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Autore: funny1723    01/07/2019    0 recensioni
Dal testo:
"Le lacrime erano calde a contatto con la pelle, rassicuranti. Non potè fare a meno di chiedersi se qualcuno stesse pensando a lui in quel momento. Se qualcuno avrebbe pianto per lui. Se avrebbero ricordato. Se da qualche parte nell'universo qualcuno sollevando lo sguardo verso il cielo quella notte si sarebbe chiesto dove si trovasse quello strano piccolo uomo – che uomo poi non era – con due cuori a fargli sollevare il petto."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ONCE MORE, WITH FEELING
 






I was always brave and kind of righteous
Now I find I'm wavering
Crawl out of your grave
You find this fight just doesn't mean a thing










Benchè ormai il sole fosse tramontato da ore, la sabbia era ancora calda sotto le piante dei piedi. Era un calore confortevole, come quello che lascia il bacio di una madre sulla guancia.
Il Dottore inalò a pieni polmoni l’odore salmastro e prepotente che permeava la spiaggia. Aveva sempre amato l’acqua. Profonda, silente, mai immobile, mai la stessa. Sorridendo pensò che dopotutto gli umani avevano ragione, amiamo ciò che ci somiglia.
Sollevò un po’ di sabbia con i piedi, come fanno i bambini quando i genitori non guardano e nel farlo cercò di memorizzarne la sensazione. Cercò di memorizzare il peso specifico del suo corpo, cercò di memorizzare la facilità con cui i suoi muscoli si tendevano e quella con cui tornavano rilassati. Si passò una mano sul volto, i polpastrelli che spingevano sulla pelle giovane della fronte, sulle tempie pallide e poi ancora giù lungo il naso un po’ troppo prominente e sulle guancie lievemente ispide, sui denti, sul mento, perfino sulle orecchie.
Inspirò di nuovo con forza, le narici dilatate. Gli sarebbe mancato quel corpo. Gli sarebbero mancate le sue mani, la sua voce, il suo odore. Gli sarebbe mancato essere il Dottore così come era stato in quel corpo.
Si lasciò scivolare a terra, schiacciato sotto il peso di una gravità che aveva imparato ad amare. Davanti a lui un falò ormai morente produceva le sue ultime scintille. Quella era un’altra cosa che amava e che sperava avrebbe continuato ad amare anche dopo, quando non sarebbe stato più il lui che era in quel momento. Amava la semplicità con cui gli essere umani avevano portato due elementi contrastanti l’uno a pochi passi dall’altro. Acqua e fuoco erano lì, davanti a lui, entrambi a portata di mano. Era una cosa che nonostante la quantità di cose che aveva fatto e visto e la quantità di anni che aveva vissuto, ancora lo strabiliava.
Fece passare le dita tra la sabbia, scavando fino a che il farlo non divenne impossibile a mani nude. Aveva già affrontato altre rincarnazioni prima, quindi perché quella era così difficile? Rise di se stesso. Il Signore del Tempo aveva paura. Era terrorizzato anzi.
Una delle scintille prodotte dal falò gli bruciò il dorso della mano, lasciando dietro di sé una macchiolina arrossata sulla pelle. Il suo corpo era così delicato, così meravigliosamente umano. Oh gli Umani, che splendida specie erano! Così passionali, così permalosi, così precari. Nella sua vita aveva avuto il piacere di incontrarne tanti e di questo non potè che rallegrarsi. Anche se a volte il ricordarne alcuni faceva male. Anche se a volte il ricordarne alcuni era troppo anche per lui. Soprattutto…
Le lacrime erano calde a contatto con la pelle, rassicuranti. Non potè fare a meno di chiedersi se qualcuno stesse pensando a lui in quel momento. Se qualcuno avrebbe pianto per lui. Se avrebbero ricordato. Se da qualche parte nell’universo qualcuno sollevando lo sguardo verso il cielo quella notte si sarebbe chiesto dove si trovasse quello strano piccolo uomo – che uomo poi non era – con due cuori a fargli sollevare il petto.
Non che fosse importante, certo, però il pensare che forse c’era qualcuno al mondo che ripensando a lui sorrideva, un po’ con malinconia e un po’ con gioia, lo rincuorava.
Il Dottore si stese, stanco, solo. La testa fra la sabbia, le gambe incrociate sotto le cosce, una mano a sfiorare il bagnasciuga.  Le persone nella sua vita erano state come la marea, con costanza erano comparse e con costanza erano andate via. Alcune per scelta, altre…
Capelli biondi ed occhi scuri gli balenarono in mente. Poi ancora un vestito da sposa, lentiggini rosse, una giacca di pelle cremisi.
La vita gli aveva regalato tanto dopotutto. Aveva visto un’infinità di cose con quei due soli occhi. Ed ora era giunto il momento di andare e, nel farlo, di ringraziare la vita ancora una volta. Aveva un’altra chance, l’ennesima. Quanti potevano dire lo stesso?
Presto si sarebbe rigenerato, presto sarebbe stato un Dottore tutto nuovo, un Dottore migliore in teoria e questo non poteva che essere motivo di gioia. Eppure, non riusciva a frenare le lacrime. 
 
   
 
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