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Autore: Lady I H V E Byron    07/04/2019    2 recensioni
(Crossover con "Dragon Age Origins")
Impegnati nella ricerca e battaglia contro Master Xehanort e l'OrganizzazioneXIII, Sora, Paperino e Pippo finiscono in un nuovo mondo, in cui, con loro grande stupore, gli Heartless e i Nessuno non sono il pericolo principale...
Genere: Avventura, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Paperino, Pippo, Sora
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Nel frattempo, Sora, Paperino, Pippo e il qunari, Sten, erano diretti alla taverna di Dane, lo stesso posto dove si erano diretti Alistair e Morrigan. La gente nei paraggi scappava al loro passaggio.
-Hanno liberato il qunari! Scappiamo! Ci ucciderà tutti!- urlavano –Dobbiamo avvertire la venerata madre!-
Tra di loro, notarono persino un cavaliere e due arcieri, che corsero verso il mulino, la parte opposta dove stavano camminando.
Paperino e Pippo si osservarono preoccupati.
Il ragazzo, invece, era come confuso dalle loro reazioni. Sten aveva uno sguardo minaccioso, era grosso e muscoloso, ma se gli Heartless non avevano preso il suo cuore, non era cattivo. Aveva forse a che fare con il motivo che lo aveva spinto dentro la gabbia?
-Sten…- mormorò Sora, infatti, inquieto –Ora è un brutto momento per chiederti perché ti hanno messo in gabbia…?-
-La gente ha paura di ciò che è diverso da loro.- rispose, secco.
Sora sospirò. Era inutile.
-Sora…- fece Paperino, sottovoce –Credi ancora sia stata una buona idea aver liberato questo tizio…? Fa paura e a giudicare come scappano i paesani, sto dubitando che tu abbia fatto la cosa giusta…-
-Ad Alistair serve tutto l’aiuto possibile, non ricordi?- ricordò Sora –Ha dato la sua parola che ci avrebbe aiutati e non vedo perché non fidarci. Non ha nemmeno tentato di scappare, vedi?-
Le sue parole non convinsero Paperino, che se ne uscì con un -Bah!-
In quel momento, Alistair, Morrigan e Leliana uscirono dalla taverna.
-Ehi, Alistair!- salutò Sora, alzando la mano, in segno di saluto.
Il giovane chiuse gli occhi, assumendo un’espressione quasi disperata.
-Oh, ti prego, fa’ che sia un’illusione della mia mente…- mormorò, sperando di non essere sentito –Fa’ che non sia davvero lui e che nella taverna un mago del sangue mi ha lanciato un incantesimo di illusione e adesso sto vivendo il mio peggior incubo con Sora ancora presente…-
-Alistair!-
Alistair strizzò ulteriormente gli occhi, sul punto di piangere.
“No, è proprio lui! E si sta avvicinando!”
Il gruppo si riunì di nuovo.
-Non eravate andati alla ricerca di vitto e alloggio?- domandò il ragazzo.
-Appunto, eravamo. Ma sembra che la mia fama mi abbia preceduto…- si voltò verso il ragazzo, cambiando improvvisamente espressione -E PER LO SPIRITO DEL CREATORE! COS’E’ QUELLO?!- si accorse del qunari.
Anche Morrigan e Leliana si stupirono alla sua vista. Il mabari ringhiò lievemente.
Paperino incrociò le braccia e batté continuamente una zampa per terra, come suo solito quando era nervoso.
-Bravo, spiegaglielo un po’, Sora…- disse, strizzando gli occhi. Pippo preferì astenersi dal discorso, indietreggiando imbarazzato.
Sora si grattò dietro la nuca, ridacchiando.
-L’ho visto dentro una gabbia… mi faceva pena e l’ho liberato…- si giustificò –E poi gli Heartless e i Nobodies non gli hanno preso il cuore, inoltre vuole aiutarti contro il Flagello…-
Alla parola “Flagello”, Sten alzò la testa e si fece più serio.
-E’ lui il Custode Grigio di cui hai parlato?- tagliò corto, secco come suo solito.
Sora annuì, sorridendo.
-Esatto.- si voltò nuovamente verso il giovane -Alistair, lui è Sten, un qunari, precisamente un Bersek… Berisak…-
-Beresaad.-
-Sì, Beresaad!-
-Lo sappiamo tutti, qui, che cos’è un qunari!- ribatté Alistair, deluso e furioso –E, se proprio vuoi saperlo, ragazzino, i qunari non sono proprio ben visti in tutto il Thedas! Anzi, possibilmente, cerchiamo di tenercene alla larga, prima che ti stacchino la testa a pugni!-
Sten si avvicinò di più a questi, osservandolo con aria critica, come se stesse valutando il prezzo di un mobile. Alistair impallidì.
“Fa’ che non mi stacchi la testa, fa’ che non mi stacchi la testa…” continuava a pensare, sudando freddo.
-Dalle mie parti e tra la mia gente girano molte storie sui Custodi Grigi, come grandi condottieri e abili guerrieri…- disse, freddo –Ma tu non sembri corrispondere a questa descrizione.-
L’interessato si offese.
-Eh?! Come, prego?!-
Morrigan ridacchiò.
-Lo conosco appena, ma già mi piace.- commentò, divertita.
Anche Leliana prese parte al discorso.
-Hai detto di averlo trovato dentro la gabbia.- disse, interessata, rivolta a Sora –Come hai fatto a liberarlo? Sapevo che la chiave la custodisce la venerata madre…-
Sora sorrise: era sempre lieto di parlare del Keyblade.
-Beh, diciamo che…-
Ma fu interrotto.
-Eccolo, venerata madre!-
I paesani si erano tutti riuniti e uno di loro camminava affiancato da una donna anziana, vestita con una tunica uguale a quella indossata da Leliana.
Si inorridì alla vista del qunari.
-Nel nome del Creatore, cosa sta succedendo qui?!- esclamò, furiosa –Chi ha liberato il qunari?!-
Paperino sospirò.
-Ci risiamo…-  mormorò Pippo, preoccupato.
Alistair si guardava nevroticamente intorno, come alla ricerca di una via di fuga, Morrigan se ne stette in disparte, indifferente, Leliana continuava ad aprire la bocca come per dire qualcosa, ma non usciva alcun suono. Sora si fece avanti, un po’ per dovere e un po’ per senso di colpa. In fondo era stato lui a liberare Sten, quindi non avrebbe mentito.
-Ehm… ecco… sono stato io.- disse, facendo più esasperare che preoccupare i compagni.
La donna anziana aggrottò ulteriormente le sopracciglia grigie e assunse la tipica espressione di una persona che scopre un atto scandaloso.
-Tu cosa?!- tuonò, infatti –Hai la minima idea di quello che ha fatto?! Ha sterminato un’intera famiglia!-
Sora si stupì, voltandosi di scatto verso Sten; anche il resto del gruppo fece la stessa cosa. Il più impaurito, ovviamente, fu Paperino, che si nascose dietro Pippo.
-Cosa…?-
-E scommetto che non te l’ha detto, vero?- riprese la venerata madre –Quelle creature sono violente per natura. Avevamo pregato affinché almeno le creature nere e bianche lo uccidessero, ma quando sono sparite, lui era ancora lì. Avrei dovuto condannarlo a morte finché ero ancora in tempo. Ora mi dici perché lo hai liberato?!-
Sora era ancora scioccato dalla rivelazione: che fosse quello “l’errore” di cui parlava Sten? Doveva esserci una spiegazione dietro quel suo gesto. Non poteva essere istinto omicida. Gli Heartless lo avrebbero preso, se così fosse stato. Stava per rispondere, mostrando il Keyblade, quando la ragazza dai capelli rossi si mise di fronte a lui.
-Ci serve aiuto contro il Flagello.- disse.
-Sorella Leliana?- fece la donna, quasi sorpresa –Cosa fate ancora qui? Non avevate detto che volevate andarvene?-
-Infatti, venerata madre. E’ quello che ho intenzione di fare.- indicò Alistair –Costui è un Custode Grigio e deve reclutare un esercito per combattere contro la Prole Oscura.-
Il citato si coprì il volto con le mani.
“Perfetto, ora sanno tutti che sono un Custode Grigio… addio copertura.” pensò.
-Ma non può farcela da solo e siamo troppo pochi per attraversare il Ferelden. Ci serve tutto l’aiuto possibile e, inoltre, lui- indicò Sten –è venuto fin qui per il Flagello e aiutarci a contrastarlo, non per seminare terrore o distruzione. Cosa penserebbe l’arishock, se venisse a sapere che avete imprigionato uno dei suoi più valorosi guerrieri?-
-Arishock…?- domandò Sora, sottovoce.
-Il capo dei qunari.- rispose Morrigan, sussurrandogli all’orecchio.
La donna sembrò credere alla ragazza. Da come si parlavano, sembrava si conoscessero, quindi, diede l’impressione di crederle.
-D’accordo.- decretò, facendo sgomentare i paesani –Mi fido di voi. E mi auguro sorveglierete accuratamente il qunari.-
-Personalmente, venerata madre.- promise Leliana, con un lieve inchino.
Ma non era ancora finita.
-Ma vi avverto, se le prossime vittime sarete voi o i vostri amici, non dite che non vi avevo avvertito.-
Con quella frase, la donna invitò i paesani a ritirarsi nelle proprie dimore. Essi obbedirono, a malincuore.
Alcuni lanciarono occhiate fulminee ai forestieri, altri lanciarono maledizioni, sottovoce, nei loro confronti.
La sorella tirò un sospiro di sollievo.
Alistair sorrise lievemente.
-Beh, che dire? E’ la seconda volta che ci salvate, sorella.- ringraziò –Immagino che non ho altra scelta se non accettare definitivamente la vostra richiesta a venire con noi…-
Anche Leliana ridacchiò.
-Pensavo avessimo già deciso alla taverna.-
-Sì, ma stavolta in maniera definitiva.-
Anche Sora si fece avanti.
-Beh, anche io ti ringrazio per avermi aiutato. Io sono Sora, e loro sono Paperino e Pippo.- ringraziò anche lui, presentandosi.
-Piacere, Sora, io sono sorella Leliana.- ricambiò Leliana –Comunque, tornando al discorso di prima, come hai fatto a liberare… Sten, giusto?-
Senza pensarci due volte, Sora evocò il Keyblade.
-Non c’è gabbia che resista con il Keyblade.- spiegò, orgoglioso –Mi è bastato puntarlo verso la serratura e clack!-
Ma Leliana sembrava essere più interessata alla forma del Keyblade che sapere come ha liberato Sten.
-E’ incredibile…- mormorò –Identica al mio sogno...-
Sora fu come confuso. Anche Alistair provava la stessa cosa.
-Non mi avevate detto di un sogno.- disse, sospettoso –Avevate detto che il Creatore vi aveva ordinato di venire con me, ma non avete detto come.-
-Ecco… ehm… è complicato da spiegare…-
Morrigan interruppe il discorso, dividendo i presenti con il suo bastone.
-Scusate se interrompo il vostro salottino, signori…- fece notare, indicando il cielo –Ma il tramonto è vicino e, per quello che mi riguarda, non abbiamo ancora trovato un posto dove dormire. Quindi, suggerirei di interrompere le chiacchiere e metterci in marcia, prima che faccia buio.-
-Sono d’accordo.- la appoggiò Sten, anche lui acido.
-Anche io!- aggiunse Paperino, nervoso.
Il resto del gruppo osservò in alto.
-Sì, in effetti, il cielo comincia a diventare più scuro…- notò Alistair, prima di riprendere il cammino verso Redcliffe –Torniamo sulla via Imperiale e preghiamo di trovare almeno abbastanza legna per accenderci un fuoco per la notte.-
-E per il cibo?- domandò, preoccupato Sora.
-Ci inventeremo qualcosa. Al limite mangiamo Paperino.-
Paperino rabbrividì.
-Quack!-
-Stavo scherzando, scusa.- sfatò Alistair, ridendo.
Pippo e il mabari erano gli ultimi a chiudere il gruppo. Il mabari, ad un certo punto, si era fermato, voltandosi indietro, ringhiando. Pippo si incuriosì.
-Che succede, cucciolo?- disse. Anche lui udì uno strano rumore. Infatti, alzò una delle sue orecchie.
Passi.
Si voltò: qualcuno si stava avvicinando.
-Ehm, ragazzi, credo che stia arrivando qualcuno…- informò, facendo attirare l’attenzione dei compagni.
Erano una mezza dozzina di persone, molto probabilmente paesani. Erano armati con flagelli, forconi e anche archi e frecce. Non sembravano intenzionati ad aiutarli contro il Flagello, anzi.
-Ho una brutta impressione, a proposito…- aggiunse Pippo.
Leliana si fece di nuovo avanti: -Tranquilli, ci penso io.-
I sei paesani si fermarono e Leliana era proprio di fronte a loro, con aria serena, come suo solito. Si schiarì la voce.
-Signori, gentili paesani…- iniziò –Ormai è tutto risolto. Il qunari verrà con noi e la venerata madre ci ha permesso di avere la sua custodia…-
-Non siamo qui per il qunari…- tagliò corto uno dei paesani, con tono greve; stava osservando Sora come fosse una preda –Ma per il ragazzino con i capelli a punta.-
Si voltarono tutti verso il ragazzo.
Sora era confuso e anche allarmato: cosa volevano da lui? Non era in quel mondo nemmeno da un giorno e non aveva commesso alcun reato.
Alistair lo avrebbe ceduto volentieri a loro, ma qualcosa non tornava: già era strano che non sapessero della sua identità da Custode Grigio. E, soprattutto, si stupì che non fossero lì per lui. Decise, pertanto, di fare da scudo a Sora, consapevole del fatto che se ne sarebbe pentito.
-E cosa volete da lui?- disse, ugualmente.
Il paesano che aveva parlato aveva un foglio in mano, ma non sembrava intenzionato a mostrarlo.
-Quello che vogliamo non è importante.- disse, secco -L’importante è che ce lo consegniate o ce lo prenderemo con la forza.-
Paperino e Pippo non esitarono: anche loro fecero da scudo a Sora.
-Non ve lo daremo mai!- disse Paperino.
-Ben detto!-
I paesani la presero come sfida, e anche il resto dei compagni si preparò.
Ma Sora notò qualcosa di strano intorno. Una strana ombra era apparsa dietro ai paesani. Un’ombra che il ragazzo conosceva anche fin troppo bene.
-Bene, a quanto pare dovremo prendercelo con la forza.- sibilò il paesano –Forza ragazzi! Prendiamo la nostra ricompensa!-
Sguainarono tutti le proprie armi. Ma non poterono sfoderare neppure un attacco: da quella strana ombra sbucarono fuori degli Shadow, sei, come i paesani, che si avventarono su di loro, affondando le loro unghie nei loro petti. Ne estrassero i cuori, che svanirono in una nube nera.
Alistair fece un balzo indietro.
-Ergh! Ma cosa…?!- esclamò.
Anche Sten sembrava sbalordito: -Non è possibile…!-
I corpi dei paesani svanirono nell’Oscurità, come succedeva con tutte le persone i cui cuori venivano estirpati.
Al loro posto, comparvero un altro tipo di Heartless: dei cani oscuri, della stessa dimensione del mabari, ma da manto viola ed ispido e gli occhi gialli. Sul petto avevano l’emblema degli Heartless. E non era tutto: apparvero anche dei Nobodies, ma non i Dusks. Avevano una sagoma quasi umana ed erano bloccati in aria, come se fossero aggrappati a qualcosa. Ognuno di loro aveva una specie di fucile nella mano destra.
-Heartless e Nobodies!- esclamò Pippo.
Sora evocò nuovamente il Keyblade, mettendosi in posizione di combattimento.
-Possiamo farcela!- esclamò, per incoraggiare il resto dei compagni.
Essi, infatti, sguainarono le proprie armi, senza timore. Leliana si guardò intorno: non aveva un’arma a portata di mano, come nella taverna.
Ma i paesani avevano delle armi: infatti, rapida, prese un arco e una faretra caduti a terra.
Per fortuna, c’erano delle frecce.
Non fu difficile, per Sora, eliminare gli Heartless; per gli altri fu più complicato. Alistair faceva il possibile per ripararsi dai loro attacchi usando lo scudo e contrattaccando di conseguenza. Morrigan alternava incantesimi di fuoco e ghiaccio, affiancata da Paperino, come avevano fatto con i banditi. Sten era l’unico a non avere un’arma, escludendo il mabari, che si avventava con ferocia sui suoi “sosia” oscuri. Ma questo non fermò il qunari, anzi. Gli bastò la forza delle sole braccia e dei suoi pugni per far svanire gli Heartless nel nulla.
Ma il problema maggiore, per quella volta, si rivelarono i Nobodies: approfittando della distrazione di Sora e i suoi compagni contro gli Heartless, puntarono i fucili verso di loro. Pippo, per fortuna, se ne accorse, con la coda dell’occhio. Dopo aver eliminato un altro Heartless, urlò: -Giù!-
Inizialmente, gli altri non compresero il senso, ma Alistair notò un laser avvicinarsi sempre di più a lui.
Per fortuna, aveva dei buoni riflessi: nonostante avesse urlato di sorpresa, riuscì ad alzare lo scudo in tempo. Un proiettile laser si era conficcato su di esso, ma non lo aveva oltrepassato.
Il giovane impallidì. “Che razza di freccia è mai questa…?” pensò, scioccato.
Anche Sora osservò quel proiettile con sorpresa, ma anche con sospetto.
“Quel tipo di proiettile… dove l’ho già visto…?”
Ma nessuno poteva permettersi di fermarsi e riflettere: mancavano solo i Nobodies da eliminare.
Non era possibile un attacco ravvicinato: continuavano a spostarsi, con il teletrasporto, se Sora o Alistair si avvicinavano per attaccarli con le proprie armi. Anzi, ebbero persino uno scontro con le proprie spade, nel tentativo di colpire il medesimo Nobody.
Tuttavia, una freccia ne colpì uno, che svanì nel nulla: era Leliana. Per tutto il tempo, aveva fatto del suo meglio, per cercare di colpire i nemici da lontano, insieme a Morrigan e Paperino, che continuavano a lanciare magie.
Anche Sora trovò il modo per eliminare quei Nobodies: appena uno di loro sparava, lui respingeva il proiettile con il Keyblade, colpendolo in pieno.
Il campo tornò di nuovo ad essere sgombro. Nessun Heartless o Nobody.
-Sorella Leliana. Devo complimentarmi di nuovo con voi.- commentò Alistair, rinfoderando le armi –E’ la terza volta che ci dovete un favore.-
La sorella ridacchiò.
-Grazie. Me la cavo bene con l’arco.-
Morrigan era ancora sorpresa e non per l’abilità di Leliana con l’arco e frecce.
-Quindi è così che nascono gli Heartless?- domandò a Sora, che annuì.
-Esatto. Proprio come ti ho spiegato.- spiegò, serio e sospettoso –E’ così che vanno a caccia di cuori. E quegli uomini dovevano avere una quantità di Oscurità nei loro cuori tale da attirarli.-
-Quindi anche quei Nobodies erano loro?-
Sora si fece più riflessivo.
-Non ne sono sicuro.- mormorò –I corpi diventano Dusks. Ma quei Nobodies non erano Dusks. E ricordo di aver combattuto anche con questi, tempo fa…-
Alistair aveva smesso di ascoltare la conversazione: qualcosa aveva attirato la sua attenzione. Il foglio bianco di uno dei paesani era per terra. Si avvicinò, con aria sospetta: perché erano così interessati a Sora? Cosa volevano da lui? E perché hanno taciuto sul contenuto del foglio.
Fu solo guardandolo che scoprì il motivo.
-SORA?!- esclamò, mostrandolo al resto dei compagni -MI DICI COSA E’ QUESTO?!-
Era davvero furioso. Il resto del gruppo gli rivolse sguardi sorpresi e minatori nello stesso momento.
Sora, Paperino e Pippo si stupirono: c’era un ritratto di Sora. E con sotto: “RESPONSABILE PER L’APPARIZIONE DELLE CREATURE NERE E BIANCHE”. Il foglio era un manifesto di cattura per lui! E con una taglia sulla sua testa!
Sora non poteva e non voleva crederci.
-Io… io…!- balbettò –E’ impossibile! Sono qui solo da un giorno! Morrigan mi ha detto che gli Heartless e i Nobodies sono qui da una settimana! E io non ero ancora arrivato!-
-Effettivamente è vero.- lo appoggiò la donna –Un tipo come Sora non passa certo inosservato, con quei capelli e con un’arma come la sua.-
-Ehi!- ribatté il ragazzo, offeso.
-Quello che voglio dire, è che se Sora fosse veramente apparso nello stesso momento in cui sono apparsi gli Heartless e i Nobodies, i manifesti sarebbero già affissi da una settimana. Invece, sembra che siano stati affissi solo… da quanto? Un giorno, circa?-
-E’ vero!- aggiunse Leliana –Prima di stamani, non avevo mai visto quel manifesto. E io sono qui, a Lothering, da tempo. I manifesti per i ricercati girano molto velocemente.-
-Sì, questo posso confermarlo anch’io.- disse Sten, dando ancora più vigore all’alibi del giovane forestiero.
-Senza dimenticare che, quando li ho visti per la prima volta nelle Selve, mi sembravano spaesati e confusi, addirittura sorpresi di vedere quelle creature. Non quanto ho raccontato loro del Flagello. Questo può confermare la loro permanenza di un giorno, qui, nel Ferelden. Quindi, per me, sono innocenti.-
-E se anche fossero responsabili, a che scopo eliminarli?- concluse Leliana, accordando con Morrigan.
Sora, Paperino e Pippo avevano un alibi di ferro. Ma Alistair non sembrava ancora convinto. Se non loro, chi?
Pippo si ricordò di un particolare.
-Pensate sia opera dell’OrganizzazioneXIII?-
Sora ebbe come un’illuminazione: i Nobodies cecchini! E i proiettili laser! Ecco cosa gli ricordavano.
-Certo! Questo spiegherebbe tutto! Ecco cosa mi ricordavano quei Nobodies!- ricordò.
-I tipi a cui state dando la caccia?- domandò Morrigan –Quelli che indossano il cappotto nero?-
-Sì, non ci sarebbero altre spiegazioni. E penso di sapere chi sia, basandomi sui Nobodies che abbiamo appena affrontato. Se le mie ipotesi sono esatte, deve aver convinto il vostro re a farci passare per fuorilegge, mentre invece è lui a comandare gli Heartless e i Nobodies, da queste parti.-
L’alibi era di ferro, ma Alistair era ancora dubbioso nei confronti dei tre forestieri. Voleva fermare il Flagello, e accettava ogni tipo di aiuto che veniva a lui offerto, ma poteva fidarsi di chi aveva intorno?
Sora intuì il dubbio nel giovane.
-Alistair, lo so che è strano e difficile, ma devi fidarti di me.- indicò anche Paperino e Pippo -Di noi. Vogliamo aiutarti nella tua impresa, e vogliamo eliminare gli Heartless e Nobodies. Pensa se i nostri scopi coincidessero.-
Un collegamento tra Prole Oscura con gli Heartless e i Nobodies? Assurda, ma forse plausibile. Ma Alistair non aveva altra scelta: Sora gli serviva contro gli Heartless e Nobodies. Ancora non si fidava appieno di lui, ma non poteva abbandonarlo. Avrebbe vagato nel Ferelden, senza trovare il suo obiettivo. E se le parole dei compagni erano esatte, il Ferelden sarebbe caduto non solo per mano della Prole Oscura.
-Meglio proseguire.- si limitò a dire, con tono greve e sguardo basso, proseguendo in avanti.
Sora, Paperino e Pippo chiusero il gruppo.
-Maledetta Organizzazione XIII…- mormorò Sora, serrando le labbra –Sempre quando c’è una catastrofe…!-
-Sì, ma noi siamo qui per gli Heartless e i Nobodies e per… quell’altra cosa, Sora…- aggiunse Paperino, lanciando un’occhiata fulminea al ragazzo.
Questi sospirò.
-Ho capito, lo so. Ma non possiamo lasciare Alistair da solo contro quelle creature mostruose.-
-E poi c’è anche quel tale, Login… Logan… Logar…-
-Loghain.- corresse Paperino.
Sì, lui. Non so perché, ma ho come l’impressione che l’Organizzazione XIII c’entri qualcosa con il suo tradimento ad Ostagar…-
-Conoscendo quei tizi, non mi stupirebbe.-
-Ehi, di cosa state parlottando, voi tre?- domandò Morrigan, voltandosi indietro, con aria maliziosa. Lei era tra il gruppo di Alistair e i tre forestieri. Aveva solo sentito qualche parola sparsa qua e là.
Stavano salendo tutti una rampa che li avrebbe riportati sulla Via Imperiale.
Sora mise le mani sulla nuca.
-Niente.- disse, osservando in alto, indifferente.
-Ma se non stavate parlando di niente, perché parlavate, allora?-
-Cose nostre personali.-
-Riguarda le strane creature? I tizi con il cappotto nero?-
-Non dico niente.-
-Sora… non ti conviene dire le bugie.-
-Non sto mentendo.-
-Posso farti esplodere la testa, se ti ostini.-
Sora impallidì.


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Note finali: a tutti i fan di DA: come avrete capito, non ho voluto mettere Bodhan e Sandal. Diciamo che per questa storia si sarebbero rivelati inutili e di troppo. Dopotutto, che mondo di KH sarebbe, se omettiamo alcuni personaggi? XD
   
 
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