Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Lady I H V E Byron    18/05/2019    2 recensioni
(Crossover con "Dragon Age Origins")
Impegnati nella ricerca e battaglia contro Master Xehanort e l'OrganizzazioneXIII, Sora, Paperino e Pippo finiscono in un nuovo mondo, in cui, con loro grande stupore, gli Heartless e i Nessuno non sono il pericolo principale...
Genere: Avventura, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Paperino, Pippo, Sora
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era l’alba quando il gruppo scorse qualche abitazione in lontananza.
-Ehi! Siamo arrivati!- annunciò Alistair, facendo un gesto agli altri, come per salutarli.
Sora sbadigliò; non avevano subito attacchi di alcun tipo, nella notte, né da Heartless, né da Nobodies, neppure dai Prole Oscura. Ma Paperino continuava a guardarsi intorno, tremando, abbracciando il suo scettro. Non aveva fatto altro, da quando avevano ripreso il cammino per Redcliffe.
Leliana aveva provato a parlargli, per calmarlo.
-Ehi, Paperino…-
Ma lui era scattato in alto, con lo scettro pronto per il combattimento.
-QUACK! CHI E’?!-
Dopo aver udito le parole di Morrigan sui maghi, i sogni, gli abomini e i demoni aveva i nervi a mille. Difficilmente sarebbe riuscito a prendere sonno da quel momento in avanti.
Di fronte a loro scorsero un castello sovente un promontorio. Il villaggio di Redcliffe sorgeva intorno ad esso, bagnato dalle acque di un lago.
Stando quanto raccontato da Leliana e anche da Morrigan, quel lago era il lago Calenhad, così chiamato in onore del primo re del Ferelden, primo dei Theirin, detto il Cavaliere d’Argento, che combatté contro le tribù degli Alamarri, primi abitanti del Thedas.
Sora, Paperino e Pippo si mostravano molto interessati alle leggende del Ferelden. Quel mondo faceva paura, ma era, nello stesso tempo, affascinante, con le sue leggende.
Alistair, prima a capo del gruppo, si era fermato in un punto panoramico, ammirando il castello e il villaggio.
Sora si voltò indietro, mentre gli altri proseguivano, raggiungendo il giovane.
-Alistair…?- fece, preoccupato –Tutto bene?-
-E’ incredibile come sembri più piccola di quanto mi ricordi…- fu il solo commento –Per il Creatore, sembra essere passata un’eternità dall’ultima volta che sono stato qui…-
-Beh, sarai contento di essere a casa.- cercò di rassicurarlo il ragazzo, prendendogli un braccio.
-Starò molto meglio quando scoprirò cosa è successo ad Eamon. Muoviamoci!-
Dovevano solo attraversare un ponte, accostato ad una cascata, ed una strada in discesa per entrare nel villaggio.
Sora ne approfittò per bere, appena fu vicino alla cascata, e anche altri presero il suo esempio: gli bastò raccoglierne un po’ sulle mani e poi berla per riacquisire le forze e scacciare l’abbiocco. Ne prese un altro po’ per sciacquarsi la faccia: ora era completamente sveglio.
-Wow! Mi ci voleva!- disse, scuotendo la testa.
Mancava solo una buona colazione e il morale sarebbe stato alto il doppio. Ma non avevano più provviste. Quello che Leliana era riuscita ad ottenere bastava solo per una cena.
Ma il bisogno di mangiare passò quasi subito in secondo piano: tre persone stavano nei pressi di un secondo ponte più vicino al villaggio. Avevano solo degli archi, niente armature, ma la loro espressione non rassicurò i forestieri: inquieti, sul chi vive.
Uno di loro si avvicinò al gruppo, alzando una mano.
-Fermi.- disse, con voce strana, tra il preoccupato e il determinato; qualcosa lo affliggeva, no, lo spaventava –Non sappiamo chi voi siate, ma avete sbagliato momento per giungere a Redcliffe.-
Alistair volle prendere la parola.
-Siamo al corrente che c’è in corso un Flagello e che Eamon è malato, se è ciò a cui vi riferite. Siamo qui per questo, infatti.-
-Cosa…?- l’uomo era confuso –No, non stavo parlando di quello. Non è giunta la notizia? Siamo sotto attacco da strane creature nere, ogni notte.-
Sora si allarmò, con lui Paperino e Pippo.
-Heartless?!- esclamarono, insieme.
Anche Alistair rimase sgomento.
-Avete detto che vi attaccano ogni notte?-
-Esattamente, ser. Arrivano e ci uccidono tutti. Le prime notti eravamo disperati. Per fortuna, abbiamo contattato Bann Teagan e lui è giunto appena in tempo per aiutarci.-
A quelle parole, il volto del giovane si illuminò.
-Bann Teagan? Il fratello dell’arle? E’ qui?-
-Sì, ed è l’unico motivo per cui siamo riuniti contro quelle creature. Non sappiamo cosa fare.-
-Puoi portarci da lui, per favore?-
-Certo, si trova nella cappella. Seguitemi.-
-Fantastico, di nuovo in una Chiesa…- borbottò Morrigan, alzando gli occhi al cielo.
Sora, mentre ripresero a camminare, si avvicinò di nuovo ad Alistair.
-Conosci anche questo… come hai detto? Teagan?- domandò, sottovoce.
-Sì, anche lui è un brav’uomo, come Eamon.- spiegò, nello stesso tono –Ed è una persona fidata. Non abbiamo nulla di cui preoccuparci.-
Percorsero la strada in discesa, prima di entrare nel villaggio: era nelle stesse condizioni di Lothering, ma all’esterno della cappella c’erano paesani armati di arco e frecce che facevano pratica su dei manichini.
A Lothering avevano come perso tutti le speranze e le energie, ma non per urlare o piangere. Forse sarebbero stati così anche i paesani di Redcliffe, se questo Teagan non fosse intervenuto. Anche un solo lume, in un momento di pura oscurità, poteva dare speranza a dei cuori disperati.
Sora era curioso di conoscerlo.
Nella cappella c’erano soprattutto donne, bambini ed anziani.
In un punto laterale c’era un uomo in armatura verde che stava parlando con un altro paesano.
Appena questi si congedò, il paesano dell’avamposto gli rivolse la parola.
-Bann Teagan?- disse, salutando con un inchino –Questi forestieri hanno chiesto di vedervi. Credo vogliano aiutarci contro le creature.-
Gli occhi cerulei di Teagan osservarono prima il gruppo, poi il paesano.
-Hai fatto bene a portarli qui.- disse –Ora puoi pure tornare al tuo avamposto, mentre io parlerò con loro.-
-Sì, ser.-
Anche l’ultimo paesano armato lasciò la cappella.
-Vi chiedo scusa per questa situazione.- iniziò l’uomo, sorridendo cortesemente -Sono Teagan Guerrin, bann di Rainesferre, e sono spiacente di non presentarmi in un momento più… favorevole, ecco.-
Alistair, già a capo del gruppo, fece un passo avanti, imbarazzato.
-Sì… ehm…- iniziò, balbettando –Teagan, non so se vi ricordate di me. Sicuramente no, l’ultima volta che mi avete visto ero più piccolo e decisamente coperto di fango…-
Morrigan, Sora e Paperino lo osservarono in modo strano, confusi.
Ma Teagan sembrò quasi illuminarsi.
-Coperto di fango…?- disse, inizialmente; poi osservò il giovane negli occhi –Alistair?! Per lo spirito del Creatore! Sei vivo!- esclamò, prendendogli le braccia; il gesto fu ricambiato.
-Già, per miracolo.- disse, malinconico -Sono stato l’unico sopravvissuto ad Ostagar.-
Si staccarono.
-Lo so, ne sono al corrente.- ribadì Teagan, scuotendo la testa –E Loghain sta facendo passare i Custodi Grigi per traditori, facendoli passare per gli assassini di mio nipote, re Cailan.-
-Quindi non tutti stanno con Loghain?- notò Sora, sorpreso.
-No, per fortuna alcuni la pensano come me. Lui ha preteso che ci unissimo sotto il suo vessillo, per il bene del Ferelden. Ma nutriamo sospetti sulla sua ritirata ad Ostagar, e ci siamo rifiutati. Per questo ha indetto una guerra civile.-
-Che prepotente!-
Anche Morrigan disse la sua, con la sua solita indifferenza mascherata da spirito.
-Fantastico! Sembra che un Flagello sia il momento ideale per farsi guerra l’un l’altro!-
-Morrigan, non essere cinica.- rimproverò Leliana.
-Perché, non è così? C’è un male molto più grande che minaccia di spazzare via il Ferelden e dei nobiliastri decidono di indire una nuova guerra?-
-Sono d’accordo con la strega.- approvò Sten.
-Grazie. E’ sempre confortante avere un alleato, in questi momenti.-
Alistair si fece serio.
-Ah, quindi si è davvero ritirato…- mormorò, serrando poi le labbra e battendosi un pugno sulla mano –Quel maledetto!-
Anche Pippo si unì alla conversazione.
-Ma il ragazzo che ci ha portato qui, ci ha parlato di un attacco da parte di creature strane.-
-Oh, sì. A Redcliffe non bastava solo il proprio arle gravemente malato.- proseguì Teagan, preoccupato –Adesso ci sono le creature nere. Spuntano dal nulla e uccidono le persone strappando loro i cuori. Li stiamo affrontando con tutte le nostre forze, ma ogni notte sembrano aumentare di numero.-
Alistair dimenticò la rabbia di poco prima, rendendola orgoglio: toccò la testa di Sora, strofinandogli lievemente i capelli.
-Ed è qui che entra in gioco lui!- disse, con un sorriso a 32 denti. Teagan non comprese. –Questo ragazzo è qui proprio per quelle creature!-
Sora si staccò dal giovane, sistemandosi i capelli.
-Io cosa? Alistair, che stai dicendo?- mormorò.
-Mi sto sforzando affinché tu mi piaccia di più.- ammise, a denti stretti –Quindi cerca di renderti utile e tappati quella tua bocca larga.-
-Quindi sai qualcosa su quelle creature… ehm…?-
-Sora. E loro sono Paperino e Pippo.- si presentò il ragazzo, indicando i due amici. Teagan li osservò lievemente allarmato.
-Ok…- fu il suo unico commento; non volle chiedere nulla sul loro aspetto; con gli Heartless ed i Prole Oscura era ormai abituato alle stranezze –E cosa sapete dirmi su di loro?-
La spiegazione non fu lunga, ma fu esaustiva.
E il bann sembrò molto interessato.
-Quindi state dicendo che i nostri sforzi sono stati… inutili?-
Sora si morse il labbro inferiore, grattandosi una guancia, imbarazzato.
-Non la metterei così…- disse, con un filo di voce –Diciamo solo… che non lo sapevate. E’ normale.-
-E solo la tua spada può eliminarli del tutto?-
-Esatto. Libera i cuori che sono dentro gli Heartless.-
La notizia fece come risollevare Teagan.
-Che sia ringraziato il Creatore…- disse, in un sospiro –Magari questa sera è la volta buona che ci liberiamo di quelle creature ed entreremo finalmente nel castello. Ti conosco da poco, Sora, ma sei amico di Alistair, quindi mi fido di te.-
-Sì, e…- interruppe Alistair, grattandosi la nuca, poco convinto delle ultime parole di Teagan –Non dimentichiamo che dobbiamo vedere Eamon…-
-Ah, siete qui per Eamon, quindi?-
-Sì, Teagan. Stiamo radunando un esercito contro i Prole Oscura. Avevamo pensato di chiedere aiuto a Eamon, ma ora… con gli Heartless...-
-Sì, lo so. E se non fosse malato, acconsentirebbe di certo ad aiutarvi. E tu, ragazzo, sei davvero un dono del Creatore, per arrivare qui al momento giusto.-
Sora ridacchiò.
Leliana si fece avanti.
-Sora, non penserai mica di affrontare quelle creature da solo?- disse, premurosa –Saranno tante e tu sei da solo.-
-Ha ragione, ti servirà tutto l’aiuto possibile. Dobbiamo solo rinforzare le nostre armature e potremo aiutarti.-
Alistair si guardò: aveva ancora gli abiti datagli da Flemeth e Morrigan. Non poteva indossarli per tutto il viaggio. Si sarebbero scontrati con la Prole Oscura, Loghain e l’arcidemone. Non poteva affrontarli con abiti da paesano.
-Sì, effettivamente non guasterebbero delle armature.-
-Signor Teagan… ehm, scusate, Bann Teagan, Leliana. Apprezzo il vostro aiuto.- ringraziò Sora, modesto –Ma anche l’armatura più spessa non è un ostacolo per gli Heartless. E’ meglio se restate tutti qui, a tenere al sicuro i paesani.-
-Ce la farai? Sei sicuro?- aggiunse Alistair, più sospettoso che preoccupato. Dopo Lothering, si aspettava l’impossibile dal giovane forestiero.
Sora sorrise di nuovo, passandosi il dito sotto il naso.
-Una volta ne ho affrontati 1000 da solo.- assicurò, determinato e sicuro –Sicuro che ce la posso fare.-
-E noi saremo con lui!- aggiunse Paperino, in posa fiera, alludendo a lui e Pippo.
Ciò sembrò rassicurare Bann Teagan.
-Bene, ne sono più che lieto. Avvertirò il sindaco Murdock e ser Perth di questo. Stasera, voglia il Creatore, l’ultima battaglia contro… come avete detto? Heartless?-
-Non vi deluderemo.-
Fece qualche passo per la navata. Poi si fermò e si voltò.
-Immagino avrete viaggiato molto.- notò –E scommetto che avete anche fame. Se aspettate qualche minuto, le sacerdotesse vi offriranno un buon piatto di zuppa.-
Paperino si leccò il becco.
-Sarebbe l’ora. Non abbiamo nemmeno fatto colazione.-
Mezz’ora dopo, il gruppo mangiò una buona zuppa di avena insieme ai paesani. E per il mabari un osso di agnello. Erano rimasti all’interno della Chiesa e stavano mangiando in refettorio.
Alistair lanciava spesso delle occhiate a Sora, a volte preoccupato, a volte sospettoso.
-Sora, sei veramente sicuro che non ti serve il nostro aiuto?- domandò, ad un certo punto –Forse saranno veramente troppi per te.-
Pippo rispose per il ragazzo: -Ma lui non è solo. Ha noi con sé.-
Sora annuì, sorridendo.
-Giusto. E poi, con tutto il rispetto, se li affrontate anche voi, c’è il rischio che aumentino di numero.- spiegò, sereno –Avete sentito Teagan, no? Ed è esattamente come vi ho spiegato. Se un Heartless viene eliminato da qualsiasi arma che non sia il Keyblade, il suo cuore si reincarna in un altro Heartless. Non c’è niente da fare. Mi dispiace.-
Morrigan fece spallucce.
-Ah, io sono più che tranquilla. Lascio volentieri a te tutto il lavoro.-
-Sì, mi aspettavo una risposta simile da parte tua…- commentò Alistair, senza osservarla.
Sora terminò appena in tempo la loro conversazione, prima che si trasformasse in lite.
-Andrà tutto bene, tranquilli.- rassicurò –Mi è già capitato più volte di scontrarmi contro tanti Heartless. Non mi farò cogliere impreparato.-
In quel momento, entrò Bann Teagan. Appariva più sereno. La prima volta che il gruppo lo aveva incrociato, era pallido, nervoso, come se in ogni momento temesse per la propria vita.
-Ho avvertito il sindaco Murdock e ser Perth, uno dei cavalieri di Eamon.- annunciò –Stasera tutti i paesani si rifugeranno nella cappella e, beh… lasciamo tutto il resto al giovane forestiero.- Il citato sorrise, contento di poter aiutare. -E per le armature… beh, l’unico fabbro di Redcliffe, Owain, è disposto a forgiare delle armature per voi, a patto che ritroviate sua figlia nel castello. E’ una delle ancelle dell’arlessa, a quanto pare, e si chiama Valena…-
Alistair alzò le spalle, con aria da “nessun problema”.
-Certo. Che c’è di male?-
-Magnifico…- commentò di nuovo la strega, acida –E poi che facciamo? Aiutiamo i gattini che non riescono a scendere dagli alberi?-
-Morrigan, io ho bisogno di un’armatura. E anche a Sten.-
Il qunari lo fulminò con lo sguardo.
-Non ho bisogno di armature. Vado bene così.-
-Almeno delle calzature.-
Infatti, Sten era ancora scalzo e solo con delle braghe indosso.
-E per cosa?-
-Beh, non so… proteggerti dai sassi? Dalle pozzanghere? Dal freddo?-
-Un vero guerriero deve resistere a tutto.-
-Basta, io ci rinuncio.-
Sora cambiò argomento, rivolto a Teagan.
-A proposito, quando sono apparsi gli Heartless, qualcuno ha mica avvistato un tipo con un cappotto nero? Perché sarebbe lui l’origine.-
-Mi spiace, ragazzo, nessuno ha visto qualcosa di strano, oltre agli Heartless, altrimenti lo avrebbero già detto.-
-Sora, è da quando ti ho visto che non fai altro che citare questi tizi con il cappotto nero…- fece notare Morrigan –E a Lothering hai anche detto che forse sapevi l’identità di questo tizio.-
-Oh, sì. E’ soltanto un’ipotesi, ma a giudicare dai Nobodies che sono apparsi, credo che sia un uomo di nome Xigbar.-
-Sì, anche noi pensiamo sia lui.- aggiunse Pippo, serio.
-Xigbar?- domandò la donna.
-Si diverte a prendersi gioco degli altri.- Sora strinse i pugni –Lo odio… e non mi sorprende se avesse usato la sua oratoria per mettere Loghain sotto il suo giogo.-
Alistair soffiò dal naso, aggrottando le sopracciglia.
-Questo spiegherebbe molte cose…-
-Sì, credo anch’io.- lo appoggiò Teagan.
-Nei miei viaggi ho già visto persone come lui vittime dell’Organizzazione XIII e non è andata a finire bene...-
-Credi ci sia un collegamento tra Loghain e gli Heartless, Sora?- riprese Pippo, dopo una breve riflessione.
-E’ possibile. In fondo è così che lavora l’Organizzazione XIII. Ogni bersaglio è buono per farne uno specchio per le allodole. Ma deve avere una buona dose di Oscurità, nel suo cuore.-
Anche Teagan sospirò.
-Se è così, dobbiamo stare ancora più attenti a Loghain…- disse, prima di dirigersi verso l’uscita –Beh, consiglio a tutti voi di riposarvi. Il tramonto è ancora lontano e dovete essere in forze per affrontare quelle creature.-
Sora si alzò in piedi.
-Scusate, Bann Teagan.- l’uomo si fermò -Perché aspettare la notte? Perché non entrare nel castello, adesso?-
-Ci abbiamo già provato. Ma quelle creature sono a guardia del castello. E… beh, non me la sento di abbandonare i paesani adesso che siamo sotto attacco.-
Il gruppo venne lasciato da solo.
Per tutto il tempo, Sten non aveva detto una parola a proposito del piano di Teagan e l’attacco degli Heartless.
-E’ uno spreco di tempo.- disse, a bruciapelo –Dovremo affrontare la Prole Oscura, invece che perdere tempo con questi villici.-
-Sten, ci serve aiuto.- gli ricordò Alistair –Re Cailan stava aspettando le truppe di Eamon contro il Flagello, e Eamon ha un notevole contingente dalla sua parte. Ci saranno utili contro la Prole Oscura, fidatevi. Ma per ottenere quegli uomini, dobbiamo aiutare Eamon e non potremo farcela, se non troviamo un modo di entrare nel castello. Dobbiamo per forza affrontare gli Heartless.-
-“Dobbiamo”?- notò Sora –Sono solo io che devo affrontare gli Heartless. Ricordate quello che ho detto?-
-E noi!- precisò Paperino, alzando la mano.
-Sì, scusate… l’abitudine…- si scusò Alistair.
Leliana si alzò.
-Beh, Teagan ha comunque ragione. Dovresti riposare un po’, Sora, prima di affrontare quelle creature, e anche noi.-
-Sperando che stavolta abbiano dei letti da concederci.- commentò Morrigan, sarcastica.
Il giorno trascorse in fretta. Era quasi il tramonto.
Erano tutti riuniti nella cappella. Sora, Paperino e Pippo erano in ginocchio di fronte alla venerata madre, che stava allungando la mano verso di loro.
-O Creatore, benedici e proteggi questi giovani e coraggiosi guerrieri, giunti a noi per liberarci dal male che sta dilaniando le nostre case. Che il Creatore vegli su di voi, forestieri.-
I tre forestieri ringraziarono con un cenno della testa.
Si alzarono in piedi, sguainando le loro armi. Poi camminarono per la navata, in direzione dell’uscita.
Come concordato, i paesani rimasero dentro la cappella.
Sora si voltò e sorrise.
-Non temete.- rassicurò –Li elimineremo tutti prima dell’alba.-
Uscirono dalla Chiesa.
Era ormai buio. Redcliffe sembrava una città fantasma.
Paperino tremò.
-Sì, hai ragione, Paperino…- confermò Pippo, dello stesso umore.
Lo sguardo di Sora, invece, era verso il castello. Alzò il Keyblade al cielo.
-Forza, Heartless! Venite fuori! Avete finito col seminare terrore tra questa gente! E’ questo che volete? Allora venite a prenderlo!-
A quell’urlo, qualcosa uscì dal castello: una nube. Una nube oscura. Stava attraversando il ponte levatoio, avvicinandosi pian piano al villaggio.
Heartless.

https://www.youtube.com/watch?v=VT3GSa2lMFI (Sinister Shadows)

Improvvisamente, di fronte ai tre forestieri, apparvero diverse macchie oscure sul terreno. Shadows, Soldati, Mastini Oscuri, come quelli di Lothering, Invisibili, Wyvern, e anche Heartless Cavalieri e Lanceri. E non solo: tornarono anche i Nessuno cecchini.
Erano davvero tanti. Ma Sora non si lasciò scoraggiare.
-Bene! Ora sì che ragioniamo!- esclamò, mettendosi in posizione di combattimento, più determinato che mai.
-E noi saremo con voi!-
Alistair, Morrigan, Sten e Leliana. E con loro Bann Teagan, il sindaco Murdok, un uomo di mezza età, con dei grandi baffi scuri, ser Perth e alcuni cavalieri con altrettanti paesani.
Tutti in armatura. Tutti a combattere.
-Cosa fate qui?!- si sgomentò Sora –Avevamo detto che solo noi affrontavamo gli Heartless e voi restavate al sicuro nella Chiesa!-
-E’ vero. Ma non è una buona scusa per lasciarvi soli contro questa marmaglia mentre noi stavamo lì dentro con le mani in mano!- giustificò Alistair –E poi non volevamo lasciarti tutto il divertimento.-
-Io ne avrei fatto volentieri a meno, ma hanno insistito così tanto…- borbottò Morrigan, seccata.
-Non possediamo il Keyblade, è vero.- aggiunse Teagan –Ma ciò non significa che non vogliamo combattere per difendere Redcliffe!-
La loro determinazione era ammirevole. Anche se erano coscienti della futilità delle loro azioni. Sora non se la sentì di dissuaderli. Anzi, la loro presenza fece crescere lui una tale forza e una tale sicurezza, che ormai niente lo avrebbe fermato.
-Allora CARICA!!!- urlò.
Come al solito, gli Invisibili furono gli avversari più ostici. Loro e i cecchini. Di loro se ne occuparono principalmente Sora, Paperino e Pippo.
Gli Shadows furono i più facili da sconfiggere: Leliana, Murdock e gli abitanti di Redcliffe attaccavano i loro nemici da lontano con arco e frecce, mentre Bann Teagan, ser Perth, e i cavalieri impugnavano spada e scudo, attaccando in prima linea, occupandosi degli altri Heartless.
I loro scudi, infatti, li protessero dai proiettili laser; alcuni, invece, furono respinti dal Keyblade di Sora. In tal modo, alcuni cecchini svanirono, colpiti dai loro stessi proiettili.
Morrigan e Paperino fecero di nuovo le magie combinate. In questo modo, riuscirono ad eliminare un buon numero di Wyvern, anche con l’ausilio degli arceri.
L’attacco combinato di Pippo e Sora (che fece stupire sia Alistair che Sten) eliminò l’ultimo Invisibile: Sora era saltato sullo scudo di Pippo, che saltò in alto. Poi Sora lo aveva preso, girato più volte, e scaraventato l’amico contro i nemici. L’onda d’urto fu fatale per alcuni Heartless.
Teagan, nel frattempo, cercava di tenere testa ad un Heartless cavaliere, ma fu atterrato da una spinta di un Soldato, dopo vari secondi di contatto tra il suo scudo e le lame dell’Heartless cavaliere. Era già pronto a prendere il suo cuore, ma Alistair lo eliminò con un fendente, prima di fare la stessa cosa all’Heartless cavaliere. Teagan gli rivolse uno sguardo d’intesa, come ringraziamento.
Sten eliminò gran parte degli Heartless minori: aveva iniziato la battaglia con un urlo di guerra, come per intimidire gli avversari. Roteò lo spadone per aria, poi fece sparire diversi Soldato e Shadows con degli ampi attacchi circolari. Poi prese un lanciere e lo lanciò contro i suoi simili. La stessa tecnica che usava Sora contro di loro.
Sebbene una buona parte dell’orda fosse già stata decimata, non era abbastanza: gli Heartless erano ancora tanti.
Morrigan, per una volta, si fece seria e determinata.
-Paperino, coprimi!- esclamò.
-Cosa?-
-Fa’ quello che ti ho detto senza fiatare! Coprimi le spalle!-
Alzò il bastone al cielo, prima che il suo corpo si circondasse di luce.
Paperino starnazzò dallo spavento: Morrigan si era trasformata in un ragno gigante! Un ragno peloso lungo un metro e mezzo con sei occhi spaventosi e otto zampe appuntite come lance, come le zanne.
Avanzò verso i nemici, nonostante le urla e le perplessità degli alleati, infilzando Heartless Shadow e Soldati con le sue zampe. Alcuni Mastini Oscuri la accerchiarono, ma non riuscirono ad attaccarla: vennero colpiti da ragnatele e poi azzannati o eliminati da colpi di spada.
Anche il mabari ringhiò contro i suoi simili oscuri. Affrontò uno di loro, come fosse un mastino vero. Ne uscì vittorioso. Stessa cosa fece con gli altri, con sempre più vigore.
Gli Heartless erano sempre meno. I soldati erano stanchi, ma determinati.
A decidere la fine della battaglia fu il Keyblade di Sora, lanciato dal proprio custode, che roteò verso l’ultimo Wyvern, eliminandolo all’istante, grazie anche alla freccia scagliata da Leliana.
Non più i suoni delle spade, degli archi e dei bastoni magici. Solo i sospiri affannosi di chi ha combattuto.
E ha vinto.
Nessun Heartless o Nobody in giro.
La battaglia era vinta.
Le prime luci del sole illuminarono il campo di battaglia. E con esse si levò un urlo di vittoria.
Tutti saltarono, si abbracciarono. Anche Sora, Paperino e Pippo si unirono al festeggiamento.
Un festeggiamento che sarebbe durato poco: il resto degli abitanti e la venerata madre uscirono dalla Chiesa, unendosi tutti di fronte alle sue porte.
Teagan stava di fronte a tutti loro, insieme a tutti i forestieri.
-Abitanti di Redcliffe.- annunciò, a gran voce –Grazie a questi coraggiosi forestieri giunti in nostro aiuto, abbiamo vinto la battaglia contro le creature oscure chiamate Heartless, eliminandole del tutto. Sia voluto dal Creatore, ciò mi agevolerà nell’entrare nel castello e accertarmi delle condizioni del vostro arle. Ma raccogliamo un minuto di silenzio, ricordando chi è perito in queste notti, per combattere le creature che vi minacciavano.-
La venerata madre prese la parola e tutti chinarono le proprie teste.
-Possa il Creatore accogliere le loro anime, possiamo noi ricordare il valore che hanno dimostrato in battaglia contro il male.-
Persino il mabari uggiolò, ululando, per dimostrare il proprio dispiacere.
-Ora riposatevi, brava gente.- concluse Teagan –Lo meritate dopo queste notti insonni.- poi si rivolse ai forestieri –Seguitemi, vi prego.-
I paesani rientrarono nelle loro case, dormendo finalmente sonni tranquilli. Ma per Sora, Alistair e i loro amici non era ancora finita.
Si fermarono tutti nei pressi di un mulino, superata la strada in salita appena fuori il villaggio. Lo sguardo dell’uomo era rivolto verso l’alto, precisamente verso il castello. Era inquieto.
-Il castello sembra molto più tranquillo, adesso…- mormorò.
-Spero che abbiamo eliminato tutti gli Heartless, almeno…- aggiunse Sora.
-No, ti prego! Non sopporterei un’altra battaglia contro quelle cose!- commentò Alistair, sospirando.
-E’ quello che spero anch’io, ragazzi miei…- Teagan si voltò –Ora non dobbiamo fare altro che entrare e…- alzò le sopracciglia, sorpreso, e indicò in avanti –Per lo spirito del Creatore!-
Si voltarono tutti verso la direzione da lui indicata.
Due donne e un cavaliere stavano correndo verso di loro. Non sembravano nemici. Ma erano spaventati da qualcosa. La più elegante era una donna sui trent’anni, esile, dai capelli bruni raccolti in una crocchia.
-Teagan!- esclamò, fermandosi; aveva un accento strano, come quello di Leliana, quindi doveva essere di Orlais –Grazie al Creatore siete qui!-
-Isolde?- fece Teagan –Cosa fate qui? Cosa sta succedendo?-
Lady Isolde, arlessa di Redcliffe.
-Vi prego, ho poco tempo! E devo tornare presto al castello!- tagliò corto lei –Si tratta di mio figlio Connor, Teagan! E’… impazzito! Non so come sia successo!-
-Connor? Ne siete sicura?-
-Ha ucciso servi e cavalieri, strappando i loro cuori, e li ha resi… quelle cose nere! Non so perché le abbia mandate qui nel villaggio! Ma io e qualche altro servo e cavaliere ha deciso di tenerli in vita.-
Qualcosa non convinceva Teagan. E nemmeno Sora e Alistair.
-Mia signora…- prese la parola il ragazzo, con un lieve inchino –Se permettete, se si tratta di Heartless, posso occuparmene io. Io posso eliminarli.-
Isolde lo osservò in modo strano, quasi altezzoso.
-E lui chi è?-
-Mi chiamo Sora, signora. Sono…-
-E’ venuto da lontano per aiutare gli abitanti di Redcliffe ad eliminare gli Heartless, le creature oscure.- tagliò corto il bann –E per vedere Eamon.-
-Mio marito? E’ impossibile, in questo momento. E’ gravemente malato e non può aiutarvi.-
-Allora forse potete aiutarci voi!- aggiunse Sora –Ci servono le truppe contro la Prole Oscura.-
Alistair si fece avanti.
-Sora, non mi sembra il momento adatto per pensare alla Prole Oscura.-
L’umore di Isolde si fece più nero appena incrociò lo sguardo di Alistair.
-Alistair?!- fece, più seccata che sorpresa –Per il Creatore, cosa ci fai TU qui?!-
-Beh, noto che non vi siete dimenticata di me, Isolde. Peccato…-
Il ragazzo prima osservò Isolde, poi Alistair. Sembrava che l’odio della donna nei suoi confronti non fosse svanito, nonostante gli anni. Questo fece nascere un po’ di antipatia nei confronti di Isolde. Già la odiava per quello che aveva fatto ad Alistair.
-Ah, lasciamo perdere!- tornò a parlare con Teagan –Teagan, sono venuta qui, perché Connor ha chiesto di vedervi. Siete suo zio, in fondo, forse potete provare a farlo ragionare.-
La risposta di Teagan non si fece attendere, ma Sora lo interruppe.
-Solo lui, Lady Isolde?- domandò, facendo imbarazzare Paperino e Pippo, e sospirare gli altri –E cosa ci dice che non lo stiate attirando in una trappola? E se la presenza degli Heartless vi preoccupava tanto, perché non siete venuta prima nel villaggio, ad aiutare i vostri paesani, invece che lasciarli morire?-
Isolde si offese a quelle parole.
-Come ti permetti di rivolgerti a me in questo modo, ragazzino?!-
La mano del bann interruppe la frase: -Verrò con voi, Isolde. Ma prima devo dire una cosa a questi giovani.-
-Presto, non ho molto tempo!-
-Mia arlessa…- si unì la seconda donna, una ragazza dai capelli biondi arruffati –Io devo tornare da mio padre. Non voglio tornare nel castello. Non con quelle creature in giro.-
-Vai, Valena, mettiti in salvo almeno tu.-
Nel frattempo, Teagan era tornato da Sora e Alistair.
-Non penserete mica di seguirla, vero?- domandò il secondo, allarmato.
-Devo, Alistair. Non devo destare sospetti. Ma forse è meglio così. Ascoltate, io farò del mio meglio per tenere occupato Connor, mentre voi entrate nel castello. Il mulino ha un’entrata segreta, che conoscono solo i membri della mia famiglia.- si sfilò un anello, porgendolo ai due ragazzi –Prendete, questo aprirà una botola che sta all’interno del mulino. Capiterete nelle carceri e da lì nel cortile. Così riuscirete ad entrare nel castello senza problemi.-
Fu Alistair a prendere l’anello: recava un sigillo raffigurante una torre su una montagna.
Sora era preoccupato.
-Starete bene? E se morirete?-
-Allora sarò morto per una buona causa. Non dovete temere per me. La priorità è salvare mio fratello.-
-E ora c’è anche Connor…- notò Alistair, sospettoso –Se è lui la causa della comparsa degli Heartless… Sora, credi sia coinvolto il tipo di cui hai parlato ieri, quello col cappotto nero?-
-Probabile.- fu la risposta, dopo pochi secondi di riflessione.
-Buona fortuna, ragazzi.- augurò Teagan –Possa il Creatore vegliare su di voi.-
Tornò da Isolde, dicendole di fare strada. Presero la via verso il castello.
I forestieri rimasero da soli.
-Bene.- fece Morrigan, alzando le spalle –Andiamo a scoprire l’origine degli Heartless, qui.-
Non era menefreghista o cinica, anzi. Sembrava persino interessata.
Motivo in più per entrare nel mulino e poi entrare nel castello di Redcliffe.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Lady I H V E Byron