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Autore: _Andromeda_95    11/03/2019    1 recensioni
- E non si vergogna. Non si vergogna di offrire il suo cuore al mondo intero. “Ecco, questo sono io” sembra dire. “Guardatemi trasformare il mio dolore in speranza, guardatemi mentre combatto ogni giorno per lei.” -
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hope

 


Louis è pronto. Prende un respiro profondo ed esce da dietro le quinte. Cammina sicuro verso il microfono, mentre le fan applaudono e urlano in incoraggiamento. È nervoso, ha le mani che tremano. Lancia un ultimo sguardo nel back stage, lì dove sa esserci Harry, mentre le prime note del piano si diffondono nell’aria.

Non è la prima volta che canta questa canzone davanti a qualcuno. Harry è stato il primo a sentirla, una sera quando preso dallo sconforto si è ritrovato con il telefono in mano e una chiamata intercontinentale in corso.  Non aveva idea di dove Harry  si trovasse in quel momento, né che ora fosse, ma aveva bisogno di lui, e Harry non si è tirato indietro. Aveva risposto alla chiamata, ed aveva rimesso insieme le sicurezze di Louis.

Aveva mantenuto la sua promessa, Harry. Lui c’era. Nonostante tutto, nonostante tutti.
E Louis continua a chiedersi cosa abbia fatto per meritare tutta questa lealtà e dedizione.

Poi era venuta la parte più difficile. Cantarla alle sue sorelle. La ricorda ancora quella sera di dicembre. Erano tutti a casa a Doncaster, stavano rievocando vecchi aneddoti di famiglia, quando improvvisamente Louis si era seduto al piano e aveva iniziato a cantare. Gli tremava la voce quel giorno, e aveva gli occhi appannati di lacrime. Quando l’ultima nota si era  dispersa nell’aria, Louis aveva sollevato gli occhi ed era rimasto a guardare le sue sorelle, con gli occhi rossi e il viso rigato di lacrime. Poi era andato loro incontro e le aveva abbracciate, cercando il loro calore.
Era stata Fizzy a parlare per prima, la voce incrinata e il labbro tremante “ è bellissima, Lou. A mamma sarebbe piaciuta tantissimo.”
Dopo quella volta, la canzone non è più stata solo sua. Capitava che sentisse Lottie canticchiarla quando metteva a letto Doris e Ernest, o che Daisy ascoltasse la demo nei giorni in cui Jay le mancava più del solito.

E adesso, la sua canzone sta per appartenere al mondo. Louis sta per offrire il suo dolore e il suo cuore al mondo, ed ha paura. Ma è pronto, perché finalmente ha trovato il modo di convivere con questo enorme vuoto, proprio come gli aveva promesso Harry quella volta, al capezzale di sua madre.
Così inizia a cantare. Le mani aggrappate al microfono, la voce che non trema, i ricordi che scorrono nella sua mente.

Le volte in cui, preso dallo sconforto, componeva quel numero che non si decideva a disattivare, solo per sentire la sua voce. O quelle in cui riascoltava i messaggi che lei gli lasciava in segreteria, mentre le lacrime scendevano sul suo viso fin quando non cadeva in un sonno agitato fatto di sogni e ricordi felici.
Il desiderio bruciante di prendere il suo posto, di alleviare almeno un po’ il suo dolore, il disperato bisogno di restarle accanto il più possibile, per non perdersi niente, per imprimere nella memoria ogni suo particolare.  
Quando, qualche giorno prima della fine, Jay gli aveva preso le mani tra le sue,  lo aveva guardato negli occhi con quella scintilla di determinazione che la contraddistingueva sempre, e gli aveva detto “ un giorno alla volta, minuto per minuto, ce la farai amore mio. Tu sei forte.  E io sono immensamente fiera di te.” E lui aveva pianto, perché non era sicuro che ce l’avrebbe fatta, non da solo. Qualche giorno dopo però, con Harry che lo teneva insieme mentre diceva addio a sua madre, Louis aveva capito che essere forte significava anche appoggiarsi alle persone che ama, ed aveva deciso che non si sarebbe arreso, perché lo doveva alla donna della sua vita.
E quando sua nonna gli aveva consegnato una lettera di Jay, dopo il funerale, Louis aveva sollevato lo sguardo verso il cielo e aveva deciso che avrebbe continuato a vivere i suoi sogni per lei. Sarebbero stati di nuovo solo loro due contro il mondo, ancora una volta.
E sono le parole di Jay che Louis sta cantando adesso, con gli occhi limpidi rivolti verso il cielo, e la mano sul petto.

“Anche quando sarai da solo, io sarò con te
Giorno e notte, fino a quando non ci ritroveremo.
Vivi per entrambi, amore mio.
Sii sempre te stesso, vivi al massimo, io sarò sempre al tuo fianco.
Ricordami nelle parole delle mie canzoni preferite, ricordami nei tramonti d’estate che guardavamo insieme. Ricordami nelle cose che ti rendono felice.
Sono parte di te, sei sangue del mio sangue, e questo non cambierà mai.
Vivi amore, vivi per entrambi”

Canta con gli occhi limpidi rivolti al cielo, canta di quella vita che le ha promesso di vivere al massimo, affrontando il dolore, sfidando il buio, combattendo. Canta della sua promessa di non arrendersi, di renderla orgogliosa e fiera. Canta perché è quello che lei voleva facesse, perché credeva in lui più di chiunque altro. Canta perché il suo ultimo desiderio era di vederlo brillare ancora sopra un palco, a raccontare la vita e le emozioni come solo lui sa fare.
E non si vergogna. Lei gli ha insegnato a non vergognarsi delle sue emozioni, a indossarle come una corazza. Era la stessa cosa che gli diceva anche Harry: “ essere vulnerabile non fa di te un debole. Lascia uscire le emozioni, Louis. Rendile la tua forza più grande, non vergognartene.”
Non si vergogna di offrire il suo cuore al mondo intero. “Ecco, questo sono io” sembra dire. “Guardatemi trasformare il mio dolore in speranza, guardatemi mentre combatto ogni giorno per lei.”

Chiude gli occhi mentre intona le ultime note, la tensione che scivola via dal suo corpo.

“We’ll end just like we started
Just you and me and no one else
I will hold you where my heart is
One life for the two of us”


Sorride e apre gli occhi, e improvvisamente lo sente. L’amore. È nelle lacrime agli angoli degli occhi dei suoi fans, nelle urla di entusiasmo che lo incoraggiano. Lo vede negli occhi lucidi di Harry, ancora nascosto nella penombra del back stage. Lo sente avvolgerlo come un alito di vento, caldo e rassicurante, e sorride ancora di più, perché sa che ce l’ha fatta.
Da un ultimo sguardo al cielo, un sorriso splendente sulle labbra e un solo pensiero a scaldargli il cuore “hai visto mamma? Te l’avevo promesso. Tutto questo è per te.”


Quando un’ora dopo torna dietro le quinte, Harry è in camerino ad aspettarlo. Ha un sorriso gentile sulle labbra e gli occhi umidi. Harry gli si avvicina e lo stringe forte, mentre Louis inspira il suo profumo rassicurante, che sa sempre di casa. “Grazie per essere rimasto” gli dice Louis.

“Ti avevo detto che sarei tornato a casa con te, Lou.”

“Non intendevo questo.”

Harry sospira, e lo stringe più forte. “Ti ho fatto una promessa due anni fa, e l’ho fatta anche a lei.”

“Non eri obbligato a restare, Harry. Non dopo… Dopo tutto.”

Harry gli solleva il mento con un dito per farsi guardare, il tocco delicato e leggero. “Quel giorno, in ospedale, ti ho promesso che non ti avrei lasciato solo. Ho promesso a lei che mi sarei preso cura di te. Tu le hai promesso di vivere per entrambi, io le ho promesso di esserci per te. Ed è quello che faccio. Perché tu sei molto più importante di tutto il resto. Tu sei la mia metà, e questo non cambierà mai.”

Louis abbassa lo sguardo. Si sente in colpa, perché nonostante tutto, tutte le sue cazzate e i colpi di testa, tutto il tempo trascorso a ferirsi e odiarsi, tutte le promesse e gli addii, tiene ancora Harry legato a sé. E si sente terribilmente egoista, perché non può farne a meno. Harry sembra percepire il suo turbamento e lo stringe più forte mentre sussurra sulla sua pelle “quello che abbiamo io e te non è come tutto il resto. La tua anima è fusa con la mia. Io so che un giorno, prima o poi, troveremo il modo di superare tutto quanto. Fino ad allora, io sarò la tua corazza e tu sarai la mia. Senza pretendere nulla, senza chiedere niente. Ci siamo scelti, Lou. E in ogni universo e momento, tu sei e sarai sempre la mia prima scelta.”

Louis sospira, trattiene le lacrime. È in momenti come questo che si chiede come possa meritare ancora Harry Styles. Ogni volta, Harry gli risponde che non c’è nulla di lui che debba meritarsi, che si sono donati l’uno all’altro molto tempo fa, che non deve provargli nulla. Louis non ci crede mai. Ma di una cosa è certo. Harry è nella sua essenza più pura, e niente e nessuno potrà mai cancellarlo. Loro si appartengono.

Lo stringe a sé un’ ultima volta, prima di sorridergli debolmente e “ti prego, portami a casa” chiedere.

Harry lascia un bacio impercettibile sulla sua fronte, lo prende per mano e lo conduce verso l’uscita secondaria, dove un’auto li sta già aspettando. Trascorrono tutto il viaggio in silenzio, le dita intrecciate e gli occhi umidi.


Quando arrivano a casa di Louis, Harry si sdraia subito sul divano e invita Louis a stendersi accanto a lui. Copre entrambi con una coperta, poi accende la tv. Il volto sorridente di Jay illumina lo schermo, gli occhi luminosi e i capelli disordinati. Sta inseguendo le gemelle, mentre Louis ride in sottofondo con la sua risata inconfondibile.
“Lo stavo guardando questa mattina, dopo essere tornato dalle interviste in radio.” Sussurra Louis, mentre si rannicchia tra le braccia di Harry.

“Era bellissima. E tu le somigli tanto.”

“Non è vero”

Harry ridacchia “oh, sì che lo è. Avete le stesse rughette intorno agli occhi, quando ridete.”

Louis sospira, la voce gli trema mentre “mi manca terribilmente, Haz” ammette in un soffio.

“Lo so tesoro. Manca anche a me.” Risponde Harry, mentre una lacrima solitaria riga il suo viso.

Louis si addormenta dopo qualche minuto, cullato dal respiro di Harry e dalla voce di sua madre. Prima di spegnere la tv, Harry guarda ancora verso il cielo e mormora. “Te l’ho promesso, Jay.”
Scivola nel sonno anche lui dopo qualche minuto, con il suo mondo tra le braccia ancora per una notte.
   
 
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