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Autore: FilSam    26/02/2019    1 recensioni
Lui & Lei potremmo essere io e te...
Silenzio…un silenzio che bruciava nel petto di lui e nella bocca di lei.
Lui fece per parlare, ma in quel momento fu assalito dalla sua coscienza.
Lei sentiva di aver esagerato; la sua testa era piena di forse.
Lui aveva lo sguardo basso, di chi si sente addosso il peso di una colpa.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei "Ma…ti sei mai accorto di quel signore!?"
Lui "Chi!?"
Lei "Quindi non te ne sei accorto! Non lo hai notato!"
Lui confuso "Non ci ho fatto caso…ma di chi parli?"
Lei facendo un cenno con la testa "Di quel signore seduto lì!"
Lui "No…non lo so..."
Lei "Ok!"
Lui impaziente "Ok che!? Spiegati meglio!"
Lei "Gli passiamo davanti ogni mattina che andiamo a fare colazione, lui ci sorride, e quando usciamo dal bar ha già raccolto le sue cose per andare via"
Lui "E forse è per quello che non ci ho mai fatto caso! prima del coffee ho gli occhi chiusi e non connetto"
Lei "Scemo! allora te ne racconto un'altra..."
Lui "Ok! spara!"
Lei "Quelle volte che stacco tardi dal lavoro, spesso lo trovo intento a piantare la sua tenda, oppure è appoggiato con la schiena su di un sacco a pelo arrotolato. Passo, mi saluta allegro con la mano 'buonasera signorina!'…ha pure un bel nome, si chiama Sasha!"
Lui spiazzato "n…non capisco!"
Lei diretta "Non c’è niente da capire. E’ che non sai osservare! non sai guardare! oppure non ti interessa!"
Lui "Ma per cosa mi stai rimproverando?"
Lei insistendo "Sai perché li chiamano 'gli invisibili'? Perché se ne stanno in disparte, sopravvivono nel loro mondo di stenti tra l’indifferenza generale; la gente non li vede, non li percepisce, mentre loro esistono! e…”
Lui interrompendola "Cosa hai mangiato ieri a cena che ti ha fatto male?"
Lei "Scemo!!"
Lui "E due!"
Lei è un fiume in piena "andando alla metro gli lascio un panino o quello che ho. So il suo nome perché me lo ha detto lui; mi ha raccontato la sua storia. Ognuno di noi ha una storia da raccontare ma poche persone che la stanno ad ascoltare…e mi sono fermata ad ascoltare la sua!"
Lui "Ed io…"
Lei interrompendolo stizzita e facendogli il verso "‘Ed io’ niente!"
Lui si bloccò; non sapeva se o cosa rispondere per paura di entrare in un campo minato, anche se forse c’era già dentro.
Lei avrebbe voluto dire altre mille cose ma sarebbero state come benzina sul fuoco.
'Silenzio'…un silenzio che bruciava nel petto di lui e nella bocca di lei.
Lui fece per parlare, ma in quel momento fu assalito dalla sua coscienza.
Lei sentiva di aver esagerato; la sua testa era piena di forse.
Lui aveva lo sguardo basso, di chi si sente addosso il peso di una colpa.
Lei con le labbra arricciate si voltò lentamente verso di lui, alla ricerca dei suoi occhi.
Lui si sentiva a disagio; aveva ricevuto un schiaffo, o almeno era l’effetto che gli fecero quelle parole.
Lei non voleva colpire duro, era dispiaciuta.
Camminavano sospesi nei loro pensieri; i suoni, le luci, il rumore delle auto ferme al semaforo, tutto era ovattato.
Pochi minuti col sapore di ore.
Lei prendendo coraggio "Ti chiedo scusa, non volevo offenderti…è che…non lo so neanche io…"
La sua voce era tornata dolce.
Lui, girandosi verso di lei, serenamente "Invece io ti ringrazio!"
Lei si illuminò.
Lui allungando un braccio la strinse a se.
Lei "Pensavo ti fossi arrabbiato! sono stata pesante"
Lui "No! mi hai dato modo di vedere oltre"
Lei "E cosa hai visto?"
Lui "La domanda giusta è 'chi?'!"
Lei incuriosita e col viso finalmente disteso "E chi hai visto?"
Lui "Sasha!"
Lei sospirando ed appoggiando la testa sulla sua spalla "Ce ne sono tanti, troppi di Sasha! se solo avessi una bacchetta magica…"
Lui "Tu hai molto di più…sei una persona speciale!"
Lei "Seeeee! ma va va!"
Lui "E’ vero! pensa che hai fatto qualcosa di buono sia per lui che per me!"
Lei "Dici veramente!?"
Lui ridendo e baciandosi due dita "Giurin giurello!"
Lei "Scemo!!!"
Lui "Aridaje! e comunque oggi offro io!"
Lei gli accarezzò il viso.
Lui respirò il suo profumo.
Lei gli sorrise.
Lui chiuse gli occhi per fotografare quell’istante.
 
   
 
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