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Autore: LadyGwen92    01/06/2019    1 recensioni
Ora Sakura sapeva perché Tsunade non voleva una vergine in questa missione. Le cose potrebbero sfuggire di mano…e forse bisognava andare fino in fondo…
Sakura non era mai stata così felice di sentire che Kakashi la stava accompagnando,anche se non le sarebbe dispiaciuto farsi accompagnare dalla maggior parte della popolazione maschile di Konoha.
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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                                                                                                     DOVERE PRIMA DELL’ONORE
 
 
 
 
“ Alcune cose non sembrano mai importanti finché non se ne sono andate.
   Costantemente lottando per farcela da sola,
   Diventi così consapevole,che la vita è spietatamente ingiusta.”

 
 
 
“ Sei vergine?”
 
Sakura si bloccò e fissò la donna che le aveva insegnato quasi tutto quello che sapeva sull’essere un ninja. Ciò che rendeva la domanda ancora più imbarazzante era che l’uomo che le aveva insegnato tutto il resto sull’essere un ninja, Hatake Kakashi, era in piedi accanto a lei, intento a fissare senza espressione la lampada dell’ ufficio, cercando di non sembrare interessato alla risposta.
 Due ANBU stavano su entrambi i lati della porta,le loro maschere proteggevano i loro pensieri riguardo alla domanda, e il chunin che Tsunade aveva assunto per catalogare le pratiche stava lavorando alla sua scrivania. Tra l’altro, la sua penna si era fermata contro il suo libro ei suoi  occhi fissi sul suo lavoro,  erano un chiaro segno che stava ascoltando con molto interesse.
 Un delicato rossore,appena percettibile, comparve sulle guance di Sakura. “ Ehm…perché lo vorresti sapere Tsunade-sensei?” chiese,sforzandosi di mantenere la voce calma. Prima di dare una risposta potenzialmente imbarazzante, voleva solo sapere se c’era una ragione dietro quella domanda, o se invece  Tsunade le stava   tirando uno scherzo crudele.
 “ Sakura, ti sto affidando una missione molto difficile” le disse Tsunade.” Ti scelgo perché sei il migliore Kunoichi del villaggio..”
 L’ego di Sakura salì alle stelle.
 “…chi non è già in missione”.
 L’ego di Sakura crollò a terra.
 "Preferirei piuttosto mandare una donna più esperta in questa missione” disse Tsunade, appoggiandosi allo schienale della sedia. “ Ma la situazione richiede più talento che esperienza…ma anche l’ esperienza è davvero necessaria, e  preferirei se tu ne avessi un po’…”
 Sakura cercò di non guardare nessuno degli altri uomini presenti nella stanza, specialmente non il suo insegnante pervertito che stava ancora fissando la lampada. Il suo rossore si intensificò, rendendo il suo viso piuttosto caldo.” Intendi…esperienza sul s-se-“
 “Natura sessuale?Si.” Tsunade aveva un sorriso ironico sul viso. Il  tipo di sorriso che solo una vecchia che sapeva tutto poteva dare a un ragazzino che non sapeva nulla. A volte era strano da vedere sul suo volto da ventenne. “ Ecco perché ti chiedo…sei vergine?”
 Il nodo in gola impedì a Sakura di pronunciare una qualsiasi parola per dare una risposta.
 Kakashi sbadigliò accanto a lei.
 “Capisco” disse improvvisamente Tsunade. “ Oh,beh,affiderò a Ino questa missione, potrebbe non avere la tua forza,Sakura, ma ho sentito che è piuttosto popolare tra i ragazzi…”
 “ Riesco a farlo!” Sakura sobbalzò impulsivamente mentre una sensazione amara le attraversava le vene.
 Poteva essere in buoni rapporti con Ino in questo periodo, ma anche se spesso e volentieri uscivano assieme per fare un giro nei negozi o piangevano assieme quando guardavano quei tristissimi film strappalacrime non era abbastanza per uccidere la rivalità radicata tra loro. Una rivalità che, a volte, poteva  essere più dispettosa e psicologicamente traumatizzante di quella tra Naruto e Sasuke. Sakura era un passo avanti a Ino da quando Tsunade aveva trovato il suo potenziale e l’ aveva fatto emergere, ma poteva già sentire le urla di trionfo di Ino per aver ottenuto una missione di classe A che Sakura stessa non poteva gestire. Sakura non poteva permettere a Ino di vincere.
 Tsunade sollevò un sopracciglio. “ Oh?” brontolò.
 “Il…” Sakura ingoiò il suo imbarazzo letteralmente con un sorso.” Ho esperienza di quella…natura,posso fare tutto quello che mi chiedi.”
 L’hokage sorrise.” Va bene,ma sinceramente,mi sorprendi,Sakura…non pensavo fossi quel tipo di ragazza…”
 Sakura fissò ferocemente la sua ex insegnante,insinuando con discrezione che avrebbe dovuto lasciar perdere qualsiasi battuta al riguardo. Tsunade si limitò a sorridere. Sapeva che il temperamento di Sakura era troppo simile al suo per rischiare di farla alterare.
 “ Comunque, resta ancora una missione pericolosa anche con le tue abilità Sakura, ed è per questo che sto mandando Kakashi con te, dopotutto è il ninja più forte di Konoha…”
 “Hokage-sama,sei troppo gentile-“
 “…che se non è un Uchiha, un Jinchuuriki” Tsunade finì la frase. “Inoltre vi conoscete bene e vi fidate l’uno dell’altro, e preferirei mandare una squadra affiata come voi  per questa missione.”
 Sakura alzò lo sguardo su Kakashi e maledisse la sua scelta di stare dalla sua parte sinistra. Con la maschera e l’hitai  abbassato sopra l’occhio, la sua  faccia era completamente nascosta dalla visuale della ragazza. Sospirò e distolse lo sguardo. Avrebbe voluto vedere come aveva reagito a quel commento, perché era vero che si conoscevano e si fidavano l’ uno dell’altro ma la realtà  è che non si parlavano da quasi un anno.
 Ok, va bene, quando si incrociavano occasionalmente per le strade lui a volte aveva trovato l’energia per alzare la mano e dire “Yo”. Ma quello era il genere di saluto che potevi rifilare all’amico della madre del cugino del tuo migliore amico che conoscevi, ma non lo conoscevi particolarmente.
 Era stato il suo insegnante per quasi un anno, e dopo che Naruto era tornato, era stato il suo comandante. Sì, aveva detto “ siamo  alla pari ora”, ma tutti sapevano molto bene che era lui a impartire ordini e che poteva ancora  prenderli a calci in culo se solo avrebbe voluto.
 Due anni dopo, e il Team Kakashi ora era composto dall’ uomo stesso e tre dei nuovi principianti che si erano laureati l’anno scorso. Sakura era un jonin, ed era stata accorpata a persone con le quali non aveva mai lavorato prima, durante le missioni. Naruto, avendo perso tre anni di vita a Konoha, si era appena laureato a chunin e si stava allenando furiosamente per raggiungere il resto dei coetanei che ora godevano dei privilegi dell’essere jonin come Sakura.
 Sasuke non aveva ancora del tutto riacquistato la fiducia a Konoha, da quando era ritornato di sua spontanea volontà con Naruto solo poco più di un  anno fa . Era stato etichettato come un genio pazzo, proprio come suo fratello Itachi, e al momento stava lottando per dimostrare la sua maturità e soprattutto la sua stabilità mentale per laurearsi. Per via delle circostanze, la sua pena venne diminuita.
 A Sakura venne da ridere. Nonostante tutta la sua arroganza e genialità, a Sasuke fece impazzire vedere il membro “più debole” della squadra sette raggiungere lo status di jonin prima di lui.
Ma l’etichetta tacita di “debole” di Sakura era svanita abbastanza bruscamente la prima volta che l’aveva vista colpire un muro di cemento di tre piedi e mezzo. ( Sebbene non fosse stato abbastato impressionato da innamorarsi perdutamente di lei, come sperava.)
 Ma ora, a causa dei loro diversi ranghi, ottenere una squadra per le stesse missioni era quasi impossibile.Sasuke era bloccato a prendere i gatti dagli alberi, Naruto era impegnato a sentirsi frustrato con le missioni di livello medio e quando Sakura non lavorava all’ospedale, accettava le missioni più difficili. I tre trascorrevano ancora una quantità eccessiva di tempo nella reciproca compagnia,ma Kakashi non ne faceva mai parte. Sembrava che senza l’incentivo di essere un insegnante,semplicemente non aveva alcuna inclinazione a socializzare coi tre.
 Sakura si chiese se fosse semplicemente perché era introverso, o se non gliene importava nulla.
 Guardare il suo profilo vuoto nell’ufficio di Tsunade offriva poche risposte.
 Tsunade consegnò la pergamena della missione a Sakura, con questo gesto fece intendere che il capo della missione fosse proprio lei. Mentre Sakura lesse e  Kakashi si grattò il collo, Tsunade fornì loro i dettagli  della missione. “ Come puoi leggere in quel rotolo, il nome del bersaglio è Matsura,solo Matsura, probabilmente lo conosci già.”
“Si.” La bocca di Sakura si era seccata.
“ Particolarmente infame di origine sconosciuta”, disse Kakashi, come se ricordasse mentre parlava.
“ Ha detto di essere alla pari con i tre ninja leggendari e ha una fantasia particolare per…uh…”
 “Ragazze minorenni”, Sakura finì amaramente la frase al posto suo.
Comprese adesso le reali intenzioni di Tsunade dietro la sua precedente domanda riguardante la sua castità.
 “Sei una dei più giovani jonin femminili di cui disponiamo al momento.” disse Tsunade,il viso stranamente inespressivo.”Diciasette anni sono troppi per i gusti vili di Matsura, ma tu sei una ragazza magra e minuta.” Mentre parlava, Tsunade diede un occhiata significativa al petto di Sakura. “ Potresti affermare di essere più giovane e nessuno avrebbe da ridire”.
 Sakura si spostò a disagio. Ora non poteva pentirsi di aver accettato la missione. Tra l’altro non avrebbe voluto Ino da nessuna parte vicino a quest’uomo. “ E’ più maiale di te” pensò. A giudicare dall’angolazione della testa di Kakashi, di sicuro stava guardando intensamente il pavimento.
Il chunin alla scrivania era tornato a catalogare al doppio della sua solita velocità. Le guardie ANBU erano impassibili come sempre.
 “Certo, questo è solo un modo per avvicinarsi a lui”,continuò Tsunade.”Il nostro cliente afferma che Matsura ha rubato un cimelio di famiglia molto prezioso per lui, e ci ha commissionato questa missione di classe A per recuperalo. Ma sono tentata di dire che è più una missione di classe S. Tuttavia. Matsura non è un uomo da prendere alla leggera. Sulla pergamena ci sono i dettagli di ciò che dovete cercare e dove potreste trovarlo.”
 Sakura finì di leggere e lo passò a Kakashi che lo sollevò alla luce per scrutarlo.
 “Onestamente, credo che l’unico modo per avvicinarsi a lui sia quelli di usare la sua debolezza per le ragazze giovani”, disse Tsunade  con rammarico. “ Sono quasi disposta a credere che preferisca le ragazze giovani per una ragione; perché si aspetta che i nemici usino le donne contro di lui. È una tattica comune: portare a letto una bambina è meno pericoloso che portarsi una donna che potrebbe essere una potenziale Kunoichi nemica.”
 Tsunade ci pensò un momento.
 “È  più probabile che sia solo un pervertito, però.”
 Sakura  rabbrividì. Di perverti ne aveva conosciuti, come Jiraiya ad esempio, e in una certa misura anche Kakashi lo era. Naruto pure, si stava dando da fare per essere il capo dei pervertiti, ma tutti loro erano abbastanza innocui se paragonati a Matsura. Beh…Jiraiya non era così innocuo. Soprattutto dopo che l’eroina principale dell’ultimo libro Icha  Icha  portava il nome “ Sakura.”.
 Ora Sakura sapeva perché Tsunade non voleva una vergine in questa missione. Le cose potrebbero sfuggire di mano…e forse bisognava andare fino in fondo…
 Sakura non era mai stata così felice di sentire che Kakashi la stava accompagnando,anche se non le sarebbe dispiaciuto farsi accompagnare dalla maggior parte della popolazione maschile di Konoha.
 “ Non devo dirvi che non sarebbe saggio impegnarlo in un vero combattimento” stava dicendo Tsunade.”Recuperate  la proprietà rubata e andate via da lì il più velocemente possibile; e nessuno di voi due dovrà lasciare indizi sul fatto che Konoha è coinvolta. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è   qualcuno come Matsura, abbiamo già abbastanza problemi.”
 Kakashi spostò il suo peso e incrociò le braccia.” Perché non limitarsi a rifiutare la missione se è così  rischioso?” chiese. La sua voce era leggera e disinvolta ,come se a lui non importasse davvero.
Ma Sakura non  lo aveva mai visto mettere in discussione la validità di una missione prima d’ora.
Doveva essere davvero preoccupato…
 Tsunade sospirò “ La ricompensa è buona,Kakashi, il villaggio ne ha bisogno.”
“ Va tutto bene” gli disse Sakura. “Possiamo farlo.”
Kakashi la guardò, e per la prima volta da quando era entrata nella stanza, i loro sguardi si incontrarono. Ma come al solito, l’ occhio esposto di Kakashi era oscuro e illeggibile. Sakura odiava pensare a quanto facilmente lui  potesse leggere la sua di  espressione, e così distolse lo sguardo rapidamente.
 “ Lascerò i dettagli e i piani a voi due”, disse Tsunade, tirando versò di se una manciata di cartelle.
“ Sono sicura che sarete in grado di farcela, potete partire domani,il nostro cliente non ha fissato una scadenza, ma sarebbe bello se poteste tornare qui entro una settimana, altrimenti diventerebbe tutto più rischioso.”
Sakura annuì.” Sì, Hokage-sama.”
 “Hokage-sama”, fece eco Kakashi.
 “Bene allora!”   Tsunade alzò le mani e le agitò “ Shoo shoo, sistemate la faccenda tra di voi.”
 Nel momento in cui Kakashi chiuse la porta dietro di loro,si voltò verso di lei con le mani infilate nelle tasche. “ Sei sicura?”
 Sakura si schiarì la gola. “ Posso farcela.”
 Era sempre la solita vecchia storia. Tutti si sentivano in dovere di proteggerla perché era una ragazza debole che preferiva curare un amico piuttosto che uccidere un nemico. Ecco perché trovava divertente che lei fosse l’ unico jonin della squadra sette. Perché nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
 Ma perché? Perché nessuno si aspettava che diventasse brava, se non meglio dei suoi compagni di squadra maschi? Perché Kakashi ha dovuto aprire la bocca facendole dubitare delle sue capacità?
 “ Sono sicura che Ino sarebbe più che disposta a togliermi  questa missione dalle mani…”continuò.
 “No”, disse improvvisamente Sakura.” Non voglio che le affidino la missione, non è abbastanza forte, e inoltre..vogliono qualcuno che possa passare per una quindicenne e Ino…”
La sua faccia divenne di nuovo calda “..è molto sviluppata.”
 La ragazza in questione era abbastanza sviluppata da poter benissimo rivaleggiare con Tsunade.
Personalmente, Sakura pensava che fosse un po’ un handicap per un ninja essere così “ pesante”, ma Ino ne era  felice. Come la maggior parte dei suoi fidanzati.
 
Era solo un'altra competizione di Ino per dominare Sakura…
 “Va bene allora.” Kakashi indietreggiò leggermente.” Troveremo una stanza al quartier generale dei jonin e inizieremo a pianificare.” disse. Sakura annuì e si trascinò dietro di lui, nascondendo la pergamena della missione al sicuro nella sua custodia.
 
Non parlarono più durante tutto il tragitto verso il quartier generale che si trovava a pochi isolati e ponti dall’ ufficio di Tsunade. Probabilmente Kakashi si sentiva a suo agio avvolto in  quel silenzio. Sakura  invece non si era mai sentita così in imbarazzo in tutta la sua vita.
 Voleva dirgli qualcosa, magari fare quattro chiacchiere come due amici. Ma lui non era il tipo da chiacchiere inutili. L’ ultima volta che avevano fatto una  conversazione mezza decente era stato durante la sua festa per la promozione a jonin. E la conversazione era andata più o meno così:
 “ Bel lavoro, Sakura.Ben fatto.”
 “Grazie, Kakashi-sensei.”
 “Oh,non dovresti chiamarmi più così. Adesso siamo entrambi jonin, non sono più il tuo insegnante.”
 “Ok…allora come dovrei chiamarti?”
 “Kakashi-sama forse.”
 “Penso che mi limiterò a chiamarti senpai…”
 “ Quando sono stato promosso a jonin non c’è stata nessuna festa.”
 “Quando l’era glaciale stava finendo?”
 “Si. Mi sembra di ricordare che la ruota sia stata inventata più o meno in quel periodo.”
 “ Cosa hai fatto per festeggiare la tua promozione a jonin allora?”
 “ Ci sono state affidate missioni di classe A e un terzo delle nostra squadra è stata uccisa in battaglia per negligenza e inesperienza.
 “…Kakashi-senpai…?”
 “Sì, Sakura?”
 “Sei un guastafeste.”
 Per la festa Sakura aveva comprato abbastanza alcol da far dimenticare a Naruto e Sasuke che si era laureata prima di loro. Naruto aveva pianto “ Perché!”.
 “ Perché sono più matura e intelligente di te, testa quadra!” Le aveva risposto lei leggermente sbronza.
 Non avendo più bisogno di un insegnante, Sakura aveva a malapena visto Kakashi dopo. Se mai avesse avuto un qualche problema con un  jutsu , andava da Tsunade poiché avevano più cose in comune in termini di abilità. Raramente lavorava con altri jonin a meno che non fosse una missione particolarmente difficile,e anche in quel caso, le probabilità di essere in coppia con Kakashi erano scarse.
 Sakura si chiese se si sentisse un po’ trascurato.
Poi si rese conto che era lei probabilmente ad essere stata trascurata. Chi era stato l’unico a dedicare tutto il suo tempo al ragazzo prodigio Uchiha,  trascurando i suoi obblighi nei confronti degli altri studenti? Chi aveva l’abitudine di passarle accanto nel quartier generale dei jonin senza nemmeno degnarla di uno sguardo?.
 Kakashi non era il tipo da affezionarsi alla gente,realizzò,un po’ tristemente. Era sempre stato così.
 Desiderare le sue attenzioni la faceva sentire infantile.
La camera 6B era disponibile quando arrivarono. Sakura si sistemò sul divano in dotazione e appoggiò i piedi sul tavolino da caffè.
 “Vuoi del tè?” Le chiese Kakashi.
“ Sì, per favore.”
 In queste sale si svolgevano molte riunioni che poteva durare anche tutto il giorno, motivo per cui ogni stanza veniva fornita di bollitori e ogni sorta di bustine di tè e caffè. Kakashi iniziò a frugare dentro gli armadietti alla ricerca di due tazze pulite mentre Sakura dava un occhiata al gruppo di volantini sparsi sul tavolino da caffè. La maggior parte erano pubblicità per l’assicurazione sulla vita.
 Sakura aveva già provato a stipulare una polizza. Purtroppo le era stata rifiutata” perché era  una ragazza troppo giovane che probabilmente sarebbe morta entro i prossimi dieci anni.” Dalla compagnia assicurativa. L’aveva sconvolta, pensare che la sua vita non contasse nulla in termini monetari.
 Qualcuno come Kakashi, d’ altra parte, valeva probabilmente una fortuna. L’unico problema era che Sakura non pensava che avesse una famiglia da sostenere, quindi perché mai avrebbe dovuto fare una polizza?
 Una tazza da tè le fu posata davanti e lei borbottò un dolce grazie prima di chinarsi in avanti per far cadere qualche zolletta di zucchero nella sua bevanda calda. Offrì la ciotola contenente lo zucchero a Kakashi che prontamente ne versò metà del contenuto nel suo tè. Sakura scosse la testa.
 “Ecco perché indossi una maschera” mormorò.
“Mm?”.
 “Hai fatto marcire tutti i denti, vero?”
 “Ah, mi hai preso.” Si strinse nelle spalle e sorseggiò il suo tè- attraverso la maschera come al solito. Sakura pensò che questo non era  un metodo particolarmente igienico , ma Kakashi era un po’ nevrotico al riguardo.
 Sakura aprì la pergamena e la sistemò sul tavolo. “ Ok, quindi…a quanto pare questo tizio vive in un complesso fortificato a est da qui, a circa un giorno di distanza, se partiamo domani mattina diciamo alle sei dovremmo essere lì verso mezzanotte forse”.
 “Mm.” Kakashi sembrava annoiato.
 “ Non sappiamo come attira queste povere ragazze,quindi potrebbe essere più saggio osservare prima la situazione.”
 “Di solito le compra in qualche modo” la interruppe Kakashi. “Farà un favore a qualcuno,e in cambio, quel qualcuno gli consegnerà sua figlia per alcune notti.”
 La faccia di Sakura si contorse ma non disse nulla.
 “ Per lo più sembra trovarle durante i suoi viaggi, in questo periodo di guerra ci sono un sacco di ragazze orfane abbastanza disperate da andare con lui in cambio di cibo e riparo.” Le disse.
“Ok…ok.” Sakura lesse l’ultimo paragrafo sulla pergamena.” Ok..probabilmente avrò bisogno del tuo aiuto per avvicinarmi a lui, puoi dire che vuoi commissionare a Matsura una missione e puoi consegnarmi come una sorta di pagamento anticipato.”
 “Mm.” Kakashi scrollò le spalle. Non sembrava felice. Ma forse era la sua espressione di sempre…
 Sakura si morse la guancia.”Riesci a pensare a qualcosa di meglio,Kakashi –senpai?” chiese.
Questa sarebbe stata la sua missione, e lui stava solo venendo solo per  precauzione, ma se aveva un idea migliore non aveva che dirlo.
 “No, è un buon piano.” Disse.
Sakura attese.
Kakashi si guardò distrattamente le unghie.
 Inutile. Sakura si lasciò cadere la testa tra le mani e si massaggiò le tempie. “Questa è una follia…quest’uomo sembra forte quanto il nostro hokage.Se qualcosa va storto…”
 “Sarò lì per proteggerti.” Disse dolcemente Kakashi.
 Sakura lo guardò. Normalmente dichiarazioni di questo genere l’avrebbero infastidita, ma in questa situazione lei ne era contenta.
 Kakashi si sedette con un sospiro,i gomiti appoggiati sulle ginocchia. Il suo occhio era chiuso mentre faceva scorrere le dita attraverso le piccole ciocche dietro l’orecchio destro.
“Sai perché Tsunade voleva sapere lo stato della tua castità ,vero?” chiese a voce bassa, come se fosse molto stanco.
 Sakura arrossì vistosamente. Questo non era il genere di cose che voleva discutere con il suo ex insegnante. Era già abbastanza difficile parlare di queste cose con sua madre. “Mm.”
Fantastico, ora dava risposte in stile Kakashi.
 “È improbabile che se Matsura faccia qualcosa con te, sarai in grado di fermarlo.” Le disse Kakashi in modo piatto. “È un modo terribile di perdere la verginità e molto traumatico se non hai precedenti esperienze.”
 Inconsciamente, Sakura strinse le cosce. “Lo so.” Rispose brevemente.
Il suo occhio si aprì e lui la guardò pigramente. “ Sei sicura di non essere vergine?”
Sakura sorrise improvvisamente. Se mio padre avesse sentito che tu mi ha fatto una domanda del genere, domattina ti ritroveresti a faccia in giù nel fiume.”
 Kakashi non batté ciglio aspettando una risposta.
 Il sorriso di Sakura morì.”Io non lo sono, va bene?Ho fatto sesso. Non c’è niente in Matsura che non ho mai visto o toccato prima. Posso gestire dei vecchi pervertiti capricciosi. Posso gestire questo.
 Uscì più coraggioso di quanto fosse in realtà. Kakashi si appoggiò al divano, mettendo un braccio dietro la schiena. “Vedo.” Fu tutto ciò che disse.
 Sakura si sentì completamente imbarazzata. Per un momento desiderò che lui fosse solo un perfetto estraneo. Qualcuno che non la conosceva da quando era una bambina, a cui non sarebbe importato tanto da fare domande così personali. C’erano solo alcune cose che non voleva che Kakashi pensasse mai di lei. Voleva che fosse orgoglioso di lei, che pensasse che era una ragazza forte, intelligente e capace. Non voleva che lui la immaginasse intrappolata in un letto, mentre un pervertito sudato la violentava.
 Lei non avrebbe mai permesso che ciò accadesse. Non c’era bisogno che si preoccupasse tanto.
Ma non  aveva abbastanza coraggio per dirgli che…
 “Allora chi è il ragazzo fortunato?”
 Sakura sbattè le palpebre. “Che cosa?” domandò.
 “Il ragazzo che stai vedendo?”
 “Non vedo nessuno.” Rispose Sakura.
 “Va bene allora, con chi hai fatto sesso?” chiese tranquillamente.
 Sakura sbiancò. “ Non puoi chiedermi una cosa del genere!”.
 “Oh “ sembrò pensarci su per un momento. “ Ah,forse. Ma dato che te l’ ho già chiesto, ti dispiacerebbe darmi una risposta?”.
 Le dita di Sakura si strinsero così intensamente attorno alla sua tazza da tè che si poteva sentire il suono della porcellana incrinata. Cercò di rilassarsi e placare la sua forza. La forza mostruosa che possedeva poteva essere un problema se perdeva le staffe. “ Nessuno, lo sai.” disse a Kakashi senza mezzi termini.
 “Ah…” annuì capendo. “Quand’è che me lo avresti detto?”
 “ Kakashi-sensei!”.
 “Scusa,scusa.” Per la prima volta quella sera le rivolse un sorriso imbarazzato.” Puoi incolparmi per essere così protettivo nei confronti della mia studentessa preferita?”
 Sakura saltò nella sua pelle.” Scommetto che lo dici a tutti i tuoi studenti.”
 “Beh,sì,in realtà lo dico.” Ammise Kakashi. “È un ottimo modo per motivarli, ma sono serio solo quando lo dico a te.”
 Sakura arrossì.”Veramente?” chiese esitante,sperando che non stesse scherzando. Kakashi aveva uno strano tipo di umorismo, quindi non avrebbe mai saputo la verità. “ Come mai?”
 “ Sei più intelligente e più matura  e impari in fretta rispetto agli altri studenti…non scappi con uomini malvagi o pervertiti e quindi non devo preoccuparmi di te più di tanto.” Le sorrise.
“ E lasci sempre i dolci verdi, il che è fantastico,perché io adoro i dolci verdi, normalmente dovrei combattere contro Naruto e Sasuke per ottenere i dolci verdi.”
 Sakura si rilassò leggermente.” Grazie sensei..”
 Il voltò di Kakashi si aprì in un sorriso, “ Pensavo di averti detto di smetterla di chiamarmi così.”
 “ Sì, ma mi sento ancora come se potessi imparare delle cose da te.” Disse onestamente.
Nell’ora successiva mapparono alcuni punti importanti per la missione. Kakashi doveva pensare a portare tutte le provviste necessarie, mentre Sakura doveva prepararsi per sembrare più giovane.
“Sembri più giovane con i capelli lunghi.” La informò. “ C’è un parrucchiere vicino a Ichikaru specializzato nella crescita dei  capelli: è costoso,ma mettilo sul conto di Tsunade sotto le spese per la missione.”
 “Cos’altro?” chiese Sakura.
 “Nessun trucco.” Aggiunse. “Indossa un semplice yukata, devi sembrare povera e orfana, e uno yukata di aiuterà a diminuire un po’ la tua figura.”
 “Oh,sì.” Disse Sakura, roteando gli occhi. “ Perché sono così formosa.”
 “Sakura, i seni grandi non fanno una donna.” Le disse quando la vide mortificarsi per questo dettaglio. “ Dalla vita in giù nessuno potrebbe scambiarti per una bambina.”
 Il suo sguardo si spostò sulle sue ginocchia per dimostrarle il punto. Sakura squittì in un modo non molto dignitoso per un jonin qual’era. “ Smettila di guardare! Vecchio sporco!”
 “ Ehi.” Sembrava ferito. “ Sono perfettamente pulito,grazie.”
 Quando finalmente avevano risolto tutto e non c’ era più nulla da discutere, si alzarono e si avviarono per uscire dall' edificio. Nonostante le circostanze,Sakura non riusciva a trattenere un piccolo sorriso. “ Mi è mancato lavorare con te,sensei.” Gli disse mentre si fermavano davanti l’ingresso principale.
 “Oh.”  Sbatté le palpebre per la sorpresa.
“Sapendo che sarai con me…sono più tranquilla, mi sento più al sicuro.”
Kakashi diede un’alzata di spalle. “ Ecco perché sei la mia preferita.” Disse allungando una mano per arruffarle di nuovo i capelli. “ Sei molto più carina degli altri due.”
“…stavo cercando di essere seria.”
“Lo so, sei stata molto adorabile.” Scese i gradini e si diresse verso la notte a passo lento, con una mano in tasca e l’altra alzata in segno di saluto. “ Ci vediamo domani alle sei, non fare tardi.”
“ Ipocrita.”
Prima di ritornare a casa,Sakura passò dal salone. Stavano chiudendo, ma quando spiegò al proprietario che era per una missione difficile, la lasciò entrare e la fece accomodare. Il jutsu per la crescita dei capelli era come avere una persona sovrappeso che si dondolava sulla tua testa. Faceva abbastanza male da farle venire le lacrime agli occhi, e Sakura non era affatto felice dell’ effetto finale. Con i capelli che si aprivano a ventaglio intorno ai suoi gomiti, era come avere di nuovo dodici anni. Infelicemente si ricordò di quella volta durante l’ esame per diventare chunin, quando quell’ orribile ragazza l’aveva intrappolata per i capelli e l’aveva accusata di preoccuparsi più del suo aspetto che del suo lavoro da ninja. Quelle parole l’ avevano ferita, perché in quel momento corrispondevano a verità.
 Poi le cose erano andate diversamente, e quelle parole no potevano che essere più sbagliate. Sakura era pronta a tutto per difendere i suoi compagni di squadra feriti. Era stata così coraggiosa da impressionare se stessa.
Quell’idiota di Sasuke doveva rimanere privo di sensi durante  tutta quella prova così dolorosa?
 Dopo aver legato i capelli in uno chignon alla  nuca, Sakura disse al proprietario che poteva mandare il conto a Tsunade. Salutò e si incamminò barcollante alla ricerca  di un bar.
Dopo mezza bottiglia di Sakè, si guardò intorno cercando una faccia familiare. Non ce n’erano.
 Bene.
Girandosi sul suo sgabello, Sakura alzò le mani ondeggiandole delicatamente.” Ho tempo fino alle sei per perdere la verginità.” Mormorò. “ C’è qualcuno…tra…in…interessato…qualcuno può aiutarmi?”
 
 
 
 
 
 ANGOLO AUTRICE:
Salve a tutti, ci tengo a specificare che la storia non mi appartiene, ma è della bravissima Silvershine.
La mia è solo una traduzione.
Spero comunque vi piaccia!
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Gwen.
  
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