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Autore: endy_lily95    31/07/2019    1 recensioni
E' il 30 luglio 1980, Lily e James sono tranquilli nella loro casa a Godric's Hollow, la pace viene rotta quando Lily inizia il travaglio.
Una piccola fanfiction per descrivere la nascita di Harry Potter.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Andrà tutto bene


 
Lily Evans sta sorseggiando del the caldo mentre legge, per l'ennesima volta, Orgoglio e Pregiudizio. Aveva preso l'abitudine di rileggerlo tutte le estati da quando aveva quattordici anni, e ogni volta la colpiva come se fosse la prima.
Alza per caso lo sguardo dal libro e incontra quello del marito, impegnato a scrivere una lettera agli amici, una per ciascuno. Si sorridono e poi ognuno torna alla propria attività.

C'è silenzio e pace nel salotto della loro casa a Godric's Hollow, cosa alquanto strana visto il via vai di amici delle ultime settimane per vedere i futuri genitori.
La quiete è rotta solamente dal grattare della piuma sulla pergamena sulla quale James sta scrivendo. Ogni tanto il rumore si ferma, segno che il ragazzo sta pensando a come proseguire. A Lily piace quel suono, ritiene che sia un ottimo sottofondo per la lettura. Posa la tazza ormai vuota sul tavolino di fianco a lei e con la mano ora libera si accarezza il pancione, come se le carezze arrivassero direttamente al loro bambino. Freme nel pensare di tenerlo finalmente in braccio, si chiede se assomiglierà di più a lei o al papà, ma devono pazientare ancora una decina di giorni, manca poco al termine. Si chiede anche se avere un figlio ora sia stata la scelta giusta, la guerra non si sarebbe fermata apposta per loro e l'Ordine della Fenice aveva bisogno di tutti i componenti.

Un piccolo dolore nel basso ventre le fa fare una smorfia sul viso riportandola alla realtà, ma appena si muove piano sulla poltrona il dolore smette, riprende così la lettura girando pagina.
Un altro dolore la sorprende una mezz'oretta dopo, ma dura un attimo e Lily, assorbita dal libro, non ci fa troppo caso.

Il grattare sulla pergamena s'interrompe e non riprende più, e Lily sa che James ha finito le lettere e che molto probabilmente le sta rileggendo. Sa anche che, di lì a poco, lui verrà da lei sedendosi sul bracciolo della poltrona e che lei lo riprenderà perché non si deve sedere lì. Così chiude il libro e lo appoggia sul tavolino e, aiutandosi con le braccia, si alza dalla poltrona per sedersi sul divano, così che James possa mettersi accanto a lei. Nel compiere quei cinque passi che separano le due sedute, avverte un'altra piccola fitta, ma ancora, dopo pochi secondi, finisce.

Dopo aver imbustato le lettere, James la raggiunge sedendosi di fianco a lei e passandole un braccio intorno alle spalle, senza dire niente, le da un bacio a fior di labbra e le accarezza la pancia. Lily sorride, vorrebbe fermare il tempo in quel momento, invece quello ineluttabilmente scorre placido e quando alle otto sentono le campane della Chiesetta vicina, James si alza stiracchiandosi per andare a preparare la cena.  
Lily fa per alzarsi a sua volta, ma un dolore più forte dei precedenti la blocca. Si alza, muove qualche passo verso la cucina e cinque secondi dopo sente del bagnato che cola sulle gambe. Sbarra gli occhi e sussurra: << Ma come? Di già?! >> e poi urla: << James! >>
<< Tesoro, che c'è? Sei arrivata al punto di non riuscire più ad alzarti da sola? >> risponde scherzando James dalla cucina. Appena però si affaccia al salotto e la vede in mezzo alla stanza, le si avvicina un po' preoccupato, lei però gli tira un pugno sulla spalla << Questo è per la battuta poco simpatica, e ora dobbiamo andare al San Mungo. >>
<< Ma come? Proprio ora? Stavo per iniziare a preparare la cena. >> replica James.
Lily alza gli occhi al cielo e sbuffando gli risponde: << Beh, è tuo figlio che ha deciso che è pronto per nascere, mica io. >> e alza un sopracciglio in attesa che il marito capisca il messaggio.
James, per tutta risposta, la fissa stralunato, poi, quando la vede piegarsi leggermente in avanti tenendosi la pancia con un'espressione di dolore, finalmente comprende.
<< Oh Merlino! Svelta! Dobbiamo andare al San Mungo! >> James si mette a correre per cercare la bacchetta, quando la ritrova in cucina con un incantesimo di Appello richiama la borsa per l'ospedale e tutto l'occorrente.
Lily, vedendolo così agitato che corre qua e là, si mette a ridere. Un'altra contrazione però le smorza la risatina. << James, dobbiamo andare, ne ho avuta un'altra. >>
James si ferma davanti a lei << Non possiamo smaterializzarci per il bambino, vado fuori a chiamare il Nottetempo; tu mettiti queste >> e le porge un paio di scarpe da ginnastica. Lily lo ringrazia e, mentre indossa le scarpe, spera di non star male sul pullman.
Prende anche lei la bacchetta, esce nel vialetto e insieme a James attiva le protezioni sulla casa.

Appena raggiungono il ciglio del marciapiede, una folata di vento sferza i loro visi: il Nottetempo è già arrivato.
Salgono sul pullman e James non aspetta nemmeno che il bigliettaio di mezza età gli faccia la domanda: << Urgentemente al San Mungo, grazie. >>
Il signore sorride sbieco, picchietta due nocche sul separé di vetro: << Hai sentito Ernie? Ha detto urgentemente >> e apre il giornale. James e Lily fanno appena in tempo a sedersi alla terza fila che Ernie, l'autista, schiaccia sull'acceleratore e il Nottetempo schizza via da Godric's Hollow.
All'ennesima contrazione, Lily appoggia la testa sulla spalla di James chiudendo gli occhi, le gira la testa a vedere le case, le auto, gli alberi sfrecciare fuori dai finestrini in un susseguirsi di colori continuo. Si rende conto che con gli occhi chiusi però è anche peggio, si sente sballottata a destra e a sinistra e nemmeno l'essersi aggrappata a James cambia qualcosa.
Dopo una manciata di minuti sente tutto immobile e quando apre gli occhi realizza che sono davanti all'entrata del San Mungo. Sospirando di sollievo, scendono dal bus pagando il biglietto, e si dirigono alla vetrina con il manichino per accedere all'ospedale.
Una volta entrati, la receptionist viene loro incontro per aiutare Lily e indicare il piano verso cui dirigersi.
Raggiungono il reparto e una Guaritrice che si presenta come Elisabeth, si occupa personalmente di accompagnarli nella stanza. Mentre Lily si sistema sul lettino, sente James chiedere quanto tempo ci vorrà prima che effettivamente nasca il bambino e la risposta che riceve è << ore >>. Lily spera di aver sentito male. Dopo una breve visita di controllo da parte della Guaritrice, James si siede di fianco a lei sul letto, accarezzandole i capelli e le sorride: << Ormai ci siamo >> lei annuisce sorridendo a sua volta.
Restano in silenzio per un momento, ognuno perso nei propri pensieri, poi James salta sulla sedia << Merlino! Mi sono dimenticato di dire ai Malandrini che siamo qui! >>
Lily ride << Sia mai che non sappiano dove sei >>. Ma lei lo sa che gli altri Malandrini sono in missione per l'Ordine e che James è preoccupato, anche se non lo mostra.
James le fa una linguaccia << Esco un attimo per mandare un Patronus e torno subito. Va bene? >>
<< Tranquillo James, di qui non mi muovo >> risponde lei accarezzandosi la pancia. << Magari puoi fermarti nella sala ristoro per mangiare qualcosa visto che non hai ancora cenato. Io non credo di riuscire a mangiare... però berrei volentieri del the caldo, grazie. >>
James le fa l'occhiolino: << Torno in un lampo! >>
Lily ancora non ci crede, ancora delle ore e finalmente può abbracciare il suo bambino. Solo qualche ora prima pensava di dover attendere ancora più di una settimana e invece il suo piccolo le ha fatto una bella sorpresa. Per questo, ride tra sé e sé, assomiglia già a James. Anche lui ha sempre fretta.

<< Un momento! >> esclama Lily al nulla. << Alice! Aveva il termine in questi giorni! >>
Scende dal letto ed esce nel corridoio, vede Elisabeth, la Guaritrice di poco prima << Elisabeth, sai per caso se c'è una Alice Paciock nel reparto? Dovrebbe partorire in questi giorni. >>
<< Che coincidenza! Seguimi pure, il bambino è nato qualche ora fa >> risponde cordiale lei.
<< Un momento, lascio un biglietto per mio marito >> Lily si gira per rientrare nella stanza, ma la Guaritrice la ferma. << Credimi, non ce n'è bisogno. La stanza di Alice è quella lì >> e indica una porta due più in là rispetto alla sua. Lily non può fare a meno di ridacchiare per l'assurdità della cosa. Ogni tanto qualche contrazione la coglie di sorpresa, ma sa che è solo l'inizio.
<< Grazie mille, Elisabeth. Credi che possa andare a visitarla ora? >>
<< Nessun problema. >>
Lily sorride e si avvicina alla porta bussando piano. Le apre la porta Frank, marito di Alice. Ha l'aria stanca ma felice allo stesso tempo. La guarda sorpreso << Lily? Che ci fai qui? Non abbiamo ancora avvisato nessuno se non i nostri genitori. >>
<< Oh Frank, ho saputo poco fa la bella notizia dalla Guaritrice e anche a me non manca molto ormai. Posso vedere Alice? >>
<< Certo certo, vieni. Sei già entrata in travaglio? >> chiede il ragazzo interessato mentre entrano nella stanza.
Lily annuisce e poi saluta piano l'amica. Lei sgrana gli occhi << Lily? Che ci fai qui? >> la rossa ride e risponde alla stessa maniera di qualche attimo prima, poi le chiede << Come stai, Alice? >>
<< Un po' spossata, ma tutto sommato bene. A te quanto manca? E James dov'è? >>
<< James non può vivere senza sentire i Malandrini, lo sai >> ride Lily ignorando una contrazione << Ora però penso sia nella sala ristoro a mangiare qualcosa. Io sono entrata in travaglio, ma per ora tutto okay. >>
<< Oh Lily, sono così felice. Ti rendi conto che i nostri bambini potranno crescere insieme, e frequentare Hogwarts insieme, magari nella stessa Casata, come noi due. >> disse Alice con gli occhi che le brillavano.
Lily le prende la mano sorridendo teneramente << Sarebbe meraviglioso. >>

Dopo qualche chiacchiera Lily decide di tornare nella camera, le contrazioni si fanno un po' più dolorose, ma ancora non abbastanza ravvicinate. Nel corridoio incontra James e gli racconta la bella notizia, mentre lei rientra in camera, lui va a congratularsi con i neo genitori.
Quando James ritorna nella stanza, entra anche Elisabeth per un'altra visita << Per ora va tutto bene, piano ma si sta dilatando. Bevi questo, ti farà sentire meno dolore e aiuta a proteggere il bambino nel caso il travaglio fosse lungo. Di solito per il primo figlio ci vogliono anche dodici ore. >>
Lily sospira e beve la pozione tutta d'un fiato, nonostante il saporaccio, e ringrazia la ragazza.
La serata procede quasi tranquilla, l'orologio sulla parete di fronte segna lo scandire dei minuti, Lily lo guarda febbrilmente ogni volta che ha una contrazione.
Un momento di crisi di pianto la colpisce in pieno, si sfoga con James riguardo alle sue preoccupazioni per la guerra e apprende che anche lui si è fatto le stesse domande, ma con un sorriso la rassicura << Non ti preoccupare, se saremo insieme andrà tutto bene. >>

Ogni tanto Elisabeth rientra per verificare la dilatazione, annuisce e se ne va. Il fatto che non dica nulla di negativo rincuora la coppia.
Verso mezzanotte James si addormenta sulla sedia con la testa appoggiata sul letto e la moglie lo guarda teneramente passando la mano tra quei capelli corvini e scompigliati.
Impossibilitata a dormire, la mente la riporta a rivivere vari ricordi, per lo più legati a James, agli amici, alla scuola e alla famiglia, spera di poter far vedere il piccolo anche alla sorella che non vede da anni. Nel periodo scolastico ha avuto i suoi alti e bassi, ma ora è contenta di come si sono svolte le cose. Non potrebbe desiderare di meglio.
 
Alle quattro però Lily non regge più, le contrazioni sono diventate sempre più forti e ravvicinate, con un gemito chiama il marito, lui scatta in piedi << Sì professoressa McGranitt, ero attento, lo giuro. >>
Se non fosse per il dolore, probabilmente Lily riderebbe fino alle lacrime << James, vai a chiamare qualcuno, non ce la faccio più. >>
 
Poi per Lily inizia ad essere tutto confuso, le contrazioni le rendono difficile la respirazione e sono dolorose, "alla faccia della pozione" pensa lei. Come in un sogno vede James sempre accanto a lei tenerle una mano e dei Guaritori accompagnarla nella sala parto.
Lily urla, piange e spinge per quelle che le sembrano ore e ore.
Finalmente, con un'ultima spinta, alle 7.07 del 31 luglio il bambino nasce. Lily è stremata, ma chiede di poter vedere il bambino. Viene accontenta una mezz'oretta dopo, il tempo di pulire e vestire il neonato mentre danno una sistemata anche a lei.

Con James seduto accanto a lei, prende in braccio il loro figlioletto e guardandolo non può evitare che una lacrima le scorra sulla guancia.
Guarda il marito e con sorpresa nota che anche lui si è commosso nel vedere il loro bambino.
Con un dito sfiora la piccola manina: è così morbida.
Lily sorride tra le lacrime, è incredibile: così piccolo e ha già dei ciuffi di capelli, ovviamente neri, la fronte è liscia, il naso a patatina e le labbra rosee sono socchiuse. Anche gli occhi sono chiusi, spera che abbia ereditato i suoi verdi, sarebbe così il connubio perfetto tra lei e James.

James le da un bacio sulla testa << Andrà tutto bene. >>
Si sorridono, poi guardano il piccolo << Ciao Harry. >>
 
 
 

 

Note:
Eccomi di nuovo qui con un'altra fanfiction sui Jily.
Ieri mi è balzata in mente l'idea di scrivere qualcosa in occasione di oggi, compleanno di Harry Potter (e della Rowling), e cosa se non il giorno della sua nascita?
Premetto che non ho avuto ancora figli, quindi non so se effettivamente i tempi (e i modi) di travaglio, rottura delle acque ecc sono giusti. Ho letto un po' in internet e usato i ricordi che avevo di mia zia di qualche anno fa.
Tra l'altro li ho fatti andare al San Mungo, ma non mi risulta che ci sia un reparto per le nascite... in realtà non so proprio come sono organizzati i maghi in questo campo, io semplicemente l'ho fatto simile ai Babbani.

Spero che vi possa piacere e ringrazio tutti coloro che lasceranno una recensione e/o che metteranno la fanfiction tra le seguite/ricordate/preferite.
A presto,
Endy_lily95
  
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