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Autore: Ino chan    02/05/2019    4 recensioni
Avengers: Endgame - SPOILER ENORMI NELLA TRAMA-
Cos'è successo dopo Endgame?
Una volta qualcuno disse che il sangue non è acqua.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Morgan Stark, Pepper Potts, Steve Rogers/Captain America
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie ' The world needs the next Iron Man '
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SPOILER “Avengers: Endgame”
 
 
 
 
 
 
“Morgan fa attenzione!”
A sedici anni, Morgan Stark non è precisamente l’adolescente dei sogni. Mangia male, dorme quando non dovrebbe e soprattutto, sembra aver ereditato il peggio del carattere di Tony. Pepper è esausta anche perché, l’adorabile creatura, sembra dar retta solo ad Happy. In piena crisi adolescenziale, è diventata del tutto insofferente al suo controllo materno, sbattendo le porte, imprecando di voler andare a vivere con Rhodey piuttosto che stare un altro giorno in quella dannata casa.  Lei c’ha provato, lo sa il Cielo, ad instaurare un normale rapporto madre-figlia, ma passata la prima infanzia, sua figlia ha smesso di parlare la sua stessa lingua, a dedicarsi alla fisica, la chimica, la meccanica. A dodici anni, era già pronta per l’MIT...A quindici aveva già progettato la sua prima armatura. Seguendo i disegni di Tony per  Rescue, è riuscita a costruire una seconda armatura, adatta alla struttura fisica di una donna, da poter indossare in battaglia. Il reattore Arc è quello di Tony, lo stesso che si è spento quando il suo buon cuore ha smesso di battere; Pepper non ha idea di dove l’abbia preso, ma ha come l’impressione che sia tutta colpa di Peter Parker. Deve averlo conservato per tutto questo tempo, dopo che era caduto dal corpo di Tony trasportato a braccia di Steve Roger e scelto di dare  a Morgan per il suo compleanno, al posto di qualsiasi altra cosa che poteva piacere ad una comune adolescente.  E pensare che, per un attimo, ha pensato che si fosse presa una cotta per Peter, che lo stesse guardando per quel motivo con gli occhi dell’amore. Alla fine, a causa del salto dopo lo schiocco di dita, non hanno una gran differenza di età.

Morgan ruota il capo verso di lei mentre cerca di tenersi in equilibrio sui reattori delle gambe, agitando le braccia e imprecando come , nessuno, dovrebbe essere in grado di fare. Happy  le corre appresso a braccia tese, cercando di essere lì per  prenderla al volo in caso dovesse cadere per terra di botto. Pepper ride appoggiata con una spalla al battente della porta. Lei ed Happy si sono sposati sei anni dopo la morte di Tony, il normale coronamento di tutto quel tempo passato assieme a curare la bambina, a curarsi a vicenda le ferite lasciate dalla scomparsa di Tony. Non è lui, non sarà mai lui, ma lo ama a modo suo, questo è sicuro.

“POSSO FARCELA, POSSO VOLARE!” strilla Morgan mulinando le braccia, ignare di aver strillato le stesse identiche parole di suo padre, quando, per la prima volta, è riuscito a portare a termine un volo di prova. Pepper l’ha scoperto pochi giorni dopo il lutto, quando in preda ad un dolore lancinante si è messa a riguardare ogni singolo video di sicurezza della Stark Tower, piangendo e mordendo il cuscino, le mani, per non farsi sentire da Morgan che dormiva nell’altra stanza. Si somigliano così tanto, Tony sicuramente non avrebbe fatto altro che sottolinearlo se avesse avuto la possibilità di vederla crescere, ma se non è lì con loro, è perché ha voluto darle quella possibilità anche a costo di perdere la sua chance di vivere.

Morgan cade di botto e Happy chiude le braccia attorno a lei finendo a sedere. Si abbracciano ridendo e Pepper sente il mondo farsi più piccolo e sicuro mentre li guarda rotolare sull’erba. Verrebbe da pensare che Morgan non sappia che quello non è veramente suo padre, che abbia dimenticato l’uomo che per non lasciarla sola quando era piccola, scavalcava le sponde del lettino e si accucciava scomodissimo per farle da materasso.   Vorrebbe credere davvero che la sua bambina non sappia cos’ha perso perché il mondo vivesse, ma la realtà è che Tony ha vissuto in lei per tutto questo tempo. Nei giocattoli che ha costruito per lei, per quelli che  le ha fatto trovare in casa, sparsi sotto i mobili, nelle foto, i video. Sua figlia è una Stark fatta e finita, e Pepper, guardandola, teme e attende il giorno in cui Iron Man tornerà a volare.
Morgan ha diciotto anni quando Maria Hill viene a bussare alla loro porta e Pepper, per la prima volta, pensa ad uccidere qualcuno. Sostiene lo sguardo del Direttore dello SHIELD con odio crescente, i Vendicatori si sono presi suo marito, ora vorrebbero anche sua figlia?
Happy  le appoggia una mano sulla spalla, le chiede di calmarsi, che non è il momento né il luogo di fare scenate e Pepper lo fissa irritata… Forse ha dimenticato che non è veramente figlia sua e che solo lei può decidere sul suo futuro? Ovviamente si pente subito di quanto appena pensato, e si sposta di lato per far passare Maria. Questa toglie il soprabito e rimane in piedi davanti alla porta, impettita, il bel viso solcato dalle prime rughe. Hanno visto i video su YouTube, riconosciuto la persona accanto a Spider-Man , era Rescue, e sono positivamente certi che non fosse lei, ma Morgan a indossare l’armatura.
Pepper si morde la lingua mentre Happy chiede un secco “Anche se fosse?”
“Vorremmo Morgan nei nuovi Avengers.”


Morgan non ha la minima idea di cos’è che successo, ma meglio così. Era certa che, dopo la lavata di capo di Peter, si sarebbe beccata anche quella della mamma e poi di Happy, ma invece di essere messa in punizione fino al giorno del giudizio, s’è ritrovata con un biglietto di andata per l’headquarters del nuovo SHIELD.
“Vorremmo che facessi parte dei nuovi Vendicatori, Morgan.” ripete l’Agente Carter e Morgan soffia una risatina. No, davvero, dov’è lo scherzo? Come dice di sì, da sotto la scrivania esce fuori sua madre con il battipanni? Si guarda attorno confusa mentre la donna alla sua sinistra ricambia la sua occhiata con una smorfia divertita: Lila Barton ridacchia della sua espressione confusa mentre sistema sulla schiena la faretra.
“D’accordo?” fa tornando a guardare Hill e Carter.
“Non sembri convinta.” le fa notare la Direttrice.
Oh beh, chiunque, vorrebbe vedere lei al suo posto.

Per i primi giorni, gira per l’headquarters, infilandosi in ogni stanza, forzando sistemi di sicurezza, beccando segreti e segretucci.  Incontra il Sergente Barnes, l’assassino dei suoi nonni. È un uomo ancora giovane e bello, per niente segnato dal tempo. Secondo i medici del nuovo SHIELD colpa del siero che gli hanno impiantato. Morgan l’ha guardato nascosta dietro un angolo per tutto il tempo, un occhio a lui e un occhio al catalogo virtuale che le scorreva avanti al viso dallo schermo olografico del suo polso sinistro.
“Per essere bello è bello.” borbotta.
“Lei dice signorina?” chiede la voce dell’intelligenza artificiale.
“Papà ho fatto un commento, non c’è bisogno di essere così piccati.” la voce di Father, l’ha sintetizza dai video di suo padre presi dall’internet, da quelli di famiglia,  non cambia di una virgola se non per la leggera cadenza robotica. La prima volta che l’ha fatta ascoltare alla mamma, infilandole il casco di Rescue a forza ha riso… Happy invece ha pianto come una fontana… A volte ha l’impressione che il vero vedovo sia lui.
“Tony?”  Morgan alza su la testa e ruota su sé stessa, era la voce di un uomo anziano “Tony sei tu?”

L’uomo è steso su un lettino, aiutato a respirare da due alucce al naso, ha il capo rivolto verso la porta. Morgan lo osserva incuriosita… Ha senza dubbio gli occhi più azzurri che abbia mai visto. “Sono…” prova a presentarsi, ma Father parla ancora e le labbra del vecchietto si piegano in un sorriso commosso. “Tony…”sussurra di nuovo.
Si avvicina per guardarlo meglio, nonostante l’età avanzata è un bell’uomo. I tratti precisi sbiaditi dalla vecchiaia, ma non mutati, i capelli bianchi, ma ancora folti e all’apparenza morbidi. Morgan lo osserva assorta, prima di posare lo sguardo sulle foto alla sua sinistra. 
“Oh mio Dio…” mormora alla vista dello stesso uomo sul lettino accanto ad una bella donna dai capelli scuri. Sorridono entrambi, mentre la donna tiene il pancione avvolto fra le braccia, come se non riuscisse a credere a quello che sta vivendo.
“Tu sei Captain America…”  Morgan si volta su Steve che apre gli occhi e la guarda a sentirsi chiamare “… Cazzo!”
“Linguaggio, bambina.” biascica il vecchio strappandole un sorriso divertito.

I giorni successivi, Morgan li passa con  Steve. Lo imbocca, parla con lui. Non è lucido, passa a momenti in cui la scambia per suo padre e sorride, come se fosse incredibilmente felice di vederla, le tocca il viso, ad altre che la chiama Peggy e sembra incredibilmente triste. Peggy era sua moglie, da che ha capito, ascoltando i suoi mormorii confusi, ma quello che più le interessa, sono i racconti legati a suo padre, i litigi durante le battaglie, le riappacificazioni fatte subito dopo.
È con la testa piena dei racconti di Steve che affronta l’esame pratico per diventare un avenger, e che soprattutto, reagisce a quelle specie di cosa non identificata che sì, le toglie un nemico di dosso, ma che allo stesso tempo la sbatte di faccia contro una parete facendola rimbalzare dentro l’armatura.
“Si può sapere chi è quel rotto in culo figlio di una gran troia che mi ha quasi ammazzato?” chiede portando le mani al casco e sfilandolo dal capo con uno strattone. Ha addosso un vecchio prototipo di Rescue, uno di quelli fatti senza nano macchine. Nessuno parla, Falcon e Rhodey si guardano, Wanda preme le labbra una contro l’altra per non ridere, Barton –padre, da qualche parte nel suo auricolare, ride come un pazzo.
“È con quella bocca che baci tua madre?” le chiede una voce alla sua sinistra “ Sono stato io comunque.”


“Tuo nipote ti somiglia davvero tanto.”
Steve ride  mentre osserva Morgan infilarsi sotto al naso di suoi nipote Anthony per continuare a  strillargli contro mentre questo sfila il cappuccio dopo aver slacciato la mentoniera. Indossa il suo vecchio costume da Captain America, quello progettato da Tony . Sam ha passato a lui lo scudo nello stesso momento in cui l’ha incrociato durante una missione. All’epoca era un cadetto delle forze di polizia di Baltimora, uno dei migliori, per via del potenziamento genetico passato da lui attraverso suo padre James.
“Mio Dio, sono un ragazzo e una ragazza.” mormora Bucky assorto e Steve lo guarda perplesso da sopra una spalla “ Sto dicendo che rischiamo di vedere uno Stark e un Rogers diventare una coppia.”
Steve ride di cuore mentre osserva i due ragazzi litigare “ Altro che lo schiocco di dita di Thanos!”

Fine


Si dovrà aspettare la nuova generazione, ma avremo una IronCap con Morgan e il nipote di Steve…VOGLIO CREDERCI!


-NB: Ad un certo punto, nei fumetti, Happy e Pepper si sposano
-Headcanon: Lila Barton diventa il nuovo Hawkeye.
-Headcanon (preso dal web): Morgan crea un maggiordomo artificiale con la voce di Tony
-Headcanon: Il figlio di Peggy e Steve si chiama James come Bucky
-Headcanon: Il nipote si chiama Anthony perché James è vissuto con il mito di Iron Man passatogli dai racconti del padre
 
   
 
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