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Autore: Fiore di Giada    01/05/2019    0 recensioni
Corriamo.
Xianghua è dietro di me.
Quest'isola sembra infinita.
Non riusciamo a ritrovarti, Maxi
Dove sei?
Cosa è successo?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kilik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Corriamo.
Xianghua è dietro di me.
Quest'isola sembra infinita.
Non riusciamo a ritrovarti, Maxi
Dove sei?
Cosa è successo?
Perché ci avete messo tanto? – risuona una voce sarcastica, a noi ben conosciuta.
Xianghua lancia un grido d'orrore.
E. pochi istanti dopo, ne comprendo la ragione.
Sei a poca distanza da noi, Maxi.
Il tuo corpo è ricoperto di ferite.
Xianghua trema di spavento e la comprendo.
E' questo il prezzo della sconfitta del male?
No, non posso accettarlo.
E' troppo crudele!
No, non puoi subire un tale, crudele destino.
Credo sia il nostro pensiero comune.
Corro verso di te, il cuore palpitante contro le costole.
La distanza tra noi mi sembra eterna.
Qualche istante dopo, crolli tra le mie braccia.
Il tuo corpo, di solito caldo di energia, mi sembra così debole e freddo.
No, amico mio, non devi morire.
Non puoi abbandonarci.
I tuoi occhi, malgrado tutto, sono limpidi e fissi nei miei e sulle tue labbra, umide di sangue, aleggia un sorriso.
No! Non può essere! – urlo, la voce tremante di disperazione. Il lampo ironico, che brilla nei tuoi occhi blu, è una pugnalata per me.
Come riesci ad essere tanto tranquillo, anche in questo momento?
Con il dito, netto il sangue dalle tue labbra, affinché tu possa respirare.
Grazie... – mormori, il tono flebile.
Anche Xianghua piange.
Ne posso sentire i singhiozzi.
Ti porteremo in salvo... Stai tranquillo... – mormoro, ma la mia voce è tremula, quasi un sussurro.
Ma tu scuoti la testa e mi guardi.
No... E' la fine per me... – mormori, pacato.
Queste parole rappresentano un decreto di condanna per me e Xianghua.
No, non puoi lasciarci così!
Maxi! – urlo. Vorrei rassegnarmi, ma non ci riesco.
Non voglio perderti così!
Vorrei piangere, ma un macigno di dolore opprime il mio petto.
Kilik... Gra... Grazie di tutto... – sussurri. La tua voce è ridotta ad un filo, ma io riesco a capire cosa dici.
E ti stringo contro il mio petto, come per trasmetterti il calore del mio corpo.
Siate felici... – mormori.
Non riesco a trattenere le lacrime e il mio abbraccio attorno al tuo corpo si fa più stretto. Anche in questo momento, tu hai pensato a me e a Xianghua.
Ti sei dimenticato della tua orribile sorte, amico mio.
Rialzo la testa e cerco di sorridere, ma le lacrime rigano il mio viso. Perdonami, Maxi.
So che vuoi vederci sereni, ma non ci riesco.
Non ce la faccio.
Ma tu, come se capissi i miei pensieri, scuoti la testa.
Non importa... Quel che conta è il pensiero... – sussurri.
Ormai, non ce la fai più.
La tua testa, come schiacciata da un peso, si abbandona sulla tua spalla.
E la morte irrigidisce il tuo corpo, ancora stretto tra le mie braccia.
No, non ci credo.
Vorrei urlare, ma mi sembra di avere perduto la voce.
Ti stringo a me.
E soffoco il mio dolore contro il tuo petto ormai fermo e freddo.
   
 
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