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Autore: Lady_Fulton    03/08/2019    0 recensioni
Se quelli che sono considerati personaggi con nulla in comune tra loro, costretti a combattere per la sopravvivenza?
Quello che è iniziato come il gioco di una scrittrice annoiata, ti darà l'occasione di comprendere più a fondo i personaggi che conosci e ami.
“Che gli Hunger Crossover Games abbiano inizio!”
Dal capitolo 3:
La scrittrice decise di chiamare per condurre il programma un uomo che ormai aveva un bel po' di esperienza nella conduzione di giochi pericolosi.
“A tutto reality l'isola!” esclamò lui che non si era ancora accorto di non trovarsi più sull'isola di Wawanakwa
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Crossover tra (non importante conoscerli tutti, imparerete a farlo):
SAO
Agents Of Shield
Once Upon A Time
The Last Of Us
Supernatural
NCIS
Jessica Jones
Stranger Things
La casa de Papel
Teen Wolf
New Girl
Gravity Falls
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

Treno dal distretto 5 (Stranger Things)

“Ancora cinque minuti, mamma” sussurrò Dustin con il viso ancora nel cuscino.

“Henderson, anche se ormai sembra così, non sono tua madre” esclamò Steve affianco al suo letto.

Dustin impiegò un po' di secondi per realizzare di chi fosse quella voce, ma, appena se ne accorse, saltò in piedi.

“Steve, cosa sta suc-” si interruppe, accorgendosi di non trovarsi nella sua camera.

“Non dare di matto, ma siamo su un treno... in un altro mondo”

“Questo vuol dire che siamo...” cominciò a chiedere con la sua iconica zeppola.

“nel Sottosopra?” aggiunse quasi bisbigliando.

“Peggio” concluse afflitto Steve mentre gli porgeva un volantino e al contempo si passava una mano tra i capelli perfettamente in ordine.

“Salve!” esclamò la giovane scrittrice appena apparsa, mentre osservava quasi in estasi la folta chioma di Steve.

“Brutta puttana, riportaci a casa!” esclamò contrariato il giovane nerd appena si accorse della presenza della responsabile del loro rapimento.

“Perché in questa storia sono più volgari i bambini degli adulti?” sospirò sconsolata la scrittrice.

“Insomma Dustin, datti un contegno... alla fin fine siamo in fascia protetta” concluse sempre lei ammiccando verso un punto non ben meglio precisato.

Dustin, nonostante fosse sempre più confuso, stava per ribattere ma venne zittito dalla velocità con cui la scrittrice augurò loro buona fortuna e subito dopo sparì.

“Steve, come faremo?” chiese preoccupato Dustin.

Steve, che stranamente era rimasto in silenzio fino a quel momento, gli rispose con determinazione e fermezza

“Penserò io a proteggerti”

 

Treno dal Distretto 4 (Gravity Falls)

“DIPPEEEER....” urlò entusiasta Mabel.

Dipper si alzò di scatto pronto ad ogni possibile attacco fisico da parte di Mabel, invece la ragazza si limitò ad entrare in fretta nella stanza dov'era il fratello- che solo in un secondo momento si accorse non essere la sua- tenendo per mano uno strano uomo vestito da cameriere, che a sua volta portava tra le braccia una montagna assurda di cibo.

“Dipper lui si chiama Micheal, o almeno credo, non è un gran chiacchierone” esclamò Mabel, ancora sprizzante di felicità, indicando il senza-voce accanto a lei.

“Mabel non c-credo che lo zio Stan sia contento di avere un estraneo in casa, come ha fatto ad entrare?” disse titubante il gemello che ancora non si era accorto di come stavano le cose.

“Ma noi non siamo a casa... ecco, tieni!” disse porgendogli un volantino.

I due gemelli, seppur tali, non potevano essere di stato d'animo più diverso: Dipper era terrorizzato, mentre Mabel era euforica “Dai Dip, non fare quella faccia! Ci divertiremo un mondo! Vero Micheal?” chiese al povero cameriere che aveva quasi perso anche l'udito a causa delle urla continue della dodicenne.

“Buongiorno!” esclamò sorridendo, come al solito, la scrittrice che ora si trovava accanto alla ragazza dal maglione rosa.

“Piacere, io sono Mabel!” esclamò ancora più felice di potersi fare una nuova amica. Solo quando si accorse di chi fosse la giovane appena apparsa, il suo entusiasmo sembrò affievolirsi.

Dipper, intanto, sembrava essere meno spaventato. Insomma, come poteva una ragazza, che sembrava così dolce e carina, lasciare che qualcuno morisse davvero? Eppure, sentiva che qualcosa di inquietante si nascondeva sotto il sorriso della scrittrice... Così si ritrovò a pensare al suo libro che, come c'era da aspettarsi, non aveva con sé.

“... e buona fortuna!” concluse la scrittrice. Immerso com'era nei suoi pensieri, Dipper, era riuscito a cogliere solo quell'ultima frase della giovane donna, che subito dopo scomparve.

Quando si girò per chiedere alla sorella di cosa avessero parlato, lasciò perdere, Mabel ormai si stava ingozzando con le cose che aveva fatto portare da Micheal.

 

Treno dal Distretto 3 (Teen Wolf)

Lydia si svegliò urlando.

Aveva appena avuto un incubo terribile, aveva visto morire tutti i suoi amici. O forse, non erano veramente loro? Adesso che ci ripensava non erano facce conosciute, eppure le sentiva come amiche.

Stiles irruppe nella stanza urlando in modo che a lui sembrava virile, brandendo e roteando una lampada che a prima vista sembrava molto antica.

“Lydia, ti ho sentita urlare... stai bene?” chiese il ragazzo con un tono molto più apprensivo del necessario.

“Era solo un incubo ma, Stiles... dove siamo?” chiese lei appena resasi conto di non trovarsi nella sua stanza.

“Ah si, quello” esclamò lui, cominciando a rovistare dentro alla sua tasca.

Dopo un minuto buono che cercava, si rese conto che la camera era disseminata di depliant, così ne porse uno alla giovane ragazza di fronte a lui.

“Buongiorno ragazzi!” esclamò la scrittrice entrando dalla porta, con un'enorme coppa di gelato panna e fragola in mano.

Lydia, appena capì di chi si trattava, veicolò una delle sue urla da banshee nella sua direzione e, con loro grande sorpresa, la scrittrice non vacillò minimamente.

“Scusatemi ragazzi se mangio, ma tutte queste visite si stanno facendo estenuanti” continuò lei come se nulla fosse.

“Non è possibile” disse con voce strozzata il giovane Stilinski.

Lydia era quasi sorpresa quanto l'amico, ma cercava di non darlo a vedere.

“Allora vi auguro buona fortuna!” esclamò la scrittrice, appena ebbe finito il suo gelato.

Appena fu scomparsa, Stiles prese a girare in tondo cercando di capirci qualcosa.

Lydia, nel mentre, si era fatta molto pensierosa e infatti anche Stiles finì per accorgersene.

“Lydia, a cosa stai pensando?”

“Ho un brutto presentimento...” cominciò lei ripensando al sogno di quella notte.

“Ho paura che moriranno in molti”

 

Treno dal Distretto 2 (New Girl)

“Schmidt, svegliati!” quasi urlò Jessica Day mentre schiaffeggiava il povero amico.

“Non ho rubato io le tue mutandine, Cece” farfugliò lui ancora ad occhi chiusi, mentre si alzava di scatto.

“Jess, cosa ci fai nella mia camera?” chiese sempre lui, sorpreso di ritrovarsi davanti l'amica.

“Aspetta, ma questa non è la mia camera. Cos'è? Un altro degli scherzi di Winston? Quel ragazzo non ha il senso della misura.”

“Schmidt, tieniti forte. Siamo in un altro mondo!” esclamò entusiasta Jessica.

“Okay, questa volta Winston ha proprio esagerato.” constatò Schmidt.

Jessica si limitò a porgere all'amico uno di quei volantini che aveva trovato nel treno, con un sorriso decisamente preoccupante.

“Ma che cosa ci trovi di bello?!” esclamò il giovane ebreo con la voce che si era fatta improvvisamente stridula.

“Io lo trovo emozionante” rispose con tono quasi offeso Jessica.

“Okay, ammetto che la parte in cui devi uccidere la gente non sia il massimo, però se ci pensi, è come se fossimo stati rapiti dagli alieni” si affrettò a spiegare la Day.

“E come potrebbe essere questa una cosa positiva?!” continuò ad alterarsi sempre di più Schmidt.

“Ciao ragazzi!” esclamò la scrittrice apparsa di fianco a Schmidt.

“Cosa succede? Sono sporca di gelato?” chiese sempre lei in seguito al silenzio che aveva suscitato.

“Riportaci a casa” chiese quasi supplicante Schmidt.

“Purtroppo non è possibile, ora se mi volete scusare il prossimo distretto mi aspetta” concluse e poi svanì.

Jessica, che sembrava avesse perso un po' del suo entusiasmo iniziale, cominciò a vagare per il treno, seguita a ruota da uno stizzito Schmidt.

 

Treno dal Distretto 1 (La Casa de Papel)

Tokyo fu svegliata da un sobbalzo del treno, il che non era strano perché quando la scrittrice l'aveva prelevata si trovava proprio su un treno.

Stava per riaddormentarsi quando sentì delle grida in lontananza.

“C'è qualcuno?” chiedeva una voce a lei familiare.

Tokyo saltò in piedi e uscì dalla sua stanza; una volta in corridoio si rese conto che quello non era il treno sul quale era salita la sera prima.

Stava avanzando con attenzione quando, al fondo del vagone, vide la persona di cui aveva riconosciuto la voce, quindi le corse incontro.

“Nairobi, che cosa sta succedendo?” chiese Tokyo preoccupata.

Nairobi, visibilmente sollevata dal vedere l'amica, le porse un volantino.

“Cazzo” disse a denti stretti Tokyo, sbattendo un pugno contro il tavolo.

“Purtroppo mi sto abituando a questo linguaggio” constatò la scrittrice da dietro Nairobi.

Quest'ultima si girò di scatto e cercò di tirarle un pugno, che però fendette solo l'aria. La scrittrice,infatti riapparve al fianco di Tokyo, ridacchiando.

“Lo trovi divertente?” le chiese Tokyo con aria di sfida.

La scrittrice si schiarì la voce e disse, prima di scomparire, “Avete ragione, devo rimanere professionale. Sono venuta per dirvi che tra poco sarete a destinazione. Buona fortuna!”

Le due amiche si guardarono per un secondo e poi dissero in coro

“Ci serve il Professore”

 

ANGOLINO DELL'AUTRICE

Ciao a tutti!

Ecco a voi il secondo capitolo e la fine della presentazione dei tributi.

Spero che vi piaccia, mi farebbe molto piacere se voleste recensire la mia storia, anche le critiche costruttive sono ben accette!

 

La scrittrice decise di chiamare per condurre il programma un uomo che ormai aveva un bel po' di esperienza nella conduzione di giochi pericolosi.

“A tutto reality l'isola!” esclamò lui che non si era ancora accorto di non trovarsi più sull'isola di Wawanakwa.

   
 
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