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Autore: X_98    20/07/2019    0 recensioni
Una storia completamente diversa su uno dei migliori villains creato dalla DreamWorks: Lord Shen.
“La discriminazione più è radicata, meno è visibile. È la paura del diverso, l’incomprensione che essere diversi non è una cosa brutta, ma solo il coraggio di essere se stessi!
L’unicità è il dono più prezioso che abbiamo, ma i malvagi possono vederla come un tesoro di cui potersi appropriare. Bisogna credere nell’impossibile perché la felicità è un percorso non una destinazione”.
E se Lord Shen invece di essere bandito fosse stato fatto prigioniero dagli umani? E se scoprisse di non essere solo in questo viaggio? Una storia alternativa di uno dei migliori cattivi della DreamWorks.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lord Shen, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Le giornate scorrevano tranquille nell’antica Cina.

Ogni abitante di queste terre sconfinate viveva serenamente la propria vita, preoccupandosi di più sul domani che su un futuro a lungo termine.

Signori potenti, commercianti e contadini, tutti si impegnavano a fondo nei propri lavori, per tale motivo la Cina era ricca e potente!

In una grande ed influente città le cose sarebbero presto cambiate. Il futuro non può essere predetto: ogni decisione presa lo cambia irrimediabilmente!

Gli abitanti di questa città, per la maggior parte contadini e commercianti, non erano consapevoli che le loro azioni e pensieri avrebbero influenzato ciò che nel giro di pochi anni sarebbe avvenuto. Ignari, continuavano a vivere tranquillamente la propria vita.

Eppure tra gente così semplice dilagava una terribile piaga: il pregiudizio!

Potevi anche essere del luogo, ma se nascevi diverso allora la tua vita sarebbe stata un inferno, dato che la superstizione era ancora potente sulle menti della gente!

I sovrani di Gong Men erano amati e rispettati. Grazie a loro la città era ricca e prospera. Avevano inventato i fuochi d’artificio portando gioia a molte persone.

Quando arrivò la notizia della nascita di un erede tutti fremevano dalla curiosità di vedere il nuovo Principino, sicuri che sarebbe stato buono e giusto come i genitori.

Ma quando il momento tanto atteso arrivò, ad accogliere la nuova vita ci furono solo la delusione e la paura. Il Principe era nato con una particolare condizione: era albino!

Tale circostanza mise la vita del giovane erede in pericolo fin da subito dato che il suo debole sistema immunitario non riusciva a proteggerlo a sufficienza nemmeno da una leggera tosse. All’inizio si pensava che il pulcino sarebbe morto precocemente, ma lui si dimostrò caparbio e pieno di voglia di vivere. Dopo ogni febbre si riprendeva diventando sempre più forte. 

Crescendo si era reso conto della sua diversità e questo lo aveva portato a chiudersi in se stesso. Le parole a volte feriscono più delle botte!

Eppure il giovane Principe riuscì a stringere amicizia con degli improbabili amici, anche loro vittime del pregiudizio: i lupi!

Il compito dei canidi era tenere al sicuro la famiglia reale e proteggere la città ma essendo numerosi e dei predatori in una città piena di bovini ed ovini, si ritrovarono a contare solo sul branco, dato che venivano sempre evitati dai cittadini.

Zhan era il figlio dei due alfa dominanti e conobbe il Principe Shen quando aveva sette anni mentre il pulcino solo cinque. Si conobbero durante alcuni avvenimenti tragici: un ricco nobile venne assassinato a pochi giorni di distanza dal tentato omicidio del giovane Principe. Shen era quasi morto quando degli intrusi erano riusciti a penetrare di notte nelle sue stanze. I due lupi alfa furono messi a guardia del giovane erede ventiquattr’ore su ventiquattro e per questo, dovettero portare con loro anche il figlio. Fu allora che l’impensabile legame iniziò a formarsi!

Fin da subito i due strinsero un amicizia che si rafforzò con il tempo tra marachelle e compiti importanti.

Una volta adulti il lupo divenne l’alfa del branco e guardia del corpo personale del Principe. Shen era un grande guerriero, specializzato con il califo in particolare, ma essendo giovane ed inesperto accettava la protezione dell’amico che di forza bruta ne aveva a sufficienza da affrontare qualsiasi pericolo a testa alta.

Tutto sembrava procedere nel senso giusto, ma Shen si era ritrovato un altra grande sfida sul proprio cammino: trovare una fidanzata!

In quanto Principe avrebbe dovuto maritarsi con qualche ricca signora per accrescere la propria ricchezza ed unire due regni per portare beneficio ad entrambi.

Il problema principale era che il giovane aveva già provato a corteggiare qualche pavonessa che lo aveva attratto, ma essendo il suo piumaggio privo di colori accesi le femmine lo guardavano con disgusto.

Questo fu un altro duro colpo per il Principe, che ora si ritrovava in un situazione difficile dato che, essendo l’erede al trono di Gong Men, era un suo compito trovare una degna regina da far stare al fianco per tutta la durata del suo regno e da cui potersi assicurare una discendenza.

Nemmeno il popolo era dalla sua parte dato che definivano la sua condizione un “cattivo presagio”. Essendo il bianco il colore della morte, nella cultura cinese, tutti erano fermamente convinti che il Principe Shen avrebbe portato solo rovina e morte!

Era una calda mattina d’estate, il pavone bianco si stava rivestendo dopo aver fatto una doccia rinfrescante una volta concluso l’allenamento mattutino.

Quel giorno in particolare avrebbe pranzato assieme ai suoi. Era una cosa che accadeva raramente, ma appena potevano, i sovrani, cercavano di passare del tempo con il loro amato figlio. Forse perché l’avevano trascurato durante i suoi primi anni di vita a causa della sua bassa aspettativa di vita, oppure solo per prepararlo al suo futuro compito come erede della città! Ma al Principe non importava il perché dato che la gioia ad una tale notizia non gli faceva venire in mente tali domande.

Era ancora presto e camminando per i giardini Shen venne affiancato da Zhan “Mio signore, le merci da lei ordinate sono arrivate. Le ho fatte portare nel laboratorio così che possa usufruirne appena riprenderà il lavoro!” Disse il lupo mettendo le zampe dietro la schiena per apparire più disinvolto. “Sei alla ricerca di una compagna?” Chiese ghignando il pavone quando vide l’amico che drizzava al massimo la schiena ogni volta che una lupa gli passava accanto. “Come lei signore!” Rispose Zhan provocando il Principe. “Avrei più fortuna nel corteggiare una tartaruga, mentre tu sei molto ambito data la posizione che hai!” Rispose Shen stizzito.

“Parlando di cose serie...” continuò il pavone “.....cercare di preservare la nostra discendenza è una cosa seria!” Si lamentò il lupo. “......i banditi al nord hanno più dato problemi dopo che tu ed i tuoi uomini li avete sbaragliati?” Chiese Shen ignorando il commento dell’amico.

“Non si sono fatti più vedere, ma non credo siano sconfitti! Solo le sbarre di una prigione potranno fermarli definitivamente!” Disse Zhan con evidente ansia nella voce. “Sembra quasi che tu li tema!” Lo derise Shen. Il lupo mosse nervosamente la coda “È solo perché ho scoperto chi li comanda!” Ammise. “Allora rendimi partecipe di tale scoperta!” Insistette il Principe. “Lord Enlai mi ha proibito di parlarne!” Confessò il lupo titubante. “Però gli ordini di mio padre con me non valgono....sputa il rospo!” Disse, anzi ordinò il pavone.

“Rispondono a Gang!” Rispose tutto d’un fiato il Wolf Boss.

Shen si fermò di colpo, irrigidendosi al terribile ricordo che quel nome gli provocava.

Anni addietro, dopo numerose indagini, si era scoperto che era stata quella maledetta tigre ad ordinare il suo assassinio, non riuscendovi solo per un soffio. La cicatrice che ora spiccava sul petto del Principe bruciava al ricordo di quella terribile notte di quando aveva appena cinque anni.

Quel bandito era sfuggito alla giustizia per molto tempo e Shen fremeva dal desiderio di pareggiare i conti!

“Capisco!” Disse soltanto prima di congedare il lupo e dirigersi verso la sala da pranzo.

“Buongiorno figliolo, benvenuto. Siediti con noi!” Disse Lord Enlai indicando al figlio un posto accanto a se. “Buongiorno padre, madre!” Rispose Shen chinando la testa rispettosamente di fronte ai genitori prima di obbedire ed accomodarsi a tavola.

“Abbiamo saputo che stai conducendo degli esperimenti nuovi con i fuochi d’artificio!” Iniziò il discorso Lady Yi. “Si, ho inventato un congegno che ho chiamato lanciarazzi! Si tratta di un tubo metallico il cui compito è protegge le persone dalle scintille provocate dai fuochi, così gli incidenti diminuiranno notevolmente! Purtroppo il metallo non riesce ancora a reggere bene il calore prodotto da alcuni dei fuochi d’artificio che abbiamo, ma ci sto lavorando!”. Disse con orgoglio Shen solo per abbassare la cresta ammettendo di non aver raggiunto dei buoni risultati. L’idea c’era, ma doveva farla funzionare! 

“È una splendida notizia! Complimenti figliolo, da te non potevo aspettarmi meno! Appena questi commercianti mi daranno un po’ di tregua non vedo l’ora di poterti affiancare in laboratorio, per vedere con i miei occhi il magnifico lavoro che stai facendo!” Disse Lord Enlai prima di iniziare a mangiare il pasto servito.

Shen sorrise. Erano molto rari i momenti nei quali i suoi esprimevano apertamente l’apprezzamento sul suo lavoro a fin di bene per la loro città e solo durante tali manifestazioni d’affetto riusciva a sentirsi veramente amato dato che molte volte lo rimproveravano per ogni minimo comportamento scorretto, dando voce alla loro delusione molto spesso.

Un servo entrò correndo nella sala “Mio signore, i banditi! Alle porte della città! Hanno attaccato i commercianti che sono da poco arrivati!” Disse nel panico l’antilope.

“Quanti sono?” Domandò Lord Enlai alzandosi di scatto in piedi. “Una decina signore!” Rispose il servo rimanendo in ginocchio. “Mandate le guardie a sedare questo conflitto!” Ordinò risoluto il sovrano prima di sedersi e riprendere a mangiare.

“Padre, sei sicuro che non vuoi che vada?” Chiese Shen il quale fremeva in vista di un combattimento. “No, dieci banditi possono essere tranquillamente gestiti dalla nostra guardia. Dato che il problema non è grave e presto sarò nuovamente assediato da questioni riguardanti la città, preferisco passare il tempo rimanente in compagnia di mio figlio!” Disse il genitore guardandolo con affetto.

Shen chinò il capo in segno di gratitudine.

 

*

 

Alle porte della città Zhan tramortì con un colpo di martello un bandito che aveva avuto la malaugurata idea di sfidarlo. Un ululato attirò la sua attenzione e corse verso il lupo che l’aveva lanciato. “Cosa c’è adesso?” Chiese spazientito da tutta quella confusione “Ci sono altri banditi nel mercato vicino al porto!” Disse il soldato interpellato “Ed anche vicino alle mura est della città!” Aggiunse un altro appena giunto di corsa. Zhan ringhiò e dopo averlo atterrato, afferrò per il collo con violenza uno dei banditi “Dimmi cos’avete in mente e vedrò di non farti troppo male!” Disse minaccioso.

Il cinghiale rise “Hai detto addio al tuo amato Principe?” Chiese canzonatorio.

Il Wolf Boss tremò, ma non lo diede troppo a vedere. La paura gli fece rizzare il pelo ed aumentare la stretta “Cosa intendi con questo? Credi davvero che una manciata di banditi riuscirà ad arrivare al mio signore? Siete a malapena entrati in città!” Disse sicuro di sé. “Ma noi siamo solo il diversivo!” Ammise il cinghiale prima di ridere a fatica. “Se veramente lo fossi non me lo diresti!” Insistette il lupo.

“Te l’ho detto perché sono certo che ormai tu non possa fare più niente per il tuo prezioso pavone!” Disse il bandito ridendo in modo maniacale.

In un impeto di furia Zhan lo fece svenire colpendolo in fronte con il martello.

“Al palazzo svelti!” Urlò ad un piccolo gruppo di lupi esperti. Doveva essere tutta opera di Gang, non c’era alcun dubbio! Era l’unico ad odiare talmente tanto la famiglia reale da spingersi a tanto! Anni addietro Lord Enlai aveva imprigionato la sorella, per poi consegnarla alla guardia imperiale, decretando così la sua fine!

 

*

 

Avevano appena finito di mangiare e Shen stava parlando tranquillamente con i suoi della riunione del pomeriggio a cui avrebbe dovuto essere presente.

Dei rumori fecero voltare i pavoni verso la porta della sala da pranzo e delle grida li fecero alzare allarmati.

Lord Enlai si mise di fronte alla moglie ed al figlio e quando la porta si spalancò sfoderò la spada “Gang! Solo tu potevi osare tanto!” Tuonò il sovrano contro la tigre.

“Quando il desiderio di vendetta, supera la cautela, uno può raggiungere grandi obbiettivi!” Disse Gang agitando la cosa con nervosismo “Ora avrò la mia vendetta! E ti infliggerò lo stesso dolore che tu hai provocato a me! Privandoti.....” sfoderò un pugnale lo puntò verso il giovane Principe “....di colui che ami!” Disse ghignando.

“No!” Sussurrò Lady Yi portandosi le ali davanti al becco e guardando spaventata il marito che ricambiava le sue paure.

Lord Shen sfoderò il suo Guan Dao e provocò il nemico “Fatti sotto allora! Io....” venne interrotto dal padre che si mise di fronte a lui.

“Nessuno minaccia la mia famiglia e resta impunito!” Gridò pieno di rabbia il sovrano.

Ma spesso quando uno si lascia guidare dall’impeto delle emozioni perde ogni tipo di cautela! Lord Enlai attaccò con l’intento di porre fine alla vita di quel bandito che aveva tentato anni prima di privarlo del suo tesoro più prezioso, ma Gang fu veloce a reagire.

Schivò la lama ed inflisse una profonda ferita nell’ala del sovrano. Il pavone urlò dal dolore e cadde in ginocchio a terra perdendo la sua arma nella caduta.

“È tutto quello che sai fare?” Lo canzonò prima di rivolgere la sua attenzione al Principe. Questa volta fu lui a fare la prima mossa, ma a pochi centimetri dal Principe venne accecato dalla coda di quest’ultimo che gli si aprì di scatto a pochi centimetri dalla faccia. Tale distrazione permise a Shen di tirargli un calcio ben assestato in pieno muso facendolo capitolare al suolo come un sacco di patate!

Il pavone bianco si mise al fianco della madre con l’intento di proteggerla, ma non riuscì a trattenersi dal deridere il rivale “Avresti dovuto uccidermi quando ero piccolo! Adesso ti ritroverai sempre dove quelli come te devono stare: tra la terra, intrisa della vostra stessa umiliazione!” Disse Shen guardando l’avversario con estrema soddisfazione.

Gang sbuffò sonoramente. Solo allora l’illuminazione sembrò coglierlo: se voleva vendicarsi per bene, attaccare alla rinfusa non era l’idea migliore!

No, avrebbe trovato un modo ancora più crudele per infliggere la propria dolorosa punizione sulle piume di quei pomposi uccelli! In che modo era ancora un mistero, ma era diventato il bandito più famoso della Cina solo grazie al proprio genio, che lo rendeva imprevedibile! Ed anche questa volta avrebbe stupito il mondo intero! Talmente tanto che nessuno avrebbe mai più osato mettersi sulla sua strada!

Dopo questa riflessione tutto quello che fece fu urlare un “Ritirata!” Prima di tornare da dove era venuto, cioè una grotta nascosta tra le rive del mare poco lontano da Gong Men, sotto lo sguardo sorpreso della famiglia reale. 

Mentre si dirigeva fuori città vide i lupi tornare a rotta di collo verso la Torre della Sacra Fiamma ed anche se i suoi uomini avevano fatto un buon lavoro tenendoli impegnati per così tanto tempo, li avrebbe comunque pestati ed accusati di negligenza, dato che aveva un disperato bisogno di sfogarsi!

“Dite che il codardo si è arreso dato che ora sono diventato un guerriero più abile di lui?” Chiese Shen ai genitori. “No figliolo! È imprevedibile, cercare di indovinare la sua prossima mossa è un errore! Dobbiamo essere pronti a qualsiasi cosa!” Disse Lord Enlai prima di sibilare in preda al dolore mentre il medico gli medicava la ferita.

“Sta scappando! Se io ed i lupi lo inseguissimo potremmo porre fine a questa minaccia!” Disse Shen estremamente desideroso di suonargliele ancora a quel farabutto per ciò che aveva fatto all’adorato genitore.

“No! Potrebbe essere una trappola!” Disse ansiosa Lady Yi. “Concordo! Andare nella tana del nemico non è un’idea saggia! Hai fatto un ottimo lavoro, salvandomi pure la vita, ma attenderemo che sia lui a fare la prossima mossa, così da poterlo fermare una volta per tutte!” Disse Lord Enlai mentre si sistemava la manica in modo tale che il medico potesse lavorare senza troppa fatica.

“Hai detto la stessa cosa anche quando ha tentato di uccidermi anni fa?” Chiese Shen con tono accusatorio, solo per pentirsene quando suo padre gli lanciò un gelido sguardo di rimprovero per una tale mancanza di rispetto!

“Si, ma non credevo che sarebbe tornato all’attacco dopo così tanti anni! Ero convinto che avesse rinunciato ed ho sbagliato! Ora che conosciamo la sua strategia possiamo anticiparlo e batterlo!” Disse il sovrano.

“Potrebbe cambiarla ancora!” Insistette Shen. “Ma questa volta sappiamo che attaccherà di nuovo e ci terremo pronti!” Disse Lady Yi cercando di placare il figlio prima che la conversazione degenerasse in litigio. Entrambi i pavoni erano testardi e potevano andare avanti per ore, sostenendo le proprie teorie!

“Ora scusaci figliolo, ma devo andare a cambiarmi la veste!” Disse Lord Enlai prima di uscire seguito dalla moglie.

Shen non fece neanche in tempo a sbuffare che la porta della sala da pranzo venne aperta con una tale forza da farlo sobbalzare. Zhan ansimava pesantemente e sembrava veramente esausto mentre si guardava freneticamente in giro, in cerca di chissà cosa! “Se sei preoccupato per lui, calmati! L’ho rispedito nel letamaio dal quale è venuto a calci nel sedere!” Disse Shen godendosi a pieno l’espressione basita che il lupo assunse ad una tale notizia.

Zhan si riprese in pochi secondi “M-mi scusi signore! Credevo che fosse in....” “..pericolo?” Terminò la domanda per lui il pavone. Il lupo annuì “La paura di mio padre ha finito con il contagiare pure noi! Sono perfettamente in grado di difendermi, a quanto pare! La vittoria di oggi ne è la prova!” Disse con orgoglio Shen.

Il Wolf Boss congedò le guardie al suo seguito ed andò con il Principe nelle sue stanze. Continuarono a conversare su quanto accaduto e con sorpresa, il pavone si rese conto che i seguaci di quel bandito erano aumentati!

Arrivò la sera e nel Palazzo si respirava ancora un aria tesa per gli eventi di quella mattina. Ma per Shen erano passati in secondo piano! Una volta conclusa la riunione aveva avuto la spiacevole idea di ascoltare una conversazione tra due consiglieri, finendo con il sentire solo insulti diretti a lui!

Forse stava combattendo una battaglia persa in partenza! Forse nessuno lo avrebbe mai accettato per quello che era! Forse.....dicevano la verità! 

Shen corse verso la palestra per scacciare quei maledetti pensieri. Doveva sfogarsi con un manichino invece che con coloro che avevano la lingua troppo lunga e la sfacciataggine di fare commenti del genere in casa sua!

Erano solo dei consiglieri! Una volta ereditato il trono di suo padre avrebbe potuto mandarli in rovina! Eppure era frustrante che le parole di persone così insignificanti lo turbassero a tal punto da farlo dubitare di se stesso!

Shen non lo sapeva, ma presto le cose sarebbero cambiate! La vita gli avrebbe messo di fronte sfide ancora peggiori, ma forse necessarie per fargli comprendere chi realmente fosse!

 

Ho deciso di scrivere questa folle idea che mi è venuta in mente all'improvviso! 

È la prima storia che scrivo, quindi spero che alla fine uscirà qualcosa di decente! 

Accetterò ogni commento, critica e consiglio per migliorare! 

Buona lettura! 

Volevo ringraziare profondamente Francylover per avermi dato molto supporto e consigli per questa storia! 

X-98

   
 
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