Forte come l’oceano e il vento, è questo che sono io
 
Mi hanno cresciuta in modo ch’io fossi
Lì al mio posto e zitta
Ed è da prima che io nascessi
Che questa storia è scritta
 
Lo so che è brutto da dire, ma a volte provo invidia verso i miei tre fratelli.
A loro tutto è concesso, sono liberi di poter fare ciò che vogliono e di dar sfogo alla loro vera personalità.
Io invece devo rimanere sempre ferma e tranquilla in un angolo. Muta e zitta.
Non posso avere un capello fuori posto.
Voglio ridere? Devo trattenermi, perché è indecoroso per una principessa ridere come una selvaggia.
Voglio urlare rabbiosa e dare sfogo alle mie frustrazioni? Decisamente poco elegante per una principessa, meglio portarsi tutto dentro fino a stare male.
Tutto questo supplizio solo perché ho avuto la sfortuna di nascere femmina. Se fossi nata maschio, non avrei dovuto attraversare questa tempesta, tempesta nella quale mi trovo tuttora e che pare non finire più.
Ma d’altronde, tutte le principesse prima di me ci sono passate e sono morte in essa, non vedo perché per me dovrebbe essere diverso.
 
Lo sai, se accetti non hai scampo
 
Però loro erano più remissive di me, stando a quello che racconta mia madre.
Loro avevano accettato questa condizione soffocante, lasciando il testimone alle future donne, finché quel testimone non è capitato a me.
Se andiamo avanti così, quando finirà quest’ingiustizia? Ora dovrei afferrare questo testimone e gettarlo il più lontano possibile da me, lanciarlo così lontano in modo tale che nessuno possa ritrovarlo.
Se lasciamo avanzare la ruota, essa mai più si fermerà. Bisogna fermarla, bisogna darla in pasto alle fiamme.
 
Io voglio urlare
Forte come il mare
 
Io non sono come loro, non sarò mai come loro.
Io sono uno spirito libero, libero come i miei lunghi capelli ricci. Infuocati come il mio animo, selvaggi come la mia indole.
Io non sono destinata a essere una principessa, io non sono destinata a sposare un principe e a vivere sotto la sua ombra.
Io sono destinata a distruggere la ruota che per secoli e secoli ha schiacciato innumerevoli donne, io sono destinata a spezzare in due il testimone. Esso è giunto a me proprio perché io possa ridurlo in cenere.
Ho talmente tante cose da dire, ho talmente tante cose da fare.
Non voglio essere ciò che non sono, non voglio indossare bei vestiti, bei gioielli, mentre un perfetto sconosciuto guida il regno al posto mio.
Io voglio ribellarmi, perché io sono forte come l’oceano e il vento.
È questo che sono io.
 
L’Antro di Lucri:
 
Raga, ammettiamolo: la bellissima canzone che canta Jasmine nel live action, ricorda un pochino quello che prova anche la nostra adorata Merida.
Anche lei, come la principessa orientale, ha un’indole ribelle e, se proprio deve trovare l’amore, vuole trovarlo con i propri tempi. Non vuole che nessun uomo le venga imposto, così come soffre molto il fatto di essere nata femmina. Merida, in parallelo con la voce di Jasmine, è indomita come il mare, non sopporta di essere ridotta a un mero oggettino carino fatto solo per essere ammirato.
Da queste mie riflessioni, questa fanfiction.
I fan di Game of Thrones potrebbero pure aver trovato qualche strizzatina d’occhio a Daenerys Targaryen 😉.
Per il resto, credo di aver detto tutto.
Se non avete ancora ascoltato La mia voce del live-action di Aladdin, correte su YouTube!
Un bacio e grazie per aver letto
 
Lucri
P.s. Ah sì, mi stavo dimenticando. Ciò che dice Merida è sacrosanto: se le cose vanno male, se qualcosa è ingiusta, non bisogna lasciar correre. Se si lascia correre, quando finiranno le ingiustizie? Prima o poi bisogna agire. Se non avessimo agito in passato, quest’oggi ci ritroveremmo in una situazione ben più peggiore dell’attuale in cui ci troviamo.
P.p.s. Scusate se rompo ancora xD, ma mi sono dimenticata di specificare che il titolo della fanfiction è preso dalla canzone di The Brave.