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Autore: NotEvenChip    03/07/2019    1 recensioni
In questa raccolta vedremo Belle e Rumple in veste di genitori. Piccoli momenti di vita dei nostri due neo-genitori preferiti!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Gideon Gold, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non capitava spesso che Belle facesse tardi. Con la riapertura della biblioteca, poteva capitare che si fermasse oltre l’orario per sistemare gli scaffali, aggiornare l’inventario, ordinare libri nuovi ma, generalmente, cercava di togliere il meno tempo possibile alla propria famiglia.
Quella sera il club del libro era durato fin troppo a lungo e l’unica cosa che voleva Belle, era tornare a casa dal marito e dal figlio. Solitamente, quando li lasciava soli, riuscivano sempre a combinare qualcosa.
Chiusa a chiave la biblioteca e si diresse immediatamente verso l'auto. Fortunatamente il tragitto era corto e quando notò le luci accese in salotto, un sorriso le dipinse il volto. Entrò in casa e subito la accolse un silenzio quasi anormale. Si tolse la borsa ed il cappotto, riponendoli meticolosamente sull’attaccapanni e si diresse verso il salotto. Riconobbe immediatamente la figura del marito addormentato addormentato sul divano, alla tv scorrevano i titoli di coda di qualche dvd. Gold giaceva immobile, camicia sbottonata, cravatta slacciata ed uno sguardo stanco ma felice. Sopra di lui, avvolto nel panciotto del padre, appoggiato dolcemente sul suo petto, riposava Gideon.
Belle trattene a stento le lacrime per la dolcezza della scena che si trovava davanti. Rumple era proprio un padre dolce e premuroso. La prima cosa che le venne in mente fu quella di prendere in mano il cellulare e scattare una foto ai due uomini della sua vita. Sorrise. Un’altra foto da aggiungere alla bacheca di famiglia. Gideon si mosse e sprofondò ancora di più il viso nel petto del padre che, scosso dal movimento aprì gli occhi, stringendo il figlio a sé.
“Hai fatto tardi” sussurrò con la voce roca da sonno, notando la moglie in piedi davanti a lui. “Si, mi spiace essermi persa una serata con voi” disse indicando il televisore. Gold sorrise ancora assonnato.  “Il re leone, di nuovo.” 
“Ah, non mi sono persa niente allora!” Rise Belle. “Vieni qui” le sussurrò Gold, stendendo un braccio in direzione della moglie, facendo attenzione a non svegliare Gideon. Belle, facendo altrettanto, si coricò. “Non saremmo più comodi a letto?” “ Sicuramente, ma non ce la faccio propio ad aspettare un secondo di più per baciare mia moglie” e con un sorriso fece per avvicinarsi alle labbra di Belle, quando una vocina li interruppe. “Mamma!” Urlò il piccolo. "Come non detto" sfuggì dalle labbra di Gold. Dopo mezzo sguardo di rimprovero, Belle si concentrò sul figlio. “Gideon, amore mio” e dopo avergli baciato sonoramente una guancia, lo avvolse tra le sue braccia. “Com’è andata la serata con il papà? Vi siete divertiti?” Il piccolo annuì energicamente e puntò verso il televisore. “Il re leone!” Belle sorrise all’entusiasmo del figlio. “Che ne dici se ora andiamo a letto, che è tardi?” Gideon parve pensarci un attimo, poi scosse la testa. “Il Re leone!” Gold cominciò a stiracchiarsi e dopo aver posato la mano dolcemente sulla schiena del bambino, richiamò la sua attenzione. “È ora di andare a letto ometto. Il dvd del Re Leone ci sarà ancora domani mattina al tuo risveglio, mamma e papà hanno bisogno di riposare, ed anche tu!”. Belle, quando vide l’espressione rassegnata del figlio si alzò dal divano e si diresse con lui verso la sua cameretta. Dopo avergli rimboccato le coperte e dato un ultimo bacio, Gideon si addormentò immediatamente. Gold nel frattempo osservava la scena dallo stipite della porta. Quando la moglie lo raggiunse, la prese per mano e si diressero verso la loro camera. “Parliamo sempre di volere altri figli, ma non so se sarò in grado di dividere di nuovo le tue attenzioni con qualcuno” scherzò Gold, puntandosi un dito sulle labbra, in attesa del bacio della moglie. Belle gli si avvicinò e gli cinse il collo con le braccia prima di baciarlo teneramente . “È un peccato che tu dica una cosa del genere in questo momento Rumple.” Si posò una mano sul ventre mentre finiva la frase. “C-cosa stai cercando di dirmi?” Chiese attonito. “Quello che sto cercando di dirti, Signor Gold, è che aspettiamo un altro bambino. L’ho scoperto questa mattina. Non vedevo l’ora di tornare a casa per dirtelo.” Gold continuava a fissarla incredulo, quando ad un certo punto la abbracciò forte e la sollevò da terra. “Un bambino... un altro bambino!” Belle annuì con le lacrime agli occhi. Gold le asciugò le lacrime con le dita, incurante delle proprie che iniziavano a rigargli il volto. “Oh Belle, non sai come tutto questo mi renda felice! Grazie!” Belle rise alle parole del marito e non seppe resistere un secondo di più, avvicinandosi gli prese il volto tra le mani e cercò di mettere tutte le proprie emozioni in un dolce bacio.

 

 I Gold quella notte dormirono ben poco, nei loro pensieri c’era solamente voglia di fare spazio al loro prossimo figlio, alla loro seconda possibilità di formare una famiglia, all’amore che provavano l’uno per l’altra e per il piccolo Gideon. Entro poco tempo, un’altra foto si sarebbe aggiunta alla bacheca di famiglia, e non potevano essere più felici di così.

 
   
 
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