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Autore: ilfischiodeltreno    05/05/2019    3 recensioni
1 minuto e 55 secondi di lettura.
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Berlino, cinque ritardatari rischiano di perdere la corsa delle 10.35.
«Sono le 10.37 quando le porte della metropolitana si chiudono alle spalle dei cinque ritardatari. L'appassionato di fotografie riguarda i suoi ultimi scatti: si è innamorato di due occhi verdi ed una sciarpa arancione immortalati fra il primo ed il secondo binario della stazione di Savignyplatz.»
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10 dicembre 2018, decido di definire "annoiato" un lunedì.

  

Sono le 10.36 di un annoiato e malinconico lunedì quando nella fredda Berlino di dicembre cinque persone rischiano di perdere la corsa delle 10.35 diretta verso Alexander Platz. Il primo porta una macchina fotografica al collo. Il secondo, ha una borsa da donna stretta fra le mani. Il terzo ha un'enorme macchia marrone sulla camicia. Due vagoni più in là, la quarta si guarda intorno sistemandosi lo zainetto sulle spalle. La quinta, naturalmente, sono io. 
Sono le 10.37 quando le porte della metropolitana si chiudono alle spalle dei cinque ritardatari. L'appassionato di fotografie riguarda i suoi ultimi scatti: si è innamorato di due occhi verdi ed una sciarpa arancione immortalati fra il primo ed il secondo binario della stazione di Savignyplatz. Il borseggiatore si chiama Geròme e, prima di dedicarsi ai piccoli furti, spacciava eroina nei sobborghi di Parigi. Il distratto ha semplicemente urtato un passante a Nurnberger street, rovesciandosi disastrosamente il caffè sulla stoffa chiara della camicia. Esther indossa una nuvola di gonna; le balze si agitano mentre si sposta freneticamente da un vagone all'altro in cerca di un posto libero su cui sedersi. Sembra - oltre che lo zainetto di stoffa che indossa - sia il mondo intero a gravarle sulle spalle. Ed io? Io immagino le vite di Geròme, di Esther, dell'innamorato e del distratto. Che poi potrebbero essere Colin, Grace, un fotografo stizzito dalla monotonia dei suoi scatti ed un aspirante stilista dal gusto eccentrico. Mi chiedo come sarebbe la mia vita se la potessi modificare con la stessa semplicità con cui riscrivo le loro. Sono passati 24 secondi dalle 10.39 ed è in quel preciso istante che mi chiedo cosa loro pensino di me. Immagino che il fotografo mi consideri un viso particolare da poter ritrarre in un'istantanea; che il borseggiatore pensi erroneamente che io sia francese come lui; che il distratto capisca che lo sono anch'io, considerando che sto indossando calzini di colori diversi. E tranquilla, Esther, so che speri in ogni modo che mi alzi dal mio maledettissimo posto: la prossima fermata è la mia. 

   
 
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