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Autore: Violetta_Keehl_2002    31/07/2019    1 recensioni
È la seconda guerra mondiale, queste sono le storie di Marina, una bambina ebrea di sette anni e di Hannah, una ragazzina di tredici anni rimasta senza casa a causa dei bombardamenti
Genere: Guerra, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Mi chiamo Hannah, ho tredici anni e vengo da Londra. Fin da quando ero piccola mi piaceva passeggiare in giro per la città, giocare con i miei fratelli maggiori, Ellie e Sean, ed anche con le mie amiche. Insomma, una bellissima vita.
Ma tutto è cambiato da quando è scoppiata la guerra:Mio padre e Sean sono stati chiamati per le armi e sono tutt'ora a combattere mentre, nel frattempo, le città vengono spesso bombardate. Quando è successo, qui a Londra, ho perso tutte le mie amiche, la mamma e la casa, perciò io ed Ellie ci siamo dovute trasferire dai nonni, Gerald e Fiona.
Leggo sempre le lettere che ci inviano mio fratello e mio padre, i quali ci raccontano della vita di guerra e di quanto li manchiamo.
Ellie dice che non le frega niente, fa la dura e che è apposto nonostante ciò, ma in realtà piange ogni notte nella sua stanza da sola, mentre tutti dormono.
Non riesco piú a dormire sogni tranquilli. A volte sogno il rumore delle bombe, gli allarmi, il volto di mia madre, gli addii di papà e Sean, e la nostra vecchia casa.
Ho soltanto mio padre, mio fratello, mia sorella e i nonni, ma ho paura di perdere anche loro.
Ormai sono cambiata:Non sono piú cosí dolce e aperta come prima e intoltre ho smesso di fare amicizie. Non voglio piú avere amici, tanto so già che queste stupide bombe li ucciderà. So che è un ragionamento sbagliato, ma ho soltanto paura di perdere tutti coloro a cui tengo.
Papà e Sean sono, come ho avró già detto, in guerra, ma non so come stiano:Sono ancora vivi, morti o addirittura sono stati fatti prigionieri? Non ne ho la piú pallida idea, so solo che mi mancano tanto, cosí esattamente come mi manca mia madre, spero soltanto di rivederli presto e festeggiare tutti insieme il loro ritorno dalla guerra.
   
 
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