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Autore: soliloquia    28/05/2019    1 recensioni
Ho un tatuaggio che non voglio più me lo tengo così mi ricordo di quanto sono stato affrettato.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so niente di te e non è che mettendo la tua carne dentro la mia tu mi abbia detto qualcosa.
-A. Merini




 

Che senso ha, andare avanti per poi sapere di dover soffrire?
Tu starai bene senza di me, io starò bene senza di te.
Non siamo fatti per stare insieme.
Non è una bugia, non è una scusa, io con te non ho mai avuto scuse.
Nemmeno questa volta, che è l'ultima. (e già so che un po' me ne pentirò perché di emozioni come te non ne troverò)
Ma sta tranquilla, farò finta di non conoscerti e se ti farai crescere i capelli, farò finta di non riconoscerti.
Perché sarà meglio così, non voglio stringerti la mano dopo esserti stato lontano, non voglio offrirti un caffè e parlarti dei miei nuovi propositi –che non riguardano te. (perché non hanno mai riguardato te)
Non voglio nemmeno pensarti, se è possibile, perché dirò a me stesso che non sei mai esistita e che non ti ho mai conosciuta e allora, forse, sarà più facile non sorridere in modo malinconico quando ti incontrerò in colonne.
Non abbiamo fatto sesso, ci siamo baciati poche volte e non ti ho mai chiesto di farmi un qualsiasi servizio.
I miei amici pensano che sia scemo, che non sia più lo stesso e che dietro a te un po' mi ci sono perso.
Non sono mai andato a fondo, non ho mai scavato, non ho mai voluto capire perché ero sempre irritato se mi stavi troppo vicino e se invece mi eri lontana ero incazzato nero con il mondo intero.
Non so come si chiama tuo padre, non so se preferisci la pizza o il kebab, non so cosa odi e cosa ami, se ti piacciono le liste, se ascolti musica commerciale o se preferisci quella alternativa.
Non so perché quella sera hai pianto, perché mi hai stretto, quelle parole che mi hai detto e il fatto che con te sono stato sincero da subito se pur mentendo.
Non so se mi piace il tuo modo di vestirti e forse i tuoi capelli sono troppo corti e le tue labbra troppo grandi per il faccino che hai.
Non so come sarei stato se mi fossi fermato, se avessi accostato e aspettato.
I miei amici pensano che sia scemo, che non sia più lo stesso e che dietro a te un po' mi ci sono perso.
Non sanno che io con te mi sono ritrovato invece.

Credevo che mi si fossero azzerati tutti i sentimenti, che anche avere un'erezione fosse diventato difficile, 'che dopo la coca non si fosse più quelli di prima.
E t'immagino su quelle scale anti-incendio umide, mentre quella tua amica silenziosa ti dice che non arrivo, che era una presa in giro.
E tu che sorridi perché un po' te l'aspettavi, aspettavi che non venivo, aspettavi un addio che non ho nemmeno avuto il coraggio di farti, di darti qualcosa di mio in modo che io possa mancarti.
Invece sono sparito e va bene così, perché ti avrei rovinata e tu con uno come me non ci vuoi stare.
 

E forse non ti scriverò mai niente, perché tu non esisti e se esisti, io non ti mai conosciuta.
Ma forse scriverò di te un po' di qua, un po' là, ma sempre abbastanza lontano perché non voglio mai poterti raggiungere.

Forse non mi mancherai, perché, sostanzialmente, io non ti conosco.
E forse non mi mancherai per niente perché una persona per mancarti, deve essere stata tua.






 

Ho un tatuaggio che non voglio più, me lo tengo così. Mi ricordo di quanto sono affrettato, il rimorso dentro m'ha quasi affettato, come quando ho detto a lei "sì, ci sono stato" infatti poi mi ha lasciato.
Ho ricominciato.

 
   
 
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