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Autore: Ayon    27/02/2019    0 recensioni
Era finita. Lui era battuto. Tutto era salvo. Eppure il fato non lascia mai tregua ed ora la leggenda deve affrontare la sua sfida più grande: sconfiggere un cattivo? No...sopravvivere con il Mostro . "Ora tu..drago..hai la sua attenzione, e Lui non ti darà tregua"
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
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Un sospiro, solo questo si senti nell'oscurità del luogo, la cui unica fonte di luce era emessa solo dai singolari cristalli blu ai vertici della stanza che, tuttavia, non emettevano luce sufficiente a distinguere bene i contorni della stanza, e il singolare oggetto al centro: un singolare altare circolare ripieno di acqua color smeraldo, che, insolitamente, emetteva luce; intorno ad esso vi erano dei globi cristallini verdi, alcuni posti dentro a dei fori, altri che fluttuavano in aria, beffandosi delle leggi di gravità (se, effettivamente, valessero in quel posto) un altro sospiro scosse il silenzio, nonostante la (poca) luce non si vedeva chi era, almeno fino a quando un guanto nero placcato d'oro non emerse dall'oscurità, sfiorando un cristallo al centro e sollevandolo senza fatica, e senza nemmeno toccarlo a parte il gesto di prima; a quel punto due puntini di luce emersero dall'oscurità ."li hai trovati?" disse una voce nel buio mentre un'imponente figura si mosse al centro, non abbastanza da essere ben visibile purtroppo."dubiti di me? Vecchio mio non sai che, quando decido di trovare qualcuno, lo trovo!"rispose una voce melliflua che sembrava provenire dai puntini luminosi; i quali, voltandosi verso la figura, mostravano una cosa nera al loro interno, rendendoli simili all'occhio di un serpente"io no li ho trovati quei mocciosi","questo perché li cerchi in quello sgabuzzino caotico quanto il caos stesso! pensa a cercarli nella realtà, vecchio mio","sempre a bisticciare voi due" giunse un'altra voce, stavolta femminile" ma sei sicuro di averli trovati veramente" chiese la voce perplessa, mentre degli strani segni rosa si materializzavano dal nulla"sempre a dubitare..be, guarda tu stessa" e qui fece fluttuare per l'aria alcune sfere e fece scendere le altre, mentre rimetteva il cristallo al proprio posto. La pozza al centro ebbe un fremito e, poco dopo, inizio a cambiare colore, assumendo diversi, che si fusero e si mossero fra loro, come a seguire un misterioso disegno, e poi, apparve!"ma che bella Belligera e che bella quella libellula dorata che scruta l'orizzonte in cerca di qualcuno" rise la voce femminile pieno di scherno, facendo imprecare, in una lingua sconosciuta ai Regni del Drago, la voce dei punti verdi"c'è li avevo proprio qui, MALAKA, ogni volta che sei presente mi confondo","oh! Ti faccio quest'effetto" chiese la voce civettuola,"e per il tuo dannato potere!","adesso basta" disse la figura imponente al centro"basta litigi..trovali ora..il tempo è prezioso come i sogni" una risatina proruppe dai puntini"non preoccuparti, il tempo è dalla nostra parte" e una mano nera placata d'oro, emerse dalle ombre, mostrando loro una clessidra dorata e decorata con immagini di serpenti, riempita per metà con una sabbia verde. Poi, senza preavviso, si voltarono verso un punto della stanza"non credi, Moccioso Viola" e qui,da sotto i puntini, si materializzo un sorriso, con denti aguzzi.

La figura si destò, incredula per ciò che aveva appena sognato; i sogni insoliti non erano una novità per lui, ma quello. Tuttavia un'altra cosa lo turbò ancora di più "fa freddo qui" mormoro lui ,mentre apriva gli occhi, trovandosi davanti un muro di neve. Rapidamente si mosse per togliere quella morsa gelida intorno a lui e, girandosi in preda al panico, la vide: una graziosa dragonessa, nera sopra e rosso rubino sotto, dal corpo sinuoso, snello e slanciato, con sei corna e una coda dalla punta (simile a una lama) argento; degli strani bracciali color argento/platino erano attaccati al collo e alle zampe e, cosa ancora più strana, la draghetta era caratterizzata dal avere degli insoliti segni bianchi sulla testa, sotto li occhi e sopra le spalle..e non solo quello! Con orrore, lui poteva vedere che, il corpo della giovane (poiché si vedeva che era giovane) era pieno di ferite e quasi coperto dalla neve. Freneticamente l'individuo le tolse la neve di dosso e le afferrò la testa fra le zampe! Si, zampe, poiché si trattava di un bel drago, chiaramente un giovane maschio, dal fisico robusto e forte, con un osso alla fine della coda che sembrava una foglia (più o meno); la cosa che più si notava di lui era il colore delle sue scaglie ferite, sotto dorato, ma sopra viola, con una cresta e due corna all'indietro, pure dorate. Il drago scosse più volte la draghetta, sperando con tutto se stesso che fosse viva. Fu molto il suo sollievo quando la vide muovere più volte le palpebre e quando inizio a respirare, ma non c'era tempo da perdere! rapidamente il drago, incurante del dolore, si scavo una via d'uscita dalla tomba ghiacciata, solo per trovarsi in una vera e propria tempesta di neve. Spinto da un unico scopo, il drago si mosse attraverso di essa, per quanto, nessuno lo sa"ti porterò via da qui"sussurrò lui alla draghetta inconscia mentre la trascinava sulla neve, riparandola dalla tempesta con le sue ali. Ma anche lui dovette arrendersi al dolore, e cadde "no,non ancora" disse mentre si trascinava faticosamente sulle zampe, deciso a rischiare il tutto. Poi, la vide: una figura che avanzava verso di lui! a causa del vento non si poteva vedere bene chi era"Hunter, sei tu?" grido. Come se si fosse appena accorta di lui, la figura continuo ad avanzare, bloccandosi a pochi passi dal drago, e facendo ben vedere che non era lui: la bufera nascondeva i lineamenti, ma si vedeva che era più alta e massiccia di Hunter. Anche se non era chi pensava, era pur sempre qualcuno"ti prego, aiutaci" ma la figura non si mosse, continuando ad osservarli"ti prego" lo pregò il drago nuovamente, ma ancora l'imponente sagoma non si mosse. Allo stremo delle forze, il drago cadde sul manto bianco"Almeno lei, salva almeno lei!" grido nuovamente con le sue ultime forze alla figura immobile"almeno..lei" ripeté, ancora, con gli occhi imploranti e sempre più deboli "almeno" e il suo mondo divento nero, mentre la figura, su cui si intravvedevano dei curiosi segni rossi, continuava ad osservare silenziosa.
   
 
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