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Autore: lmpaoli94    26/02/2019    1 recensioni
In un tempio nascosto tra le montagne e completamente all’infuori del tempo e dal mondo conosciuto, Kagome Sango e Kagura si allenano per diventare le prossime guardiane degli spiriti dei guerrieri samurai.
Ma una di loro tre nasconde un segreto che metterà in pericolo il loro futuro, scatenando l’ira dei loro rispettivi maestri.
E come se non bastasse, ci si metterà pure l’amore delle tre ragazze verso i loro rispettivi maestri a peggiorare una situazione già tremendamente intrigata.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagura/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Passarono quasi cinque giorni e né Miroku né Sango riaprirono gli occhi.
Inuyasha, Sesshomaru e le due allieve stavano per perdere tutte le speranze.
< Ormai siamo arrivati al quinto giorno, Donna Kaebe > fece Sesshomaru < Non credo che ci sarà una possibilità sul loro risveglio. >
< Ancora è presto per queste conclusioni, maestro. Fatemelo dire. >
< Potete pensare quello che volete, ma ormai è tutto inutile. >
< E per quanto riguarda la ricostruzione del tempio? >
< I lavori stanno procedendo senza sosta. Vedrete che saranno ultimati nel giro di poche settimane. >
< Meno male che Sango non è riuscita a distruggere questa parte del tempio, altrimenti non avrebbero avuto un posto dove stare. >
< Sì, è una vera fortuna. >
< E ditemi, come stanno le ragazze? >
< Non molto bene. Affrontano la situazione come meglio possono. >
< Poverine… Se ci fosse un solo modo per aiutarle… Ancora non capisco come Sango sia venuta a sapere di questa forza maledetta… >
< E’ tutta colpa mia e degli altri due maestri. Dovevamo distruggere il respiro del demone quando ne avevamo l’occasione. >
< Questo è vero, maestro… >
< Una volta che voi ci avevate guarito, dovevo resistere alla mia bramosia di potere. >
< E perché non l’avete fatto? Che cos’è che vi ha spinto a risparmiare una simile forza? Avete per caso ripensato a ritornare un demone come eravate un tempo? >
< Purtroppo sì. >
< Perché non siete venuto da me? Potevamo parlarne senza problemi. >
< Non lo so. Forse mi vergognavo. >
< Voi che vi vergognate? Questa sì che è nuova. >
< Mi ero ripromesso insieme agli altri maestri che l’avrei controllato anche a costo della mia stessa vita, ma purtroppo non è stato così… E alla fine è successo l’irreparabile. >
< Posso capire le vostre colpe, ma dovete stare tranquilla. Ancora tutto non è perduto. >
< Invece sì. Sango e Miroku non si risveglieranno ed è tutta colpa mia. >
< Sesshomaru, che cosa… >
Vedendo che Sesshomaru stava iniziando a piangere, Inuyasha rimase visibilmente sorpreso.
< Pensavi di non vedermi mai ridotto così, non è vero? Eppure oggi è successo. >
< Se posso fare qualcosa per te… >
< No, non puoi fare niente. Adesso me ne ritornerò nella mia stanza per pregare le povere anime di Sango e Miroku… Con permesso. >
Una volta che Inuyasha rimase da solo con Donna Kaebe, il giovane maestro cercò di farsi dare delle spiegazioni sulle sue emozioni.
< Siete diventati degli essere umani > gli spiegò Donna Kaebe < E’ normale piangere così. >
< Secondo me a Sesshomaru gli dispiace che io l’abbia visto così debole. >
< No Inuyasha, non centra niente… E’ profondamente rammaricato per quello che è successo a Sango e Miroku. >
< Ancora? Ma non si rende conto che si sono ancora speranze? Già è una fortuna che respirano da soli. >
< Sì, ma Sesshomaru non riesce a capirlo. >
< Forse dovrei parlarci. >
< No, è meglio che voi lo lasciate in pace. Per il suo bene. >
< Ma Donna Kaebe… >
< Fidatevi di me. È la miglior cosa. >
Alla fine, Inuyasha si convinse delle parole della donna.
< D’accordo. Mi fiderò di voi. >
 
 
Appena il sole era tramontato dietro le montagne, Inuyasha era così stanco per la giornata passata che non cenò nemmeno.
Prima che potesse ritirarsi nella sua stanza, vide Sesshomaru che stava pregando nella stanza di Miroku.
“Non vorrei disturbarlo… Ma prima o poi devo avere il coraggio di parlarci.”
Inavvertitamente però, il giovane maestro inciampò sul suo kimono, entrando nella stanza di Miroku e interrompendo la preghiera di Sesshomaru.
< Mi stavi forse spiando, Inuyasha? >
< Mi dispiace, non volevo. >
< Lo sai quanto odio gli spioni e i ficcanaso. >
< Stavo passando di qua per ritirarmi nella mia stanza e ti ho visto che stavi pregando. >
< E con ciò? Dopo avermi visto piangere hai intenzioni di prendermi in giro? Hai intenzione di ricordare a tutti che non ho lo spirito forte come tutti pensano? >
< Assolutamente no. Perché dici questo? >
< Perché conoscendoti, non vedi l’ora di infamarmi dinanzi a tutti. >
< Forse una volta. Ma adesso sono cambiato. >
< Ma chi me lo garantisce? >
< Sesshomaru, non credi che abbiamo altri problemi da affrontare piuttosto che le nostre vecchie divergenze? >
< Sì, su questo te ne do atto. >
< Comunque sono molto orgoglioso di te per quello che stai facendo. Dio te ne renderà merito. >
< Questo non è vero… Quando punirò, se c’è un Dio non perderà tempo nel punire la mia anima… Purtroppo ho fatto soffrire molta gente quando ero un demone purosangue. >
< Ma adesso non lo sei più. Devi smetterla di guardare al futuro. Pensa al tuo presente che è importante. >
< Sì, d’accordo. >
Mentre Inuyasha e Sesshomaru stavano discutendo amichevolmente, il corpo di Miroku si mosse improvvisamente.
< Non posso crederci > fece Sesshomaru stupefatto.
Subito dopo, il maestro Miroku aprì gli occhi da solo, facendo tirare un sospiro di sollievo al povero Sesshomaru.
< Non avrei mai creduto che ti saresti risvegliato così presto. Come stai? >
< Diciamo che ho avuto giorni migliori > replicò Miroku con tono flebile.
< Adesso non ti stancare. Hai ancora bisogno di riposarti ancora un po’. >
< Sesshomaru, non credi che io abbia dormito fin troppo? Dove si trova Sango? >
< Nella sua camera. Non si è ancora risvegliata. >
Sentendo quella notizia, il cuore di Miroku ebbe un arresto.
< Miroku, che cos’hai? >
< E’ come se avessi avuto un colpo al cuore… Ma adesso va tutto bene. >
< Ti prego di non fare brutti scherzi adesso che ti sei risvegliato. >
< Non dipende tutto da me, Inuyasha. >
< Che intendi dire? >
< Da quando ho salvato l’anima di Sango, ho capito che il mio spirito è legato a lei. >
< Quindi se tu ti sei risvegliato, anche lei… >
< Maestro Sesshomaru! Maestro Inuyasha! Sango si è finalmente risvegliata! > gridò Kagome al settimo cielo.
Con un balzo repentino, Miroku si gettò fuori dal suo letto per raggiungere la sua allieva.
< Finalmente questo calvario è finito > replicò Donna Kaebe.
Appena si ritrovò nella sua stanza, a Miroku gli divennero gli occhi lucidi dall’emozione.
< Sango, anche tu ti sei risvegliata adesso? >
< Sì. E tutto grazie a te. Sei riuscito a salvare la mia anima. >
Con le poche forze di cui poteva disporre, Sango si alzò dal suo letto per abbracciare il suo maestro e baciarlo subito dopo.
Vedendo quella scena piena d’amore, anche Kagome e Inuyasha fecero la stessa cosa.
< Tutto è bene quel che finisce bene, non è vero maestro Sesshomaru? >
< Sì. Adesso mi sento molto meglio Kagura. >
< E come si sentirebbe se io e voi… >
Senza finire la frase, la giovane Kagura agguantò il kimono del suo maestro per attirarlo a sé e baciarlo dinanzi alle altre due coppie.
< Kagura, non avrei mai creduto che tu… >
< Sorpreso, vero? Sapevo che dietro la vostra corazza d’acciaio si nascondeva un cuore morbido. >
< E’ vero. E tu sei stata la prima a rendertene conto > replicò Sesshomaru baciando una seconda volta la sua amata.
< Meglio che vada a preparare la cena. Questa sera bisogna festeggiare > disse infine Donna Kaebe prima di dirigersi nelle cucine del tempio.
   
 
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