Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Ricorda la storia  |      
Autore: Amor31    01/05/2019    3 recensioni
Il suo Dio, alla fine, l'ha riportata lì, nella terra da cui era stata bandita.
- ATTENZIONE! SPOILER DELL'EPISODIO 8x03 -
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arya Stark, Melisandre di Asshai
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cenere

 

Il suo Dio, alla fine, l'ha riportata lì, nella terra da cui era stata bandita.
Melisandre scivola dall'oscurità come l'ombra assassina del suo amato Stannis. Si avvicina furtiva a Grande Inverno, consapevole che sarà accolta come l'ultimo presagio nefasto prima della fine, ma il suo cuore arido ormai è tranquillo: il fuoco le ha rivelato la verità. Quella che in passato ha erroneamente interpretato.
La sua magia illumina la notte, prima di spegnersi al soffio gelido dei non morti. Non importa: il suo destino sta per compiersi. Lo capisce appieno quando lo vede riflesso negli occhi scuri di Arya Stark.
La cerca nelle stanze vuote del castello, mentre fuori dalle mura infuria una battaglia in cui non ci sono morti, ma solo cadaveri rianimati dal male. La cerca a lungo, sperando di non vedere tradite ancora una volta le proprie speranze. Ed eccola la ragazza, sanguinante e stremata. La giovane protagonista della sua profezia.
Non sono molte le parole che si scambiano. Tra di loro è sempre stato un gioco di sguardi, di occhi che si studiano e bruciano di odio. Occhi come quelli che Arya ha chiuso per vendicarsi, per difendersi, per salvarsi. Manca solo un colore all'appello e la piccola Stark corre non appena realizza l'importanza della sua missione.
Per Melisandre, adesso, non c'è più nulla da fare. Un lieve sorriso le tira appena le labbra nel vedere la ragazza abbracciare il suo destino di gloria e sospira. Rivolge lo sguardo alla finestra più vicina e osserva il cielo schiarirsi: l'alba è prossima e con essa la sua fine. Anche lei ha portato a termine la propria missione, esattamente come la compie Arya affondando la daga infame nel petto ghiacciato del Re della Notte. Il suo tempo è arrivato.
Nel silenzio innaturale che ammanta il campo di battaglia, Melisandre abbandona Grande Inverno stretta nella sua lunga cappa rossa. Punta gli occhi dritti davanti a sé e non si cura dell'espressione assassina sul volto di Ser Davos. Non importa, è finita. Sta per finire.
Avanza calma tra i corpi riversi in terra, nella tenue luce di un'alba nebbiosa. Vede la vita scorrerle davanti agli occhi e di colpo sente freddo: rivive la giovinezza perduta, quando l'innocenza non era stata ancora corrotta; ripensa al momento della sua consacrazione al Dio della Luce e alle alte fiamme in cui credeva di aver visto Stannis sconfiggere la morte. Continua a camminare e ora nella sua testa c'è solo un viso deturpato: quello dolce della bimba che lei stessa ha consegnato al fuoco.
Ecco cosa ne è stato della sua esistenza: ha seminato odio e portato la morte lì dove avrebbe ancora potuto esserci speranza. La sua fede cieca nelle profezie l'ha condotta alla dannazione eterna in nome di un Dio malvagio tanto quanto quello che è stato appena sconfitto. Ha sempre saputo di non poter ambire alla pace, ma adesso si consola al pensiero di aver consegnato il Re della Notte alla feroce giustizia della sua carnefice.
Melisandre avanza ancora e fissa i raggi bianchi di un sole che fa fatica a insinuarsi tra i postumi della Lunga Notte. Chiude per un istante gli occhi, respira a fondo e si porta una mano alla gola. Afferra con decisione la collana che la adorna, la getta via senza nemmeno uno sguardo. La stanchezza le mozza il respiro, le gambe snelle si fanno di colpo lente e pesanti. Sotto la cappa, la pelle soda diventa flaccida e rugosa, i capelli si assottigliano e cadono, gli occhi acquosi non cedono alle lacrime. Poi, pian piano, la Strega Rossa si confonde nel vento che spazza lontano l'odore della morte.
Di lei, dei suoi peccati, dei secoli passati a calpestare a testa alta la terra non resta che cenere. E nell'aria gelida del Nord, la polvere si mescola a quella del suo rimpianto più grande, il cui nome le sfugge esile dalle labbra in un ultimo, mortale lamento: Shireen Baratheon.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: Amor31