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Autore: _Atlas_    19/05/2019    5 recensioni
Tony, Pepper e l'evoluzione della loro storia.
Una semplice raccolta di scene quotidiane che hanno segnato la loro relazione in un mix di fluff, commedia e angst; insomma, tutto quello che non vedremo mai al cinema!
[Da Iron Man 2 ad Avengers:Endgame]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Promesse






Una lieve brezza autunnale si insinuava silenziosa tra le fronde degli alberi, lasciando cadere di tanto in tanto qualche foglia sulla superficie del lago, mentre timide gocce d'acqua iniziavano a scendere qua e là dal cielo plumbeo. Gli ultimi giorni di settembre si apprestavano a chiudere mesi difficili dal sapore agrodolce e le nuvole temporalesche che si intravedevano all'orizzonte forse avrebbero annullato per sempre quel senso di vuoto che per anni avevano combattuto.
Non era semplice ricominciare un'altra volta – per l'ennesima volta – eppure il profumo della vittoria aleggiava nell'aria ormai da qualche mese e ogni cosa, pian piano, stava ritornando al proprio posto, coi propri tempi e i propri spazi.
La villa sul lago era rimasta vuota per ventuno settimane, mentre dall'altra parte del mondo, in mezzo alle praterie sperdute del Wakanda, la vita che era rimasta appesa a un filo per giorni infiniti si era finalmente risvegliata, facendo trarre a tutti un profondo e agognato sospiro di sollievo.

Era strano tornare a casa dopo cinque mesi, ed era strano pensare di aver vinto l'ineluttabile dopo cinque anni. Ma ce l'aveva fatta, con quell'ultimo, disperato gesto aveva annientato il nemico, sconfiggendolo per sempre.

Un respiro profondo gli riempì i polmoni e la brezza fresca di fine settembre lo avvolse in un bolla di serenità che gli sollevò le labbra in un sorriso appena tirato. Intorno al collo era fissato il tutore che gli avvolgeva il braccio destro e parte del torso, le uniche parti del corpo ad aver subìto serie conseguenze dopo lo schiocco. Il volto invece era sfregiato solo in parte ed era stato curato minuziosamente dalle mani della dottoressa Cho e di Shuri, che lo avevano fatto tornare quasi come nuovo. Per il resto poteva ritenersi fortunato, malgrado qualche acciacco fisico che avrebbe continuato a tormentarlo ancora per molto tempo.
Avanzò di qualche passo verso la riva del lago, come richiamato da quella calma assoluta che aveva agognato per anni, quando fu distratto da una lieve vibrazione proveniente dalla sua giacca.
Afferrò quindi il suo smartphone e lasciò scorrere le dita sullo schermo per aprire l'anteprima del messaggio.
"Signor Stark, tutto bene? Volevo solo sapere se è finalmente tornato a casa. Spero di rivederla presto. Peter."
Tony lesse il messaggio più volte, quasi a convicersi che sì, Peter era tornato davvero e aveva ripreso a tempestarlo di messaggi proprio come faceva un tempo. Rimandò a più tardi la risposta, senza tuttavia riuscire a trattenere un sorriso colmo di gioia di fronte a quel pezzo di quotidianità che gli era tanto mancato.
Qualche secondo dopo, poi, una pioggia sottile iniziò a cadere con più insistenza, bagnandogli i capelli e il volto ma senza costringerlo a cercare rifugio o a rientrare in casa; rimase semplicemente lì, a godersi ogni singola goccia che gli bagnava la pelle, sentendosi vivo e appagato.

"Tony!"

Fu la voce di Pepper a riscuoterlo da lontano, facendogli un cenno con la mano da sotto il portico prima di affrettarsi a scendere per raggiungerlo in riva al lago.
"Ehi" mormorò sorridendogli raggiante, "Che ci fai sotto la pioggia?"
Tony le rivolse uno sguardo colpevole, per poi tornare a puntarlo sulla distesa d'acqua."Pensavo" disse dopo alcuni minuti.
Pepper non ebbe bisogno di sapere dove fossero indirizzati i suoi pensieri, riuscendo a comprenderlo come sempre senza bisogno di parole. Si avvicinò semplicemente a lui, ancorandosi al suo braccio sano in un gesto colmo di dolcezza. "Vuoi che ti vada a prendere un ombrello?" gli chiese a voce bassa, facendolo sorridere.
"Stavo per rientrare" obiettò lui, fingendosi offeso.
"Oh sì, me n'ero accorta" lo canzonò Pepper, scompigliandogli i capelli umidi.
"C'è...ci sono un mucchio di cose da fare, qui" mormorò poi dopo qualche momento, dando una fugace occhiata in giro e rendendosi conto di quante cose fossero cambiante in quei mesi di assenza. "Dovrei tagliare l'erba e sistemare la legna, rimettere a posto il tuo orto...per non parlare del casino che c'è in garage. Morgan finirà per farsi male se continua a giocare lì dentro" elencò, sforzandosi di celare quell'improvvisa apprensione che per un attimo gli provocò un brivido lungo la schiena. Durò un istante, giusto il tempo di realizzare che adesso avrebbe avuto tutto il tempo del mondo per vivere quei momenti in modo completo.
"Tony" lo richiamò quindi Pepper con dolcezza, percependo la sua ansia, "Guardami."
Lui tentennò un'istante, ma poi si ritrovò a ricambiare il suo sguardo e a rivolgerle un sorriso sincero che si ampliò quando lei prese ad accarezzargli la guancia.
"Staremo bene, vedrai" gli assicurò guardandolo negli occhi, cercando di trasmettergli tutta la fiducia di cui avesse bisogno. Tony deglutì impacciato, ma vinse la momentanea insicurezza sporgendosi appena verso di lei per catturare le sue labbra in un lungo bacio, quasi a sigillare quella tacita promessa.
"E adesso potrai riposare, finalmente" mormorò infine Pepper, rimanendo stretta a lui ancora per qualche momento, ora che la pioggia sembrava essersi calmata.
Tony sorrise di rimando e si concesse un respiro più profondo, stampandole un bacio sulla fronte e tornando a osservare il lago ancora qualche momento, prima che uno scalpitio di passi alle loro spalle attirasse la sua attenzione.
"Ehi!" esclamò infatti Morgan correndo verso di loro, incurante della pioggia e dell'erba bagnata.
"Cosa state facendo? Posso venire anch'io?" chiese incuriosita, strappando una risata a entrambi i genitori.
Pepper si sporse per prenderla in braccio e lei si accoccolò sulla sua spalla, allungando una mano verso Tony che le stampò prontamente un bacio sul dorso. I due si scambiarono un'occhiata complice, dopodichè vennero distratti da una folata di vento che fece rabbrividire tutti e tre.
"Forse è meglio rientrare" valutò a quel punto Pepper, "Ti aspettiamo dentro o vieni con noi?" chiese poi al marito, intuendo che forse avrebbe voluto stare ancora qualche momento da solo.
Tony fece per rispondere, ma venne sovrastato dalla voce di Morgan che si agitò tra le braccia di Pepper.
"Vieni con noi, papà!" esclamò tirandolo dalla giacca, "C'è la pioggia" spiegò risoluta, indicando il cielo.
"Immagino di non avere molta scelta" rispose lui arruffandole i capelli, "O mi sbaglio, signorina?"
Morgan scosse la testa e si liberò dalle braccia di Pepper per poi scendere e iniziare a correre verso il portico, scalpitando per poter rientrare.
"Cosa avrà in mente?" borbottò Tony vagamente preoccupato, già immaginando che la giornata si sarebbe conclusa con loro tre impoltronati tra i cuscini del divano, intenti a guardare per l'ennesima volta una replica de La Sirenetta.
"Temo che tu lo sappia già" gli confermò infatti la donna, ridendo di gusto. Poi lo prese per mano, intrecciando affettuosamente le dita alle sue e lo guidò con dolcezza verso casa.






Tony ripensò a quelle parole per tutta la sera, qualche volta interrotto dalla risata cristallina di Morgan e dai suoi tentativi di stare al passo con le canzoni del film, qualche volta dalla mano di Pepper che, adagiata sul suo petto, riusciva ad ancorarlo al presente senza dargli modo di distrarsi.
Non sapeva ancora in che modo relazionarsi con quella promessa che si erano tacitamente rivolti, ma si era reso conto che le ombre degli incubi passati erano solo ombre, brutti ricordi che col tempo avrebbero mutato forma per poi dissolversi lentamente come neve al sole, lasciandolo di fronte a tutto ciò a cui aveva deciso di lasciare spazio.

Staremo bene.


Adesso poteva crederci.



 
*





NdA
Carissimi,
non è stato facile chiudere questa raccolta, eppure eccoci qui :)
Posso finalmente confessarvi di avere in mente questo finale sin dall'inizio della storia, ragion per cui non me la sono sentita di seguire quello proposto inEndgame. Nel testo ho voluto solo accennarlo, ma nel mio headcanon, dopo lo schiocco, Tony è stato portato in Wakanda dove è stato curato e dove ha passato due mesi in coma (c'è un riferimento alla mia one-shot  Il risveglio di Atlante), più altri tre durante i quali ha cercato di riprendersi.
Come già detto, ritengo che la morte di Tony sia stata necessaria per il film, ma rimango comunque convinta del fatto che non se la "meritasse" proprio per il percorso che ha fatto durante questi undici anni.
Questi sono i motivi che mi hanno quindi spinta a chiudere in questo modo la raccolta e a farmi scrivere le altre storie che molti di voi hanno letto, e altre che spero vedranno presto la luce nel fandom :)
Vi informo, a questo punto, che ho un mini progetto in cantiere - il cui titolo compare anche in questo capitolo eheheh – che riprende un po' la scia di questa storia, anche se in maniera diversa. Poi capirete :P
Non so ancora quando pubblicherò, ma sappiate che l'idea esiste e che non vedo l'ora di renderla concreta :D

Detto ciò, vi ringrazio per l'affetto che mi avete dimostrato in questi tre anni, non la reputo la mia storia migliore – anzi, tutto il contrario ahahah – ma ci sono sicuramente molto legata e sono stata contenta di averla condivisa con voi.
Ringrazio quindi tutti coloro che l'hanno seguita e chi ha speso un po' del suo tempo per recensirla, in particolare Shimba97leila91 _Lightning_ che non si sono mai perse un capitolo, sostenendomi e seguendomi sempre, T612mikaaa Vale_Balz che si sono aggiunte da poco, rendendomi felicissima e infine _WildestDream_, che non frequenta più questo fandom ma so che ogni tanto torna a sbirciare qualcosa <3

Non mi resta che dirvi ancora grazie, sperando di ritrovarci presto su questi schermi <3
Un abbraccio e alla prossima,

_Atlas_
   
 
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