odiosa popolazione... Se fosse stato per lui l'avrebbe già sterminata da tempo ma il suo re preferiva le morti lente e atroci. Gli aveva ucciso tutti gli eredi e voleva vedere le ultime persone di quella schifosa stirpe morire e non lasciare più il segno.
Entrò e la prima cosa che si poteva notare subito in quella enorme stanza era il trono su cui era seduto il suo sovrano, fatto di ossa degli animali più ricercati.
- Oh... Sei già di ritorno?- chiese il capo con sguardo sorpreso.
- Mio signore... Devo informarla di una cosa molto importante- Esclamò il ragazzo inginocchiandosi ai suoi piedi.
- Alzati figlio e parla- disse lui e il giovane ubbidì ritornando ad una postura eretta e ben composta- Sono andato come ogni luna piena da loro- cominciò marcando con disgusto l'ultima parola- E ho scoperto dei nuovi arrivati-
- Dei nuovi arrivati?-
- Un uomo e una donna... Lui è... il figlio di Marius e Laila-
Ci furono lunghissimi minuti di silenzio. Il re guardava il figlio completamente sconvolto- Che cosa? E come è riuscito a sopravvivere?!- esclamò alzandosi e calciando il suo poggiapiedi facendolo finire contro un muro e rompendolo in mille pezzi. Le guardie che erano con loro non fiatarono, spaventate dalla reazione del loro sovrano.
- Dovreste saperlo voi... Io ero appena nato- fece notare il figlio alzando un sopracciglio. Il re si avvicinò e tirando fuori la sua enorme spada di ferro la puntò contro la gola del ragazzo- Non mancarmi di rispetto... Mi avevano detto che erano morti tutti quanti... Convocherò i più vecchi del villaggio per vedere chi tra loro è il traditore-
- E' tempo sprecato padre... bisogna ucciderlo e basta- concluse l'altro senza timore della lama affilata a pochi centimetri dal suo collo- Anche perché è in compagnia di una fanciulla-
- Una fanciulla?-
- Si... è comparsa prima lei e poi è arrivato lui... Da quello che ho capito è sua moglie-
- Abbiamo qualche informazione su di lei?-
- Ho sentito che è una principessa... E tutti e due vengono da un paese chiamato Arendelle-
Il re spalancò gli occhi appena udì quel nome. Abbassò lo sguardo per terra riflettendoci e dopo vari minuti chiamò i suoi uomini per portargli uno dei libri più vecchi che aveva. Quando glielo portarono cominciò a sfogliarlo o arrivando in un punto dove vi era disegnata una cartina- Arendelle!- esclamò leggermente arrabbiato.
- Padre cosa ha scoperto?- chiese il figlio osservando le pagine di quel libro a lui sconosciuto, e dopo aver osservato attentamente rimase sconvolto: Oltre la montagna del nord c'era un piccolo paesino che si affacciava sul mare... sopra il puntino nero vi era un nome: Arendelle- Mi vuole spiegare?- chiese irritato guardando il padre.
- So quanto te figlio- rispose secco sfogliando altre pagine del vecchio volume- So solo che mio padre, cioè tuo nonno, aveva deciso di non varcare più quel confine perché c'era una popolazione troppo forte... quando lui era ancora un semplice guerriero, vide suo padre morire in quella battaglia... Insieme a gran parte dei suoi compagni. Perciò decise che oltre la montagna del nord non si poteva andare e fece uccidere tutti gli uomini che oltrepassarono quel confine... Più o meno dopo la tua nascita nessuno non oltrepassò il confine e così decidemmo di concentrarsi solo sulle popolazioni vicine ai nostri territori.
- Si ma adesso? Cosa ci facciamo con quella donna?- chiese il giovane
- E' venuto con qualcuno?-
- Non mi sembra... Da quello che ho sentito nessuno sapeva del suo viaggio... e l'erede dei Sami era venuto a cercarla... E ha scoperto le sue radici-
Il sovrano fece un sorriso spregevole per poi esplodere in una agghiacciante risata- Perfetto! La prenderemo in ostaggio... Così che anche quella minuscola cittadina cederà al nostro potere e potremo vendicarci di ciò che hanno fatto ai nostri antenati- esclamò eccitato dall'idea che gli era appena venuta in mente- E così potremmo anche uccidere l'erede di quella schifosa popolazione!-
- Quando vuole attuare il suo piano, mio signore?- chiese il giovane.
- Io proporrei di dargli almeno due giorni.... e al tramonto del secondo giorno attaccheremo!- Concluse finendo nel fare una terribile risata malefica seguita dal figlio.
 
 
 
 
 
 
 
***spazio autrice***
Carissimi... saranno ormai passati due anni dall'ultimo capitolo che ho scritto... Ho incominciato l'università e tra le varie cose non ho mai avuto quell'attimo di tempo per buttare giù altri capitoli di questa storia...
È stato difficile anche perché riprendere una storia dopo così tanto tempo ti fa dimenticare di tutta la trama o dei capitoli precedenti... Ma riaprendo il mio vecchio Account di EFP e Wattpad ho capito quanto tutto questo mi mancasse e quanto abbia bisogno di ricominciare a scrivere...
Il mio linguaggio si è trasformato diventando un segno di grafico... e questo mi ha portato ad esprimermi molto di più con i lavori disegnati che con la scrittura.
Ma non potevo lasciare una delle coppie più belle che abbia mai amato... E ho approfittato dell'uscita del trailer di Frozen 2 per riprendere (e per concluderla una volta per tutte) tale storia.
Mi siete mancati tantissimo... E spero che non vi siate dimenticati di Anna e Kristoff.
Un bacio
Giulia
 

 
   
 
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