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Autore: fotone    07/05/2019    2 recensioni
Foscolo e Lucrezio ci hanno parlato per anni di questa stessa pace che stanotte mi circonda. La stessa pace, che un tempo era percepita da loro, č ora percepita da me, che riconosco la sua similitudine ad una morte che non devo temere. La pace della sera, del riposo, del sonno del mondo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei fermare il tempo. Vorrei avere l'eternitā di questo attimo, di questa notte tranquilla ed estremamente silenziosa. Vorrei poter vivere per sempre nel cuore della notte, circondata dal buio e lontana dalla vita; lontana dalle continue cose da fare; lontana dalle conseguenze alle mie azioni; lontana dal giorno; lontana dalla vita reale. Se la morte č questo, se la morte č pace illimitata, eterna vacuitā sensoriale, stare immobili e silenziosi per sempre, allora la bramo. Non credo ci sia altro dopo la morte, ma una pura assenza dell'esistenza, un calmo e lieto nulla. Io non temo l'arrivo di questo nulla, in quanto č l'eterno riposo che ci attende al termine di una vita tempestosa e dolorosa.
   
 
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