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Autore: Believer98    28/07/2019    2 recensioni
Storia nata per rimediare alla severità di zia Row con Draco e i Serpeverde.
Serie di tre storie, ognuna dedicata a un anno di Draco ad Hogwarts. Questa prima è dedicata al suo quinto anno. Seguiranno "Draco Malfoy e L'Ordine del Basilisco", e infine "Draco Malfoy e il Segreto di Salazar Serpeverde".
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Dove gli eroi non sono i protagonisti, dove i Serpeverde non sono quello che sembrano.
Dove non esiste il "ragazzo cattivo" ma esistono persone che vagano fra il nero e il bianco, nessuno è totalmente bianco e altrettanto nessuno è completamente nero (eccetto Voldemort, il male assoluto).
Dove Draco inizia a ricordare i dettagli più oscuri del suo passato, un passato che credeva di aver rimosso.
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DracoxGinny
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Serpeverde, Sorelle Black | Coppie: Bill/Fleur, Draco/Ginny, Harry/Luna, Ron/Hermione, Severus/Narcissa
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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1. Scontro



Il periodo delle nevicate era più vicino che mai. Il cielo plumbeo di Hogwarts, in quella prima mattina di dicembre, annunciava un inverno nevoso, il periodo che tutti preferivano. Quello delle vacanze, del Natale, dei regali. La pausa dalle lezioni, benefica soprattutto per chi doveva affrontare i G.U.F.O. e si trovava davanti un anno sfiancante.
Harry Potter non era un amante dello studio, contrariamente alla sua migliore amica Hermione Granger, ma odiava comunque lasciare Hogwarts, eccetto che nelle vacanze natalizie. Questo perché, se in estate doveva tornare dai suoi zii asfissianti, invece a dicembre poteva restare con i Weasley.
In un certo senso i Weasley, e ora anche Sirius, erano casa sua. La cosa più simile a una casa che avesse mai conosciuto, oltre a Hogwarts.
Ovviamente in vacanza lui e Ron avrebbero smesso di esercitarsi per i G.U.F.O. cosa che Hermione non avrebbe fatto neanche da morta, vista la sua lista delle priorità.
Intanto a Hogwarts, anche un gruppo di Serpeverde non avrebbe accolto positivamente il periodo delle vacanze.
Ultimamente qualcosa di malvagio e astruso si aggirava nell’aria. Era in ogni ombra, in ogni angolo oscuro. Attanagliava il cuore come un raccapriccio e ronzava in testa, simile a un tetro presagio. E anche se qualcuno, come il Ministro della Magia, tentava di negare il negabile, ai Serpeverde era impossibile non capire che ci fosse qualcosa in agguato.
Molti di loro avevano dei genitori legati ai Mangiamorte e tutti gli altri ci erano comunque arrivati per forza di logica. Nessuna serpe, contrariamente a Grifondoro come Seamus Finnigan, dava retta alle menzogne scritte sui giornali.
Draco Malfoy era uno di questi: sapeva che stava succedendo qualcosa. Tuttavia gli adulti della sua vita si rifiutavano di dargli informazioni precise. Il ragazzo era entrato a far parte del gruppo di studenti che avrebbero preferito restare a scuola, almeno quell’anno ma, purtroppo, sua madre Narcissa esigeva che tornasse a casa.
Il biondo diceva di odiare Hogwarts, Silente e tutto il resto, ma in realtà lì stava meglio che a Villa Malfoy, con suo padre. A scuola poteva esercitarsi in Pozioni e leggere manuali sulla Cura che non aveva a casa, stare con i suoi amici Serpeverde (e prettamente purosangue), fare scherzi a quelli del primo anno e sfottere il trio delle pagliacciate.
Proprio quella mattina li incrociò in corridoio mentre consolavano Calì Patil e Lavanda Brown. Le due singhiozzavano preoccupate e si sventolavano il viso, e tutto solo perché Sibilla Cooman rischiava di essere licenziata dalla Umbridge, appena nominata Inquisitore Supremo.
Draco passò vicino ai Grifondoro con i suoi migliori amici, Blaise Zabini e Theodore Nott, e con gli scagnozzi Tiger e Goyle, seguiti da Pansy Parkinson e da Astoria Greengrass.
« Ho sentito dire che in questi giorni quella megera di Divinazione verrà licenziata » disse a voce alta, in modo da farsi sentire dalle due ragazze. Lavanda Brown si lasciò sfuggire un singhiozzo più rumoroso rispetto agli altri. « Non ho mai sentito piangere un purvincolo ma suppongo faccia esattamente questo verso. »
Gli amici di Draco scoppiarono a ridere mentre il trio dei Grifondoro sollevò gli occhi al cielo. Come sempre, Harry intervenne in difesa delle compagne. « Lasciale in pace, Malfoy » sbottò.
Ultimamente era più suscettibile del solito, aveva notato Draco.
« Se no cosa fai San Potter? »
Rob sbuffò, scocciato. « Andatevene via, nessuno vi vuole qui. »
« Anche tu, cosa ci fai qui Weasley? Ti conviene tornare a pulire latrine, così fai pratica per il tuo lavoro del futuro » scherzò il biondo, facendo sghignazzare Tiger e Goyle.
« Potrebbe confondersi in mezzo alle sue simili » aggiunse Blaise. In realtà Zabini non era un cattivo ragazzo ma a volte si uniformava troppo a Draco, sostenendolo nelle sue burle.
« Bene. Cosa dite di chiudere qui? » intervenne Theodore, che fra i tre Serpeverde era il più maturo e responsabile. Ovviamente i suoi due migliori amici non gli diedero affatto retta, come sempre.
Hermione si sentì in dovere di intervenire, almeno per placare il suo amico. « Ignorali Ron. »
E ovviamente Draco non si lasciò sfuggire il suo intervento. « E ultima, chiudendo alla grande, ecco che interviene … »
« Malfoy » sbottò una voce, prima che il ragazzo riuscisse ad apostrofare Hermione con il solito termine dispregiativo. Draco si voltò stupito. Non era una voce che sentiva spesso quella, o almeno non in mezzo alle faide con i Grifondoro. Ginevra Weasley si fece avanti, superò il trio e si avvicinò a Draco, davanti alla povera Calì piangente. « Alla tua età ti diverti ancora con queste ridicole provocazioni e il peggio è che quei due idioti e la tua gallina ti trovano divertente. »
Pansy si sentì subito presa in causa e raggiunse la zona centrale dove avveniva la discussione, a braccia conserte. « Gallina a chi? Sporca traditrice del tuo sangue, ti sei mai guardata allo specchio? » domandò sventolando i capelli con una mossa della testa.
« Mi guardo carlino » fece Ginny, imitando il gesto della Parkinson con i propri capelli, « e sono sufficientemente soddisfatta. »
Hermione sorrise compiaciuta alla provocazione di Ginny. La ragazza era davvero cresciuta e, in mezzo a tutti quei fratelli maschi, aveva maturato un carattere molto forte e deciso. Non era più interessata alle opinioni dei Serpeverde sulla sua famiglia, anzi sia mai era ancora più determinata a difenderli.
« Non ti stai sopravvalutando Weasley? »
Ginny si voltò a guardare Draco. « No furetto, sei tu che ti sopravvaluti. Io almeno so come sono fatta. » Il biondo, in tutta risposta, si portò a un palmo di distanza da lei. Vaniglia. Ginevra profumava di vaniglia. Odore decisamente troppo dolce per i gusti di lui.
« Draco » avvisò Theo, il tono ammonitorio.
« Come sei fatta? » chiese Malfoy. I suoi occhi volarono dal profilo di Ginny alla faccia innervosita di suo fratello Ron. Draco sorrise sotto i baffi. « Togli il maglioncino extralarge e lascia giudicare a me » rimboccò, il chiaro intento di provocare il fratello maggiore.
E infatti la sua provocazione ebbe successo perché Ron divenne più rosso dei propri capelli e quasi gli si schiantò addosso, ma fu prontamente trattenuto da Harry. « Tu, brutto … » gridava. Tiger e Goyle scoppiarono a ridere. Il Weasley sembrava sul punto di infartare.
« Oh a quanto pare non sono solo gli idioti dei miei amici a dare retta alle mie provocazioni. »
« Draco » fece Theodore, stavolta più concitato.
« Sei ridicolo, Malfoy » bisbigliò Ginny, gli occhi puntati in quelli del Serpeverde, senza arretrare di un passo.
« Tu sei ridicola, Weasley » replicò. « Guardati mentre cerchi di farti notare da Mister Quattrocchi, senza successo ovviamente, perché sei tu quella che si sopravvaluta, e anche troppo. »
Ginny arrossì e strinse i pugni. Poi decise che no, non avrebbe dato nessuna soddisfazione a quella vipera.
« Draco » bofonchiò pressante Theo, a labbra strette. Indicava un punto poco lontano.
« Cosa succede qui? » schizzò una voce, quella della McGranith. Era arrivata, in silenzio come un gatto, nei pressi del gruppetto e non fu stupita di scoprire i fautori di quel caos. « Ovviamente Weasley alla seconda, Harry Potter e Draco Malfoy. Sto iniziando a stancarmi di questa storia. Vi sembra questo il modo di starnazzare nei corridoi in orario scolastico? »
Ginny divenne completamente rossa. « Ci scusi professoressa » mormorò, sinceramente mortificata. Amava Trasfigurazione, una materia affascinante, e Minerva McGranith era la sua favorita tra i professori. Odiava assolutamente essere rimproverata da lei.
« Le scuse non servono a nulla signorina Weasley, immaginate se vi avesse visti quella dolce e comprensiva inquisitrice suprema che ci siamo ritrovati. L’aria è già tesa di suo. » Nelle sue parole non c’era solo rabbia ma anche timore. Sapeva come venivano puniti gli studenti una volta entrati nello studio della Umbridge. « Vi avverto in via definitiva che tutto ha un limite e che la mia pazienza ha quasi superato il suo » dichiarò, il tono che non ammetteva più sbagli. I suoi occhi vagarono su tutti i ragazzi presenti e si soffermarono soprattutto su Ginny e Draco. « Ora tornate tutti alle vostre lezioni. » Ginny prese Luna sottobraccio e si allontanò in sua compagnia con aria mortificata, anche se, prima di voltare l'angolo, riuscì a percepire uno sguardo grigio, ghiacciato e serpentino, puntato sulle sue piccole spalle.

 

« Una profezia è una previsione, o meglio uno sguardo magico verso il futuro » farneticava Sibilla Cooman aggirandosi fra i banchi dell'aula. Quella mattina in classe alla sua ora c’erano i Serpeverde e i Corvonero del quinto anno. 
Theodore era rimasto concentrato dai primi minuti della lezione sino allora, e seguiva i ragionamenti della professoressa prendendo appunti da studente modello. Solo lui, tra i Serpeverde, riusciva a seguire seriamente una lezione di quella donna. Draco, invece, odiava Divinazione più di qualsiasi altra materia.
Lui e Blaise avevano trascorso tutto il tempo a discutere a bassa voce, senza farsi sentire da nessuno.
« Hai visto con quanta eleganza ti ha fronteggiato? »
« Mio caro e sciocco Blaise, una Weasley non può essere elegante » borbottò Draco con un filo di voce. Non voleva attirare l’attenzione di quella donna pazza né tantomeno ammettere che trascorreva il suo prezioso tempo parlando di una traditrice del suo sangue.
« E tu pensi questo di lei perché? Perché te l’ha detto tuo padre? »
Draco alzò gli occhi al cielo, si avvicinò a Blaise e sussurrò: « Lo so e basta. »
« Che risposta articolata » esclamò il compagno con sarcasmo.
Theodore sospirò e li zittì con un gesto della mano, prima di tornare a fissare la sua sfera di cristallo. Gli amici tentarono di fare lo stesso, ma trovarono impossibile concentrarsi sulla lezione.
« Comunque non si può dire che sia cresciuta male » riprese Blaise, dopo qualche minuto di silenzio.
« Chi? »
« Come chi, mi riferisco sempre a Ginny Weasley. »
« Sei impazzito? »
« E tu cieco. O forse pensi che sia carina ma non vuoi ammetterlo. »
« Sei impazzito, è ufficiale. »
« Draco amico mio, sii sincero questa volta. »
« Non intendo risponderti. »
« Chi tace acconsente. »
« Cosa Merlino vai blaterando? »

« Io ti conosco troppo bene. »
« Peccato tu sia completamente fuori strada. »

« Avete finito? » domandò Theo voltandosi verso di loro con aria scocciata.
La Cooman, che intanto aveva avvertito il loro bisbigliare, si schiarì la voce e fece un cenno in direzione dei tre ragazzi. « Voi tre lì in fondo, avete visto qualcosa nelle vostre sfere? »
« Theodore ha visto un gramo » improvvisò Blaise. Theo rimase a bocca aperta per quella ridicola invenzione, poi si coprì il viso con una mano.
Nella stanza si levò un grido, quello della Cooman, che guardò il suo studente con orrore misto a preoccupazione drammatica. Draco si coprì la bocca per soffocare una risata.
« Che sventura! Povero Theodore Nott. Proprio un gramo e proprio il mio allievo preferito della Casa Serpeverde. »
« Professoressa Cooman … » tentò Theo.
« Stai zitto Theo, e lascia che la professoressa esprima il proprio cordoglio per il tuo futuro disgraziato » scherzò Draco.
« Che sciagura! Il destino è così crudele, non c’è più giustizia ma soltanto dolore e morte. Oh povero Theodore! Eppure sei così giovane, e avevi ancora tanto da donare a questo mondo spietato. Sarai una grandissima perdita per questa scuola. »
Intanto Theo, che si era arreso alla noia di questa filippica, evitò di rispondere e annuì con aria di sufficienza.
« Ci mancherai, amore mio » gridò drammaticamente Blaise.
Dopo quella mattina non si sarebbero più divertiti così tanto durante Divinazione, dato che il pomeriggio seguente Sibilla Cooman sarebbe stata licenziata da Dolores Umbridge.
L’ultima cosa a suo riguardo che fece ridere Draco e Blaise fu il pianto isterico di Lavanda Brown, più simile a un maiale squartato che a quello di una ragazza.




NOTE FINALI:
Salve a tutti,
sono ormai da anni che Harry Potter è finito, libri e film, ma io ho ancora ispirazione per scriverci una storia sopra.
I libri li lessi da piccola e ancora devo inziare una rilettura seria; i film, invece, li ho già rivisti più di una volta e quindi mi sono più freschi nella memoria. Potreste notare questo dettaglio nella mia storia.

Draco Malfoy non è il mio personaggio preferito della saga ma lo trovo molto interessante e mi ispira a scrivere questa fanfiction, soprattutto il genere che amo, ovvero quello delle "what if".
Voglio dargli una seconda occasione, dove lui possa sfruttare degli aiuti per diventare "migliore" ma migliore pur sempre alla maniera dei Serpeverde. In questa serie di tre fanfiction (questa è solo la prima) non vedrete un Draco coraggioso, un Grifondoro. Vedrete un furbo e intelligente Serpeverde che strisciando cerca degli svincoli e che, attraverso questi e un poco di fortuna in più, arriverà a compiere delle cose piuttosto importanti.
Inizierete a notare un cambiamento radicale di trama già dalla prossima storia, il sesto anno.

Iniziai già a pubblicare questa storia partendo dal sesto anno di Draco
ma mi resi conto che la storia d'amore con Ginny doveva nascere almeno un anno prima, quando Draco era più spensierato e aveva più spazio da dedicare alla nascita di questa relazione.

Un saluto e fatemi sapere cosa ne pensate!

 

  
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