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Autore: fenris    21/02/2019    3 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Effetto farfalla o credi nel fato?

Jiraya era puntuale come sempre per il suo incontro con l'Hokage riguardo l'investigazione del Kyubi. Però, stavolta c'era qualcosa di diverso. La prima differenza, più difficile da notare, era lo sguardo eccitato che aveva in faccia. Era ottimo, significava che il Sannin aveva raggiunto un traguardo importante nella sua ricerca. Il che avrebbe potuto spiegare la seconda differenza, Inoichi Yamanaka e Anko Miratashi dietro di lui.

“ Ce l'ho, sensei!- dichiarò entusiasta l'uomo- ho la prova definitiva che discolperà gli Uchica, e indicare il vero colpevole dell'attacco del Kyubi!”.

“ Queste sono ottime notizie, Jiraya. Non solo potremmo mettere fine ai sospetti di Danzo del clan, ma potremmo finalmente chiudere il capitolo più oscuro di Konoha”, rispose Sarutobi prendendo una boccata dalla sua pipa.

“ Anko, mostragli il rapporto.”, chiese Jiraya. La ragazza annuì e passò all'Hokage una cartella con vari files dentro. Hiruzen li lesse, e gradualmente, il suo umore si rabbuiò mentre l'espressione divenne più grave. Una volta concluso guardò l'allievo.

“ Perciò pensi che il responsabile dell'attacco fosse... Orochimaru?”.

“ Ascolti, Hokage- sama, so che sembra costruito sul momento, ma mettendo tutte le prove insieme ha perfettamente senso.”, spiegò celermente la ragazza.

“ Illuminatemi quindi.”, Jiraya si schiarì la gola e cominciò a spiegare.

“ Ho investigato quel misterioso gruppo di mercenari, l'Akatsuki, per gli ultimi quattro anni. Come vi ho detto prima, erano interessati nei Biju, e spesso assumevano ninja traditori tra i loro ranghi. Indovini chi c'era tra di loro? Il serpente bastardo stesso.”.

“ Jiraya- sama ha portato un ninja traditore senza nome al settore Torture e Investigazioni un paio di mesi fa. La mia squadra e io abbiamo controllato la sua mente, facendo delle scoperte interessanti- continuò Inoichi- la prima, come detto da Jiraya, fu che Orochimaru è parte dell'Akatsuki. Ho potuto vedere vari ricordi non solo indossare la divisa dell'organizzazione, un mantello nero con nuvole rosse, ma avere incontri con vari membri. Ma non ha mai incontrato più di un membro per volta.”.

“ La seconda è che Orochimaru ha creato un proprio villaggio da qualche parte, 'Otogakure', o qualcosa di simile- aggiunse l'ex allieva del Sannin- ritengo dovremmo trovare quel posto il prima possible prima che si trasformi in un grosso problema.”.

“ Mentre queste scoperte sono indubbiamente importanti, non riesco a vedere la connessione tra Orochimaru e il Kyubi.”, commentò l'Hokage.

“ Non vede, sensei? E' ovvio che Orochimaru era un membro dell'Akatsuki prima di andarsene da Konoha. Oltre alle proprie ambizioni, voleva diventare Hokage per aumentare le risorse dell'organizzazione e avere accesso al Kyubi. Ma le cose non sono andate come sperava, disertò e un anno dopo, quando il sigillo di Kushina era più debole, ritornò, si infiltrò nel luogo ove si trovava uccidendo le guardie, la prese e rilasciò il Kyubi.”. Anko si intromise nuovamente.

“ Ci pensi, Hokage- sama, Orochimaru era l'uomo perfetto per il lavoro. E' un ottimo infiltratore, conosce Konoha dentro e fuori meglio di chiunque altro, ed è abbastanza forte per competere con il più potente dei nostri ANBU.”.

“ Dopo aver distrutto Konoha, avrebbe dato il Kyubi all'Akatsuki, prendendo due piccioni con una fava. Ma ancora una volta, non contò sull'intervento di Minato, che probabilmente lo sconfisse e sigillò il Kyubi dentro Naruto, fermando i suoi piani. E ora sta costruendo un nuovo villaggio in modo da creare un'armata e provare nuovamente a distruggere il villaggio e reclamare il Kyubi.”.

“ Mentre queste sono deduzioni ragionevoli, c'è ancora il mistero di come Orochimaru abbia potuto mettere il Kyubi sotto controllo. E' risaputo che i normali genjutsu, non importa quanto potenti, difficilmente funzionino sui demoni, e che gli unici due uomini capaci di controllarli erano Hashirama- sensei e Madara, ninja di molto superiori a Orochimaru.”.

“ Si sa che stava sperimentando con le cellule di Hashirama- sama, e sappiamo che ha avuto almeno un successo nella forma di Tenzo. E se quello stronzo avesse finalmente perfezionato il processo e ottenuto il potere del primo Hokage?”, suggerì Anko.

“ Una teoria terrificante, ma improbabile. Se avesse avuto il potere di Hashirama- sensei così a lungo, l'avrebbe già usato contro di noi- controbattè il Terzo- mentre avete fatto tutti un lavoro encomiabile, temo non sia abbastanza per mettere pubblicamente gli Uchica oltre ogni sospetto- Anko imprecò sottovoce, Jiraya guardò il pavimento e Inoichi rimase neutrale- ma avete fatto un buon lavoro con questa investigazione. Questa 'Otogakure' è qualcosa che necessita ulteriori investigazioni. Inoichi, tu e il resto della divisione TeI dovreste continuare a estrarre tutte le informazioni riguardanti il problema che potete dal prigioniero. Voglio aggiornamenti giornalieri.”.

“ Sì, Hokage- sama!”, Inoichi e Anko risposero all'unisono, lasciando poi l'ufficio.

“ Jiraya, abbiamo bisogno solo di un altro pezzo per finire il puzzle: il modo usato per controllare il Kyubi. Se puoi scoprirlo, possiamo concludere l'investigazione e indicare Orochimaru come il colpevole dell'attacco.”.

“ Lo farò, sensei. Non mi fermerò ora che siamo così vicini a finire.”, confermò Jiraya.

“ Nel frattempo, utilizzerò le informazioni che hai raccolto per fermare Danzo dall'infastidire il clan Uchica. Sei congedato.”.

“ Un'altra cosa, sensei.”, menzionò Jiraya.

“ Mhh?”.

“ Le mie indagini sull'Akatsuki e i Jinchuriki mi hanno portato a... interessanti scoperte tangenziali.”.

“ E sarebbero?”.

“ Suna ha creato un Jinchuriki?”. Hiruzen inarcò un sopracciglio.

“ Hai qualche informazione?”.

“ Sì, il suo nome è Gaara, ed è il più giovane figlio del Kazekage. Sembra stia facendo del suo meglio per mantenere lo stato di Gaara un segreto, ma il ragazzo ha parecchio problemi a mantenere il suo demone sotto controllo, e queste cose non si possono nascondere facilmente. Presumo sia il risultato di un pessimo sigillo. Per di più stiamo scoprendo solo ora di questo. Solo i Kami sanno quanto questo bambino sia stato un Jinchuriki.”.

“ Ancora notizie preoccupanti. Sapevo che Suna aveva il Monocoda sotto controllo, ma non che fosse sigillato in una persona. Se hanno deciso di creare un Jinchuriki ora... non voglio pensare alle implicazioni.”.

“ Sappiamo che Suna è il più debole dei cinque grandi villaggi ninja. Magari hanno deciso di usare il loro demone per apparire forti, sia ai nemici che a potenziali clienti.”.

“ Persino in quel caso, non è qualcosa che possiamo permetterci di sopravvedere. Jiraya, preparati per un viaggio a Suna. Una volta che tutto è sistemato, controllerai il Jinchuriki e soprirai le ragioni dietro la sua creazione. Suna è nostra alleata e odierei pensare stiano complottando contro di noi, ma non si può mai essere troppo sicuri.”.

“ Capito, sensei.”.

                                                                                                                                  *****

“ Arte del fuoco: Tecnica della palla di fuoco suprema!”. Shizune saltò in tempo per evitare la palla di fuoco, che esplose contro il terreno qualche metro da lei. Il suo avversario era un ragazzo con capelli corvini tenuti in una coda e occhi neri, con addosso la giubba dei Chunin di Konoha sopra la maglietta. Suddetto avversario prese vantaggio della polvere alzata dalla palla di fuoco e corse verso di lei a una velocità impossibile. Due kunai si scontrarono l'uno contro l'altro ripetutamente, riempiendo l'aria con taglienti rumori metallici. Shizune saltò all'indietro, e mentre era a mezz'aria, lanciò una serie di senbon all'avversario dal suo sparaaghi da polso. Il ragazzo saltò a sua volta per evitarli, e usò un altro kunai per parare quelli che non potè evitare. Appena Shizune toccò il terreno, sentì il suono di shuriken venirle contro. Le stelle metalliche colpirono il loro bersaglio, che sparì in una nuvola di fumo lasciando un tronco.

Prendendo rapidamente la sua arma dal tronco, il giovane avversario di Shizune si guardò intorno, provando a trovare la ragazza. Le sue orecchie avvertirono un fischio tagliente che segnalò una raffica di senbon in arrivo. Attivando lo Sharingan, il giovane ninja lanciò dei kunai che fermò il movimento dei proiettili e li fece cadere a terra. Shizune riapparve subito dietro l'Uchica, formando una serie di sigilli.

“ Arte dell'acqua: Muro d'acqua!”. Le sue guance si riempirono, fino a quando non espulse dalla bocca un forte flusso d'acqua contro l'Uchica, che improvvisamente si trasformò in uno stormo di corvi, che volarono in diverse direzioni. Shizune formò rapidamente un'altra serie di sigilli e gridò 'Kai!', facendo sparire lo stormo. Sapendo dov'era Itachi, si girò rapidanmente per colpire con un calcio alto, rapidamente parato dal braccio di lui. Il ninja medico e l'Uchica si scambiarono calci e pugni, fino a quanto Shizune non lo fece scivolare. La castana lo atterrò rapidamente, evitando il contatto visivo.

“ Penso sia finita.”, dichiarò, puntando un kunai alla gola del ragazzo.

“ Immagino di sì.”, le concesse Itachi. Shizune si rimise il kunai in tasca, e lo aiutò a rimettersi in piedi.

“ Bello sparring, Itachi- kun.”.

“ Grazie, Shizune- san. Stavolta sono riuscito a resistere senza usare lo sharingan per cinque minuti!”, disse il ragazzo orgoglioso.

“ Sono sicuro saranno dieci minuti la prossima volta!”,rispose la kunoichi, sorridendo.

“ Eh, non sono ancora sicuro. Non riesco a batterti neanche con lo sharingan.”.

“ No, ma lo farai. Stai migliorando a un ritmo molto rapido, che non è una sorpresa, considerando quanto rapidamente hai guadaganto una promozione! Sono sicuro diventerai un jonin molto prima di me, ah.”.

“ Già...”, disse pigramente il ragazzo, grattandosi la nuca.

“ Per di più posso dire che oggi non eri totalmente concentrato.”.

“ Davvero? Pensavo di essere concentrato come sempre...”.

“ Itachi- kun, non puoi mentirmi. Posso vedere che qualcosa ti preoccupa. Puoi dirmi cos'è?”, la domanda di Shizune incontrò il silenzio quando il prodigio degli Uchica guardò l'erba sotto di lui e si sedette. La ragazza si sentì in colpa per obbligarlo a parlare di qualcosa con cui non era per niente a suo agio. Si sedette accanto a lui

” Scusa, Itachi- kun, non era affar mio chiedere. Se è qualcosa di personale...”.

“ Shizune- san, qualcuno ti ha mai obbligato a fare qualcosa che non volevi?”. Shizune fu sorpesa dalla questione, e si chiese se il corvino avesse qualche problema coi genitori.

“ Beh... no. Sono fortunata che non mi sia mai successo.”.

“ B- beh, è che...”, Itachi borbottò un po'. Non aveva parlato di questo con nessun altro, neanche Shisui, suo cugino e migliore amico. Però, c'era qualcosa su Shizune e il suo comportamento amichevole che rendeva più facile parlare con lei di problemi personali,” I miei vogliono che diventi un ANBU.”.

“ E tu non vuoi.”, concluse Shizune.

“ Esatto. So che tipo di missioni fanno gli ANBU, e non voglio fare quello, non ancora per lo meno.”, mentre era tecnicamente vero, Itachi lasciò fuori l'altra, moltro più importante ragione per cui non voleva entrare nel corpo.

“ Beh, direi che gli Anbu beneficerebbero parecchio di qualcuno del tuo talento, Itachi-kun. Sono sicuro verrai promosso capitano in breve tempo- rispose la ragazza, facendo sospirare di nuovo il giovane shinobi- comunque, se non è quello che pensavi di fare... hai altre idee?”.

“ Beh, stavo pianificando che, dopo essere diventato jonin, avrei chiesto per una squadra di genin da allenare. Mi è sempre piaciuta l'idea di essere un insegnante. Beh, non un insegnante dell'Accademia, ma... un insegnante da campo, capisci cosa voglio dire?”.

“ Sì, penso di fare lo stesso una volta promossa.”.

“ Sono sicuro sarai una maestra incredibile, Shizune- san.”.

“ Riguardo il tuo problema... non so cos'altro potrei dirti che parlare coi tuoi genitori, ed essere sicuro sappiano come ti senti. Se ti vogliono realmente bene- e sono sicura lo facciano- capiranno e ti lascieranno scegliere il tuo cammino.”. Stettero così qualche minuto, l'uno accanto all'altro. Una brezza gentile cominciò a soffiare.

“ Non so se funzionerà, ma proverò a parlare con loro. Grazie per il consiglio, Shizune- san.”, disse Itachi alzandosi.

“ Prego, Itachi- kun. Stessa ora domani?”.

“ Ho paura di no. Sono stato assegnato a una missione fuori dal villaggio.”.

“ Oh, peccato. Ora dove posso trovare un degno sparring partner che non mi lasci tutta dolorante? Seriamente, non allenarti mai con Tsunade- sama. Quella donna non si trattiene mai, neanche con i suoi bambini.”. Itachi ridacchiò.

“ E' il miglior medico del mondo, no? Non si trattiene perchè ti sistemerà dopo. Comunque devo andare, ci vediamo dopo.”, salutò ritornando al quartiere degli Uchica.

                                                                                                                               *****

Nel frattempo, l'altra primogenita di un altro capo clan stava tornando a casa. Hinata stava ancora sorridendo ricordando il litigio tra Naruto e l'insegnante di storia riguardo la seconda grande guerra ninja. Naruto insisteva che il loro libro di testo fosse sbagliato, dicendo che i suoi genitori erano veterani della suddetta guerra, e la loro versione della battaglia non coincideva col libro. Hinata aveva il presentimento che i Sannin, per quanto indubbiamente abili e potenti, avessero esagerato il loro supporto durante la guerra. Comunque c'era qualcosa che scaldava il cuore nel vedere Naruto così veemente la reputazione dei suoi genitori. Hinata si stava ora pentendo di non aver parlato prima con Naruto. Dopo quel pomeriggio nel parco, Naruto si sedette accanto a lei invece che al suo solito posto dietro Sasuke Uchica.

Però mentre amava la sua compagnia, il biondino aveva la brutta abitudine di interrompere le lezioni quando non attiravano la sua attenzione, che poteva essere un po' fastidioso. Un giorno, Hinata chiese educatamente a Naruto di smettere di interrompere l'insegnante mentre spiegava le basi controllo del chackra. Apparentemente, le conosceva di già, e voleva fare altro. Aveva paura il ragazzo avrebbe preso la richiesta come un tradimento e non sarebbero più stati amici, ma la sua reazione sorprese la Hyuga.

“ Cosa? Oh, scusa, Hinata, non pensavo fossi così interessata. Starò zitto ora.”, rispose felice. Tutti furono stupefatti dall'incredibile gesta di Hinata nel convincere l'iperattivo Uzumaki a stare in silenzio. Il maestro lo definì un miracolo. Ora ogni volta che Naruto non voleva ascoltare la lezione, seguiva spesso l'esempio di Shikamaru e faceva un sonnellino. A differenza di quest'ultimo, a volte russava così forte che l'insegnante di turno gli lanciava contro il cancellino della lavagna. Dopo la lezione, Naruto e Hinata andavano al parco a giocare insieme. Le persone avrebbero mormorato sul 'bambino demone' giocare con l'erede degli Hyuga, ma nessuno di loro prestava loro attenzione. Erano troppo impegnati a divertirsi. Altre volte l'avrebbe invitata a casa sua. Ogni volta giocavano con i fratellini di due anni di Naruto, Hagane e Kaida.

La mora pensava che prima o poi avrebbe potuto portare Hanabi, visto che erano solo un anno più grandi di lei. Solitamente, i quattro erano sotto l'occhio di Jiraya e Shizune. Tsunade sarebbe arrivata molto più tardi, finito il turno all'ospedale. Tutti e tre erano molto gentili ed educati con lei, e facevano del suo meglio per farla sentire la benvenuta. Comunque, oggi non era uno di quei giorni. Naruto era con sua madre al campo d'allenameto tre, così senza niente da fare, Hinata aveva deciso di tornare a casa per passare un po' di tempo con Hanabi fino alla pratica con suo padre per il pugno gentile. In quel momento realizzò che nonostante fosse stata a casa di Naruto tante volte, non gli aveva mai chiesto di venire da lei.

In ogni caso, la sua amicizia con Naruto era un segreto per tutto il clan. Stava ancora pensando come dire a suo padre che aveva fatto amicizia col 'bambino demone' che tutti temevano ed evitavano. Una brutta sorpresa attendeva la piccola Hyuga, comunque. Entrata nel quartiere Hyuga, lo trovò stranamente deserto. Nessun ragazzo ad allenarsi, nessun membro della casa cadetta a vigilare... aveva un brutto presentimento. Dopo aver lasciato zaino e scarpe all'ingresso, iniziò a chiamare per i suoi genitori, o chiunque altro. Finalmente trovò un altro compagno di clan: Ko Hyuga, un membro della casata principale che vegliava su di lei ogni volta che i suoi genitori erano occupati.

“ Oh, Hinata- sama, vedo che sei tornata.”, la salutò l'uomo con tono malinconico.

“ Che succede, Ko? Dove sono tutti?”, chiese la bambina, preoccupata.

“ Hinata- sama... qualcosa di brutto è successo... a sua madre.”, cominciò l'uomo. La pelle di Hinata divenne persino più pallida.

“ M-amma? Cos'è successo alla mamma?”, chiese andando in panico. Ko le prese la mano e la portò davanti alla camera da letto dei suoi genitori, dove la maggior parte degli Hyuga, di entrambe le casate, aspettavano ansiosi. Dopo aver dato alla luce Hanabi, La madre di Hinata non era più stata la stessa. Soffriva spesso, mangiava molto poco( e troppo spesso avrebbe finito per vomitare) e si sentiva perennemente esausta. Avevano chiamato un dottore che le descrisse alcune medicine. Sembrarono funzionare all'inizio, ma i sintomi tornarono, e peggioravano ogni giorno. L'erede del clan aveva paura che qualcosa del genere succedesse prima o poi.

“ Sa che Hikari- sama si è sentita molto male in questi mesi. Sembra stia andando ancora peggio. Hiashi- sama ha chiamato il medico di famiglia per controllarla. Possiamo solo aspettare di vedere cosa può fare.”. Non dovettero aspettare molto per gli urli arrabbiati di Hiashi.

“ Che significa avete fatto tutto ciò che potevate?! Ci dev'essere qualcosa che potete fare per salvarla!”.

“ Gliel'ho già detto, Hiashi- sama, i sintomi sono troppo avanzati! Mi avreste dovuto chiamare prima!”.

“ Ti avevamo già chiamato! Le tue medicine non hanno fatto niente per farla stare meglio!”.

“ Mi dispiace, Hiashi- sama, ma ho fatto tutto quello che ho potuto. Posso prescirverle degli antidolorifici per rendere gli ultimi giorni di sua moglie più sopportabile.”.

“ ESCI DALLA MIA VISTA!”, gridò Hiashi. Il medico se ne andò, e la maggior parte degli Hyuga cominciò a mormorare tra di loro. Hinata era sul punto di scoppiare in lacrime.

“ Rimani forte, Hinata- sama. E' quello che Hikari- sama avrebbe voluto.”, le disse Ko, a sua volta vicino al pianto. La bambina sentì il suo mondo farsi a pezzi. No, questo era troppo crudele. Ora che le cose cominciavano a migliorare per lei, avrebbe perso sua madre? Tutto perchè quel dottore non si era accorto il suo stato era peggiore di quanto pensasse. Se Tsunade avesse trattato sua madre, allora...

“ Riguardo Tsunade-sama? Possiamo chiamarla per controllare mamma?”, chiese speranzosa.

“ L'abbiamo già cercata. Non era all'ospedale, e non c'è nessuno a casa sua. Non sappiamo dove sia ora.”. Il volto di Hinata si rattristò vedendo sparire l'ultima speranza di sua madre. Fino a quando non si ricordò perchè la donna non era né all'ospedale, né a casa.

“ Ko, so dov'è Tsunade- sama!”.

“ Lo... sai?”.

“ Sì! Vieni, dobbiamo sbrigarci!”.

                                                                                                                                   *****

Al campo di allenamento, Naruto era sdraiato sull'erba, respirando pesantemente, con ferite lungo tutto il corpo. Ogni centimetro di questi era in agonia estrema.

“ Avanti, moccioso, non abbiamo ancora finito col riscaldamento!”, disse Tsunade con vigore calciandogli leggermente i fianchi.

“ Puoi... abbassare... un po'... la brutalità... per favore?”, chiese Naruto tra uno spasmo e l'altro.

“ Quando diventerai un ninja e andrai fuori dal villaggio troverai nemici disposti a uccidere, e che non si tratterranno. Perciò rispondermi, perchè io dovrei risparmiarmi? Sarei una cattiva maestra se non ti insegnassi come si deve”, spiegò la donna, mani sui fianchi mentre guardava il figlio adottivo.

“ Mi piacerebbe alzarmi... ma non posso sentire le mie gambe... o altro.”, balbettò questi giurando che non avrebbe più chiamato noiosi la meditazione e gli esercizi di manipolazione del chackra di Jiraya noiosi. Tsunade sospirò e roteò gli occhi. Si abbassò su Naruto e mise una mano sul suo petto, che si illuminò di una brillante luce verde. Presto, una piacevole sensazione circolò nel suo corpo, cancellando lentamente ma efficacemente il dolore. Mentre non era scomparso totalmente, era ora sopportabile.

“ Sei davvero un buono a nulla, lo sai? Cosa penserebbe il Quarto se ti vedesse lamentarti per un po' di duro allenamento? Non diventerai Hokage così presto se non costrusci un po' di tolleranza al dolore- lo rimproverò Tsunade guarendolo- meglio ora, ragazzino?”.

“ Sì, grazie, mamma.”.

“ Non aspettarti vada leggero con te tutto il tempo. Ok, continuiamo. Mettiti in una posizione base di taijutsu e prova a schivare...”.

“ NARUTO-KUN!”, squillò una voce. Sia Naruto che Tsunade si girarono verso la sua fonte, vedendo Hinata e uno Hyuga adulto correre verso di loro.

“ Oh, Hinata! Felice di vederti! Sei venuta per un po' d'allenamento con mamma e me?”, chiese il ragazzo, sorridendo all'idea. I due nuovi arrivati annasparono per avere un po' d'aria. Erano tutti e due rossi e sudavano, avendo corso non stop per parecchio.

“ Tsunade- sama, deve venire con noi, è un'emergenza!”, la pregò Ko.

“ Hei, calma! Che sta succedendo?”, chiese il medico.

“ E'- e' mia madre, è molto malata, e il nostro solito dottore non p- può far niente per f-farla sentire meglio!”, spiegò l'erede del casato nuovamente sul punto di piangere. Naruto rimase a bocca aperta in preda all'orrore, rivolgendosi alla madre.

“ Mamma, devi aiutare Hinata! Per favore!”.

“ Va bene, va bene! Solo fatemi tornare a casa prima per prendere medicine e strumenti.”, rispose Tsunade.

                                                                                                                                      *****

Arrivò presto la sera. Arrivata, Tsunade tecnicamente cacciò Hiashi via dalla sua stanza( siccome non voleva disturbi mentre trattava pazienti in condizioni critiche), e spese lì le ore successive. Questo non fermò il capoclan e molti altri Hyuga dal radunarsi di fronte alle porte chiuse. Hinata sedeva nel corridoio vicino alla camera, con Naruto al suo fianco, provando a consolarla al meglio delle sue abilità.

“ Mamma è il miglior medico che esista! Guarirà tua madre in tempo record, vedrai!”, lei non disse niente, si limitò ad annuire e pregare qualsiasi divinità esistente che sua madre sopravvivesse. A quel punto realizzò qualcosa: era la prima volta Naruto entrava in casa sua. Per di più, tutto il clan Hyuga, incluso suo padre, ora sapeva che era amica del biondino. Ma niente di questo le importava più. Sua madre era l'unica cosa che le interessava al momento. Finalmente, dopo varie ore che sembravano giorni, un'esausta Tsunade uscì dalla stanza, immediatamente circondata dai presenti. Un'occhiataccia fu abbastanza per fare un po' di spazio.

“ Bene, ho buone notizie e cattive notizie. Quale volete sentire prima?”, chiese.

“ Le... buone notizie.”, rispose Hiashi, provando del suo meglio per nascondere la disperazione.

“ Tua moglie è fuori pericolo ora, vivrà.”, un coro di sospiri di sollievo riempì il palazzo, quello di Hiashi il più rumoroso.

“ Visto, Hinata? Tua mamma starà bene.”, disse Naruto a un'egualmente sollevata Hinata.

“ E' molto debole ora, ma se seguite le mie istruzioni, starà bene in qualche mese.”, aggiunse il medico.

“ E le cattive notizie...?”, chiese nuovamente Hiashi.

“ Il suo utero era oltre ogni cura. Non potrà più avere figli.”, annunciò Tsunade. La notizia fu seguita da vari mormorii.

“ Se starà bene, non importa.”.

“ Hiashi, tua moglie era afflitta da un'infezione che ho rintracciato nel suo utero. In uno stato molto avanzato. Due giorni più tardi, e sarebbe stato impossibile salvarla. Ci sono state delle complicazioni alla nascita della tua secondogenita?”.

“ Sì, ma i dottori dicevano che sarebbe stata bene!”, protestò il capoclan.

“ Evidentemente quei dottori hanno mancato qualcosa. Comunque, non c'è ragione di tenere un risentimento. Tornerò ogni settimana per controllare i suoi progressi. Se non posso per qualsiasi ragione, Shizune mi sostituirà. Ecco cosa deve fare tua moglie se vuole riabilitarsi...”. Dopo aver concluso la spiegazione, Tsunade e Naruto furono scortati ai cancelli del quartiere. Era tardi e curare Hikari così a lungo aveva lasciato il medico totalmente esausta. Pregò Jiraya non fosse dell'umore per il sesso. Oh, chi stava prendendo in giro, il bastardo pervertito era SEMPRE dell'umore per il sesso. Oh, beh, almeno aveva una buona ragione per atterrarlo.

“ In nome dell'intero clan Hyuga, la ringrazio, Tsunade- sama. Quello che ha fatto stasera non sarà mai dimenticato.”, disse Hiashi solennemente inchinandosi alla donna.

“ Sì, grazie, Tsunade- sama.”, ripetè Hinata imitando l'inchino.

“ Eh, va bene, stavo solo facendo il mio lavoro. Poi, i nostri figli sono amici, giusto?- rispose Tsunade con una risatina, prima di sbadigliare- ragazzi, dopo questo credo potrei dormire per una settimana. Spero non ci siano emergenze domani all'ospedale. Vieni, moccioso, l'ora di andare a dormire è già passata.”.

“ Arrivo! Ci vediamo domani, Hinata!”, salutò Naruto agitandole una mano.

“ Vieni, Hinata, anche tu dovresti andare a dormire.”, commentò Hiashi riportando dentro la figlia.

“ Posso vedere mamma prima?”, chiese la bambina.

“ Hinata, tua madre ha bisogno di riposare ora. Potrai vederla domattina.”.

“... va bene allora.”, si arrese lei. Dopo quanto era successo, voleva assicurarsi la madre stesse bene con i suoi occhi. Ma sapeva suo padre aveva ragione.

“ A proposito, non mi avevi detto eri amica con quel ragazzo”, commentò Hiashi in un tono stranamente preoccupato.

“ Err... s-scusa, p- padre, è-è che...”, balbettò Hinata, incapace di formare una sentenza coerente.

“ Avevi paura non ti avrei lasciato essere amica col ragazzo che conteneva il novecode?”, domandò l'uomo, ricevendo un assenso.

“ A- altri genitori dicono ai loro b- bambini di stare lontani da Naruto, e pensavo che tu...”.

“ L'avrei proibito solo se il ragazzo avrebbe dimostrato di essere una cattiva influenza per te, e per ora, non sembra essere il caso.”.

“ Perciò ti va bene se siamo amici?”.

“ Fino a quando non mi darà ragione di non fidarmi di lui e si comporti come si deve, sì. E lascerò perdere per ora, ma non tenermi più segreti, va bene?”, rispose stoico Hiashi. Hinata annuì nuovamente, prima di sospirare sollevata. Non solo non aveva perso sua madre, ma la sua amicizia con Naruto era salva al momento. Non avrebbe avuto problemi a dormire quella notte.

Nel frattempo, Hiashi non poteva fare a meno di pensare a Naruto e come la sua presenza aveva effetto il Clan. Non fosse stato per lui, né Jiraya né Tsunade fossero tornati al villaggio, e l'Hokage non avrebbe mai provato a intimidire il Raikage, con Hizashi sacrificato per placare Kumogakure. E ora sua moglie sarebbe morta, se non fosse stato per Tsunade, per di più sua figlia aveva fatto amicizia col figlio adottivo di lei. Si chiese se avesse dovuto lasciare che Hinata si avvicinasse prima al ragazzo. Ora non poteva farsi un'esatta opinione di Naruto considerando gli doveva la vita della moglie. Non gli aveva mai pensato così tanto, e l'idea di Hinata come sua amica non gli aveva mai attraversato prima la mente.Mentre gli Hyuga erano uno dei clan più tradizionali di Konoha, Hiashi non era un uomo superstizioso.

Aveva sentito varie persone, persino tra i parenti, che Naruto avrebbe portato sfortuna e disgrazie a chiunque gli sarebbe stato vicino. Sicuramente il rischio che il demone si liberasse era molto reale, non importa quanto piccolo, ma il bambino come un portatore di malasorte era semplicemente ridicolo. E ora, sembrava l'opposto fosse vero

. La presenza di Naruto aveva salvato la vita di due delle persone che amava di più, diventando per di più il primo e unico amico di sua figlia. E anche se i suoi progressi nel Pugno gentile erano più lenti di quanto desiderasse, magari avrebbe potuto convincere Naruto nel farle unire al suo allenamento con i Sannin. Ma per qualche ragione, Hiashi non potè liberarsi dal pensiero che tutta questa buona fortuna aveva un prezzo attaccato a essa, e che un giorno qualcuno gli avrebbe chiesto di pagare.


Salve a tutti, ragazzi, scusate l'assenza dal fandom, ma una seccatura chiamata 'sessione d'esami', mi ha tenuto lontano dalla scrittura per un bel pò, fortunatamente ne sono uscito con due esami in meno da sbrigare e ora spero di recuperare il tempo. Mi auguro il capitolo vi sia piaciuto, contiene il primo combattimento della saga(sebbene solo d'allenamento) e cominciano ad apparire i primi elementi dark. Pensavate che questa fosse una storia basata solo sulla dolcezza di Jiraya e Tsunade che crescono un Naruto OP a merda? Ah, poveri sciocchi, considero questa storia la migliore del fandom inglese per un motivo ben preciso: tutto avviene in equilibrio, se qualcosa andrà meglio, altro andrà a puttane... su vasta scala. Detto questo, auguri di buon anno a tutti i lettori, se trovate il tempo magari passate anche sulla mia storia 'Super Hero Taisen', scritta a quattro mani insieme all'amico Xephil, o sull'account evil65, dove io e vari altri autori scriviamo in comune.
  
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