Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Neko    11/08/2019    3 recensioni
Si ritrovò in un posto oscuro. Un buio così pesante da poterlo quasi toccare. Si sentiva accapponare la pelle. Si abbracciò come a cercare conforto e chiamò a gran voce i nomi delle persone che amava. Nessuna voce rispose però al suo richiamo.
Tutto continuava a essere avvolto dall’oscurità. Poi dei lamenti si alzarono nell’aria, interrompendo quel silenzio innaturale che la circondava, ma che rimpiangeva nel sentire quei gemiti di disperazione e di dolore… Si svegliò di soprassalto, con la fronte ricoperta di sudore e una tremenda sensazione di angoscia.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 47

 

 

Regina aveva ragione. Per concludere la loro missione nella foresta incantata, mancava solo un elemento, ma tutti sapevano che era il più infimo da trovare, sempre se era ancora reperibile da qualche parte.

Probabilmente la pericolosità nel trovare la scintilla oscura, ciò che mancava di quella terra, era uguale, se non peggio, a quella per catturare l’ombra dell’isola che non c’è.

 “Come facciamo a procurarci questa scintilla, se per il momento non esiste un dark one?” chiese Henry, sollevando una domanda intelligente.

“Abbiamo la certezza che il suo potere è ancora in giro. Emma ha sconfitto il dark one, ma non la sua oscurità. Ora sarà in giro ad attendere la sua prossima vittima da possedere!” disse Regina.

“E come pensi di trovare questo potere e soprattutto qualcuno disposto ad accettare un tale fardello?” chiese Killian.

“Io non credo sia un problema trovare qualcuno che voglia possedere un tale  potere, solo trovare quella magia oscura sarà complicato. Soprattutto perché non possiamo percepirla essendo la foresta incantata impregnata di negatività!” disse Regina.

“Anche se la trovassimo mamma, saresti davvero disposta a condannare qualcuno a un tale destino?” chiese Henry.

“Si Henry. Qui la vita di miliardi di persone sono in gioco. Una è sacrificabile. Dovessi essere io stessa!” disse Regina, sebbene non voleva minimamente ottenere un tale potere. Aveva avuto già la possibilità di entrare in contatto con l’oscurità e mai avrebbe augurato a qualcuno quel fato. Era come sentire il fuoco nelle vene e non riusciva a respirare mentre quella magia cercava di prendere possesso del suo essere. Non poteva nemmeno immaginare quello che avevano provato Emma e Killian a essere posseduti da quella magia così a lungo. Gold non gli faceva alcuna pena invece…lui quel potere lo cercava…lo amava, di certo per lui non si era mai rivelato una tortura. Nonostante lo avesse portato più volte a distruggere la sua famiglia, lui aveva continuato a bramare quel potere.

“No Regina. Non si dovrà arrivare a tanto!” disse Emma, prima di gemere.

Tutti se ne accorsero e Killian le fu accanto “Swan, tutto bene? Sei ferita?”

 Chiese l’uomo preoccupato.

“No, sto bene Killian. Ho solo queste fitte alla schiena…passeranno!” disse la salvatrice abbozzando un sorriso.

Regina la osservò preoccupata, poi disse “Direi di tornare al castello e da li escogitare un piano. Non abbiamo più cibo, né acqua, non potremo proseguire da qui!” disse Regina, per poi con un gesto della mano, trasferire tutti al castello.

Rimase sorpresa quando vide che non si era trasportata all’interno della struttura crollata, ma nei pressi.

Era sicura di aver pensato a sua figlia e di aver visualizzato nella mente il luogo dove volesse comparire e per un attimo non comprese dove avesse sbagliato. Sapeva che poteva esserci l’eventualità che i poteri potessero fare cilecca, era già successo, ma non era quello il motivo e guardandosi attorn0 potè giungere alla conclusione dell’enigma.

Intorno  a quello che restava del castello, vi erano numerosi demoni e cadaveri degli abitanti uccisi che avevano scoperto che sotto quelle macerie, c’era qualcuno vivo.

Si vedevano infatti molti di loro battere su quella che era, senza ombra di dubbio, una barriera magica.

“Le bambine hanno alzato una barriera magica che non riesco ad oltrepassare!” disse Regina stringendo i pugni “Dobbiamo raggiungerle prima che cedano e quegli esseri le raggiungano!”

“Come pensi di fare? Sono tanti e la mamma sembra piuttosto fuori combattimento!” disse Henry, indicando Emma.

La donna era in ginocchio, mentre si poggiava con la mano alla corteccia dell’albero e stringeva la presa per il dolore che in quel momento le stava attanagliando il corpo.

“Love, cosa ti succede?” chiese Killian sorreggendola “Questo mal di schiena non è normale, sicuri che non  si sia fatta male o sia stata colpita da qualche incantesimo?” chiese il pirata preoccupato.

“No, niente del genere, non quando era con noi almeno. Forse è successo in qualche altro viaggio e gli effetti si stanno verificando ora!” disse Henry, non sapendo come gestire la situazione. Regina da sola non poteva sperare di abbattere tutti quei nemici. Erano un esercito contro solo quattro di loro.

Regina pensava la medesima cosa e spostava lo sguardo dalla salvatrice al castello.

“Forse è questo posto. Ogni volta che ha a che fare con gli inferi, rimane ferita e…” cominciò Killian, ma Regina lo interruppe “Qualsiasi cosa sia, non possiamo scoprirlo rimanendo qui a perderci in chiacchiere!” disse per poi avvicinarsi a Emma. Le si inginocchiò accanto e cominciò s strofinarle la schiena, aiutandola un po’ con il dolore che provava.

Lentamente la fitta passò e la salvatrice potè  finalmente riprendere fiato.

“Emma, abbiamo bisogno del tuo aiuto. So che stai male, ma so anche che puoi farcela. Tu puoi oltrepassare la barriera che le bambine hanno eretto. Riesci a portarci dentro? Abbiamo poco tempo e dobbiamo ancora trovare la scintilla dell’oscurità e tornare subito a Storybrooke!” disse Regina con voce preoccupata.

Emma la guardò negli occhi mentre cercava ancora di riprendere fiato. Annuì e poi chiuse gli occhi per concentrarsi.

Ci vollero un paio di minuti, ma finalmente l’ambiente intorno a loro cambiò e si ritrovarono all’interno delle segrete del castello, dove si poteva vedere di tanto in tanto della polvere cadere dal soffitto, come a voler indicare che il posto avrebbe retto ancora poco ai colpi dei demoni.

Regina corse vicino alle bambine che si trovavano al centro della stanza con le mani alzate. Era chiaro che stavano per cedere dalle smorfie sui loro visi. Non potevano reggere un tale peso e improvvisamente le piccole spalancarono gli occhi quando sentirono la pressione alleggerirsi.

“Mamma/Regina!” urlarono Alice e Roni in contemporanea, felici di rivedere la donna sana e salva.

“Riposatevi bambine, ora ci penso io!” detto questo, Alice si guardò intorno in cerca di qualcuno. Il ritorno di Regina poteva significare anche il ritorno dei suoi genitori.

La piccola  li vide poco distanti, vide Killian tenere Emma, mentre i suoi nonni la circondavano con aria preoccupata.

“Mamma!” urlò Alice, correndo da lei. L’abbracciò e Emma ricambiò  cullandosela un po’, poi disse “Sei stata bravissima. Hai protetto queste persone.  Lo stesso vale per te Roni!” disse alla piccola, che la guardava poco distante, la quale arrossì.

“Dov’è Chloe?” chiese Killian, mentre accarezzava la testa della figlia.

“Sono qui!” disse Chloe che era poco dietro a Snow, cercando di vedere cosa stava succedendo e quando vide Emma seduta a terra non in piena forma, con aria preoccupata le chiese “Stai male? Quei mostri ti hanno fatto male?”

Anche Snow e David volevano sapere cosa fosse successo, se fosse ferita o altro.

“Sto bene!” disse Emma, volendo tranquillizzarli, ma poco serviva.

“è da un po’ che soffre di mal di schiena  e non capiamo a cosa è dovuto. Non le è successo niente che lo spieghi!” disse Henry confuso “Mi sembra esagerato per uno strappo muscolare.

“ha avuto mal di schiena anche prima che partiste!” disse Snow.

“Quindi hai questi dolori da quando siamo giunti in questa terra love?” chiese Killian, ricevendo una risposta affermativa della moglie.

“Allora è per forza di cose questo posto, sarà questa energia negativa. Dobbiamo andarcene da qui e tornare a Storybrooke!” disse l’uomo.

David speranzoso chiese “allora avete trovato tutto quello che ci serve?

“No, ci manca solo un elemento, ma…” Killian sospirò “ è la scintilla oscura e con questo credo di aver detto tutto!” disse, poco prima di sentirsi stringere la mano e vedere Emma che si raggomitolava su sé stessa.

“Emma!” disse Killian, chiamandola preoccupato.

“Dobbiamo portarla in ospedale!” disse Alice vedendola nel dolore.

“Non possiamo ancora andarcene tesoro. Abbiamo ancora una cosa da fare e…” cominciò Snow, cercando di rassicurare la nipotina, ma Emma con voce tremante disse “No…abbiamo finito…”

“Love, senza la scintilla non possiamo…” cominciò Killian, sebbene fosse il primo a voler mandare all’aria tutto e portare al sicuro sua moglie.

“Io so dove si trova la scintilla…è a Storybrooke!” disse Emma, rilassandosi quando sentì il dolore scemare.

“Cosa? Mamma, di cosa stai parlando?” chiese Henry confuso.

“La scintilla del primo oscuro…di Nimue…quando ero una dark one…l’ho conservata e…”non terminò la frase, che Killian si alzò in piedi ed con voce adirata disse “Tu cosa? Hai conservato la scintilla oscura? Hai davvero tenuto una cosa così pericolosa?” chiese Killian infastidito.

Emma abbassò lo sguardo e annuì.

“E quando avevi intenzione di dirmelo…oh aspetta. Non lo avresti fatto se non fosse servito per questo  scopo. Come non mi hai detto che sentivi ancora il pugnare del signore oscuro e mi hai nascosto la presenza in casa nostra della chiave della cripta del signore oscuro fin quando non è servito!” disse Killian alterandosi “è questa la fiducia che hai in me? Avevamo giurato di non nasconderci niente, ma tu continui a farlo e…” Killian non terminò la frase che le diede le spalle e diede un forte calcio a un secchio, rovesciando l’acqua al suo interno.

Killian io…” cominciò Emma, ma venne zittita dal pirata “No, non mi parlare Swan….non lo fai quando devi? Allora non dirmi niente!”

David in una situazione normale avrebbe ucciso il pirata per aver trattato la figlia in quel modo, ma non poteva dargli torto “Aspetta, non hai usato la scintilla per unire excalibur?”

“Si, ma non ricordo come ragionavo quando ero la dark one, ricordo solo che ho deciso di non usarla tutta, nel caso mi fosse servito e...” Emma sospirò e guardò Killian che ancora le dava le spalle.

Si alzò in piedi, dato che aveva un momento di pausa da quelle strane fitte, si sentiva sicura di poterlo fare. Poggiò una mano sulla spalla di Killian che la respinse “Non ti ho detto niente perché, me ne sono sbarazzata. Quindi credevo che non avesse più importanza!”.

“quindi che fine ha fatto?” chiese Henry.

“Avevo fretta di sbarazzarmene, ma sapevo che quella scintilla poteva essere pericolosa nelle mani di qualsiasi persona ignara di cosa fosse, così l’ho data all’unica persona che conosceva il suo potere!”

“Al coccodrillo?, l’hai data a Gold?” chiese Killian con lo stesso di tono usato poco prima.

“Ho avuto paura di tenere quella cosa è l’ho data via il prima possibile…ti sembra tanto strano? C’è un motivo per cui non ti ho detto niente. Tu non c’eri più ed era colpa mia e di quella scintilla. Sei stato ferito da excalibur perché Artu la voleva e per questo sei morto!”

“Sono poi tornato in vita, potevi dirmelo?” disse Killian seccato.

“A quale scopo? Cosa avresti fatto eh? Una volta tornato quello che volevo era buttarmi tutto alle spalle, poi e arrivata la regina cattiva, poi  la fata nera che sinceramente la scintilla mi è proprio passata di mente!” disse Emma esasperata per la situazione. Odiava quando Killian ce l’aveva con lei, soprattutto per una cosa che aveva completamente scordato dato il trambusto di quel momento.

“Qualunque sia la motivazione del suo gesto pirata, direi che possiamo perdonarla dato che ci serve!” disse Regina, per poi fare una smorfia, quando sentì un forte colpo sulla barriera da lei alzata.

“E secondo te il coccodrillo ce la concederà senza chiedere qualcosa in cambio?” chiese Killian.

“Deve se vuole mettere in salvo la sua famiglia!” disse Henry.

“E una volta tornati a Storybrooke potremo procurarci anche il cappello del  cappellaio matto, così avremo quattro delle cinque scintille che ci servono!” disse Snow.

“E la quinta scintilla, quella riguardante il mondo reale non dovrebbe essere un problema!” disse David.

“Ok, muoviamoci e andiamocene da qui!” disse Killian, che sebbene seccato, non aveva scordato che Emma aveva bisogno di essere controllata.

“Te la senti ad aprire un portale per Storybrooke Emma?” chiese Snow, accarezzando la schiena della figlia.

“Si, mi sento bene adesso…qualunque cosa sia, mi concede fortunatamente delle pause, ma una volta che noi ce ne saremo andati, cosa ne sarà della gente qui  sotto? Non possiamo lasciarla in balia di quei demoni!” disse la salvatrice.

“Portateli con voi!” disse Henry.

Tutti si girarono a guardarlo confusi. Non per quanto affermato, ma per il modo in cui l’aveva detto.

“Henry, perché stai parlando come se tu non fossi incluso?” chiese Regina, guardando il figlio, ma senza perdere la concentrazione.

“Io non verrò, mamma!” disse Henry.

“Henry…” cominciò Emma, ma il figlio alzò una mano per metterla a tacere.

“Mia moglie e mia figlia sono qui, una volta che sarete partiti, le raggiungerò. Non posso abbandonarle!”

Emma sorrise tristemente. Aveva ragione e abbracciò suo figlio. “Una volta che questa storia è finitatu, tua moglie e la mia nipotina, dovrete venire a trovarci. Lucy non viene da molto tempo a trovarci. Chissà quanto è cresciuta!”

Henry stava per parlare, ma Emma continuò “La voglio vedere di persona, non solo dalle foto!”

Henry sorrise “D’accordo mamma!”

“Ti abbraccerei anche io se potessi, ma…” disse Regina, prima di sentirsi stringere da dietro dal figlio.

“Ti abbraccio io allora! Stammi bene mamma, occupati dei  miei fratelli e salutami Robin!” disse Henry.

“Henry…ti prego vieni con noi!” dissero all’unisono Roni e Alice abbracciando il fratello.

“Non posso piccole, ma verrò a trovarvi presto, ok?” le bambine annuirono “E verrò a trovare anche te Chloe, siamo fratelli ora, giusto?” disse l’uomo facendole l’occhiolino.

“si!” disse la bambina sorridendo.

Salutò anche i suoi nonni, dopo di che Emma fece quello che doveva fare. Aprì un portare e dall’altro lato si poteva intravvedere il campanile di Storybrooke.

“Mi raccomando Henry, stai attento!” disse Emma, per poi lasciare il compito a Regina, di  mandarlo fuori da quel luogo prima che crollasse tutto, dopo, che avendo lasciato cadere la barriera, i demoni avevano campo libero per quel luogo. Tutti erano pronti a varcare il confine che li avrebbe salvati da una morte certa.

 Storybrooke li stava aspettando.

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Neko