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Autore: _thantophobia    26/03/2019    2 recensioni
[questa storia partecipa alla #KH3MarchOn di Twitter | prompt: lost leaders |raccolta di flashfish più o meno lunghe][introspettivo, malinconico, triste][i cinque leaders dei Dandelions][ooc per paranoie | speculazioni riguardo avvenimenti di UX | SPOILER su UX e sulla fine di KHIII]
Sulla Terra di Partenza sta incombendo un temporale, ma Chirithy aspetta una tempesta ben più distruttiva.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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Questa storia partecipa alla #KH3MarchOn di Twitter

Prompt: Lost Leaders

Parole: Serie di flashfic più o meno lunghe, il numero di parole al fondo di ognuna.

SPOILER(S) SU EVENTI RELATIVI A UNION X + VARIE SPECULAZIONI [actually lo spoiler è uno solo, il resto sono tutte speculazioni, ma whatever] E SPOILER SULLA FINE DI KH3

 

 

 

 

 

Like a Dandelion

[in balia dell’aria]

 

 

 

 

 

Succede tutto così in fretta che non ha nemmeno il tempo di comprendere cosa stia accadendo – sa solo che quella cosa li ha afferrati in una morsa e li ha tirati verso di sé; e poco importa che stiano lottando fino allo stremo per liberarsi, quella cosa è troppo forte: la morsa intorno ai loro corpi si fa più stretta e la ragazza urla e si dimena come un animale in trappola, mentre l’altro prigioniero emette un gemito strozzato e si arrende, la sua arma cade a terra con un forte clangore metallico e la sua testa si piega in avanti. Non vede più i suoi occhi, coperti da qualche ciuffo biondo, ma sa che ha perso i sensi – spera abbia perso i sensi, non potrebbe sopportare che sia morto.

Sente qualcuno alle sue spalle gridargli di fermarsi, che è troppo pericoloso, ma non può permettere che quella cosa li porti via e loro non facciano niente per fermarli! Sta per balzare in avanti e attaccare quando quella cosa si muove così velocemente che non può evitare il fendente che lo raggiunge dritto al petto: ricade su sé stesso come un burattino a cui hanno tagliato i fili, rimanendo a terra immobile.

Sente la ragazza gridare ancora, spaventata, ma Ephemer non riesce più a muoversi; vede qualcuno correre verso quella cosa e sparire insieme ai due compagni rapiti, spera che riesca a riportarli a casa…

-Ephe!- si sente scuotere con forza, ma è troppo debole per fare qualsiasi cosa. –Ephe, ti prego, rispondimi!-

Ma Ephemer è troppo stanco. Chiude gli occhi e si lascia andare.

[269 parole]

 

 

 

Non credeva sarebbe andata così.

Era convinto che sarebbero riusciti a far funzionare tutto quanto, loro cinque insieme… i suoi occhi stanchi indugiano sulla figura della donna di fronte a lui, seduta sull’erba mentre gioca con un bambino – il suo bambino.

Anche gli altri, magari avrebbero le loro famiglie. Chissà, magari sarebbero ancora insieme se lui avesse letto quel libro con più attenzione…

Brain non credeva sarebbe andata così, ma in fondo la sua vita è sempre stata un campo di battaglia – la guerra del Keyblade, la caccia agli Heartless, il futuro che la Maestra Ava aveva costruito per loro… tutto si ricongiunge in quell’immenso cimitero pieno di Keyblade che hanno perso il loro padrone, abbandonati ad arrugginire per poi essere dimenticati.

La sua vita è stata un immenso campo di battaglia, proprio come il Cimitero dei Keyblade. E proprio come il Cimitero dei Keyblade, il suo campo di battaglia adesso è vuoto, perché loro sono morti.

È rimasto soltanto lui.

[161 parole]

 

 

 

Si sveglia con un sobbalzo, l’ossigeno che era bloccato in gola ora può raggiungere i polmoni: si ritrova a tossire come un forsennato, piegato su sé stesso, come se fosse stato in apnea per troppo tempo. Il petto brucia e le orecchie non sentono niente, solo un fischio sordo e prolungato, come se ci fosse stata un’esplosione.

-Ah, sei sveglio.- solleva lentamente la testa pesante e i suoi occhi annebbiati notano un caschetto di capelli biondi. –Credevo non ti saresti ripreso, mi hai spaventata… -

Sbatte più volte le palpebre, cercando di ordinare i pensieri confusi che gli vorticano in testa. –E… Elrena… -

–Non so te, ma non credo di poter usare ancora quel nome.- la ragazza scuote la testa, interrompendolo. Poi ridacchia. –E poi, Larxene mi piace molto di più! Suona meglio, non ti pare?-

Gli viene da ridere, perché anche lui aveva pensato la stessa cosa prima di buttare di nuovo tutto alle ortiche e tornare a essere un Nessuno – e lentamente sta cominciando a ricordare: il Cimitero dei Keyblade, lo scontro con Sora, una strana sensazione di calore, come qualcosa che ritorna al suo posto…

Strelitzia.

Oh, ora si ricorda perché era tornato a essere un Nessuno: si era dimenticato di quanto fosse doloroso ricordarsi di lei, quanto fosse doloroso non sapere che cosa le sia capitato… Sente le lacrime salirgli agli occhi, mentre si chiede ancora una volta dove sia la sua amata sorellina.

Elrena – no, Larxene, perché è vero, nemmeno lui crede di poter usare ancora il suo vecchio nome; almeno finché non avrà trovato Strelitzia, o quello che resta di lei – gli posa una mano sulla spalla.

-La troveremo, Marluxia.- sussurra, seria come non mai. –La troveremo.-

E Lauriam, in un angolo del cuore di Marluxia, ritorna a sperare.

[295 parole]

 

 

 

Non sa con precisione da quanto sta camminando, tantomeno da dove viene e se la direzione sia quella giusta, ma la ragazza sa solo che deve continuare a camminare, con la schiena dritta e la testa alta, gli occhi fissi di fronte a sé.

Deve continuare a camminare perché vuole ritrovare sé stessa. Con il tempo ha cominciato a ricordare piccoli frammenti di una vita passata – quattro facce che crede siano amiche, una responsabilità che gravava sulle spalle di tutti e cinque, poi un’ombra scura che la trascina via e una cella fredda e spoglia. Dolore, tanto, e paura, il terrore di essere uccisa e poi di nuovo il buio. La ragazza è convinta che l’unico modo per mettere nell’ordine giusto i frammenti della sua memoria sia tornare da dove è venuta, cercare quel castello circondato da un meraviglioso giardino e trovare quell’uomo con la sciarpa rossa e gli occhi stanchi. E una volta trovato lui, mettersi alla ricerca di quei ragazzi che le portavano il gelato di nascosto, anche solo per ringraziarli. Chissà quanti anni sono passati, ha perso il conto quando è stata portata via da quell’uomo con la benda…

Deve continuare a camminare e non ha nessuna intenzione di fermarsi più del dovuto, per questo ha scavato in fretta una fossa nella terra senza curarsi se sia delle dimensioni adatte per poter diventare la tomba dell’uomo che ha viaggiato con lei per un po’ prima di soccombere alla stanchezza e alla sete. Non lo conosceva ma era un persona gentile, l’aveva aiutata e protetta dagli Heartless senza chiedere niente in cambio, non abbandonarlo in mezzo al niente a diventare cibo per gli uccelli le sembra il minimo.

Fruga nella sue tasche e vi trova qualche pozione e piccole schegge Mithril che potrebbero esserle utili, poi soppesa nella mano il portachiavi dell’uomo. È un Keyblade molto diverso da quello che era suo, ma sempre di un Keyblade si tratta.

Sta compiendo un gesto ignobile, si dice mentre mette il piccolo portachiavi in tasca e le schegge Mithril in un piccolo sacchetto di stoffa, ma questo le darà la possibilità di difendersi in caso ne avesse necessità e potrà smettere di nascondersi e aspettare che qualcuno si occupi degli Heartless al suo posto. Sta quasi per pentirsene e rimettere il portachiavi di nuovo tra le mani del suo padrone, ma poi scuote la testa: non ha tempo per i rimorsi. Chiude quella tomba improvvisata e si allontana in fretta.

Con la schiena dritta e la testa alta, gli occhi fissi di fronte a sé, Skuld riprende il suo cammino.

[430 parole]

 

 

 

-Pensi che Terra sia pronto per tentare di nuovo l’Esame?- il ragazzo, seduto sui gradini di marmo chiaro e con il Divorasogni sulle ginocchia, non ha distolto un solo istante gli occhi da Terra, concentratissimo nel suo allenamento.

-Secondo me sì.- esclama il Divorasogni, lasciando ciondolare svogliatamente la testa. –Magari toccherà anche a te… Che c’è?-

Il ragazzo sembra non averlo sentito, gli occhi chiari che ora fissano il cielo e la mente persa in altri pensieri. –Senti, Chirithy… -

-Dimmi.-

-…secondo te, anche gli altri sono ancora qui?- domanda, continuando a fissare il cielo. Sta cominciando a rannuvolarsi, forse pioverà. –Skuld, Ephemer, Lauriam, Brain, la Maestra Ava… Anche loro possono ancora essere qui, da qualche parte?-

Chirithy rimane in silenzio per qualche manciata di secondi, prima di mormorare. –Mah, chissà. Ne sono successe così tante… -

Skuld che viene rapita insieme al suo padrone e scompare senza lasciare traccia, Ephemer che tenta di liberarli e cade a terra ferito, Lauriam che si lancia verso di loro e viene risucchiato a sua volta, Brain che rimane indietro da solo e di lui non si saprà più nulla, la Maestra Ava che sussurra qualcosa e poi sparisce come la neve a primavera… Strelitzia, tutta sola, che abbraccia il suo Divorasogni ed esala il suo ultimo respiro.

Sì, sono successe davvero tante cose che il suo padrone ancora non ricorda… ma ci sta provando, piano piano sta ricucendo insieme i pezzi della sua memoria, Chirithy sa che ci vorrà del tempo e non vuole mettergli fretta. E una parte di lui, quella più egoista e protettiva, quasi desidera che non si ricordi niente.

Il ragazzo intanto ha iniziato a canticchiare un motivetto inventato – che inventato non è, Chirithy nota con qualche istante di ritardo che quella è la canzoncina che Skuld cantava sempre – e torna a osservare Terra stringere Geoflagello tra le mani e tirare potenti fendenti all’aria.

Sta sorridendo, non ha mai smesso di sorridere.

“Oh, Ventus…- pensa il Divorasogni, uggiolando. -…che cosa farai quando ricorderai quello che hai fatto?”

Sulla Terra di Partenza sta incombendo un temporale, ma Chirithy aspetta una tempesta ben più distruttiva.

[354 parole]

 

 

 

 

 

 

 

D.P.P.: Deliri Post Partum

Ci sono così tanti headcanon qui dentro che non saprei da dove iniziare. Proviamo a procedere con ordine.

Allora, mettiamo in chiaro che sono abbastanza indietro con il gioco, quindi magari alcune di queste teorie sono già state negate e io non lo so. Detto questo, procediamo.

Ephemer. C’è poco da dire, il fatto che sia apparso tipo spiritello a Sora mi fa pensare che sia morto davvero. Il come, il quando e il perché diciamo che è un modo molto stupido che ho trovato per spiegare come mai Lauriam e Ven siano finiti nel futuro. Chiedo perdono.

Brain. Secondo me è lui ad aver ricevuto la copia del Libro delle Profezie, oltre il Libro delle Regole, ed è lui quello che è “rimasto indietro” in qualche modo. Inoltre, sappiamo dai rapporti segreti di KH3 che Eraqus discende da una delle più antiche famiglie di possessori di Keyblade – ditemi che non sono solo io ad aver notato un pochino di somiglianza, vi prego.

Lauriam/Marluxia. Sappiamo che Strelitzia è morta e che Lauriam la sta cercando, solo questo. Immagino che, se mai dovesse sapere chi ha ucciso la cara sorellina, gli farà passare un brutto quarto d’ora. Elrena/Larxene di contorno perché sì, why not.

Skuld. Partiamo dal presupposto che per me Skuld è la vera Queen di UX, mi piace tantissimo come personaggio [e non so perché ma l’ho sempre shippata un pochino con Ephemer] e mi piacerebbe davvero rivederla nella saga. Secondo me è lei la ragazza che Ansem teneva come cavia, perché sì, ci sta. O lei o Ava, ma punto di più su Skuld perché per Ava ho altre teorie.

Ventus. Allora, qui potrei scrivere un intero trattato… Sì, secondo me è stato lui a uccidere Strelitzia e di conseguenza è lui l’infiltrato – non uccidetemi, ora vi spiego perché. All’inizio puntavo su Brain, perché era il più misterioso tra tutti i leader e quello di cui non sapevamo assolutamente niente, ma poi ho pensato che sarebbe stato troppo banale... il tizio misterioso che alla fine si rivela il traditore è un cliché sfruttato e ormai vecchio, così mi sono detta che potrebbe essere il più insospettabile: a questo punto rimangono soltanto Ven e Lauriam, e onestamente Lauriam lo escluderei, perché la sua apprensione verso Strelitzia sembra sincera.  Come mai Ven ha ucciso Strelitzia non lo sapremo, non in tempi brevi almeno, ma credo che in qualche modo c’entri Vanitas: se Ven e Vanitas sono le due metà dello stesso cuore, non è così scontato che prima di essere separati Vanitas fosse come una seconda personalità di Ven(?). Sto sparando puttanate, lo so, ignoratemi.

 

E ho parlato un sacco, mamma mia. Me ne vado, lo giuro. Non vogliatemi troppo male.

Maki

 

 

 

 

 

  
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