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Autore: vas_happenin09    28/04/2019    0 recensioni
Zayn è un cantante di fama internazionale, una persona buona, gentile e molto sensibile. Un giorno, grazie ad una lettera, incontrerà Liam, un ragazzo malato che ha espresso il desiderio di incontrare il suo idolo prima che sia troppo tardi. Il destino sarà dalla parte di Liam, o non riuscirà a salvarsi?
è una storia Ziam, se non vi piace il genere non entrate.
Accenni Larry e Nosh.
Potete trovarla anche su wattpad, ho lo stesso nick anche lì.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zayn era sdraiato sul divano di casa sua. Non lo aveva mai apprezzato tanto quanto il quel momento. Era davvero stanco, la sera prima era tornato a casa tardi a causa di una festa a cui doveva andare per forza e la mattina si era svegliato presto per un'altra stupida apparizione in qualche show che neanche conosceva. Apprezzava quel divano da quando Liam, due mesi prima, si era addormentato contro di lui una volta tornati a casa dal concerto e, facendo finta di nulla, chiuse gli occhi e si addormentò anche lui contro la sua spalla. Passarono la notte sul divano a dormire come se fossero amici da sempre, o forse più che amici. Gli altri quattro ragazzi si limitarono a fare versetti stupidi e fare qualche scommessa su quanto tempo ci avrebbero messo a darsi il primo bacio, poi se ne andarono a casa di Louis per continuare la serata. Inutile dire che la scommessa la vinse Louis, infatti i due ci misero neanche una settimana a baciarsi. 

Erano fuori in giardino, sul dondolo che Zayn aveva sistemato poco lontano dal tavolo per esterni,  il moro stava facendo dondolare entrambi, mentre Liam aveva gli occhi chiusi sotto i suoi occhiali scuri, si stava godendo quella fantastica giornata di sole. 

-domani ho la visita per capire se i medicinali stanno facendo effetto- mormorò all'improvviso, facendo girare il cantante dalla sua parte. 

-sono sicuro che stanno facendo effetto- rispose apparentemente sicuro il moro, ma cercava più che altro di convincere se stesso. Aveva così tanta paura di perderlo o di svegliarsi al mattino e trovare un messaggio di Harry o Josh che lo avvisano che il funerale di Liam si sarebbe svolto in una piccola chiesetta in città. Al solo pensarci gli veniva da piangere. E anche se era imbarazzante e non lo avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura, a volta prima di andare a letto si ritrovava a piangere per tutti questi pensieri terribili che gli arrecavano un dolore lancinante all'altezza del cuore. 

-quando ero più piccolo, pensavo che avrei avuto una vita lunga con una splendida donna al mio fianco, alla quale avrei dato cuore e anima. Proprio come mio nonno ha sempre fatto con mia nonna. Invece rischio di morire da un momento all'altro e per giunta non avrò mai una donna al mio fianco: sono gay fino al midollo.- finì il suo piccolo discorsetto alzando appena le spalle, accennando subito dopo una lieve risata per alleggerire il dramma che stava vivendo. Zayn rimase piacevolmente sorpreso dalla confessione del ragazzo e si morse con forza il labbro inferiore per cercare di non sorridere con un emerito idiota. 

-non ti dà fastidio, vero?- chiese subito dopo Liam, non ricevendo risposta dal cantante. -che sono gay, intendo- continuò per farsi capire, spostando lo sguardo su di lui mentre il panico prendeva il sopravvento su di lui. Non voleva perdere la sua amicizia per un dettaglio del genere. 

-ti svelo un segreto- sorrise rassicurante il moro, avvicinandosi a lui per fare in modo che riuscisse a sentire e mormorò. -anche Louis è gay e la cosa non mi disturba affatto- alzò appena le spalle regalando al ragazzo uno splendido sorriso, mostrando i suoi denti bianchi e perfettamente dritti. Il cuore di Liam perse un battito e prese a battere furiosamente nel petto alla vicinanza del cantante. Il castano osservò i suoi occhi che amava tanto e quando abbassò lo sguardo sulle sue labbra, arrossì violentemente. Zayn, accorgendosi di tutto, accennò una lieve risata mentre si avvicinava pericolosamente al viso del castano, facendo combaciare le loro labbra. Inutile dire che dopo qualche istante di shock, Liam ricambiò molto volentieri il bacio. 

Dopo quel primo bacio se ne seguì un altro, dopo pochi minuti dal primo. Anche il quel caso era stato Zayn a far combaciare le loro labbra e per la prima volta nella sua vita non pensò alle conseguenze di quel gesto. Aveva voglia di baciarlo e lo fece. Non si preoccupò di mantenere le apparenze con lui, non ne aveva più la forza. Trovava Liam una delle persone più dolci che avesse mai incontrato in vita sua e dopo aver saputo che era gay, l'ultimo dei suoi pensieri era la sua finta fidanzata. Ovviamente quando Liam tornò a casa, dopo i vari momenti di imbarazzo che ci furono fra di loro, entrò nel panico. Non gli diede nessuna spiegazione, gli disse solo di non preoccuparsi per la sua ragazza perché sapeva quello che faceva. Liam ci rimase di stucco perché iniziò a pensare se ci si poteva fidare del cantante, dato che tradiva la sua amata fidanzata con un ragazzo. 

Zayn chiamò subito Louis, che inspiegabilmente si trovava con Harry a prendere un caffè, così gli disse di raggiungerlo dopo aver concluso l'appuntamento con il ricciolo. Il moro non sapeva che pensare perché se Liam avesse raccontato in giro quello che era successo, Zayn sarebbe sicuramente stato decapitato dal suo manager. Ma poi si rese conto che nessuno gli avrebbe creduto perché nessuno sapeva che i due ragazzi si conoscevano, così la sua ansia andò via e la felicità per aver baciato il ragazzo, prese il suo posto. I giorni seguenti furono un misto di imbarazzo e goffaggine e Zayn adorava vedere il rossore che si diffondeva sulle guance del ragazzo. Ma dopo i primi giorni l'imbarazzo era sparito, per questo il ragazzo non riusciva a capire perché Liam non gli avesse ancora scritto. Era proprio di questo che stavano parlando Zayn e Louis.

-perché ancora non mi scrive?- si lamentò di nuovo il cantante, guardando il suo migliore amico che giocava con il suo telefono.

-magari sta ancora dormendo- rispose Louis alzando le spalle, totalmente indifferente della preoccupazione dell'amico.

-ci deve essere qualcosa che non va. Di solito è già sveglio!- sbottò il moro, sbuffando poi infastidito dall'atteggiamento del ragazzo. Perché non prendeva sul serio la sua preoccupazione?

-sei solo ossessionato da lui, è questa la verità- gli lanciò uno sguardo prima di tornare alla sua partita. Stava per battere il record e vincere il livello quando il suo telefono prese a squillare e sullo schermo apparve il volto di Harry. Rispose quasi ringhiando.

-Harold! Dovevi chiamarmi ora che stavo finendo il livello?!- strillò lasciandosi sprofondare nel divano, ormai rassegnato al fatto che non sarebbe mai riuscito ad andare avanti in quello stupido gioco. Ma quando sentì il ragazzo balbettare delle frasi confuse, scattò a sedere attento alle sue parole e spalancò gli occhi. -ne sei certo? Harry non fare questi scherzi stupidi- rispose subito dopo il castano, il cuore che batteva a mille e il panico che piano piano prendeva possesso della sua mente. 

Zayn capì subito che qualcosa non andava e cercò di ascoltare le parole di Harry, ma non sentiva niente. Si limitò a fissare Louis con un grosso nodo alla gola. Quando l'amico si alzò di scatto dal divano, rassicurando il riccio che sarebbero arrivati in dieci minuti, lui si alzò subito in piedi mettendosi davanti a un Louis nel panico più totale. 

-Louis, che succede?- chiese cautamente Zayn, cercando lo sguardo dell'amico che andava da una parte all'altra della stanza. 

-dove sono quelle maledette chiavi?- urlò Louis portandosi poi entrambe le mani fra i capelli. Dov'era finito il suo autocontrollo? Zayn lo prese per le spalle e lo fece girare verso di lui, puntando i suoi occhi scuri in quelli azzurri dell'amico. 

-che sta succedendo Louis?- gli chiese di nuovo, preoccupato per tutta quella situazione. Il castano prese  un respiro profondo, passandosi le mani sul viso un paio di volte.

-si tratta di Liam. Stanotte è stato male e ora si trova in ospedale. Hanno detto che è peggiorato negli ultimi mesi e Harry mi ha pregato di raggiungerlo.- disse infine, riprendendo subito dopo a cercare le chiavi della macchina. Zayn barcollò per qualche istante prima di appoggiarsi a una poltrona, con gli occhi pieni di lacrime pronte a scorrere sulle sue guance. Se lo sentiva che qualcosa non andava e ora tutte le sue paure erano diventate realtà. Lo stava perdendo. Non poteva permettere una cosa del genere. Il suo Liam aveva solo diciotto anni, era il ragazzo più dolce del mondo e se ne stava perdutamente innamorando. Non poteva perderlo. Liam non si meritava di andarsene così presto, doveva ancora vedere un sacco di posti, fare tante nuove esperienze e ricevere ancora tanto amore da parte del moro. 

Fu risvegliato dai suoi pensieri grazie alla mano del suo amico che lo afferrò per il polso, trascinandolo in auto una volta travate le chiavi. Nel giro di dieci minuti si trovarono all'ospedale e Zayn corse così velocemente che per qualche istante pensò di poter correre la maratone di New York, ma quando arrivò davanti alla madre di Liam e la sua mente tornò lucida, si rese conto che non aveva più fiato e che rischiava di dover chiedere una bombola d'ossigeno. 

-come sta?- chiese in un mormorio il cantante quando riuscì ad articolare una piccola frase.

-è sveglio, ma molto debole. I medici dicono che gli rimane poco più di qualche mese- rispose la madre, portandosi una mano davanti al viso quando capì che non sarebbe più riuscita a trattenere le lacrime, infatti mormorò -scusatemi- prima di allontanarsi per potersi sfogare. Zayn si passò più volte una mano fra i capelli, riducendoli ad una massa informe. Non sapeva se entrare e cercare di non scoppiare a piangere, o aspettare per un po' fuori e calmarsi. Qualunque cosa avrebbe scelto, sapeva che si sarebbe messo a piangere comunque. Avrebbe chiesto aiuto ai suoi amici se non fossero stati impegnati a consolare Josh e Harry, completamente immersi dalle lacrime. Prese un respiro profondo e decise di entrare, così bussò alla porta ed entrò lentamente. Trovò Liam attaccato ad un sacco di macchinari, era più stanco del solito e quasi non riusciva a tenere gli occhi aperti. Si avvicinò lentamente al suo letto dopo aver chiuso la porta e gli prese una mano fra le sue, sedendosi sulla sedia lì vicino. 

-ehi Liam- lo salutò, accennando un sorriso che sarebbe dovuto apparire dolce. In realtà era più una smorfia di dolore nel vedere il ragazzo in quello stato. 

-ciao Zayn- mormorò il castano, sforzandosi di ricambiare il sorriso. Era grato di vederlo lì, al suo capezzale per dirgli probabilmente che sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero visti e che aveva molti impegni, quindi non sarebbe più riuscito a venirlo a trovare. Ma si sorprese quando sentì le sue parole.

-spero non ti dispiaccia se verrò a trovarti tutti i giorni- gli disse il moro, regalandogli uno dei suoi magnifici sorrisi. Liam scosse appena la testa, sorridendo di rimando chiudendo gli occhi per un istante e sentendo la mano di Zayn stringersi un po' di più alla sua. 

-i medici che ti hanno detto?- chiese titubante. Si chiese che cosa sapesse e che cosa si poteva fare per aiutarlo. Liam sospirò, aprendo gli occhi per puntarli fuori dalla finestra dove il sole splendeva e gli uccellini cantavano come se fosse stata la giornata più bella del mondo.

-in poche parole mi può salvare solo un angelo custode con un fegato nuovo- mormorò il ragazzo, senza un'apparente emozione nella voce. 

Si era già preparato a quel momento, sapeva già che sarebbe successo per questo aveva già scritto una sorta di testamento in cui diceva di lasciare i suoi videogames alla sorellina che si divertiva tanto ad usarli, la collezione di fumetti a Harry, tutti i suoi risparmi a Josh per far sì che potesse comprarsi una batteria e la sua amata chitarra a Zayn. Okay, era ridicolo regalare un qualcosa al suo idolo, che per inciso, quando aveva scritto quel pezzo di carta non lo conosceva nemmeno, ma comunque sperava che i suoi genitori gliela avrebbero data in qualche modo. Proprio qualche giorno prima di avere una brutta ricaduta aveva aggiunto altri due punti:

5) lascio nelle mani di Louis William Tomlinson il mio migliore amico, Harry Edward Styles, nella speranza che si prenda cura di lui quando io non potrò più farlo.

6) lascio nelle mani di Niall James Horan mio cugino, nonché migliore amico, Josh Devine, nella speranza che si prenda cura di lui quando io non potrò più farlo e che possano improvvisare un piccolo concerto, con chitarra e batteria, in mio onore. 

Aveva già detto a sua madre dove poteva trovarlo e si raccomandò di prenderlo solo una volta che sarebbe andato a fare compagnia al nonno, su in cielo. 

Solo dopo qualche minuto si accorse che Zayn aveva iniziato a singhiozzare, stringendogli forte la mano. Non pensava che lo avrebbe visto piangere per lui, nessuno lo aveva fatto davanti a lui. Non riusciva a capire cosa stava farfugliando il moro, ma lo capì benissimo quando iniziò a sussurrare a qualche centimetro di distanza dal suo viso.

-non posso permettere che tu vada via da me, Liam. Pagherò i migliori chirurghi per farti operare e tornare fra le mie braccia, hai capito? Sarò io l'angelo custode che stai aspettando- 

Liam non ebbe il tempo di realizzare le sue parole che le labbra di Zayn combaciarono con le sue. Spalancò gli occhi totalmente impreparato, ma ricambiò il suo bacio chiudendo subito gli occhi per goderselo appieno. Sentì le lacrime di Zayn bagnare anche le sue guance e sentì il suo cuore battere sempre più velocemente, il macchinario che permetteva di sentire i suoi battiti quasi impazzì. Sentì persino la porta aprirsi, sicuramente qualcuno allarmato per il suo battito accelerato, ma se ne fregò e continuò a baciare quel ragazzo che aveva promesso che gli avrebbe salvato la vita. Avrebbe voluto saltare, urlare e piangere, ma si limitò a sorridere nel bacio, portando una mano dietro la nuca del cantante per impedire che si staccasse. Tutta la stanchezza che aveva addosso era sparita di colpo, la speranza di poter superare anche quel momento invase il suo corpo e quando si staccarono dal bacio, regalò un bellissimo sorriso al moro.

-non sei obbligato a farlo, Zayn. Mi hai già regalato momenti bellissimi- mormorò ricordando quando, qualche settimana prima, aveva conosciuto Taylor Swift in tutta la sua bellezza e aveva confessato alla ragazza di aver sempre avuto una piccola cotta per lei. Taylor si mise a ridere quasi in imbarazzo e iniziò a fare la conoscenza del ragazzo castano, conversando animatamente anche con il suo collega, nonché amico, Zayn. Dopo una bella giornata passata in compagnia dei suoi due idoli, la bionda aveva costretto Liam a darle il suo numero per tenersi in contatto e quando Zayn lo venne a sapere fece una vera e propria scenata di gelosia. Liam era confuso, non sapeva se fosse geloso di lui o della sua amica. Sapeva già che il moro era gay, quindi non pensò che provasse qualcosa per la bionda, ma pensò che lo fosse per lui e il pensiero lo fece arrossire fino alla punta dei capelli. 

Gli venne in mente quando il moro lo portò sul suo jet privato per portarlo in una delle più belle spiagge degli Stati Uniti, la Siesta Beach in Florida. La sabbia era fine e l'acqua era trasparente e cristallina. Un vero paradiso per chi non vede una spiaggia da parecchi anni. La piccola Christina non aveva mai visto il mare e per lei fu il regalo più bello che uno sconosciuto poteva farle. 

Una serie di piccoli e dolci baci riportarono Liam alla realtà, Zayn lo stava tempestando di baci facendolo ridacchiare e mormorò un "ho tanti altri bellissimi momenti da regalarti, piccolo Liam" prima di sparire fuori dalla stanza. Louis provò a chiedergli dove stesse andando, ma il moro si era messo a correre a perdifiato fuori dall'ospedale, afferrò il telefono e compose il numero che forse avrebbe salvato la vita a Liam.

***

Una settimana dopo Liam, ancora su quel lettino d'ospedale, stava sempre peggio. I medici dicevano che se il fegato non fosse arrivato entro ventiquattro ore non ci sarebbe più stato nulla da fare. Zayn si rifiutò categoricamente di pensare al peggio e tempestò di telefonate il chirurgo che avrebbe dovuto operare Liam. Era riuscito a trovare un fottuto fegato compatibile per il castano, aveva contattato il miglior chirurgo della città e non si sarebbe mai arreso a quel punto. Il fegato sarebbe arrivato con le buone o con le cattive. Non capiva perché ci mettevano così tanto a trasportarlo, doveva partire la sera prima ma quando Josef, il chirurgo dalle mani d'oro, lo informò che non sarebbe arrivato prima del giorno dopo, pensò seriamente che lo avrebbe perso. Ma poi pensò a suo padre, a quelle parole che si ripeteva sempre, che gli avevano dato la forza di diventare quello che era e che si ripeteva quando aveva bisogno di un incentivo a fare qualcosa.

Combatti per ciò che ami. Nessuno ti regala niente.

Si passò una mano fra i capelli avvisando i famigliari e gli amici di Liam della novità appena ricevuta e chiuse gli occhi per evitare di guardare la delusione e le lacrime invadere gli occhi di Jane. A Zayn ci vollero solo due minuti per pensare ad una soluzione. Afferrò il telefono scappando letteralmente da quel corridoio cupo e triste, dirigendosi alla sua auto per arrivare il prima possibile alla pista di atterraggio nella quale era parcheggiato il suo jet privato. 

Se il fegato non viene da noi, saremo noi ad andare da lui.

Zayn costrinse il pilota a fare un decollo d'emergenza e volarono per una ventina di minuti. Avrebbe fatto di tutto pur di salvare il suo Liam.

***

Liam era stato preparato per l'operazione, era già in sala operatoria con l'addome squarciato e con il suo organo malato fuori dal suo corpo. Aspettava solo l'arrivo del suo angelo custode con il fegato nuovo. Zayn non ebbe neanche la possibilità di salutare Liam prima dell'intervento, non gli diede l'ultimo bacio e gli disse neanche 'ti amo', sperando che non sarebbe stato troppo tardi. Aveva fiducia nel chirurgo che aveva chiamato, ma c'erano comunque delle possibilità che ci fossero delle complicanze o che il corpo di Liam rigettasse l'organo sano. Zayn sapeva che non lo aveva confortato prima dell'operazione solo perché era impegnato a recuperare il fegato tanto agognato dalla famiglia Payne. Ma se fosse successo qualcosa al castano, il cantante sarebbe stato distrutto, non lo avrebbe superato tanto facilmente. 

L'operazione sarebbe durata più di sei ore e tutti credettero che sarebbero impazziti per l'ansia. Quando Zayn arrivò con alcuni paramedici e il fegato sano in una sacca termica, tutti fecero un balzo in piedi e accennarono un sorriso speranzoso verso il ragazzo. La madre di Liam lo abbracciò forte, ringraziandolo per tutto quello che stava facendo per lui e scoppiò inevitabilmente a piangere quando disse "senza di te sarebbe sicuramente già in una bara, pronto a essere seppellito. Sei un angelo sceso dal cielo."  Zayn non trattenne le lacrime che spuntarono nei suoi occhi scuri, anzi sfogò tutte quelle emozioni che aveva represso per cercare di salvare il suo amato, scoppiando a piangere contro la spalla della donna. 

***

Oggi, dopo cinque anni, quando Zayn ripensa a quel periodo non piange più. Sorride perché sa che è quello che vuole il suo Liam. Quando ripensa alle parole che disse il chirurgo quando uscì dalla sala operatoria non aveva più nessun tuffo al cuore, sentiva solo un senso di serenità invadergli il corpo perché quel brutto giorno era passato e quella brutta esperienza l'avevano superata. Liam restò praticamente incosciente per tre settimane, durante le quali Zayn non lo mollò un secondo. Il cantante cancellò tutte le date previste per stare vicino al suo più grande fan. Zayn non poteva non commuoversi quando Liam si svegliò e mormorò un debole "grazie per avermi salvato, Angelo Custode".

  
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