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Autore: Dida77    22/03/2019    5 recensioni
Pensieri di Steve uscendo dalla doccia e trovando Bucky addormentato.
Brevissima fic di 350 parole. Giusto un soffio.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è ispirata questa fantastica fanart. Purtroppo non conosco l'autore. Se lo conoscete fatemi sapere in modo che lo possa indicare.
Dedicata alla mia amica AminaMartinelli




“Chissà se lo sai, che ti amo. Chissà se lo sai…” gli chiedi in silenzio, nella tua testa.
Sei appena uscito dalla doccia. Hai un asciugamano attorno ai fianchi e uno in mano, con cui ti asciughi i capelli ancora bagnati. A piedi nudi vai verso la camera. Adesso il bagno è libero, può andare a farsi una doccia anche lui. Assapori la normalità di quel gesto, di per sé non è niente di speciale, ma per te sa di casa e di vita insieme.
Quando arrivi davanti allo specchio della porta lo vedi. Addormentato. Bellissimo. I capelli sciolti a far da cornice al volto. La mano sinistra appoggiata sul cuscino, davanti alla bocca, in una posizione che ricorda così tanto quella di un ragazzo di settanta anni prima che hai l’impressione si tratti di un deja vu.
Una tenerezza infinita ti pervade. “Chissà se lo sai, che ti amo.” Gli chiedi in silenzio, avvicinandoti piano. La mano ferma a mezz’aria per fare una carezza che fai solo nella tua testa, per non svegliarlo.
Ma certo che lui lo sa. Lui l’ha sempre saputo, anche quando non lo sapevi nemmeno tu. L’ha sempre saputo, anche quando quello che provavi sembrava un’eresia e non riuscivi ad ammetterlo nemmeno a te stesso.
Ma non importa che tu glielo dica e che ti sforzi di sciogliere il groviglio di parole che ti resta appeso in gola ogni volta che provi a dirglielo ad alta voce. Non importa che provi a spiegargli a parole quello che senti. Non importa che tu glielo dica, perché lui lo sa già.
Amarlo è naturale come respirare. Non serve pensarlo, non serve dirlo.
Allora ti sdrai piano dietro di lui, gli metti un braccio intorno alla vita e copri entrambi con la coperta lì vicino. La doccia può aspettare. Il mondo intero può aspettare. Chiudi gli occhi, inspiri forte il suo profumo, “Ti amo, Bucky.” gli soffi sul collo.
Lui ti sente. Ti sente e sorride. Non riesci a vederlo, ma in qualche modo riesci a vederlo comunque.
È come una magia. È naturale come respirare.
   
 
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