Film > Il Cigno Nero
Segui la storia  |      
Autore: Giulia_Dragon    21/02/2019    1 recensioni
Ispirato a cosa potrebbe essere successo dopo che Nina viene trovata dai suoi colleghi e da Thomas dopo la fine dello spettacolo.
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Duetto con l'angoscia

-Perfetto- la voce le uscì dalle labbra sottili come un sussurro flebile, interrotto soltanto dal respiro affannoso, dovuto allo sforzo di poco prima.

 

-Cosa?- domandò Thomas più preoccupato del sangue che si stava allargando sul costume da Odette di Nina piuttosto che alle parole della ragazza.

 

-è stato perfetto- sussurrò ancora Nina.

 

La coscienza la stava lentamente abbandonando, non avrebbe resistito lucida ancora per molto.

 

-Chiamate un’ambulanza! Presto!- l’urlo di Thomas fu l’ultima parola che Nina sentì prima di svenire.

 

****

Erica corse dietro le quinte, giusto in tempo per vedere sua figlia, imbragata su una barella e pronta per salire sull’ambulanza.

 

-Aspettate! E’ mia figlia!- la donna si precipitò verso i medici che stavano per caricare Nina che si fermarono.

 

-Se è sua figlia allora può salire- un uomo sulla cinquantina fissava Erica con fare leggermente sospettoso mentre aiutava i suoi compagni a issare la barella sull’ambulanza.

 

La corsa in ospedale fu terribile e frenetica, Erica non riusciva a staccare gli occhi dalla figlia, maledicendo se stessa per tutte le sue mancanze e la sua inspiegabile invidia nei confronti della sua creatura.

 

Non era colpa di Nina se lei era rimasta incinta di quel direttore artistico, non era colpa di Nina se lei non era riuscita a fare carriera come ballerina.

La sua bambina non era colpevole di niente, era stata solo una scusa che lei, Erica, aveva usato per sfogare le sue frustrazione di danzatrice mediocre, che mai sarebbe riuscita, davvero a sfondare.

 

E ora, Nina giaceva lì, su una barella, intubata, con delle fasciature all’altezza della pancia per fermare un’emorragia che avrebbe potuto costarle la vita.

 

L’unico suono che si sentiva era quello delle sirene dell’ambulanza che chiedeva strada.

 

New York sfrecciava fuori dal finestrino, incurante delle angosce di quella donna che non riusciva a darsi pace.

 

-Oh, Nina, Nina, mi dispiace, mi dispiace per tutto. Scusami per non averti capito, per continuato a trattarti come un bambina, anche se ormai sei una donna. Ci sono così tante cose che vorrei dirti, ma non ne ho il coraggio, voglio solo che tu viva. Ti prego, se non vuoi farlo per me, fallo per il tuo sogno. Ti prometto che cercherò di essere meno ossessiva nei tuoi confronti, di darti più ascolto. Lo meriti, bambina mia.

 

Accarezzò appena il viso della figlia continuando a pregare che tutto andasse bene e che si risvegliasse presto.





 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Il Cigno Nero / Vai alla pagina dell'autore: Giulia_Dragon