NEL SILENZIO DI MILLE PAROLE

 
 
 
 
 

Quella fu l'ultima volta che ci parlammo e nessuno dei due lo sapeva.
Non lo sappiamo mai, vero?
Almeno avevamo finito scambiandoci parole d'affetto.
Mi resta questo.
Non è molto, ma è qualcosa.
Ad altri va peggio.
È quello che mi dico nelle lunghe notti in cui non riesco a dormire.
Ad altri va peggio.
Stephen King

 
 
 

 
 
Chi ci mette sempre troppo amore ragionerà sempre e solo con il cuore.
Non mi definisco una persona perfetta, e neppure vorrei mai esserlo. La mia inclinazione al grigio – piuttosto che al bianco o al nero – mi rende ricca di sfumature e per questo sensibile ai difetti.
Non mi reputo nemmeno una gran romanticona. Raramente, ma molto raramente, piango davanti a un film. Diversamente, mi commuovono gli abbracci inaspettati; in particolar modo quelli agli aeroporti con le loro partenze, ma soprattutto con i loro arrivi.
Mi piace anche restare a guardare vecchie coppie innamorate. Due persone che – nonostante i tanti anni passati insieme – si tengono ancora per mano. Due innamorati stanchi nel loro andamento per le difficoltà di una vita dura, ma leggeri… leggeri in uno spirito rinvigorito dall’amore.
Ho creduto di potermi rivedere un giorno, in una di quelle coppie.
Arrivasti in un momento cruciale della mia esistenza. Una vita piena di persone soffocanti, dove io sentivo l’esigenza di evadere. Ma avevo anche un cuore troppo desideroso di amore. Sei apparso in una giornata qualunque. La ricordo benissimo; nella mia memoria è ancora tutto perfettamente nitido come se fosse accaduto solo ieri. Invece, quanto tempo è passato? Un anno.
La tua sicurezza trasudava da tutti i pori e io ne rimasi profondamente affascinata. Eravamo due persone completamente diverse, questo lo avevo capito sin da subito. Se fossi stata più razionale mi sarei probabilmente risparmiata parecchio dolore, ma non sarei stata io. Però mi ci sono buttata comunque, nonostante la vocina nella mia mente, che riecheggiava forte e imperiosa, mi diceva di stare attenta.
Cercavo ogni giorno di mostrarti cosa significhi lasciarsi andare liberamente all’amore. Ma tu bloccavi la tua emotività con la razionalità e io non riuscivo a sopportarlo, non riuscivo a capire perché ti comportassi così.
Ci ho provato con tutta me stessa a cercare di farti comprendere che l’amore – anche se fa soffrire – vale ogni dubbio, ogni possibilità di delusione, di sofferenza. Una vita condotta sempre sul filo della razionalità è una vita semplice, piatta, senza rischi. Si guadagnano anni di vita non lasciandosi paralizzare dalle emozioni. Lo sa benissimo una come me, che dall’amore si è sempre lasciata coinvolgere e poi travolgere.
Volevo insegnarti qualcosa… ma alla fine qualcosa me l’hai insegnata tu: le persone non si possono cambiare e solo perché tu le ami con tutto il cuore non significa che impareranno ad amarti allo stesso modo.
Si dice che gli opposti si attraggono. Beh, ho imparato che si attraggono per curiosità, perché l’animo umano è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo con cui confrontarsi, per mettersi alla prova. Ma le persone completamente opposte - quando il sipario calerà sulle prime scene di una relazione agli esordi – arriveranno a non capirsi più e a farsi, inevitabilmente, del male.
Due persone diverse possono perfettamente andare d’accordo, ma solo quando nella loro diversità riescono a scendere a compromessi, riescono a sforzarsi di capirsi.
Ma tutto questo accade solo se c’è vero amore.
Tra noi è vero amore, Sesshomaru?
 
 
 

*ANGOLO AUTRICE*
Buongiorno a tutti.
Come potete notare non sono scomparsa ^^’, è solo che questo periodo non è dei migliori. Sappiate che lavoro per voi, a rilento, ma lavoro…lo giuro.
Spero che questa piccola flash sia stata di vostro gradimento. Non è nulla di impegnativo. Ho voluto dare spazio a dei pensieri di Rin, come ho già fatto in passato con un’altra storiella.
Lascio a voi eventuali giudizi.
Vi abbraccio e mi auguro di rileggerci presto.