Libri > Il diario del vampiro
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Autore: wale83    11/03/2019    4 recensioni
Bonnie scopre che l'unica persona di cui si è sempre fidata non ha fatto altro che mentirle, si sente tradita, delusa e sola. L'unica cosa che può fare è ricominciare una nuova vita contando solo su di se, non vuole altro che restare sola, non si fida più e come darle torto? Ma sarà così facile restare ai margini senza essere coinvolta da nuovi amici e soprattutto da un certo ragazzo moro? Poco ma sicuro lei non ne vuole sapere niente.. per una volta Damon non avrà il suo uccellino servito su un piatto d'argento!! Tutti umani
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 20

 

 

POV D

 

 

< Che fai qui figliolo? Non dovevi tornare domani? >
La voce di mio padre mi fa sobbalzare, ero talmente perso nei miei pensieri da non accorgermi che se ne sta da chissà quanto tempo a fissarmi appoggiato allo stipite della porta del mio ufficio
< Ho fatto prima del previsto >
< Hai una faccia che fa paura. Almeno il viaggio a New York è servito a qualcosa? >
< O si, altroché! Non ci crederai mai – mi butto sulla poltrona più vicina – E’ semplicemente assurdo! Sembra una di quelle scadenti soap-opera sudamericane! >
Continuo a scuotere la testa, non riesco ancora a credere a ciò che ho scoperto.

 

 

FLASHBACK

 

Nel preciso momento in cui ho messo piede nello studio della “MC&S” è calato un silenzio di tomba. Come era immaginabile sono stato riconosciuto subito, tutti cercano di attirare la mia attenzione con il solito fare da leccapiedi.
Impassibile non degno nessuno di uno sguardo.
Mi dirigo senza esitazione verso l’ufficio di McCollough, scocciato evito la sua segretaria che mi chiede impacciata di permetterle almeno di farmi annunciare al suo capo. Le deve essere sfuggito il passaggio fondamentale per cui sono io il suo capo. Come nulla fosse apro la porta dell’ufficio chiudendomela alle spalle.
< Ma che diavolo.. ah sei tu.. - il viso improvvisamente pallido - Prego accomodati, accomodati pure caro Damon. A cosa devo questa lieta improvvisata? > direi che sono proprio riuscito a prenderlo in contropiede. Si è alzato per venirmi incontro, ignoro la sua mano tesa e superandolo mi siedo alla sua scrivania.
Per un paio di minuti lo ignoro, mi metto comodo, sfoglio i documenti su cui stava lavorando. Con la coda dell’occhio lo vedo che non sa che fare, se arrabbiarsi, se iniziare a parlare del più e del meno, se aspettare pazientemente in silenzio che gli spieghi perché sono qui
< Che fai resti in piedi? > bruscamente gli indico la sedia davanti senza ulteriori spiegazioni.
Con i minuti che passano diventa sempre più agitato, un lieve velo di sudore gli imperla la fronte. Chissà cosa ha da nascondere?
< Voglio tutti i rapporti aggiornati sulle cause in corso e su quelle concluse negli ultimi due mesi e tutti i rendiconti contabili >
< Non vedo la necessità di questi ulteriori controlli, ogni mese vi mando i vari resoconti > lo zittisco con un solo sguardo
< Che strano da noi ne è arrivato solo uno resoconto e abbastanza misero. Hai mezz’ora per farmi avere tutto! >
< Ma.. mm.. o-ok.. > ammetto che è divertente renderlo così nervoso. Esce stizzito dall’ufficio e lo sento urlare ordini a destra e a manca. Approfitto di questi momenti da solo per indagare un po', frugo ogni cassetto della scrivania ma non trovo niente di incriminante, accidenti!
Quaranta minuti dopo ho tutti gli incartamenti davanti a me
< Meglio tardi che mai eh?! >
< Nervosetto? Come fa a sopportare questo tuo caratteraccio la mia povera bambina? - non avrebbe potuto assestare un colpo migliore neanche con altri mille tentativi, siccome non è un totale idiota se ne accorge pure lui – Ops mannaggia alla mia boccaccia! Che indelicato data la situazione! Sai le voci corrono. Infondo con la tua fama doveva pur aspettarselo, no? E pensare che l’avevo pure avvertita! Potrebbe considerarsi karma > quel sorrisetto beffardo mi manda fuori di testa, come fa a dire certe cose? A parlare così sprezzante del cuore spezzato di sua figlia?!
< Come diavolo ne sei venuto a conoscenza? Chi?!!> mi sono alzato di scatto sbattendo le mani sul ripiano della scrivania rosso di rabbia
< Come osi venire qui, fare il padrone e urlarmi contro?! Dopo aver fatto soffrire mia figlia?! Chi ti credi di essere?! >
< IO SONO IL PADRONE QUI! Sei l’ultimo che può parlare di Bonnie! Scommetto che neanche sai dove si trova in questo momento! Quanto tempo è che non risponde alle tue telefonate?! > sono interrotto dalla voce della segretaria nell’interfono
< Signor McCollough c’è la signorina Kathrine al telefono, posso metterla in linea? > non può essere una coincidenza! Quel figlio di puttana! Ora tutto torna! Maledetti!
< Dille di andare all’inferno e restarci! – un paio di passi e sono faccia a faccia con quest’idiota, lo afferro per il bavero della giacca – Cosa hai fatto?! Cosa c’entra quella sgualdrina con te?! PARLA!! > sento il cuore che batte all’impazzata, ho quasi le vertigini. Nella mia testa si accavallano migliaia di scenari e ognuno è peggiore del precedente!
< Non vedo perché ti scaldi tanto ragazzo. Da quello che so siete stati molto intimi > ora lo ammazzo!
Devo calmarmi, mi allontano e faccio un paio di respiri profondi
< So che ci sei tu dietro a tutto questo casino! Cosa avete architettato! Perché?!! >
 

 

FINE FLASHBACK

 

Mi verso un bicchiere di whisky e ne offro uno anche a mio padre. Non possiamo avere questa conversazione senza avere alcool in corpo. Faccio l’ennesimo respiro profondo e continuo a raccontare.
< Quell’infame non mi voleva dire niente nonostante tutte le minacce! Ho immediatamente assunto un investigatore privato, ti garantisco che si è meritato ogni singolo centesimo che ha guadagnato! È saltato fuori che il mondo è davvero molto piccolo. Pare che più o meno un anno fa il piccolo Stevenson se la facesse con Kathrine, quando quella sgualdrina ha capito che non poteva spremerlo quanto voleva si è fatta presentare McCollough. Conosci no la sua passione smodata per le carte di credito illimitate e soprattutto per gli idioti che le pagano ogni suo vizio! >
< Dio quanto è caduta in basso! Potrebbe essere suo padre! > scuoto la testa mentre rido amaro
< Fammi indovinare, quando si è stancato del vecchio citrullo è tornata alla carica con te >
< Peggio! Quando è tornato a New York dopo la firma finale per la cessione dello studio e soprattutto dopo aver visto Bonnie con noi, che si è rifatta una vita e non voleva più avere niente a che fare con lui, voleva solo vendetta. Hanno macchinato tutto questo piano per fare tornare Kathrine qua, sedurmi e mandare a puttane la mia relazione con sua figlia. E io da bravo coglione sono stato una preda facile quando mi sono fatto trovare ubriaco fradicio e Bonnie è arrivata proprio al momento giusto della messinscena >
< Questo è infimo persino per lei! Cosa pensavano di guadagnarci? Per non parlare di McCollough, ha davvero voluto rovinare la vita a sua figlia? Perché? O forse sperava che tornasse da lui con la coda fra le gambe? >
< Quell'uomo è pazzo! Un vero e proprio sociopatico! Più ci penso più è una storia assurda! Appena se ne è andata di casa credeva fosse solo una fase che sarebbe passata alla svelta, in fondo lui era l'unica famiglia che conosceva. Poi però qui ha saputo costruire un rapporto con Dereck, i mesi passavano ma lei non ha più chiamato quell'idiota che si ritrova per padre. Quella ragazzina è forte, più forte di chiunque abbia mai conosciuto, si è rimboccata le maniche e ha ricominciato da capo.. Mcollough ha sentito di essere stato abbandonato del tutto! Cristo santo! Glielo ha detto con me presente! Glielo ha urlato in faccia che sarebbe rimasta sola, che prima o poi l'avrei tradita e si sarebbe ritrovata con il cuore spezzato.. Ma figurarsi se Bonnie sarebbe mai corsa da lui in cerca di conforto! Dopo tutto ciò che le ha fatto e urlato contro l’ultima volta che si sono visti! Il suo unico scopo era distruggere ogni sua sicurezza, farla tornare la piccola e insicura Bonbon >
< Assurdo, povera ragazza > si alza per versarsi un altro bicchiere di whisky
< E non ti ho ancora detto tutto: da ciò che ho trovato nei libri contabili c’è qualcosa che non mi quadra, credo che il caro McCollough ci stia rubando soldi. Ho lasciato tutto in mano ai nostri contabili perché controllino ogni singolo centesimo >
< Quel bastardo! Come osa pensare di poterci fregare! Lo rovino!! >
< Aspetta ad accalorarti non sai ancora la cosa migliore: fra un mese si sposano >
< Non ci credo > non è da tutti lasciare mio padre a bocca aperta!< Neanche io finché l’investigatore non mi ha fatto vedere le pubblicazioni. Povera Bonnie! Si ritroverà un padre truffatore e quella per matrigna, ci pensi?! E toccherà a noi informarla. Pensa se lo venisse a sapere direttamente dai quei due! >
< Beh guarda il lato positivo, ora sappiamo cosa è successo, puoi dimostrare che non l’hai tradita! Riuscirai a farti perdonare! Devi fare tutto ciò che è in tuo potere per convincerla, non lasciartela scappare! >
< Spero solo che me ne dia la possibilità > passo da momenti di ottimismo in cui sono convinto che tutto si risolverà per il meglio a momenti di sconforto totale in cui la immagino felice e contenta con quel botolo di pasticcere!
< Elena mi ha detto che ha prenotato il volo di ritorno per il 30 >
< Due settimane ancora – passo frustrato le mani sul viso, ancora due settimane, non ce la faccio più! – Come sta? > me lo chiedo a ogni ora del giorno e della notte
< Bene, più o meno. La conosci mette su una faccia coraggiosa, ma crolla appena osa nominarti >
< Bene. Davvero fantastico. Continua a soffrire. Continua a odiarmi. Non posso andare avanti così > è un incubo che non finisce, continua all'infinito
< Andrà tutto bene, devi avere fiducia. Una volta che sarà qui riuscirai a farti ascoltare. È ferita ma non può aver smesso di amarti, due mesi non sono sufficienti per dimenticare ciò che avevate insieme. Non sei più lo stesso uomo di un anno fa, lei è la prima a saperlo. Andrà tutto bene >
Non ho la forza di rispondere, posso solo sperare che abbia ragione.
Incrocio le dita mentalmente non posso fare altro.



Probabilmente il capitolo più corto che abbia mai scritto ma meglio di niente, no? 
Comunque un paio di risposte le abbiamo avuto in questo capitolo, che ne dite? vi convince?
Aspetto con ansia i vostri commenti e/o suggerimenti!
Spero davvero di pubblicare il prossimo capitolo in un tempo umano! Probabilmente scriverei più velocemente se avessi tanti messaggi da leggere :-)
Al prossimo capitolo!
Bacioni
Valentina

  
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