Morti insieme
Sei confinata nell’ennesima stretta asfissiante di braccia sconosciute,
che non possono, né potranno mai comprendere il dolore che provi e che porterai per sempre dentro di te,
al suo posto.
Nessuno capisce che non ti senti più nemmeno umana, perché un corpo incapace di accogliere e crescere un figlio, è un corpo sbagliato.
E tu, in quel corpo, sei l’assassina.
Sulle tue dita scorre sangue, quello di tuo figlio, che non è mai nato. È colpa tua.
Di lui immagini le mani, lo sguardo, la voce…
Per te è impossibile concretizzarli, puoi solo gridare sommessamente:
lui non potrà mai esistere.
{100 parole}
Nota dell'autrice:
Il titolo 'Cerere in cenere' rimanda alla divinità romana della fertilità, della nascita e della maternità.