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Autore: _ Arya _    16/03/2019    2 recensioni
Killian Jones, 18 anni, è l'unico mago al mondo ad essere stato posseduto da un Obscurus per oltre 14 anni ed essere riuscito a liberarsene. Dopo aver trascorso l'infanzia nell'oscurità, la sua vita è lentamente tornata alla normalità.
È sull'Espresso diretto alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, insieme ad Emma Swan, la giovane e bellissima Salvatrice. Riusciranno, nonostante le loro differenze e divergenze ad unirsi come lo Yin e lo Yang per prepararsi ai tempi bui e la guerra che attende il mondo magico?
La trama segue in parte le vicende di Harry Potter e ci sono dettagli di Animali Fantastici e Dove Trovarli. Non serve necessariamente conoscere nei dettagli la saga per riuscire a seguire perché molte cose cercherò di spiegarle io.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Neal Cassidy, Neal Cassidy/Baelfire, Regina Mills
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Confessions




EMMA POV

Neanche mi sforzai di aprire la valigia, la mollai accanto al letto e mi ci buttai. Era ormai il sesto anno in cui trascorrevo lì le vacanze natalizie e parte di quelle estive. Mi sentivo più a casa qui che nella casa-famiglia dov'ero cresciuta, e non mi sentivo minimamente in colpa del fatto che ci tornassi il meno possibile. Ogni anno mandavo ad Ingrid un regalo di cortesia e basta.
Nella casa di David condividevo la stanza con Regina e Mary, anche se avremmo potuto averne di singole visto che la villa era molto spaziosa. Ma a noi andava bene così e ci piaceva.
David la condivideva con Neal, che come sempre ci avrebbe raggiunti il 26, dopo aver festeggiato Natale coi suoi zii.
Quei giorni, sarebbe stato abbastanza affollato... oltre ai genitori del mio amico e il mio padrino, sarebbero rientrati James e Victoria, ovvero suo fratello maggiore e la neo-fidanzata, i nonni materni, e i genitori di Mary. Per il pranzo natalizio ci sarebbero stati anche diversi membri dell'Ordine.
Killian era davvero l'unico che mancava per rendere quelle giornate perfette, ma ci saremmo visti a Capodanno ed ero felice così! Arrivati a Londra, la mamma di David aveva insistito per fare shopping prima di rientrare nella loro casetta nel Kent, così avevamo avuto modo di convincere lei ed il marito a passare la giornata del 31 nella capitale. Non era stato troppo difficile, perché a loro detta sarebbe stato così affollato che non avremmo corso grossi pericoli.
-Abbiamo un'ora prima di cena. Vi va di uscire sulla neve?
-Noo, Mary!- mi lamentai, abbracciando il cuscino -Sei matta? Siamo stati fuori finora! Io propongo di chiamare David e restare a poltrire con un po' di Burrobirra e dolci...
-Concordo con Emma. Avremo tutto il tempo di goderci la neve, col buio non ha molto senso.
-E va bene... avete ragione.
-E prima di chiamare David, discorso tra ragazze.- fece la mora, voltandosi verso di me -Allora, com'è stato? Giudicando dagli arcobaleni che vomiti da ieri sera direi molto bene... sbaglio?
In risposta le tirai il cuscino dritto in faccia, ma non potei proprio negare! Era vero, ero ancora su di giri da ieri sera... e quando la mattina avevo visto Killian per salutarlo, ero stata quasi sul punto di proporgli una sveltina: per fortuna avevo recuperato il senno in tempo.
Coccole e baci però non erano mancati, e alla fine ci eravamo scambiati i numeri: molto più semplice che comunicare via gufo.
-Non sbagli- dissi infine -E' stato bello.
-Mi fa piacere...- ammise Mary -Sai come la penso, ma se sei felice...
-Lo sono. Non è stato difficile come pensavo, anzi... voglio dire, è stato naturale. E lui è stato molto tenero...
-Non ne dubitavo...- ammise Regina, con un sorriso -Sai che non amo le sdolcinatezze, ma basta vedere come ti guarda. È cotto a puntino il ragazzo... e da quando state insieme lo vedo meglio!
-In che senso?
-Beh, già che non va in giro col gruppo dei bulli di Zelena è tanto. Poi si fa gli affari suoi, anche se alcuni compagni lo provocano, reagisce con filosofia. Non lo vedo litigare con nessuno da un pezzo. E non l'ho più visto gironzolare in sala comune di notte, quindi suppongo non ci siano incubi a tenerlo sveglio.
Non dissi nulla ma sorrisi, ero davvero contenta che fosse così anche per lui. Non che avessimo segreti, ma non volevo essere troppo pesante o invadente, quindi non affrontavamo certi discorsi tutti i giorni. E poi sarebbe stato stupido chiedere “Sei felice con me?”: avevo una dignità anch'io, dopotutto!
-Si vede che è un bravo ragazzo. Avrà fatto scelte sbagliate ma poverino, con tutto quello che ha passato non riesco a biasimarlo del tutto. L'importante è che impari dai propri errori!
La nostra saggia Mary come sempre se ne uscì con un discorso positivo, quando giusto. Non che giustificassi il bullismo, ma di solito era un comportamento che proveniva da disagi familiari e i suoi erano stati ben più che gravi. E nonostante ciò, aveva cambiato il suo atteggiamento che quasi non riuscivo a vederlo in versione quattordicenne a tormentare i più piccoli.
Aveva i suoi difetti, i suoi lati oscuri, come tutti... ma era una bella persona, e lo avevo capito da tanto tempo ormai. Qualche volta mi capitava ancora di pensare a quel primo abbraccio che ci eravamo scambiati, quando era venuto a consolarmi prendendo le mie parti nonostante allora non fossimo neanche amici.
-Con lui è diverso...- riflettei -Penso di provare qualcosa di più serio. Volevo bene a Jeff, così come ne voglio a Neal, ma penso fossero soltanto cotte miste ad affetto. Adesso è... diverso. Non dico solo perché l'abbiamo fatto ma... è il motivo per cui è successo, diciamo. Per lui ero pronta e basta.
-Lui sarà cotto Regina, ma la nostra Emma mi pare proprio innamorata!
-Ehiiii non esageriamo adesso! Innamorata è una parola grossa. Dai Mary, va' a chiamare David, lo abbiamo lasciato solo poveretto!
-Vado vado...
Era abbastanza fastidioso il suo sorrisino soddisfatto, ma preferii non dire nulla! Era la solita romanticona esagerata, ma era fatta così e ormai non gliene facevo una colpa. Sì, come avevo ammesso quel che provavo per Killian era reale e molto più forte di com'era stato con Jeff e Neal: ma da qui all'essere innamorata, ce ne passava di acqua sotto i ponti. E poi volevo godermi quella relazione giorno per giorno, senza pressioni, perché stavamo bene così. Avevo 16 anni, lui 18, avevamo tutto il tempo del mondo per innamorarci!
-Tu Regina?- domandai, quando restammo sole -Andata bene con Robin?
-Non ci ho fatto niente se è quello che intendi. Nulla oltre ai baci, almeno. Però sì... sono stata molto bene. Non somiglia agli altri ragazzi che ho frequentato... ma ha quel qualcosa di diverso che mi piace. Sai, quel carattere dietro la facciata da bravo ragazzo...
-Eh, non avevi mai frequentato un Grifondoro! Comunque sono contenta, è veramente un bravo ragazzo. E poi insomma, da una parte siete molto diversi... ma insieme siete...
-Ok, ok, basta così! Niente smancerie Emma. E non voglio ancora sbilanciarmi troppo...
-Va bene! Certo che sei complicata eh, povero Robin!
-Se gli piaccio, gli tocca tutto il pacchetto! Ma finora non si è mai tirato indietro...
-Certo, gli piaci davvero! Si vede lontano un miglio. Vi siete scambiati i regali?
-No, dopo le feste. Voi?
-Anche noi. Abbiamo deciso di farci regali babbani, quindi...
-E sai già cosa prendergli?
-Sì! Non dirgli che te l'ho detto, ma è un vero nerd. Voglio prendergli un videogioco di avventura per la Wii, uno di quelli dove servono due partecipanti. Così magari a Pasqua, o quest'estate...
-Va bene, non lo prenderò in giro fino alla morte solo perché poi se la prende con te. Ma siete un'adorabile coppietta di nerd!
-Ah-ah. Comunque c'è altro. Voglio prendere una di quelle tende che avevamo al campionato di Quidditch... mi ha raccontato del suo viaggio in Irlanda col nonno. Vorrei farlo insieme a lui, tipo una cosa a piedi o in bici. Visto che sarò maggiorenne anch'io...
-Mmmh... giornate ad esplorare e notti calde in tenda... penso apprezzerà!
-Ma zitta! Sempre a pensar male! E comunque sono affari nostri cosa faremo in tenda...- conclusi con un sorrisetto. Non mi vergognavo, almeno non davanti a lei. Anche se non lo avevo detto di avere intenzione di comprare un completino intimo rosso speciale per la notte di Capodanno... ed anche se ero certa che i genitori di David lo avrebbero ospitato volentieri, avremmo prenotato un albergo. Aveva detto che ci avrebbe pensato lui, nonostante avessi insistito per dividere la spesa.
Ci raggiunsero infine anche Mary e David, il quale si lamentò di aver visto solo donne in casa quel giorno, a parte suo padre! Effettivamente eravamo stati i primi ad arrivare.
Con un po' di fortuna, avremmo carpito anche qualche informazione riguardo l'Oscuro, visto che l'Ordine per quanto ne sapevamo stava continuando ad operare come sempre.

 

***


KILLIAN POV

-Killian, insomma! È da quando l'hai acceso che stai attaccato a quel telefono.
-Ma non è vero! L'ho solo preso per controllare i messaggi...
-Ma raccontami qualcosa, piuttosto! Mi scrivi poco e sei sempre breve. Molla il cellulare e vieni ad aiutarmi con la cena, così intanto parli.
Sbuffai, riponendo il telefono in tasca. Non che stessi chattando con Emma in quel momento, ma sinceramente non avevo voglia di far nulla, figurarsi raccontare della mia vita! Il nonno sapeva che non ero un tipo espansivo, eppure non riusciva mai a non costringermi a parlare.
-Ho buoni voti nonno, sto andando bene.
-Lo so, è l'unica cosa che mi racconti nelle lettere praticamente. Ma sono fiero di te, alla fine Hogwarts è stata la scelta giusta per la tua istruzione.
-Immagino di sì.
-E amici?
-Ne ho. Sta tranquillo, non me ne sto seduto tenebrosamente negli angoli della sala comune. Hai presente la famiglia Mills?
-Oh sì! Sono lontani cugini... Henry era amico di tua madre, ai tempi della scuola. Cora, d'altra parte... ma perché?
-Loro figlia è mia amica. Cioé, entrambe diciamo, ma al momento Zelena ce l'ha con me...
-Mmmh. Sta attento, d'accordo? Non sto dicendo che siano cattive ragazze, ma Cora è una Mangiamorte...
-Lo so.
Il nonno sembrò sorpreso, probabilmente non si aspettava che avessi quell'informazione. Ma in fondo c'erano parecchie cose su cui non era aggiornato: forse aveva ragione, avrei fatto bene a scrivergli di più. Ma non ero un grande fan delle lettere, e a scuola nessun dispositivo elettronico funzionava!
-Su Zelena ho i miei dubbi, ma Regina è una brava ragazza. Non segue le orme della madre.
-Per caso è la tua ragazza? È con lei che chatti tutto il giorno?- ammiccò, ed io alzai gli occhi al cielo. Proprio non ce la faceva ad interrompere l'interrogatorio!
-No, non lo è. È la migliore amica della mia ragazza.
-Ooooh, interessante. In effetti mi sembrava strano non avessi una ragazza, nipotino strappacuori!
-Farò finta di non aver sentito- sbuffai, rischiando di tagliarmi un dito mentre facevo a pezzi le patate da mettere al forno. -E tanto so che insisterai fino alla morte, quindi te lo dico e basta. È Emma. Swan.
-La Salvatrice?
Stavolta fu lui a rischiare un dito, tanto che mollò il coltello sorpreso. Lo sapevo io che sarebbe finita così... per questo non mi piaceva raccontare i fatti miei!
-Esattamente. A proposito, lei e i suoi amici mi hanno invitato a passare il Capodanno a Londra con loro. Ti scoccia se vado?
-Ah. Ecco. In realtà è...
-Oh dai, sono maggiorenne!
-Fammi finire, ragazzino. In realtà penso passerai più tempo di quanto immagini con la tua ragazza. Il giorno dopo Natale dovrò partire in missione per l'Ordine e il Preside mi ha suggerito di lasciarti ai Nolan.
-Oh!
Non seppi se essere un po' dispiaciuto, sorpreso, o contento. La prima, perché ovviamente mi piaceva passare del tempo col nonno. Non era un vecchio noioso, tutto il contrario!
Però...
-Non sapevo come dirtelo perché non ero certo saresti stato felice di passare le feste coi Grifondoro, ma a quanto pare... Merlin lancia il sasso, ma non mi dice mai nulla! Il solito furbastro! Devo seriamente imparare a fidarmi di lui...
Su questo eravamo d'accordo: avevo notato anch'io che a Merlin piacesse farsi gli affari dei suoi studenti, a volte! Ma non riuscii nemmeno a prendermela con lui, visto che per quanto mi costasse ammetterlo, non mi dispiaceva l'idea. Da quando ero andato a vivere con mio nonno non avevo mai avuto degli amici, a parte la breve parentesi a Durmstrang. Ma comunque era diverso, visto che non avevo legato molto con nessuno alla fine.
Loro erano a posto. Con David avevo scoperto di avere diverse cose in comune, e nemmeno Mary Margaret era così male... lo stesso non potevo dire di Neal chiaramente, perché lui nemmeno si sforzava di non fare lo stronzo. Ma magari adesso ci sarebbe stata l'occasione, visto che a quanto avevo capito sarebbe andato anche lui dai Nolan dopo Natale.
-Comunque, se ai Nolan va bene, non vedo perché non possiate passare il Capodanno a Londra. Ma non fare cazzate, è ancora minorenne la ragazza!
-Oh avanti, non abbiamo questa gran differenza di età!
-Lo so! Dico solo di non fare cazzate.
-Hai una grande considerazione di me, vedo!
-Ma sì, mi fido di te figliolo. Però non sarei un bravo nonno se non facessi le mie raccomandazioni!
-Ok, ok. Senti, è... non hai motivo di preoccuparti. Sa praticamente tutto del mio passato e presente, mettiamola così. Sto bene con lei, contento?
-Sono contento! Davvero. Sembra una gran brava ragazza... e se è come sembra, ha il fuoco giusto per tenerti a bada.
-Oh sì, questo te lo assicuro!- risi. Eccome se ne aveva di fuoco, Emma! -Mi ha battuto alla partita di Quidditch e io mi sono quasi ammazzato...
-Ottimo!
-Ehi! Dovresti stare dalla mia parte, sono io tuo nipote!
-Mh! Me la farai conoscere quando ti accompagno dai Nolan, sono curioso di vedere la ragazza che ti ha rimbambito e ti fa sorridere al cellulare come un ebete!
-Cazzo nonno! Giuro che se mi metti in imbarazzo ti lancio un Languelingua!- esclamai frustrato e preoccupato, mentre lui se la rideva di gusto.
Mollai il coltello, tanto avevo finito, e me ne andai a chiudermi in camera. Di questo passo dai Nolan ci sarei andato per conto mio: ci mancava solo che mi facesse fare una figuraccia davanti ad Emma! E se avesse fatto l'interrogatorio pure a lei? Non potevo assolutamente permetterglielo!
Mi buttai alla fine sul letto, e recuperai il cellulare dalla tasca. Decisi comunque di non dire niente ad Emma, a questo punto le avrei fatto una sorpresa.
“Tutto a posto per Capodanno, Swan. Ho parlato col nonno, ora prenoto l'hotel.”
“Fantastico! Anche noi tutto ok, ne abbiamo parlato ai genitori di David. Ma non ho detto che passerò la notte con te in albergo!”
“Inutile che fai la preziosa, Swan, so che non resisti al mio incredibile fascino!”
“Sei sempre il solito. Passami il link dell'hotel poi che voglio vederlo. Niente posti di lusso!”
“Tranquilla. So quel che faccio! E niente link, sarà una sorpresa.”
“Odio le sorprese. Non fare lo stronzo!”
“Stavolta te la fai andare bene, dolcezza!”
Sogghignai e misi il cellulare in carica: non era vero che odiava le sorprese, lo sapevo bene. Ero impaziente di vedere la sua faccia quando mi sarei presentato alla porta di casa di David.
Forse, con questa prospettiva, avrei passato il primo Natale senza incubi da quando avevo memoria.


-Dov'è che ti manda l'Ordine?
-Bel tentativo. Top secret, ovviamente non posso dirti nulla.
-Ma dai, cosa pensi che farei se lo sapessi? Che ti cambia...
-Ho la bocca cucita, Killian!
-Vabbé- sospirai, alzando gli occhi al cielo -Almeno ci ho provato. Comunque non è giusto, sono maggiorenne e dovrei poter essere ammesso!
-Pensa a finire la scuola, poi ne riparliamo!
-Ma non ha senso.
-Oh, ne ha eccome! Mangia figliolo, non mi dirai che hai smesso di nuovo?
-Ma ti pare. Smettila...- borbottai, stavolta infastidito.
Sapevo di aver passato dei momenti abbastanza difficili dopo la separazione con l'Obscurus, e per un periodo non ero riuscito a mangiare – o quasi. Ma quel periodo era storia vecchia ormai e mi dava abbastanza noia che se ne ricordasse ancora. In qualche modo continuava a vedermi come un bambino, quando non lo ero da un pezzo ormai. E mi sembrava anche di aver dimostrato più volte di essere in grado di badare a me stesso.
-Lo so che non ti piace che ci si preoccupi per te. Ma è normale, ti devi rassegnare. Qualsiasi genitore, nonno o zio lo fa...
-Beh, non c'è bisogno. Cambiamo argomento. Domani siamo solo noi due?
-Sì, stavolta non ci ho iscritti al volontariato. Visto che dopodomani devo partire, domani dopo colazione andiamo alle scogliere. Pranzo al sacco e tenda, che ne dici?
-Oh, fantastico! Effettivamente mi dispiaceva non farci una vacanza quest'anno. Sei più rilassato quando siamo in giro...
-Simpaticone! Ad ogni modo dispiace anche a me e non partirei se non fosse importante. Quindi ho pensato, meglio un giorno che niente.
-Certo, certo, infatti!
-La prossima volta magari viene anche la tua ragazza? A meno che non ti vergogni a portarla col tuo vecchio!
-Se tu non mi metti in imbarazzo non mi vergogno! Comunque glielo dirò... tra un paio di mesi diventa maggiorenne anche lei... e senti, stavo tipo pensando. Siccome lei vive in una casa famiglia... a te scoccerebbe se, insomma, rimanesse da noi per un po' la prossima estate? Dice che vuole trovare una sistemazione sua ma... chiaramente non sarà una cosa immediata.
-Ma certo che sì! Può rimanere tutto il tempo che vuole, ragazzo mio. Certo se già pensate all'estate, non è una scappatella...
Quanta pazienza mi ci voleva! Ed io non ero un tipo molto paziente, quindi meritavo veramente una medaglia.
-Non credo siano affari tuoi, nonno!
-Perché no? Anch'io ero un rubacuori ai tempi della scuola... potrei darti qualche consiglio utile...
-Sono a posto, grazie. Ma sul serio? Questo non me lo avevi mai detto!
-Certo! Dal secondo anno in poi non sono mai stato single... prima della nonna ho avuto altre quattro ragazze. Ma quando è arrivata lei...- sospirò, con lo sguardo che si perse in direzione della finestra.
Io non dissi nulla. Non avevo mai conosciuto la nonna, e lui non ne parlava tanto perché gli faceva male. Avevano iniziato a frequentarsi il penultimo anno ad Hogwarts, e si erano sposati a 21 anni: giovanissimi. Avevano avuto problemi ad avere figli, ma poi era arrivata mia madre...
20 anni di matrimonio prima che la nonna morisse. Troppo pochi, lei era morta troppo giovane uccisa da una maledizione del sangue che secoli prima aveva colpito la sua famiglia. Avrebbe dovuto esserne immune, perché a quanto il nonno mi aveva spiegato, saltava una generazione... ma per qualche ragione, così non era stato.
Nonostante fosse molto giovane quando l'aveva persa, non si era mai risposato. Mi aveva detto che non c'era stata nessuna donna che fosse riuscita a fargli battere il cuore come lei... poi, non ne avevamo più parlato. Ma mi era stato chiaro quanto l'avesse amata, e quanto ancora l'amasse.
-Non so se con Emma è come con te e la nonna...- decisi di condividere a quel punto.
Lui mi guardò, non riuscendo a nascondere un filo di sorpresa.
-Ma potrebbe. Mi spinge ad essere migliore e...- “provo qualcosa di così forte che mi fa quasi paura”, avrei voluto aggiungere, ma decisi di tenerlo per me. Andava bene così, avrebbe capito.
-Lo capirai da solo. Te lo auguro, ragazzo mio... te lo meriti, dico davvero.
-Non lo so. Ma diciamo che mi sto impegnando per meritarlo.
-Sei un bravo ragazzo. Non ti sottovalutare mai, d'accordo?
Scossi le spalle, leggermente imbarazzato. Non ero affatto certo di potermi definire bravo ragazzo, forse era decisamente troppo per descrivermi. Speravo però che avesse ragione, che sarei davvero diventato come lui mi descriveva, un giorno. Volevo davvero essere una brava persona, e non volevo assolutamente nulla del DNA di mio padre – caratterialmente. Mi sarei odiato se mai mi fossi reso conto di stare diventando come lui.
-Non vorrei parlarne, ma devo saperlo. Gli incubi come vanno?
-Meglio. Sono molto... rari, ora.
-E le cose che mi scrivevi nelle prime lettere?
-No, è tutto a posto. Davvero.
Gli fui davvero grato di non essere stato più esplicito, perché tanto avevo capito ugualmente. La faccenda dell'Obscurus, il terrore di tornare ad esserlo. Ma era davvero tutto a posto.
Quasi. Non che il pensiero fosse scomparso del tutto, ma ero riuscito a convincermi abbastanza e per il momento andava più che bene così.
-E il nuovo apprendista in negozio?- gli chiesi stavolta io -Come se la cava?
-Oh, niente male il ragazzo. Quando si presenta l'occasione te lo presento... è babbano, ma la sua fidanzata è una strega... il che semplifica molte cose.
-Oh, questo non me lo avevi detto. Meglio così suppongo.
-Diciamo che i maghi sono un po' arretrati e l'unione con babbani non è ancora ben vista, pur essendo legale. In caso la lettera passasse prima dalle mani di qualcuno, volevo evitare di causare guai alla ragazza...
-Oh. Capisco. Direi di sì, i maghi sono arretrati in tante cose...- borbottai, dopo aver ingoiato il mio boccone di fagiano arrosto. Già quel che c'era stato tra me ed Emma, sarebbe stato molto scandaloso per un buon 70% dei miei compagni di scuola – ovvero quasi tutti coloro che provenivano da famiglie di maghi. Il sesso prematrimoniale non era molto comune, ma trovavo fosse una cosa molto stupida. Ero convinto che, in fondo, era anche per quello che i maghi si sposavano così giovani! Altrimenti perché non limitarsi a convivere, visto che cambiava ben poco?
Se fossimo sopravvissuti, non avevo certo intenzione di chiedere ad Emma di sposarmi come regalo per il diploma. Se fosse stato destino, avremmo potuto benissimo continuare a stare insieme senza alcun problema.
Sentivo che molto dipendeva da me, perché per poter condurre una vita stabile e felice avrei dovuto, prima o poi, fare i conti coi miei “demoni”. Solo così avrebbero smesso di tormentarmi una volta per tutte. Sarei stato abbastanza forte? Era da vedere, ma sapevo che ce l'avrei messa tutta.
-Sì, sono proprio d'accordo.
-Sono tante le streghe che non accetterebbero un futuro con me per il mio... problema.
-Non dire così, Killian!
Non avrei voluto parlarne, in effetti, ma mi era uscito... istintivamente. I figli erano molto importanti per i purosangue, per continuare la stirpe e quindi tramandare il sangue di famiglia.
-Avanti, non è che voglio fare la vittima... sto solo dicendo che è così.
-Emma lo sa?
-Lo sa.
-E?
-Non le importa- ammisi -Ma smettila, non è questo il punto. Era solo un esempio... parlavamo dei difetti dei maghi, no?
-Hai ragione, mea culpa!- alzò le mani a mo' di resa sghignazzando, poi tornammo entrambi a concentrarci sul cibo.
Per fortuna ero riuscito a chiudere il discorso perché lo trovavo piuttosto imbarazzante. Insomma, parlare col nonno di futuri figli e famiglia... non era proprio una discussione che avevo programmato di fare a breve. Tra me ed il futuro, c'erano ancora troppi ostacoli.
Era un'altra ragione per cui volevo imparare a vivere il presente senza farmi troppi problemi. A volte avevo davvero il desiderio di sentirmi normale, come tutti gli altri ragazzi.

Un bambino, un neonato, piangeva disperato.
Le urla di una ragazza.
Una piccola bara bianca.
Il buio, che tutto d'un tratto inghiottiva il sole...

-KILLIAN! Killian! Killian, mi senti?!
Prima ancora di sentire la voce del nonno che mi chiamava, furono i colpi sul viso a riportarmi verso la lucidità.
-Fermati... mi fai male...- borbottai nel tentativo di tirarmi su, anche se non avevo la minima idea di quando fossi caduto. O come. Con l'aiuto del nonno – a cui cercai di oppormi senza successo – raggiunsi il divano e mi ci buttai, strofinando gli occhi. La vista tornò finalmente normale.
-Che cosa è successo?
-Sei diventato bianco tutto d'un tratto, hai iniziato a tremare e sei caduto...
Ora a tremare era lui. Lo avevo spaventato, ma ero ancora troppo scosso per cercare di confortarlo in qualche modo. Scosso da quella... visione.
A tenere la mano della ragazza misteriosa che urlava, ero io. Ne ero certo. Ma il piccolo... aveva dei ciuffi rossi o dorati. Non ero riuscito a capirlo.
Cosa diavolo voleva dire?
-Sto bene.
-Forse è il caso di portarti dal dottore domani, piuttosto che in campeggio.
-No! No. Sto bene. Davvero. Ho... visto delle cose. Succede anche ad Emma a volte e non so come spiegarlo. Ma non sono pronto a parlarti di cosa ho visto. D'accordo?
Non era una bugia. Era la verità, senza che la rivelassi. In quel momento non avevo trovato davvero scuse plausibili per spiegare cosa mi fosse successo senza che pensasse che fossi malato o impazzito, quindi non c'erano state alternative.
-Di cosa parli...
-Visioni. Previsioni. Non lo so.
-Se fosse qualcosa di serio, me lo diresti?
-Sì.
Forse. Ma al momento, comunque, non c'era davvero nulla da dire visto che io stesso non avevo la minima idea di cosa quelle immagini volessero dire. Forse avrei dovuto parlarne con Emma, di persona però.
-Va bene- annuì infine -Non faccio finta che sia una cosa del tutto normale, ma... Rispetto a tua decisione. Per ora.
E ne fui davvero lieto. Perché volevo solo dimenticare il colore degli occhi di quel neonato. Azzurri. Come i miei.



 

Angolo dell'autrice;
Ciaoo! Scusate il ritardo, ma dopo 10 giorni di lavoro senza giorno libero, ne ho avuti due e mezzo di seguito e ho approfittato per un mini viaggetto xD
Anyway, volevo finire il nuovo capitolo e per fortuna ce l'ho fatta.
Sono tornati tutti a casa per Natale ed Emma si è confidata con le due amiche! Visto che ormai, vedono da lontano un miglio quanto sia allegra e felice. Quell'ulteriore passo avanti non ha fatto che rafforzare i sentimenti, sembra.
Inoltre hanno convinto i genitori a trascorrere il Capodanno a Londra, ed Emma e Killian hanno i loro piani xD ma lei non sa che lo rivedrà molto prima!
Killian non si aspettava di certo che il nonno lo avrebbe mandato dai Nolan di lì a due giorni... così ha deciso di non dire niente e fare una sorpresa alla bionda. E ovviamente, il nonno è anche riuscito a cavargli diverse informazioni su come vanno le cose e ovviamente sulla sua ragazza xD il poveretto ha davvero paura che il suo vecchio possa metterlo in imbarazzo davanti ad Emma, se se ne esce con cose strane!
Per ora è aria di festa, ma Killian non ha potuto godersi la cena come si deve... perché quella visione è tornata. Cosa vorrà dire?
Il prossimo capitolo sarà dell'altra, poi spero questa... per cercare di alternare.
Un abbraccio a tutti e buon weekend! A presto! :*
   
 
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