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Autore: ayamehana    14/04/2019    2 recensioni
[Questa raccolta partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP]
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#1. «Sei un angelo?» le aveva domandato, quand’era ancora bambino, la prima volta che l’aveva vista su Tatooine. Mai quelle parole gli erano sembrate tanto vere. Padmé, il suo angelo, la donna che amava più di qualsiasi altra cosa al mondo, se n’era andata, distrutta da un destino che lui stesso aveva cercato di evitarle. [Darth Vader/Padmé]
#2. Ed era difficile dover accettare che la sua amata duchessa non ci fosse più, quando il suo profumo era praticamente ovunque. [Obi-Wan/Satine]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sillage
 
« La scia lasciata in cielo da un aereo o nell’acqua da una barca,
la traccia di profumo lasciata nell’aria da una cosa
o da una persona che ci ha preceduti in un determinato luogo. »


 
  Maul era riuscito a vendicarsi e, per farlo, aveva versato l’ennesimo sangue innocente.
  Il corpo di Satine era leggero tra le sue braccia, un bozzolo svuotato dalla sua anima che, similmente a una farfalla, aveva già dispiegato le ali per volarsene chissà dove.
  Ed era difficile dover accettare che la sua amata duchessa non ci fosse più, quando il suo profumo era praticamente ovunque. Se lo sentiva addosso, una traccia indelebile che gli era penetrata nelle ossa, come quel dolore che ora gli stava stringendo la gola in un pianto senza lacrime. Alla fine, non era riuscito nemmeno a dirle che anche lui l’amava; che quel sentimento, sbocciato tanti anni prima, gli aveva consumato il cuore in una fiamma che, seppur debole, aveva continuato ad ardere. Obi-Wan si prese un momento per sé, e si accasciò contro Satine, la cui pelle emanava ancora talmente tanto calore da farla sembrare semplicemente addormentata.
  Vorrei poterti immaginare così, pensò, raccogliendole la mano e premendosela alle labbra. Non era necessario aggiungere altro: le parole, in fondo, non avevano alcun valore di fronte alla triste realtà.
  Due mandaloriani lo strattonarono per le braccia, e Obi-Wan si riscoprì a non opporre resistenza. In fin dei conti, andava bene così; non poteva lasciarsi sopraffare dalle emozioni negative mentre tutto il mondo gli si stava rivoltando contro. Mi dispiace tanto, mia adorata. Prometto che la tua non sarà una morte vana.

 


Nota dell'autrice: E con tanto timore reverenziale, ho deciso alla fine di pubblicare questa breve flashfic (non la chiamo drabble, perché sono 233 parole e non 110!) Lo ammetto, ho fatto fatica a scrivere, perché sono in blocco da Novembre dell'anno scorso e ne sto soffrendo tantissimo. La pubblico solamente perché mi dispiace lasciarla lì sul computer, nella cartella delle bozze, e perché non voglio che Andrea e Serena, due ragazzi che si sono offerti gentilmente di aiutarmi, abbiano sprecato tempo a correggere questa 'cosa'. (A tal proposito, vi ringrazio tanto, ma non sono ancora convinta del risultato, peccato...) Mando, invece, un bacione a tutti quelli che leggeranno. Grazie, spero di riuscire a riprendere a scrivere come una volta, è un hobby che mi manca davvero molto.
  
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