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Autore: LorasWeasley    23/02/2019    4 recensioni
AU [Spamano|FrUK|PruCan| Accenni Gerita]
"-Va bene, sei ufficialmente il nostro nuovo coinquilino, finché non ci tiri brutti scherzi.
Antonio non poté fare a meno di sorridere –Ho 25 anni, direi che sono abbastanza grande per gli scherzi.
...
-Quindi sei uno spagnolo che sta andando ad abitare con un tedesco, un inglese e un italiano, sembra l’inizio di una barzelletta."
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Bad Friends Trio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L'appartamento
 


1.Antonio

Antonio controllò nuovamente l’indirizzo su google maps e si guardò intorno.
Vide i numeri dispari sul lato del marciapiede dove si trovava, così velocemente attraversò la strada e dovette fare solo altri pochi passi prima di arrivare al numero 24.
Chiuse l’applicazione nel cellulare e si guardò intorno, non era un quartiere ricco ma non era neanche di quelli più brutti, in Spagna ne aveva visti parecchi di quell’ultimo tipo e questo non gli dispiaceva affatto.
Non era un condominio grandissimo, a giudicare dalle finestre e dai balconi che riusciva a vedere e dai bottoni nel citofono dovevano esserci tre piani con due appartamento per ciascuno.
Scrutò meglio le varie scritte nella griglia posta accanto il cancelletto dell’ingresso e cliccò il terzo riquadro che presentava i nomi:
A. Kirkland
L. Beilschmidt
R. Vargas
Gli rispose una voce dopo pochi secondi chiedendo chi fosse, aveva un forte accento straniero anche se Antonio non riuscì a capire di che nazionalità fosse, si presentò semplicemente con il suo nome e lo scatto del cancelletto avvenne subito dopo, infondo lo stavano aspettando.
Si ritrovò all’interno della struttura, tutta esclusivamente bianca.
Percorse titubante quei pochi scalini che lo portarono al piano terra, poi dal piano di sopra sentì una porta aprirsi e la stessa voce di prima dire –Sali al primo piano.
Antonio obbedì percorrendo velocemente le tre rampe di scale che lo dividevano dal suo probabile nuovo appartamento.
Aveva visto che c’era l’ascensore, ma gli era sembrato inutile per arrivare al primo piano e non voleva subito sembrare una persona pigra e indisponente.
Davanti la porta aperta dell’appartamento trovò un ragazzo biondo alto più o meno quanto lui, con delle folte sopracciglia corrugate e gli occhi verdi che lo stavano scrutando.
-Sei in ritardo- fu la prima cosa che gli disse.
Antonio sentì un peso allo stomaco, già non iniziava bene.
Si grattò la nuca imbarazzato e cercò di sorridere –Mi dispiace, google maps mi ha fatto perdere… due volte.
Il biondo scosse la testa –Non importa, entra.
Antonio fece come gli era stato comandato e solo quando fu dentro il ragazzo si ricordò di presentarsi –Ah, comunque io sono Arthur.
Antonio annuì e gli strinse la mano, conoscevano già il suo nome, era inutile presentarsi a sua volta.
Arthur lo portò lungo il breve corridoio che si divise subito in due stanze, a destra intravide la cucina mentre in quella a sinistra c’era il soggiorno, stanza in cui lo fece entrare e dove al suo interno c’erano già altri due ragazzi.
Un altro ragazzo biondo gli dava le spalle, spalle enormi e super muscolose, stava sistemando dei fogli sopra il tavolo dietro il divano.
Proprio sul divano invece stava stravaccato scompostamente un ragazzo moro, mangiava una mela rossa direttamente dalla sua mano a morsi.
-È qui- annunciò Arthur attirando l’attenzione degli altri ragazzi.
-Perfetto- rispose l’altro biondo girandosi e avvicinandosi porgendogli la sua mano in una stretta forte e potente –Io sono Ludwig Beilschmidt, il fratello di Gilbert.
Antonio annuì, conosceva bene quel cognome impronunciabile.
Poi Ludwig indicò il ragazzo moro ancora seduto sul divano che lo stava fissando con aria annoiata –Lui è Romano. Ora se non ti dispiace passiamo dopo ai convenevoli e andiamo dritto al punto, ho una lezione universitaria alle 16 e si sta facendo tardi.
-Si certo, non c’è problema- rispose velocemente Antonio, sapendo già di non essere visto di buon occhio per il suo ritardo.
Lo fecero accomodare su una poltrona che era posta quasi di fronte al divano mentre gli altri due biondi si andarono a sedere su quest’ultimo vicino all’altro coinquilino, Ludwig al centro.
Mentre si sistemavano Antonio non poté fare a meno di scrutare il ragazzo moro, Romano l’avevano chiamato, e strabuzzò gli occhi quando si rese conto che non stava mangiando una mela ma bensì un pomodoro.
-Bè? Che cazzo guardi?
A Romano non era sfuggito quello sguardo e l’aveva ripreso con quelle parole, parole non proprio gentili se si voleva iniziare una convivenza, ma non gli importava minimamente.
Antonio arrossì e semplicemente rispose con la prima cosa che gli attraversò il cervello –Mi piacciono i pomodori.
E Romano rimase così stupito da quella frase inaspettata che non disse più niente.
-Bene Antonio- Ludwig iniziò a parlare, si era sporto in avanti e aveva appoggiato i gomiti sulle ginocchia, le mani intrecciate tra di loro –non sono uno che giudica le persone dalle amicizie che hanno o dall’apparenza, per questo ho deciso di darti una possibilità nonostante tu sia amico di mio fratello.
Antonio arrossì di nuovo, sapeva che Gilbert, il suo migliore amico, aveva un fratello ma questa era la prima volta che lo vedeva, troppo diversi i due tedeschi per andare d’accordo o per vedersi e uscire come una normale famiglia.
-Inoltre abbiamo davvero bisogno di trovare un nuovo coinquilino al più presto perché non possiamo permetterci l’affitto e le bollette in tre- aggiunse Arthur più pragmatico.
-Quindi- continuò Ludwig –abbiamo solo bisogno di alcune tue credenziali, di firme e di assicurazioni e poi la stanza in fondo potrebbe anche diventare tua. Inoltre devi sapere fin da ora che avrai la tua stanza singola ma il bagno è uno solo, quindi ti devi abituare ai nostri orari come noi faremo con te.
Antonio annuì e iniziò a parlare –Conosco bene tuo fratello, è il mio migliore amico, ma non per questo sono come lui, te lo posso assicurare, anche se penso tu sia uno che ha più bisogno di prove dirette, quindi se mi accetterete farò in modo di dimostrarvelo. Inoltre non ho problemi a partecipare per le faccende di casa o a cucinare, mi sono trasferito in questa città perché voglio diventare un cuoco, i miei zii hanno un ristorante qui e hanno deciso di darmi una mano. Posso anche pagarvi l’affitto mensile oggi stesso, per darvi una garanzia in più.
-Fai il cuoco?- domandò Romano con un sopracciglio alzato.
-Ancora non a tutti gli effetti, ma spero di aprire un mio ristorante un giorno.
-Hai detto che puoi pagarci l’affitto anche oggi stesso?- domandò invece Arthur quasi sollevato.
Antonio annuì.
-Potresti aspettarci qui? Noi tre ne andiamo a parlare in cucina.
I ragazzi si alzarono e si avviarono verso quella stanza che lo spagnolo aveva visto solo di sfuggita chiudendosi la porta alle spalle.
Ma Antonio era troppo curioso e alzandosi e avvicinandosi decise di origliare, non fu neanche molto difficile visto che i tre ragazzi neanche pensavano di tenere un tono basso e le mura di quella casa erano veramente sottili.
-Non abbiamo bisogno di un cuoco, ci sono già io- una voce piccata.
-Smettila Romano, nessuno sta cercando di sostituirti.
-E poi ha detto che ci paga oggi stesso, sapete benissimo che siamo al limite di questa situazione e non possiamo più permetterci di vivere qua dentro solo in tre.
-Tu che ne pensi Ludwig?
-Mhh, secondo me il fatto che sia amico di quello scemo di mio fratello è anche un lato positivo, se dovesse scappare via derubandoci sapremo come trovarlo o contattarlo andando da Gilbert. Quindi sempre meglio che far entrare un perfetto sconosciuto.
Uno sbuffo.
-Quindi gli diciamo di si?
Antonio sentì le voci più vicine così scappò nuovamente in soggiorno e fece finta di starsi guardando in giro.
-Va bene, sei ufficialmente il nostro nuovo coinquilino, finché non ci tiri brutti scherzi.
Antonio non poté fare a meno di sorridere –Ho 25 anni, direi che sono abbastanza grande per gli scherzi.
-Bene così, ora ti faremo fare un breve tour per la casa per mostrarti tutto, già da stanotte puoi dormire qui se ti va…
-Se ci lasci i soldi- borbottò Arthur a mezza voce.
-… e puoi iniziare a portare le tue cose quando vuoi.
-Grazie mille!- Antonio sorrise e abbracciò di slancio tutti e tre, era molto portato per le manifestazioni d’affetto –Penso che oggi stesso inizierò a portare le mie cose così non dovrò più pagare l’hotel in cui alloggio da ormai tre giorni. Andrò anche a prelevare così vi lascio i soldi, quant’è?
Fu Arthur a parlare –Oh, di quello me ne occupo io, studio economia e qui mi lasciano amministrare i soldi comuni, per te non è un problema, no?
-No no- si affrettò a rispondere Antonio, finché non lo truffavano gli andava bene non occuparsi di queste cose che non riusciva proprio a comprendere.
-Bene, ti farò vedere tutto quando firmerai il contratto d’affitto.
-Perfetto, io ora vado a lezione, quindi mi dispiace ma non posso aiutarti con il trasloco ma forse…
-Non guardare me stupido crucco- rispose in fretta Romano allontanandosi –Se volete cenare stasera non provare a darmi compiti extra e noiosi.
-Non ci pensare neanche- rispose Arthur quando lo sguardo di Ludwig si posò su di lui.
Antonio sorrise nuovamente –Tranquilli ragazzi, mi farò aiutare da un mio amico, non è un problema.
-Perfetto, allora io vado, per le ultime cose ti aiuterà Arthur.
Ludwig prese la sua borsa e uscì di casa, Romano tornò a sedersi sul divano dove si accese la tv e iniziò a fare zapping mentre finiva di mangiare il suo pomodoro.
La voce di Arthur lo riportò alla realtà, con imbarazzo si rese conto di essersi nuovamente concentrato per troppo tempo sull’unica figura mora tra i suoi nuovi coinquilini.
-Andiamo, ti mostro la tua stanza e il resto, ti faccio firmare il contratto, ti cerco il mazzo di chiavi in più che già abbiamo e ti dico per i soldi.
Così Antonio lo seguì nel suo tour improvvisato.

 
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Ciao a tutti!
Ho già scritto in questo fandom per chi non mi conoscesse ma questa è la prima long.
E' già conclusa, quindi nessuna preoccupazione, non resterà incompleta.
Pubblicherò una volta a settimana, nel weekend, preferibilmente sabato, ma se non arrivo è possibile anche la domenica.
Si tratta (come avrete già capito) di una AU universitaria, le loro nazionalità sono così varie che non dirò mai in che stato/città si trovano, decidete voi.
Il nome dei capitoli equivale al punto di vista che sta descrivendo, in questo caso tipo Antonio.
Ci saranno i punti di vista quindi di Antonio, Romano, Arthur e Gilbert, ovviamente tutte le storie delle varie coppie sono intrecciate tra di loro.
Come ho scritto anche nella descrizione le coppie principali saranno la Spamano, la FrUK e la PruCan, la Gerita di sfondo.
Spero che lascerete un commento e inizierete a seguire questa long, mi farebbe davvero molto piacere.
Alla prossima settimana!
Deh
  
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