Speachless

Yara Greyjoy stava affilando la sua fedele ascia. La stava affilando con talmente foga, che pareva quasi che si stesse figurando nella sua testa il capo di uno dei suoi numerosi nemici.
Quel giorno la giovane donna aveva affermato le stesse cose, le stesse cose che stava ripetendo ormai da settimane: in quanto figlia di Balon Greyjoy, il Trono del Mare sarebbe dovuto spettare a lei.
E tanto per cambiare, come risposta, aveva ricevuto soltanto risate di scherno.
Sei una donna, le dicevano, nessuna donna si è mai seduta sul Trono del Mare.
Al solo pensiero, spinta dalla rabbia, Yara gettò l’ascia contro la porta di legno, ringhiando come se fosse stata un cane furioso.
L’arma colpì in pieno il bersaglio, rimanendo conficcata in esso.
È vero, pensò la ragazza, con amarezza. Sono una donna. La mia unica sfortuna, è stata quella di nascere senza cazzo. Io che combatto meglio di un uomo, io che ho diritto al Trono del Mare… io che saprei guidare alla perfezione le Isole di Ferro.
Però, purtroppo, di queste cose non importava nulla a nessuno. Era una donna, nessuno l’ascoltava. Per loro, l’unica cosa che avrebbe dovuto fare, era quella di starsene zitta.
Ma Yara Greyjoy non aveva alcuna intenzione di tacere. Al solo pensiero di ritrovarsi senza fiato, le nasceva una rabbia dentro talmente potente da farle dolere lo stomaco.
No, Yara non voleva restare in silenzio, Yara non sarebbe rimasta in silenzio.
Lei voleva urlare indomita come il mare, come il mare che lei e la sua famiglia avevano sempre salpato.

L'Antro di Lucri:

Questa fanfiction, più che altro, fa riferimento alla Yara dei libri, dunque Asha Greyjoy.
Ho deciso di utilizzare come titolo la canzone del live-action Aladdin, perché ho trovato delle analogie tra book!yara e Jasmine.
Spero che vi sia piaciuta ^^

Lucri