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Autore: Elgas    26/05/2019    12 recensioni
[Secondo Atto, Till The End of The Time
Kingdom Hearts 3 Alternative Ending (no DLC Re:Mind)
Crossover: personaggi tratti da Bleach, Blue Exorcist, Full Metal Alchemist Brotherhood]
N.B. Lettura Pc. Lettura Angolo Autrice.
+++
Capitolo 1:
Nel dolore nacque la Luce, una Luce sporca, la luce di un cielo gravido di nuvole, ove una
pioggia nera batteva su una città in rovina. In mezzo a palazzi distrutti, avvertì l’odore della morte,
l’odore pungente del sangue. Nel crescente terrore lo vide; in agguato sulla cima di una parete,
un orrore né Heartless né Nobody; una carcassa animata, putrefatta.
Capitolo 2:
« [...] Luxu...mai e poi mai dovrai desiderare il Kingdom Hearts. Ancora poco e la Guerra dei
Keyblade scoppierà; ancora poco e tutte queste persone , nel bene e nel male, si ritroveranno
a bramarlo. Ma ai Fyrir non servono cuori avidi di potere, nell’Oltre si può far appello solo a se
stessi... e al proprio pastore. »
Capittolo 3:
Quando la felicità si rompe c’è sempre odore di sangue.
Capitolo 4:
Pensieri rivolti agli amici di sempre, agli amici nuovi e a quelli ritrovati, a Kairi, soprattutto a Kairi;
alla felicità, alla sua gioia nel vederlo tornare.
Genere: Angst, Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Aqua, Axel, Luxord, Sora, Xigbar
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Altro contesto, Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Till the End of the Time'
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Prima d’iniziare questo secondo atto, leggete il primo
se non l’avete ancora fatto. Lo trovate completo in 5 Capitoli:

I.Fragments from Beyond

Per chi invece è in pari, consiglio la lettura del Seguente Glossario (con
approfondimenti tratti da Fragments From Beyond, appreviato FFB).
Molti concetti nuovi sono stati introdotti ed è giusto fare un recap!




• Hwergh (indoeuropeo; stritolare, strangolare)
Termine con cui si indica la Vera Oscurità e le bestie da essa generata.
Sora ne incontra uno alla fine di Fragments from Beyond.

• Fyrir (norreno; tra i vari significati vi sono primo, superiore, superiore a)
Da FFB (Cap 5)
- Noi Fyrir… siamo questo in fondo. Demoni macchiati di superbia. Ah! Non poteva scegliere nome più
azzeccato, il tuo adorato Maestro. Sai Luxu, in un’antica lingua chiamata norreno Fyrir si traduce come
primo, superiore, superiore a. Noi… fummo i primi ad assaggiare la distruzione portata dai Hwergh.
Perdemmo tutto , molto… molto tempo fa, ma in compenso diventammo gli unici in grado di ammazzarli,
di epurare la Vera Oscurità. -


I Fyrir rivelati finora sono:
1) Dal Manga Bleach ( in relazione al manga completo e al mio finale alternativo presente su Efp,
i cui collegamenti saranno lievi):
ASKIN NAKK LE VAAR, KUGO GINJO
2) Dal Manga Blue Exorcist ( in relazione agli eventi fino al volume 22 );
MEPHISTO, AMAIMON, LUCIFER
3) Dal Manga Full Metal Alchemist ( in relazione alla serie completa e al finale presente in
Brotherhood);
EDWARD ELRIC, WINRY ROCKBELL
Questi personaggi NON possiedono le abilità dei loro Mondi Originali, ma cosine uniche (in parte
rilevate in Fragments From Beyond come; rigenerazione accelerata, trasformazione in lupo) che
scoprirete andando avanti.

• Confini Imperituri e Fen.ce. (inglese; paranomasia tra Fen_Recinto e Fence_Palude)
Da FFB (Cap 5)
- lì, la terra era brulla, vuota e senza vita; montagne altissime s’elevavano circondando la valle in
cui era stato catapultato; sia il suolo sia la nuda roccia erano di un verde compatto, lucido in
alcuni punti, in grado di donare ai rilievi aguzzi un’aura spettrale. Vi erano riflessi, specie in
cima ai picchi più alti, il che rendeva il tutto ancora più inquietante data la totale assenza di Luce.
Le cime saettavano contro un cielo nero, puntellato qua e là da masse simili a nebulose, di un
ribollente colore violaceo. -



Creati in tempi molto remoti per preservare i Mondi e i Reami (dell’Universo di KH) dalla Vera Oscurità.

• Oltre
Da FFB (Cap 5):
- Io… ho agito per rendervi orgoglioso, Maestro. Ho agito consapevole che questo giorno sarebbe giunto. Ho
agito... nel desiderio di raggiungervi, di ammirare insieme la vastità della Vera Oscurità e la follia che ne deriva. -


Tutto ciò che si estende al di là dei Confini Imperituri.

• Sotto
Da FFB (Cap 2);
Attraverso passaggi nascosti e sentieri invisibili ai mortali, superando il Reame Oscuro, Amaimon
tornò nel Sotto; un luogo senza forma, più buio dell’Oscurità tanto temuta dalle genti di quel
piccolo universo. Vi dimoravano rifiuti, residui delle bestie ammazzate dai suoi fratelli e gli altri
lungo i Confini Imperituri; per quanto rifiuti, quei Hwergh andavano eliminati, compito a cui il
giovane demone adempieva al massimo delle proprie capacità.


• Selezione
Da FFB (Cap 5):
- Il Maestro fu bravo, bravissimo a preparare lo scenario di partenza; sei apprendisti, cinque a guida di
Unioni formate da Maestri e Prescelti del Keyblade, allo “scopo” di proteggere Kingdom Hearts e... ogni cosa
concernente questo universo. Ma... gli uomini non cambiano, il loro cuore si corrompe facilmente, divorato
dalla cupidigia, dal dubbio, dall’egoismo. La Guerra che scaturì fu meravigliosa! Udire così tante voci
disperarsi, percepire migliaia di vite spegnersi, osservare quest’universo collassare su stesso… fu veramente
magnifico! Certo, ci mettemmo un po’ a rattopparlo, a definirne nuovi limiti. Nel frattempo tu, intrufolandoti
nei Denti di Leoni, l’Unione rimasta in disparte per non far morire la “ Luce ”, desti inizio alla Seconda
Parte della Guerra. I Leoni finirono per sbranarsi l’uno con l’altro; la loro rabbia, la loro disperazione
finì per attrarre la Vera Oscurità. -
- Distorcere la verità è facile, Samael. Qui si fecero molti discorsi, si credette a molte cose. Nei
millenni sorsero castelli di carte, infiniti castelli di carte; leggende, miti, in grado di dare un senso
a eventi persi nel tempo. In verità ogni mossa fu attuata, incosciente o meno, con un unico scopo;
un verbo conosciuto bene dal Maestro e Luxu, poiché soltanto a loro abbiamo concesso di sapere
la verità. Selezionare, ancora e ancora. Selezionare, come si fa con le piante in una serra. -


• Black Box e Shrapenles (inglese; _schegge; paronomasia con Shepherds_Pastori)
Da FFB (Cap 5):
- Possiamo fare molte cose... anche strapparci pezzi dell’anima. Li chiamammo Shrapenls
e li sigillammo in una Scatola. In tre millenni essi lievitarono come il pane, intrecciandosi a
questo piccolo universo, cosicché una volta aperta… sarebbe stato più facile condividerli coi
giusti Prescelti. Questo è l’unico modo che hanno per sopravvivere agli orrori dell’Oltre. Anche
il Maestro legò con uno di noi poco prima di partire. -


Contenitore affidato prima al Maestro dei Maestri e poi a Luxu. Racchiude gli Shrapenls.

The Story so Far:

A partire da Union X (Storia originale modificata in base alle esigenze della mia storia):

I Fryir si rivelano al Maestro dei Maestri, l’uomo che forgiò No Name, il primo Keyblade,
su immagine dell’X-Blade, la Chiave suprema posta a protezione del Kingdom Hearts.
Il Maestro conosce la verità (finora si sa che i Fyrir stanno cercando le giuste Chiavi e i giusti
Prescelti) e, sia nel desiderio di ovviare alla Missione sia nella personale sete di conoscenza circa
la Vera Oscurità e l’Oltre, crea le Unioni guidate dai suoi apprendisti, i Veggenti. Avendo la
conferma che la Guerra scoppierà grazie all’aiuto di Luxu e No Name ( grazie al suo occhio
incastonato in essa riesce a vedere il futuro ), sparisce da Auropoli. Parte per l’Oltre, non prima
di aver affidato a Luxu sia No Name che la Black Box, oggetto costruito dai Fyrir stessi.
La Guerra dei Keyblade è la Prima Selezione.
Grazie ai Fyrir si impedisce la distruzione completa di quel Piccolo Universo.
La distruzione dei Denti di Leone, l’Unione di Ava rimasta in disparte dal Conflitto, è invece la
Seconda Selezione.
Nei circa 3000 anni successivi (fino all’inizio della Saga di KH):
I possessori dei Keyblade rimangono un numero esiguo.
Luxu passa di “carcassa” in “carcassa” per perpetrare l’esistenza.
Le minacce per la Terza Selezione si manifestano con Xehanort, Malefica ecc ecc.
Solo allora, conclusa la Seconda Guerra dei Keyblade, la Black Box si apre.
I Fyrir sono pronti a legarsi ai Giusti Prescelti e a guidarli nell’Oltre; confermati finora Sora, Luxu
e Luxord; esclusi finora Lea e Kairi.
Inoltre Sephiroth, dopo aver vagato nel Sotto per un anno, è riuscito a passare nell’Oltre, non
prima di aver sottratto a Amaimon alcune misteriose sfere… tranne una.

Nozioni finali:
Dopo la Guerra;
Gli eroi del Keyblade tornano ai rispettivi Mondi.
Lea torna a Raidant Garden per cercare Isa.
Luxu si ricongiunge ai Fyrir, desideroso di raggiungere finalmente il suo Maestro.
Edward è un Fyrir Smiða ( forgiare in norreno ), e costruì la Black Box.
Sora, dopo aver salvato Kairi grazie alla Potere del Risveglio e la Wild Card, finisce nei Confini
Imperituri e viene salvato da Winry dall’attacco di un gigantesco vermone.

Principali Differenze tra il mio Finale Alternativo e KH3 (espresse nei vari capitoli
di Fragments From Beyond)

1) Ansem, grazie ad Amaimon, ritorna a Raidant Garden. È Amaimon a rendere oscura Aqua.
2) Isa e Lea sono entrati nell’Organizzazione XII per diventare abili assassini e guerrieri, non vi è
la questione della migliore amica ecc ecc.
3) Riku ha sconfitto la sua Replica a San Fransokyo.
4) Xion, Roxas e Naminé non tornano.
5) Vexen, che in nel mio caso non ha fatto ammenda, e Demyx partecipano alla battaglia finale;
il primo combatte assieme a Saix e Xemans, il secondo con Xigbar. Il numero delle Oscurità
rimane così invariato a 13. Per motivi di trama che scoprirete nel secondo atto, è necessaria
la sconfitta di Demyx.

E ora… ridiamo il via alle danze.





1. Nightmare or Reality?



Esisteva un buio più opprimente dell’Oscurità; un buio dove non esisteva nulla, dove il silenzio si
propagava all’infinito, dove nessuna voce poteva giungere. In quel buio Luxord si svegliò. Gli era
già capitato, la prima volta in cui Sora l’aveva sconfitto, di essere vicino al completamento. Allora
come adesso niente era accaduto; nessun ricordo, nessun risveglio nel luogo dove lui, il Nobody di
Qualcuno, era nato. Solo freddo, un freddo innaturale. La prima volta era stato Maestro Xehanort
a strapparlo da quello strano limbo; corpo e mente erano tornati a essere un Nobody al servizio
della Vera Organizzazione. Era stata la sua voce a salvarlo… ma ora, in attimi dilatati da un
silenzio cupo e opprimente, arrivò il dolore. Mani roventi, le sue mani, lacerate da tagli, nella
carne schegge di cristallo.
Nel dolore nacque la Luce, una Luce sporca, la luce di un cielo gravido di nuvole, ove una pioggia
nera batteva su una città in rovina. In mezzo a palazzi distrutti, avvertì l’odore della morte,
l’odore pungente del sangue. Nel crescente terrore lo vide; in agguato sulla cima di un muro,
un’orrore né Heartless né Nobody; una carcassa animata, putrefatta. Ricordava vagamente un
felino, se non fosse stato per le sei zampe e la lunghissima coda ridotta a sole vertebre. Nella cassa
toracica aperta, carne e costole erano ben in vista; mentre nella testa grossa e sproporzionata, la
mandibola accompagnava una fila di denti marci e, appena sopra, quattro bulbi oculari di un
verde spettrale.
La bestia lo fiutò e in un secondo balzò su di lui, le fauci spalancate. Un rumore riecheggiò,
cristallino, e in esso ritrovò i denti serrati attorno… all’elsa di un Keyblade.
Un Keyblade dorato dalle forma e decori complessi. Al terrore si unì lo stupore; quando vide
le mani non sanguinare, ma impugnare l’arma con sbalorditiva sicurezza; quando un ringhio
fendette l’aria e l’abominio venne scaraventato di lato.
Un lupo, un grosso lupo nero, le fauci strette sulla gola della bestia. L’orrore si contorceva
cercando di liberarsi, ma in breve il verso acuto e disturbante si ridusse al silenzio.
Un lupo l’aveva appena salvato… no... non un lupo qualunque…
Specchiandosi in quelle iridi blu, il buio tornò ad avvolgerlo.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Svegliarsi fu come riemergere da un abisso. Con l’aria a inondare i polmoni, Luxord riprese
conoscenza. Nessun ricordo, nessun nome a illuminare l’oblio della memoria, solo il Cuore…
e un letto morbido ad accogliere il corpo. Nell’iniziale confusione s’issò sui gomiti, la testa
dolorante. La veste dell’Organizzione aveva lasciato posto a un completo color crema, composto
da maglia e pantaloni di lino. Un colore neutro, al pari della stanza; piccola, le pareti di metallo
illuminate da una fioca luce artificiale che, da una rientranza, correva lungo tutto il perimetro
del soffitto. Gli unici mobili, esclusi il letto, una porta laterale e una d’ingresso, consistevano in
una sedia e una cassettiera dalle linee geometriche e minimali. L’ambiente trasudava pulizia, ma
nell’aria avvertì un lieve odore stantio, come se la camera fosse rimasta a lungo chiuso.
« Ti eri infilato in un bel posto… »
Nella confusione, una certezza si palesò nel più insolito dei modi; dalla porta laterale, ora aperta,
un uomo poggiava sullo stipite. Alto e muscoloso, indossava abiti comuni; canottiera bianca e
jeans scuri. Luxord deglutì; all’altezza del petto il tessuto era sporco di sangue nero, così simile
alla pioggia dell’incubo, mentre il colore di occhi e capelli non lasciava spazio al dubbio.
« Tu… sei il lupo… il lupo che accompagnava Le Vaar… »
« Accidenti…! Oltre a essere prezioso, sei pure perspicace », commentò facendosi avanti, « Senti…
ho perso tre giorni dietro a te, quindi risponderò in maniera esaustiva così da evitarmi una
sequela di domande. La tua coscienza era intrappolata in una delle sottili dimensioni poste fra i
Confini Imperituri e il Sotto. Né io né il “Capitano” siamo riusciti a capirne la causa... quantomeno
ora abbiamo una conferma; hai rivissuto frammenti del passato. All’interno dell’incubo però un
Hwergh ti ha fiutato. Era reale, nella misura in cui può esserlo un rimasuglio di Vera Oscurità
dentro un sogno. Se fosse riuscito a morderti avrebbe riacquistato forma fisica, manifestandosi
proprio qua dentro. Per il resto sì, ti abbiamo recuperato privo di coscienza in una grotta di
cristallo, e sì, ora sei a bordo della Kelpie, la vera Kelpie intendo. Benvenuto a bordo…! » (1)
Aveva parlato vagando avanti e indietro, senza mai posare lo sguardo su di lui, scandendo ogni
frase con cenni del capo. Nell’atteggiamento Luxord avvertì un profondo distacco; quasi se
salvarlo l’avesse distratto da questioni più importanti. Aveva usato parole e concetti sconosciuti,
parole che al momento non aveva né la forza, né la volontà di approfondire; eppure in esse,
rammentò una frase di Le Vaar durante il primo incontro al Black Marlin; (2)

- Gioca questa partita! Fino alla fine! Gioca come sempre! Solo allora ci rincontreremo. Buona fortuna,
Sfidante del Destino! -

Una sottile quiete si fece largo nelle membra, ancora tormentate dall’immagine di quell’orrore,
o Hwergh come l’aveva definito l’altro. La partita era finita, la Guerra dei Keyblade conclusa a
favore della Luce; come nella più bella e inquietante delle profezie, il Destino l’aveva fatto
ricongiungere a Le Vaar e, al contempo, l’aveva messo di fronte all’unica strada possibile,
l’unica in grado di fargli ricordare il passato, una strada interconnessa a un universo sconosciuto.
« …L’assenza di ricordi è causata dai…dai Hwergh? »
« Sì e no. Quello era uno dei più piccoli e comuni... », commentò l’uomo accedendosi una sigaretta,
« Non sono teneri come Heartless e Nobodies, oppure come… aspetta come si chiamavano quegli
altri? Nesciens? »
Una nuova partita, iniziata col più criptico degli incubi.
Una nuova strada, costellata di angoli bui e incognite.
Eppure in quella terribile visione era brillata una Luce, la Luce di un Keyblade.
Le successive parole dell’uomo giunsero ovattate. Nell’apparente silenzio allungò la mano destra,
le dita leggermente piegate. Si concentrò immaginandosi la Chiave. Non accadde nulla, eppure…
l’aria divenne leggermente più pesante, proprio lì, al centro del palmo. Poi… mani calde
s’intrecciarono con la sua e Le Vaar si materializzò accanto a lui, colmo d’indescrivibile gioia.
« Meno male! Sono così contento! Ehi! Perché non sei venuto ad avvertirmi, Kugo? »
« Dovresti ringraziami Askin. È stata una faticaccia andarlo a ripescare. Tre giorni incollato a
quella sedia, mentre tu scorrazzavi nello spazio falciando flotte di navi Heartless…! »
« Volevo solo divertirmi un pochino! Inoltre dopo vent’anni a contatto con l’acqua, dovevo
accettarmi che la Kelpie stesse bene…! » (3)
Nel calore rammentò parole che all’epoca avevano scatenato il dubbio, ma che ora apparvero
un'inequivocabile certezza.

- ...osserva la scacchiera. Tu sei come la regina; rispetto agli uomini qua attorno, le cui esistenze sono rilegate
entro i confini di una singola casella, sei... bello e fortunato! Mentre io... sono un pezzo mangiato; posso
esistere, vedere al di là della scacchiera. E resto lì, in attesa che questa lunghissima partita si concluda. -
- Deludermi? Non lo faresti mai Luxord, neanche volendo… -


Tanto bastò a palesare l’unica frase possibile, l’unica in grado di rendere la nuova strada meno
oscura.
« Askin… tu sai chi sono. »
Sorrise, l’ex-Capitano, come se in fondo non si aspettasse altro.
« Sì… lo so. Ah! Ah! Potrei passar ore a raccontarti ogni dettaglio, ogni evento e legame che tu,
Luxord, avevi nella vita precedente. Ma essi continuerebbero a non appartenerti, sarebbe come
tentar di afferrare l’aria. »
Per la prima volta non vi fu bisogno di pianificare alcuna mossa, di osservare o pensare.
Solo seguire il Cuore e la Luce di un Keyblade… no… del suo Keyblade. Parlò, l’Ex-Sfidante del
Destino, stringendo la mano dell’altro, cercando in essa un’ulteriore sicurezza.
«...Dov’è? Il mio Keyblade…dove si trova?! »
« Ah! Tranquillo! », esultò Askin alzandosi, « Tra poco atterreremo a Scala ad Caelum, o per meglio
dire alle rovine sotto essa! »
« Tsk! Non farti contagiare dal suo entusiasmo… », commentò Kugo uscendo dalla stanza « … sarà
tutto meno che una gita di piacere… »
Il Destino a volte sapeva essere imprevedibile e quell’allegria cancellò le ultime tracce dell’incubo.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Da quanto l’acqua scorreva con forza sulla pelle? Da quanto il rumore del getto cancellava ogni
altro suono? In quell’istante non importava, giacché il terrore rimaneva ancora incolato, simile
a una massa di sanguisughe color pece.
Winry l’aveva portato a casa, rivestendolo di ogni gentilezza, ma il giovane Custode non aveva
prestato troppa attenzione alla struttura fluttuante in mezzo a quelle montagne senza vita,
né alle elaborate architetture interne. Aveva ricominciato a vedere nell’esatto istante in cui
l’acqua bollente l’aveva toccato con violenza. Solo allora un tremito lì aveva scosso; solo allora
aveva pianto soffocando i singhiozzi, lasciando che le lacrime si confondessero con l’acqua.
Gli pareva di vederlo ancora, quell’orribile verme apparso dal nulla e per un secondo provò
vergogna; in quei frangenti non era riuscito a far nulla, se non a rannicchiarsi su se stesso e a
pisciarsi addosso. L’attimo parve eterno, ma alla fine ecco rinascere la Speranza. Ricordò le parole
di Winry mentre l’aveva accompagnato lungo corridoi bianchi e asettici.

- I Confini Imperituri proteggono da sempre il vostro universo dalla Vera Oscurità. Il Hwergh che ti ha
aggredito si chiama Wurm e come tutta l’Oscurità è attratto da cuori, anime, corpi. Tu Sora, sei in grado di
sconfiggere Heartless e Nodobies in maniera efficace; ecco... noi Fyrir siamo questo, forgiati nel tempo per
epurare i Hwergh. -


Una Guerra finita, il repentino salvataggio di Kairi, la comparsa in quello strano Mondo, i Confini
Imperituri, nuove verità rivelate. Tutto era accaduto in fretta… decisamente troppo in fretta,
come se il Destino avesse avuto fretta di chiudere una partita, ma… lui, in quanto Custode del
Keyblade, non poteva lasciar correre. No. Era suo dovere rimanere lì, osservare la portata di
quella minaccia, capire come Winry e gli altri Fyrir li affrontavano e infine avvertire gli altri.
Sì, avrebbe fatto così, giacché le ultime frasi della ragazza erano state:

- La nostra Missione s’intreccia coi Possessori sopravvissuti alla recente Guerra… e con Guerrieri che
dimostrato una forte volontà. Quando torneremo alle Destiny Islands, lì, assieme ai tuoi amici… ogni cosa
sarà rivelata. Adesso pensa a riposarti, Sora. Nel mentre spero avrai modo di conoscere gli altri. -


Una minaccia rimasta celata fino a quel momento, persino a persone del calibro di Sua Maestà, di
Yen Sid o del defunto Xehanort; orrori tenuti a bada da potentissimi combattenti chiamati Fyrir.
Strinse i pugni Sora, lasciando che l’acqua, ora fredda, lo ristorasse. In una nuova determinazione
sentì il terrore abbandonarlo. Osservare e capire. Osservare e capire. Con queste parole impresse
nella mente, uscì della doccia. Sopra il mobile accanto al lavandino trovò i vestiti, incredibilmente
puliti e profumati. Winry doveva aver usato qualche magia per ottenere un simile risultato in così
poco tempo. Winry… era suo dovere ringraziarla, subito. Una volta vestito ripercorse il tragitto
dell’andata giungendo in un’enorme salone.
Fu una visione da togliere il fiato. Si rammaricò per non aver notato prima una tale meraviglia.
Cinque balconate formavano anelli attorno a uno spazio centrale, dove una passerella conduceva a
una piattaforma fluttuante ancorata alla parete da spessi cavi di metallo. Sopra essa, sette
pilastri svettavano verso l’alto, simili a una metropoli in miniatura; la superficie scura e lisca
costellata da solchi luminosi. A chiudere il quadro un’ampia vetrata a cupola, in cui i colori
riflessi creavano un’illusione simile a quella del caleidoscopio.
In cima a pilastro la vide; Winry sedeva su una sporgenza, intenta a scartabellare dentro quel che
pareva un’estensione della struttura.
La raggiunse di corsa, fermandosi alla base del pilastro.
« Eccoci qui! », lo salutò la ragazza sporgendosi in basso, « Tutto a posto coi vestiti? »
« Sì! Grazie mille Winry! Ehm… non solo per i vestiti ovviamente! Se non ci fossi stata tu… io…
Grazie… Grazie di cuore! », e mosso da un’improvvisa commozione s’inchinò più volte, gli occhi
leggermente umidi.
« Di nulla, Sora. Perdonami, ma adesso devo assolutamente riordinare questo archivio. Sto
rimandando da settimane e se Ed torna che non ho finito, mi farà una bella ramanzina. Tu sentiti
libero di esplorare… ma! Non toccare nulla! Oh! E se hai fame dimmelo senza problemi, okay? »
« Ricevuto...! Quindi… questa sarebbe una specie di biblioteca? », chiese con rinnovata curiosità.
« Le costruzioni che compongono la Fen.ce sono sparse lungo il perimetro dei Confini Imperituri »,
rispose Winry scomparendo alla vista, « Formano sia la fonte di energia che alimenta la barriera,
sia archivi, sia laboratori, sia… la nostra casa. »
« Fantastico! Mi piacerebbe vederli! »
« Tranquillo! Pian piano li scoprirai! Oh! Aspetta! Già che sei qui… porta questi al tuo amico! Lo
trovi dietro il terzo pilastro a destra. »
Stupido dalla richiesta, Sora non ebbe tempo di replicare. Una scatola venne calata senza preavviso
tramite una piccola fune finendo dritta tra le sue braccia.
Come una scheggia si diresse a passo al luogo indicato e… il contenitore gli cadde dalle mani.
Decine di tessere ricoperte di chip si riversarono sul pavimento.
Seduto a gambe incrociate, l’amico sollevò lo sguardo dal piccolo schermo luminoso. Non l’aveva
più visto dal combattimento contro Sephiroth all’Abisso Oscuro, ed ora ecco lì, Cloud Strife, con la
solita espressione distaccata dipinta in volto.
« Ah… ciao Sora. Come mai qui? »
« Po...potrei chiederti la stessa cosa! »



(1) Fragments from Beyond.
Nel Capitolo 1 la Kelpie viene descritta come un veliero. Nel Capitolo 3 Luxord vede l’illusione
della stessa cadere e la vera Kelpie, ovvero un aeronave, prendere il volo nel cielo dei Caraibi.

(2) Fragments from Beyond.
Osteria inventata da me presente a Port Royal, Capitolo 1.

(3) Fragments from Beyond
Nel capitolo 1 Askin accenna a una vacanza nei Caraibi durata 20 anni.





Angolo Autrice:

Ecco che inizia il secondo atto… con un finale a sorpresa! O quasi… avevo accennato più volte nell’atto precedente a Sephiroth e al furto nel Sotto, quindi era lecito introdurre Cloudino il prima possibile.
Verità su loro due verranno svelate a breve, ovvero raggruppando quegli scorci di scene e frammenti di Grillario ancora troppo sparsi in 7 giochi. Una delle regole di una Saga sarà Risposte e così sarà, anche perché non ho digerito affatto l’assenza completa dei personaggi di FF da KH3.

E qui… finalmente vediamo i Hwergh più da vicino! Avviso che sia Lovecraft sia la magnifica lore di Warhammer 40k.. verranno spesso in mio soccorso. Rimarranno spunti, ma… saranno spunti belli. Oltre a dettagli di altre opere manga che nell’ottica della lore relativa ai Fyrir funzioneranno e bene. <3

Questo capitolo in realtà doveva contenere una scena in più, ovvero dove Cloud accenna robe relative a Sephiroth, ma data la presenza di una premessa non indifferente ho deciso di riservarla per i prossimi capitoli.

In totale saranno Nove all’incirca di questa lunghezza. <3

Alla prossima

Elgas
   
 
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