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Autore: T612    21/02/2019    1 recensioni
Dal testo:
Tony aveva sempre voluto visitare il Wakanda, dubitava che inviando una richiesta formale alla corte reale gli fosse accordato il permesso di oltrepassare i confini di stato, ma evidentemente qualcuno dall’altra parte del mondo desiderava conoscerlo tanto quanto lui voleva mettere gli occhi sul vibranio di persona.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'M.T.U. (Marvel T612 Universe)'
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Avvisi dalla regia:
Revisionando il capitolo 12 di un’altra mia storia (Till the end of the line) mi sono resa conto che mancava qualche precedente… poi sono iniziate le speculazioni, il mio cervello ha preso la tangente e ne è venuto fuori una sorta di spin-off collegato ma autonomo.

Per facilitare la comprensione: secondo la mia versione dei fatti alla firma degli Accordi non c’è stato nessun attentato, di conseguenza l’intera vicenda subisce una leggera modifica che verte in favore del ComicVerse.
Detto questo, buona lettura.
_T




12 luglio 2016, Palazzo Reale, Wakanda

Tony aveva sempre voluto visitare il Wakanda, dubitava che inviando una richiesta formale alla corte reale gli fosse accordato il permesso di oltrepassare i confini di stato, ma evidentemente qualcuno dall’altra parte del mondo desiderava conoscerlo tanto quanto lui voleva mettere gli occhi sul vibranio di persona.
Una Dora Milaje l’aveva scortato di persona fino al laboratorio appena aveva messo giù piede dall’aereo, intimandogli di non toccare nulla fino all’arrivo del capo ricerche… raccomandazione inutile, dato che Tony aveva smesso di ascoltarla appena aveva posato gli occhi sul paesaggio ipertecnologico visibile dalla finestra panoramica, un sorriso esaltato a trentadue denti, fremendo iperattivo come quando da piccolo suo padre lo portava nel suo laboratorio.
Il Wakanda era almeno diecimila volte meglio di come gliel’aveva sempre descritto suo padre… descrizioni riportate una ventina d’anni prima, dovevano pur esserci state delle migliorie in quel lasco di tempo, ma doveva essere già tutto straordinario e avanti nei tempi anche allora.
-Tony Stark!
Fa appena in tempo a voltarsi in direzione della porta che una ragazzina lo raggiunge di corsa, afferrandogli una mano scuotendola energicamente, se possibile ancora più esaltata di quanto lo fosse lui, ipotizzando che fosse lei il motivo per cui gli era stato permesso di oltrepassare i confini.
-Lode a Bast! Tu sei qui, nel mio laboratorio!
-Tu saresti…?
-Shuri, la principessa. -specifica il titolo senza far scomparire il sorriso dalla sue labbra. -Hai conosciuto mio fratello T’Challa e sua moglie Ororo a Vienna alla firma degli Accordi.
Tony associa i nomi ai volti, ripescando dai recessi della sua mente i fotogrammi del re reggente affiancato da una bellissima donna dai capelli bianchi1… il giorno della firma degli Accordi non era esattamente dell’umore giusto per darsi alle relazioni pubbliche, si era trattenuto il tempo necessario per firmare e stringere un paio di mani, conservava un vaghissimo ricordo dei regnanti in quell’occasione.
Nei mesi successivi al funerale di zia Peg, con lo scoppio effettivo della Guerra Civile, il sonno già carente di Tony si era estinto completamente nel progredire dei mesi… in una delle tante notti insonni si era ritrovato a progettare una nuova tipologia di armatura, schizzando e trascrivendo le sue idee per il progetto in cantiere, accumulando una pila sostanziosa di ipotesi confermabili solo dopo uno studio attento del secondo elemento alla base del suo progetto. Per sua sfortuna, e fortuna sotto certi punti di vista, il vibranio era reperibile solamente nella terra d’origine ed ottenere il permesso della corte reale per varcare i confini era estremamente complicato, ritrovandosi a ringraziare mentalmente la sua reputazione di genio che lo precedeva anche all’estero, tenendo a bada le altre dicerie sul suo conto, garantendogli quel raro permesso per una visita “a scopi scientifici”.
Aveva esposto le sue teorie ed ipotesi ad una Shuri elettrizzata, che assecondando la sua scarica creativa, aveva iniziato a mostrargli di persona ogni singolo utilizzo e potenzialità del metallo, ipotizzando e teorizzando le reazioni del vibranio se esposto o alimentato dall’elemento creato da Stark, aprendo una miriade di nuovi utilizzi e possibilità.
A fine giornata Tony teneva tra le mani soddisfatto un prototipo olografico e presumibilmente funzionante della Mark 502, una perfetta combinazione tra le potenzialità delle nanoparticelle di vibranio e l’energia illimitata dello Starkium, stancamente esaltato per i recenti sviluppi come non si sentiva da molto, forse troppo tempo.
-Il signor Stark può ottenere una sorta di proroga di soggiorno? -chiede Shuri a fine giornata, quando T’Challa li raggiunge varcando la porta del laboratorio, controllando cosa si fossero messi a fare tutto il giorno di così importante, al punto da saltare il pranzo in favore degli spuntini sporadici assimilati tra una tazza di caffè e un nuovo test sperimentale.
-Dovrei concederla?
-Assolutamente si, guarda! -esclama Shuri indicando la proiezione olografica che Tony teneva tra le mani. -Mi… ci servono un paio di giorni per costruirlo e Stark non dispone delle nostre tecnologie a New York per riuscirci da solo.
-Stark? -il re si volta nella sua direzione, rendendo implicita la domanda di conferma, chiedendogli se valeva veramente la pena di concedere ad un completo estraneo il permesso di soffermarsi per più di 18 ore sul suolo wakandiano.
-Devo ammettere che qui avete un bel parco giochi… e poi la Corona è in affari con le Stark Industries dai tempi di mio padre, prometto di non ficcare il naso su ciò che non mi riguarda. -afferma gesticolando con le mani a sottolineare il fatto che lui si chiamava fuori da qualunque bega politica.
-Ha già visto cose che non avrebbe dovuto vedere, vero?
-Probabile. -si ritrova costretto ad ammettere, posando lo sguardo sui pendenti a forma di artiglio che T’Challa indossava anche in quel momento. -Shuri mi ha mostrato un prototipo, l’abbiamo usato come base per questo gioiellino.
-Gli ho mostrato il funzionamento della tenuta… puramente per scopi di ricerca, fratello. -interviene tempestivamente la principessa indicando l’ologramma dell’alloggio per nanoparticelle, lasciando intendere quanto lei si fidasse di lui, al punto da mostrargli i nuovi upgrade per la tenuta della Pantera Nera.
-In questo caso gli Accordi cosa prevedono, Stark? -chiede il re con tono diffidente riferendosi all’armatura di Pantera Nera, studiandolo attentamente mentre Tony soppesa le parole che sta per dire, consapevole che le sue prossime azioni potrebbero determinare l’inizio di una potenziale guerra con il Wakanda.
-Me lo dica lei Altezza, era presente alla firma a Vienna e ricordo che non ha dichiarato nulla… né lei né sua moglie. -risponde mantenendosi vago senza esprimere un’opinione, in attesa di capire le intenzioni di T’Challa riguardo alla questione degli Accordi.
-Per quanto mi riguarda, il Wakanda non si occupa ed è esente dalla politica estera.3
-Allora condivido la sua opinione Altezza, le consiglio solamente di non utilizzare i vostri “fattori super” in suolo americano, sarei costretto ad arrestare lei, sua moglie e chiunque infranga la legge attuale… non ci tengo particolarmente a compromettere anni di affari e cortesie per una stupidissima firma. -commenta con una scrollata di spalle, mostrando un sincero ribrezzo all’idea di una tale eventualità, notando le spalle del re che si rilassano impercettibilmente una volta appurate le sue intenzioni pacifiche.
-In questo caso può restare, può anche operarsi qui se lo desidera. -concede T’Challa indicando il prototipo dell’alloggio per nanoparticelle. -Ovviamente il Wakanda non c’entra nulla con i suoi upgrade.
-Ovviamente. -afferma sorridente in risposta. -Grazie per l’opportunità, Altezza.
-Arrivati a questo punto possiamo abbandonare le formalità, Tony. Sappiamo entrambi che da questa collaborazione ne beneficiamo entrambi. -afferma stringendogli la mano.
-T’Challa, credo proprio sia solo l’inizio.



Note:

1. Visto che mi baso/mi rifaccio ai fumetti e all’altra storia in corso: secondo la mia versione dei fatti non c’è mai stato l’attentato a Vienna, T’Challa è già il re del Wakanda da un bel po’ ed è già sposato con Ororo (Tempesta degli X-men per i meno ferrati in materia).

2. Mi piace pensare che la Mark 50 (l’armatura visibile in Infinity War) nasca in Wakanda, come tecnologia è molto simile e, sotto sotto, spero di avere l’occasione di vedere in futuro Tony, Bruce, Strange, Reed Richards e Shuri nello stesso laboratorio.

3. Nella Guerra Civile fumettistica T’Challa si astiene dalla “politica estera”, ma verso la fine del conflitto prende le parti di Steve.

   
 
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