-Ma Signorina, io glielo leggo in faccia… -
Le mani curate, da impiegato d’ufficio, accarezzano nervosamente la cartellina di cuoio e occhi da asiatico mi scrutano dentro, facendosi largo tra tutti i miei uragani di sentimenti.
-Cosa? –bisbiglio avvicinandomi all’interlocutore.
La metro si ferma.